Come il mercato delle moto e ancor più
delle auto, anche quello scooteristico va verso una segmentazione
sempre più spinta, desiderando coprire ogni richiesta
dell'utenza. Il nuovo nato, X8
s'inserisce infatti appena sotto la gamma X9, con un'indole
più urbana, anche se con ben pochi timori reverenziali
nei confronti del fratello maggiore.
Per essere precisi si tratta dell'erede di Hexagon,
il primo maxi scooter di Pontedera, che dal 1994 ad oggi,
con 150.000 pezzi venduti, ha significativamente contribuito
alla storia dello scooter moderno.
Del suo predecessore eredita la destinazione d'uso e l'originale
sportello posteriore per accedere ai bagagli, ma per il
resto cambia tutto.
Le dimensioni sono importanti e l'aspetto e le finiture
lo rendono un prodotto ricco, come le moderne city car,
ben lontane dalle utilitarie di una volta.
La linea rifugge gli spigoli
vivi in favore di un'alternanza armoniosa di rette e curve,
con uno slancio laterale che dalla pedana corre lungo
la fiancata, sottolineata da elementi cromati non troppo
appariscenti.
Il muso ricorda molto un suo diretto concorrente veneto,
mentre il retrotreno è più originale richiamando
elementi funzionali del suo predecessore, come lo sportello
apribile del baule e le maniglie per il passeggero a lato
del sellone. Curato il un gruppo ottico 'perimetrale'
che incorpora gl'indicatori di direzione.
Proprio il posteriore rappresenta un'inedita soluzione,
con doppia apertura per accedere
al vano bagagli: quella tradizionale
sollevando la sella e quella 'stile Hexagon' aprendo lo
sportello posteriore. Il
vano è unico e con un volume di 56 litri ospita
due caschi integrali ed altro arrivando a contenere oggetti
tanto lunghi come le mazze da golf, ed è proprio
su questo elemento che si svilupperà la campagna
pubblicitaria. Entrambe le aperture sono comandate elettricamente
tramite pulsanti al manubrio.
Un secondo vano nel retroscudo contiene la presa di corrente
e può ospitare cellulare, guanti o altri piccoli
oggetti.
Solo guardando la strumentazione
si scopre la necessità di contenere i costi, almeno
rispetto all'X9, visto che sparisce il computerino di
bordo, ma rimane tutto quello di cui abbiamo veramente
bisogno, compresi orologio, contachilometri parziale,
indicatore e spia della riserva.
Ciclisticamente troviamo
un'inedita accoppiata fra ruote: da 14 pollici davanti
e da 12 dietro, una soluzione che ha consentito il grande
volume di carico senza alzare troppo la seduta. Forcella
anteriore da 35mm a perno trascinato, e doppio ammortizzatore
regolabile, asimmetrico, al posteriore.
L'impianto frenante, di tipo tradizionale, con comandi
separati anteriore/posteriore, si basa su un disco da
260mm, con pinza flottante a doppio pistoncino davanti,
e uno da 240mm con pinza a pistoni contrapposti dietro.
Dei propulsori Leader sapete
già tutto, per i più distratti si tratta
di monocilindrici quattro tempi, raffreddati ad acqua
ed omologati Euro 2, unità fra le più diffuse
e prestanti del loro segmento, disponibili anche in prodotti
di altre Marche.
A questo punto non resta che salire
in sella per ripercorrere, dove possibile, il famoso
tracciato di Formula 1 del principato di Monaco, sede
della presentazione Piaggio.
Potrà sembrare strano, ma è dai primi metri
che si coglie il carattere di ogni veicolo, salvo affinarne
le impressioni dopo una 'convivenza' più approfondita.
Un po' come succede con le persone, spesso il primo sguardo
dice già molto.
L'X8 comunica subito sospensioni tarate sul rigido, un
avantreno svelto per gli slalom in città ed una
sella confortevole per una posizione di guida corretta
che non porta ad affossarsi.
Avendo provato spesso i motori
Leader su vari scooter, in questa occasione sono sembrati
in ottima forma, sarà per il peso inferiore alla
concorrenza, ma i 'frullini' Piaggio se la sono cavata
niente male, anche il piccolo 125, che alle prese con
157kg non può fare miracoli.
Dolce e progressiva la trasmissione,
senza picchi o flessioni in accelerazione, rendendo i
motori pressoché elettrici, anche se i regimi massimi
di rotazione, rispettivamente 8.500 e 10.000 per 200 e
125cc, non scherzano certo.
Favorendo lo slalom a bassa velocità, anche grazie
ad un raggio di sterzo piuttosto contenuto, l'entrata
in curva privilegia l'anteriore,
con il retro a seguire, condizione a cui ci si abitua
facilmente e che non pregiudica certo la ricerca del limite
d'inclinazione in curva. Qui
bisogna fare i complimenti a Piaggio visto che, pur insistendo
nel famoso tornantino, non mi è riuscito di strisciare
alcunché. Positivo soprattutto in vista di un uso
col passeggero.
Buona la stabilità
anche sfruttando la potenza dei motori per tutta la lunghezza
del tunnel di Monaco. Sperando non ci fossero 'scootervelox'
abbiamo visto i 100 e 110km/h a seconda della motorizzazione.
Merito del buon comportamento dinamico va alle sospensioni,
meno cedevoli rispetto a quelle dell'X9, che garantiscono
un buon controllo di guida, pur senza risultare eccessivamente
rigide sullo sconnesso.
Senza sistema integrale la frenata
è risultata solo discreta con l'anteriore da cui
si desidererebbe maggiore mordente ed il posteriore, al
contrario, efficace fino al bloccaggio. Forse però
le pastiglie abbisognavano di maggiore rodaggio, visto
che i veicoli avevano solo poche decine di chilometri,
ripeteremo la prova alla prima occasione.
Buona la protezione offerta
dello scudo a tutto il corpo, mani escluse, anche se i
più alti rimpiangeranno il parabrezza regolabile.
Una pecca senza scuse riguarda il cavalletto
laterale con rientro a molla che vi regalerà parcheggi
'col brivido', meglio quindi utilizzare sempre il centrale,
piuttosto arretrato, ma dal favorevole braccio di leva.
Come avete potuto leggere i pregi superano di gran lunga
i pochi difetti, segno che Piaggio non ha intenzione di
lasciare molto spazio alla concorrenza, anche in un segmento
dei più difficili come quello dei 125/200, con
tanti agguerriti competitor, soprattutto italiani.
I prezzi sono allineati al
segmento con il 125 a 3.570
euro e il 200 a quota 3.820,
entrambi iva inclusa e franco Concessionario. Disponibili
a brevissimo, per farvi un bel regalo di Natale.
Testo&test: Fabrizio
Villa
Foto: Alvise
Ulrich, Fabrizio
Villa
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