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SCHEDA
Cilindrata: 198 cc
Peso: 166 kg
Velocità km/h: 120
Potenza kW: 15,4
Coppia Nm: 17,5
Norme: Euro 2
Prezzo: 4.050 Euro Fuori P.

 

 

 

 

 

 

 · PIAGGIO X9 200 EVOLUTION
07/05/03
ANTEPRIMA
pag. 1/1

Solo pochi anni fa le cilindrate 'classiche' saltavano da 150 a 250cc, poi Piaggio ha inventato il segmento dei 180cc e successivamente ha fatto cifra tonda con il motore Leader 200cc.
L'idea semplice e geniale, ha permesso di guadagnare prestazioni rispetto alla classe inferiore, arrivando ad impensierire la classe regina del boom scooteristico: la 250cc. Possiamo affermare che la mossa è talmente riuscita che il propulsore ha trovato altre Aziende interessate a montarlo sui propri modelli, arrivando fino ad indurre un calo di prezzo nella categoria superiore...
Una piccola rivoluzione con 50cc, in più o in meno che si vogliano vedere.
Dopo una timida introduzione del propulsore 200 nella 'vecchia' versione dell'X9, eccomi in Versilia, in un'assolata giornata di inizio maggio, alla presentazione di X9 Evolution, la rinnovata gamma del gran turismo di casa toscana.
La semplificazione di cilindrate vede, oltre a questa, la versione da 500cc di cui parleremo a brevissimo, mentre il modello da 125cc è per il momento riservato al solo mercato estero.
Il modello erede dell'Amalfi 180, felice protagonista delle vendite nell'anno appena passato, subisce aggiornamenti prevalentemente stilistici, affinando una linea azzeccata che fa della semplicità un elemento di eleganza.
Con Evolution ci sono elementi più ricercati come gli indicatori di direzione integrati negli specchi retrovisori, nuovi fregi cromati e nuove grafiche della strumentazione. Bella la superficie prismatica delle 'frecce' che lascia solo intravedere il colore che andrà ad illuminarsi.
Della gamma cromatica, che prevede blu, rosso e grigio e nero, sono rimasto particolarmente colpito dal Grigio Smoky, una tonalità che impreziosisce il veicolo esaltandone le innovazioni.
Il posto delle 'frecce' è stato preso da griglie metalliche che portano aria al radiatore e ai bauletti del retroscudo.
Altra gradita novità il parabrezza regolabile su tre posizioni (mutuato dal 500): l'operazione non è delle più agevoli, permettendo di adattarlo alla propria altezza, ma non alle differenti esigenze di guida, resta però il fatto che nessun modello della concorrenza può annoverare questa 'facilities'.
Rimane la stessa disponibilità di spazio sia nel retroscudo che nel sottosella, quest'ultimo può contenere un integrale ed un demi jet, e il sistema d'apertura ha guadagnato il tastino elettrico (già visto nella famiglia Beverly) che relega lo scomodo meccanismo a leve, a sistema d'emergenza. La presa di corrente nel sottosella è di serie.
Per quanto riguarda la ciclistica, da rimarcare le ruote da 14 pollici e la frenata integrale a tre dischi con pinze Brembo. Tradizionali le sospensioni con forcella da 35mm ed ammortizzatori regolabili, entrambi con una corsa utile di soli 90mm.
Il propulsore è certificato Euro 2 e, fra i primi, ne riporta le specifiche sul libretto di circolazione, per metterci al sicuro da imprevedibili blocchi del traffico.
Questa motorizzazione risulta una personale novità, non avendola mai provata sull'X9, ma pur sempre una 'vecchia conoscenza' avendola lungamente apprezzata sul Beverly, e più recentemente sul concorrente Aprilia Atlantic. Mi è sembrata configurata in modo ottimale, con qualcosa in più come coppia rispetto alla prima versione del Beverly.

L'avviamento è rimasto rumoroso per via di uno sgradevole trascinamento degli ingranaggi, ma è immediato e la frizione stacca bene permettendo una partenza sufficientemente veloce, arrivando presto al regime di utilizzo ideale, a partire dai 6500 giri, dove la spinta si fa sentire.
Di prestazioni pure non posso parlare, visto che le strada costiera era piuttosto trafficata e le stradine dell'entroterra buone per guidare, ma non per sfoderare cavalli, ma il 200 utilizza bene quello che ha, anche in salita e con due persone a bordo. Non ha la coppia di un 250cc, ovvio, ma rispetto ai 150cc non c'è proprio storia. La velocità di 100km/h si raggiunge comunque piuttosto velocemente e poi ce n'è ancora parecchio, di gas.
La posizione di guida, pur se alla portata di tutti, non mi è molto piaciuta, per via dell'infossamento della parte centrale della sella, che non permette di sfruttare lo schienale, regolabile, e spinge contro la parte anteriore più rigida, per la felicità dei nostri 'gemelli' in caso di tragitti più consistenti.
Il passeggero è piuttosto sollevato rispetto al pilota, godendo del panorama, ma meno i lunghi trasferimenti veloci.
La maneggevolezza risulta più che sufficiente, visto anche che il mezzo arriva a 180kg in ordine di marcia e che il raggio di sterzo non è dei più contenuti.
Risulta semplice da condurre con indole tranquilla, mentre, volendo forzare il ritmo, l'ingresso e la conduzione in curva si fanno più impegnative per via di una leggera differenza nello scendere in piega fra anteriore e posteriore, in più sia a destra che a sinistra si arriva a strisciare il cavalletto.
Potente e modulabile la frenata che però arriva un po' troppo presto al bloccaggio della ruota posteriore.
Pressoché totale la protezione aerodinamica, tranne le mani, grazie all'ampio parabrezza.

In conclusione, dopo una giornata di test e di 'osservazione' credo che l'X9 200 Evolution possa puntare alla testa del segmento allargato 150-250, per completezza di dotazione, colpo d'occhio e prestazioni, mentre il comfort, la guida e alcune finiture potrebbero essere ulteriormente 'evolute'.
In linea con la concorrenza la quotazione di vendita, di poco superiore ai 4.000 Euro 'su strada'.

Testo&test: Fabrizio Villa
Foto: Maurizio Panicucci

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Casco: Nolan N100E
Giacca: Spidi 'Perfetto'
Guanti: Tucano Urbano 'Rex'

 

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