>> MALAGUTI


SCHEDA
Cilindrata: 383 cc
Peso: 178 kg
Velocità: ND
Potenza kw: 23
Norme: Euro 1
Prezzo: 4.985 Euro

 · MALAGUTI MADISON K 400
by Giovanni A.
21/03/02

Vi informo sui primi chilometri percorsi col Madison K 400.
Bollo annuale 40 Euro, assicurazione telefonica annuale RC 115 Euro, tagliando cambio dell'olio ogni 6.000 Km... le premesse sono buone.
Le rigide temperature di questi giorni (gennaio N.d.R.) non mi hanno scoraggiato e, montato un "Tucano", ho percorso le prime centinaia di chilometri.

Ciò che entusiasma maggiormente dello scooter è sicuramente il motore: molto corposo, impressiona per la spinta, sempre sostenuta da 30 fino ad oltre 120 Km/h; per paragone, il Suzuki Burgman 400 dimostrativo che ho provato in Concessionaria è forse più pronto in accelerazione nei primi metri, ma poi allunga in maniera meno evidente; i due motori saranno pur "parenti stretti", ma la differenza di prestazioni è evidente, complici sicuramente i 20 Kg in meno e la trasmissione diversa (a proposito, il Multivar Malossi per il Burgman non è idoneo ad essere montato sul Maddy).

In sella, si apprezza la possibilità di adottare una guida sportiva, con il busto avanzato e i piedi appoggiati orizzontalmente, ovvero una più turistica, con i piedi distesi in avanti; in questo caso, il sostegno lombare della sella è piuttosto limitato, soprattutto in confronto a quanto offerto dal Majesty e dal Burgman.
Il giudizio sugli specchi retrovisori rimane negativo: impacciano non poco durante la guida "disinvolta" in città, mentre per quanto riguarda la loro funzionalità visiva, dopo un po' ci si fa l'abitudine; idem dicasi per la zona strumenti, posta troppo in basso, che costringe a togliere lo sguardo dalla strada.
Acceso il motore, stupisce la presenza dello starter manuale: se da un lato la sua azione può essere ottimizzata rispetto all'automatico, dall'altro si corre il rischio che, una volta azionato, venga dimenticato inserito.

In viaggio, oltre alle doti del motore, ho apprezzato il comportamento delle sospensioni: sempre morbida l'anteriore, ma non cedevole come sui modelli di cilindrata minore, più frenata la posteriore (regolabile su 5 posizioni, da precaricare sulla 3^ per un conducente da 80 Kg).
Un po' pesante nelle curve lente, sicuramente più reattivo e stabile in quelle ampie, forse dipende dai 5 cm in più d'interasse.
Il contachilometri è piuttosto preciso (120 Km/h segnati corrispondono a 117 reali cronometrati in autostrada), mentre il contagiri è piuttosto approssimativo e in un paio d'occasioni ha dato i numeri (forse colpa del freddo?!). A 100 Km/h il motore gira a 5000 - 5200 giri e, considerando che il picco della coppia motrice è tra i 5000 e i 6500 giri, è presumibile che la velocità ottimale per consumo e rendimento sia compresa tra 100 e 120 Km/h; non a caso, in accelerazione e ripresa fino a 100 Km/h, il motore gira con regime stabilizzato intorno ai 5000 giri.
Giudizio positivo per il reparto freni: bisogna esercitare parecchio sforzo sulle leve, ma la frenata è potente e progressiva; la leva sinistra, che agisce su due pistoncini del disco anteriore e su quello posteriore in modo bilanciato, finalmente può essere utilizzata da sola per la maggior parte delle frenate, con spazi di arresto dignitosi.

Due note stonate alla fermata del distributore: la prima riguarda la posizione del tappo del serbatoio, davvero complicato da rifornire; la seconda è relativa al consumo di carburante, un po' troppo elevato: 18/20 Km litro, con andature da rodaggio (quasi mai sopra i 120 km/h)... ricordo i bei tempi passati a manetta con il Liberty 125 o l'@ 150, in cui non scendeva mai sotto i 27ü

UnÁultima sorpresa: sul lato superiore della cassetta filtro aria si trova un panno di materiale gommoso, fissato alla stessa in modo precario con biadesivo; sarà una pellicola di imballaggio da togliere una volta immatricolato lo scooter? Neanche per idea! Interpellata la casa via email, mi è stato risposto che si tratta di una protezione collocata per impedire che la polvere e l'acqua penetrino nella zona aspirazione, compromettendo il funzionamento del motore... Un vero peccato, perché ritengo che questo particolare e poche altre ingenuità denotino un po' d'improvvisazione e rischino di sminuire, a torto, i molti contenuti positivi di questo prodotto. Ma si può sempre rimediare...

Considero per ultimo il prezzo d'acquisto: con poco più di 5000 Euro sono entrato in possesso di un mezzo dall'estetica accattivante, abbastanza comodo e capiente, dai costi d'esercizio contenuti, col quale posso anche togliermi qualche sfizio velocistico, cosa impensabile con un 250 di pari prezzo.

Spero che il progetto complessivo della moto e la qualità dei materiali impiegati supportino tale scelta. Vi saprò dire, in quanto percorro annualmente 8-10.000 Km.

Ciao Giovanni A.

Testo e foto by Giovanni A.

 


 

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