>> APRILIA


 

 

SCHEDA
Cilindrata: 150,9 cc
Peso: 140 kg
Velocità: N.D.
Potenza kw: 10
Norme: Euro 1
Prezzo: Fuori prod.
 · APRILIA SCARABEO 150
19/10/01
PROVA SU STRADA

Avevo deciso di acquistare uno scooterone, ma mi trovavo un po' disorientato: le ruote da 12 o 13 pollici mi lasciavano un po' perplesso sul piano della stabilità, mentre i 16 pollici targati rimanevano dei semplici cicloscooter vitaminizzati. Finché un bel giorno ci pensa l'Aprilia a risolvere i miei dubbi amletici, presentando lo Scarabeo 125 - 150, il primo maxi con ruote di grande diametro, ma anche di grossa sezione.

Si distingue con immediatezza dalla massa degli scooter: l'aspetto è quasi da moto e l'uso di plastica è molto ben dissimulato dalle forme eleganti e retrò, tanto che le sovrastrutture sembrano quasi realizzate in metallo; il faro anteriore con lente trasparente offre un notevole impatto estetico e, grazie alla sua potenza e posizione, viene inevitabilmente notato dal più distratto degli automobilisti; nell'insieme la "moto" trasmette una sensazione di grande qualità e solidità.
Sulla versione Touring il set costituito da borse laterali, baulone integrato (optional), parabrezza di medie dimensioni e paramani (non bellissimi, ma molto utili nella brutta stagione) conferisce allo scooter un aspetto da piccola GT, oltre ad offrire una capacità di carico (90 litri) ed un riparo aerodinamico ineguagliabili. Ottimamente rifinite le borse laterali, che hanno le chiusure a leva in acciaio inox; a differenza del baulone, non offrono la possibilità di uno sgancio rapido, ma si possono togliere con un'operazione che richiede complessivamente 4 - 5 minuti. Insomma, non è possibile utilizzarle come valigie rigide una volta giunti in albergo; considerato che sono in tinta, forse, è meglio così.
Come optional, oltre al baulone, ho fatto montare l'antifurto elettronico ed il cavalletto laterale, che però è poco funzionale, in quanto è del tipo a richiamo automatico, come sul Monster tanto per intenderci.
La strumentazione non è particolarmente curata per essere uno scooter: oltre a presentare una veste grafica un po' variopinta e un orologio quasi illeggibile di notte, è priva del contachilometri parziale.

L'avviamento a caldo è istantaneo, mentre quello a freddo richiede una leggera apertura dell'acceleratore.
La posizione in sella è perfetta: niente a che vedere con gli scooteroni a ruote basse che impongono gambe rannicchiate o, alternativamente, distese a mo' di custom; le braccia impugnano il manubrio nel modo più naturale possibile; la sella, oltre a vantare un rivestimento di qualità, è perfettamente orizzontale, offre un'imbottitura dalla consistenza molto equilibrata ed è talmente larga da accogliere le... natiche di qualunque taglia: purtroppo, tale caratteristica impone un'eccessiva divaricazione delle gambe che rende poco agevole l'appoggio di entrambi i piedi a terra per chi è alto meno di 1.80 m.
In città l'ingombro delle borse è meno drammatico di quel che si pensi: dove passo con gli specchietti e con i gomiti, passo anche con le borse; dove passa un Majesty o un X9, con un po' di cautela passo tranquillamente anch'io col mio Scarabeone; viaggiando senza borse la situazione non migliora più di tanto, forse perché non è mia abitudine intrufolarmi nei pertugi più stretti: non mi sembra piacevole avere lo specchietto di un furgone a 10 cm dal mio casco... Sempre in città, si apprezza il comportamento delle sospensioni, né troppo rigide né troppo morbide; neppure con il passeggero a bordo vanno mai a fondo corsa. Merito forse della lunga escursione, pari a 110 mm su entrambe le ruote.
I freni sono potenti, modulabili e lontani dall'innescare un pericoloso bloccaggio della ruota posteriore: l'azione combinata del potente impianto frenante (dischi da 260 mm all'anteriore e 220 al posteriore) e della luce a terra degli pneumatici garantiscono un margine di sicurezza sempre elevato.
In extraurbano, non avendo guidato altri scooteroni, se non un Burgman 400, non ho molti parametri di raffronto. Posso soltanto dire che, mentre in tema di prestazioni lo Scarabeo è chiaramente surclassato, mi è sembrato invece molto più rassicurante in piega.
Al fine di non vanificare le doti di stabilità, sconsiglio di montare il parabrezza grande, che, tra l'altro compromette notevolmente la visibilità in caso di pioggia o al crepuscolo.
Per quanto riguarda le prestazioni, il discorso è un po' articolato.
In relazione alla cilindrata, il motore si meriterebbe 10 e lode: la distribuzione a 4 valvole e lo scarico non eccessivamente soffocato (e quindi anche un po' rumoroso), unitamente al lavoro delle grandi ruote che assicurano una trazione sempre efficace, garantiscono prestazioni paragonabili a quelle di molti 250: secondo le rilevazioni di Motociclismo, in ripresa tallona il brillante Majesty 250 (16,9 sec. contro 16,4), in accelerazione è addirittura più rapido (18,5 contro 18,7), mentre in velocità massima è vicino ai valori fatti registrare dal meno scattante X9 (114 Km/h contro 116). Se poi si considera che in curva è notevolmente più stabile rispetto ai 12 - 13 pollici, si comprende quanto sia facile stare al passo dei 250.
Il tutto con un consumo medio di 27 Km con un litro.
Queste prestazioni sono più che sufficienti in condizioni normali. Se invece si vogliono percorrere lunghi tratti autostradali, scalare impegnativi passi alpini, magari in coppia, allora le performances offerte dal motore si rivelano inadeguate ad un uso extraurbano a largo raggio.
La nuova versione 200 (in realtà 176 cc) dovrebbe aver colmato parzialmente questi gap prestazionali, ma un 400 avrebbe certamente sortito risultati migliori.
La presenza del passeggero rende problematico qualsiasi sorpasso, ma, rispetto agli altri maxi, una passeggera di media statura non si ritrova a viaggiare in una posizione eccessivamente rialzata e rimane quindi ben riparata dall'aria; inoltre, può contare sull'appoggio fornito dallo schienale imbottito del baulone.

Da migliorare:
la capienza del serbatoio, veramente limitata;
il foro per il rabbocco dell'olio, posto in una posizione raggiungibile con notevole difficoltà;
ed infine il rivestimento superficiale dei cerchi, troppo delicato.

In 10 mesi ho percorso oltre 12.000 Km ed ho riscontrato due problemi, prontamente risolti in garanzia: la rottura del cavo del tachimetro - contachilometri e la formazione di condensa all'interno del faro anteriore in caso di pioggia intensa (anche se questo è un difetto che affligge pure le costosissime BMW RT 1150...).

Fabio Scotti



 

 

 


Alcuni scatti di Fabio e il suo Scarabeo alla 1^ Gita CSC a Rovescala

 

 

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