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 · APRILIA SCARABEO 200/125 - 200/125 GT
10/05/02
ANTEPRIMA
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Nella splendida cornice del Parco dei Castelli Romani si è svolta la presentazione della versione 2002 dello Scarabeo 125/200.
La scelta della capitale non è stata casuale, perché proprio lì si è determinato il successo di pubblico del primo scooter a ruote alte di Aprilia: lo Scarabeo 50cc. Siamo nel 1993 e il nuovo modello, che coniuga sapientemente linee retrò e immagine moderna, diviene rapidamente un oggetto di culto, dapprima fra i giovani e poi in tutte le fasce d'età, con una forte componente femminile.
Da allora la gamma si è allargata e oggi comprende due versioni da 50cc a due tempi, una da 100cc a quattro tempi e la versione oggetto di questa presentazione, nelle cilindrate di 125 e 200cc.

Dopo 500 mila pezzi venduti, Scarabeo è un 'brand' importante in casa Aprilia, quasi un prodotto a se stante, che vuole esprimere, come recita la raffinata cartella stampa, un concetto di classico-moderno. Una gamma di modelli con una fisionomia ed una filosofia anche, che tende a staccarli dall'esasperata competizione del mercato, fatta a volte di modelli troppo uguali.
Pur con funzionalità diverse, possiamo trovare analogie di posizionamento strategico con il prodotto Vespa, due marchi che ben esprimono lo stile italiano nel mondo e che infatti si stanno lanciando alla conquista dei mercati stranieri, Stati Uniti in testa.

Torniamo alla conferenza stampa, condotta da Giuseppe Boni direttore business unit Aprilia, e alla vera novità della giornata: lo Scarabeo GT.
Non ci aspettavamo certo rivoluzioni, e infatti la sostanza rimane quella, indovinata, del modello presentato nel 1999, eppure sono state introdotte oltre 40 modifiche, in gran parte di natura estetico/funzionale. Quella che più spicca è l'inedito cupolino in tinta con la carrozzeria e con paramani integrato, ha una misura intermedia e per questo ripara da freddo e pioggia senza ostacolare l'utilizzo estivo pur fornendo sempre un valido riparo aerodinamico. Il telaio è stato reso più rigido, sono stati montati contrappesi al manubrio per annullare le vibrazioni, una nuova mascherina anteriore, la sella con nuovi materiali e impunture, il coprimarmitta brunito, le grafiche del cruscotto ed un originale accostamento di plastiche lucide e opache. Il modello da 125cc poi, guadagna il telaio della versione maggiore, per una superiore stabilità sul veloce.
Di serie su tutta la gamma il baule posteriore da 52 litri, che sopperisce alla mancanza di un vano sottosella, un simpatico impermeabile ed un portachiavi con il nuovo marchio.
A differenziare il modello 'light' da quello GT, la mancanza del cupolino che viene però sostituito da due parabrezza, alto e basso da utilizzare a seconda delle esigenze. I prezzi sono leggermente inferiori alle precedenti versioni e cioè: 3.550 Euro per le versioni da 125cc e 3.900 Euro per quelle da 200 che, precisiamo, misura 'solo' 176 centimetri cubici.

A questo punto, guidati dal 'dakariano' Beppe Gualini, via per un test su strada di circa 60 km, costeggiando i laghi di Nemi e Albano, e le cittadine di Frascati e Rocca Priora. Purtroppo il meteo non è stato dalla nostra, vista la pioggia battente che ci ha accompagnato per tutto il percorso.

Proprio la pioggia e la strada viscida hanno permesso di constatare la validità della soluzione ruote alte, garante di una tenuta di strada ed un feeling con il mezzo, di prim'ordine. Qualità che hanno fatto definire lo Scarabeo, fin da subito, 'moto automatica', ed in effetti la posizione di guida, la solidità della ruota anteriore e l'impostazione delle 'pieghe' ricorda molto la conduzione di una motocicletta.
Il motore da 176cc, nonostante fosse ancora da rodare, si è dimostrato piuttosto prestante sin dai bassi/medi regimi e con un breve lancio abbiamo raggiunto i 120 km/h indicati, avendo ancora qualcosa da esprimere, magari in una situazione 'più asciutta' e con meno curve a rincorrersi.
Il passo del gruppo, si è comunque sempre mantenuto elevato, con i tester dei vari magazine a rincorrersi ad ogni curva...
Le sospensioni morbide assorbono bene buche ed avvallamenti, i freni sono molto progressivi e solo il posteriore arriva al bloccaggio, ma solo pinzando senza riguardi su fondo sdrucciolevole.
La posizione di guida è ottima con un manubrio compatto ed una sella ospitale e non troppo alta da terra.

Insomma, senza voler tirare conclusioni prima dell'approfondita prova su strada, cui ci dedicheremo a breve, lo Scarabeo ci è proprio piaciuto e non solo esteticamente o per la qualità costruttiva al top della categoria, ma anche e soprattutto per le capacità dinamiche che concorrono a farne un prodotto 'a parte'.

Qualche difetto veniale siamo anche riusciti a trovarlo, come la mancanza del contachilometri parziale o la difficoltà nell'aprire il cavalletto laterale una volta in sella, ma i tecnici Aprilia erano ben lieti di considerare i nostri appunti e chissà che la prossima versione...

Per ultima una chicca sul possibile ampliamento, verso l'alto, della gamma: ci hanno assicurato che ci stanno già lavorando e nel medio periodo la prima 'moto automatica' guadagnerà centimetri cubici e prestazioni, naturalmente CyberScooter sarà pronto a darvi le news appena saranno disponibili!

Testo: Fabrizio Villa
Foto: Gigi Soldano, Fabrizio Villa

 

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