>> PIAGGIO


 

 

 

 

SCHEDA
Cilindrata: 460 cc
Peso: 206 kg
Velocità km/h: 160
Potenza kW: 29
Coppia Nm: 43
Norme: Euro 2
Prezzo: 6.195 Euro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Casco: Nolan N100E
Giacca: Spidi 'Perfetto'
Guanti: Tucano Urbano 'Rex'

 

 · PIAGGIO X9 500 EVOLUTION
09/05/03
ANTEPRIMA
pag. 1/1

Era il marzo del 2001 quando Piaggio, prima azienda non giapponese, abbatteva il 'muro' dei 250cc presentando a Valencia l'X9 500.
Contemporaneamente, i soci del CyberScooter Club hanno avuto la fortuna di saggiarne un esemplare, reso disponibile da Piaggio, per l'inaugurazione del Club, abbiamo quindi avuto modo di testarlo, pur se brevemente, in assoluta anteprima.
Fioccano le prenotazioni e a fine Giugno arrivano i primi esemplari, gli acquirenti sfrecciano veloci con i loro 'gialloni' (il colore di maggiore successo). Purtroppo a Luglio la produzione viene bloccata ed i veicoli venduti ritirati, per problemi di surriscaldamento al pneumatico posteriore. Un'operazione in grande stile, dettata da ragioni di sicurezza, che a molti ha ricordato il famoso 'effetto alce' per Mercedes Classe A.
Dopo mesi di attesa febbrile, in autunno, il 500 viene rimesso in produzione con le dovute modifiche e viene anche riconsegnato ai relativi proprietari, nel frattempo forniti di X9 sostitutivo.
Nonostante la risoluzione dei problemi, il 500 non ha però raggiunto il successo di vendite sperato, arriso invece alle cilindrate inferiori. L'operazione Evolution, con sostanziosi interventi estetici e soprattutto strutturali, dona quindi una sorta di nuova verginità al modello, pronto a farsi spazio nell'ormai affollato segmento over 250.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti estetici, vengono accorpati gli indicatori di direzione anteriori agli specchi retrovisori, verniciati nel colore della carrozzeria che sono fissi e se ne regola la sola superficie specchiante. Due griglie metalliche sostituiscono le 'frecce' donando grinta al frontale e aria fresca al radiatore. Le parabole dei fari sono ora interamente cromate con un bell'effetto prismatico, mentre al centro degli 'occhi' un accenno di presa d'aria a 'V' rende lo 'sguardo' più cattivo. Anche il retrotreno recepisce lo stesse parabole per i fari con frecce incorporate ed una linea incavata delle plastiche dona maggior dinamismo alla fiancata, mentre la sella è impreziosita dalla doppia impuntura.
Elemento caratteristico per distinguerlo dal 200, al di là delle targhette, la bella marmitta cromata, malamente occultata da un paracalore in plastica nera, lo stesso elemento montato sul Beverly 500.
Confermato il parabrezza regolabile in tre posizioni e tutta la dotazione della precedente versione denominata SL: ora la versione è una sola e offre tutto di serie, compreso PICS e cavalletto elettrico.
Possiamo ben dire che, al momento, l'X9 500 rappresenta il modello più dotato di tutto il panorama scooteristico, visto che offre anche una strumentazione mista analogico/digitale con computerino di bordo, presa di corrente, antifurto immobilizer, telo coprisella e... spero di non essermi dimenticato qualcosa. Ma si, c'è anche l'apertura della sella telecomandabile dal portachiavi, non solo lo sgancio, ma l'apertura vera e propria, grazie ad un pistone pneumatico. Un simpatico 'gadget' che si affianca allo sgancio elettrico tramite pulsante nel retroscudo, e al tradizionale (per Piaggio) e scomodissimo sistema di leve nel cassettino anteriore, ormai solo d'emergenza.
Non sono riuscito a testare il PICS su strada, ma 'l'oggetto' con tanto di satellite con display digitale sul blocchetto sinistro al manubrio permette di conversare con il passeggero, ascoltare la radio e parlare al telefonino (possibilmente non tutto contemporaneamente!), con il solo aiuto del pollice sinistro, una comodità a cui sarà difficile rinunciare dopo averci fatto l'abitudine.
Lo spazio sottosella e nei vari cassetti è rimasto lo stesso, ma le paratie anticalore dovrebbero garantire un maggior isolamento termico.

Passiamo quindi agli aggiornamenti ciclistici: la cosa più evidente è la robusta forcella con steli da 41mm. che sostituisce quella da 35mm della serie precedente. Le pinze freno Brembo serie oro sono ora flottanti e con doppio pistoncino, rammentiamo che X9 è dotato di frenata integrale su tre dischi di grande diametro. Passando al retrotreno troviamo un cerchio a 5 razze con un pneumatico maggiorato a 150/70, lo stesso di Beverly 500.

Aggiornamenti anche la propulsore, caratterizzato dal diverso carter motore, mutuato dal Beverly assieme alla marmitta catalitica e al sistema antispegnimento in caso di caduta. La diversa mappatura della centralina ha fatto guadagnare 3 Nm di coppia, ora 43, mantenendo la potenza massima di 29kW però a 250 giri in più, ora 7.500. Ovviamente risponde alle normative Euro 2 d'imminente introduzione.
Pronti via, si parte! Ovviamente la prova avviene successivamente a quella del 200 per non rimanere 'con la manetta in mano'... Difficile infatti tornare a prestazioni inferiori dopo aver saggiato l'esuberanza del monocilindrico a iniezione da 460cc.
Qualche vibrazione si avverte, ma contribuisce a far sembrare più motociclistico il tutto, del resto l'accelerazione, marce escluse, è a livello di una moto turistica di pari cilindrata. Insomma basta ruotare la manopola destra e si fila via con una bella spinta. Spinta che rimane vigorosa anche riprendendo da basse o medie velocità, con una bella progressione verso l'alto. Il rendimento alle alte velocità mi riprometto di verificarlo in seguito, visto che il contesto della presentazione, non me ne ha dato la possibilità.
Stessa considerazione anche per verificare la ciclistica sui curvoni autostradali, mentre per saggiare maneggevolezza e danza fra una curva e l'altra il lungomare di Viareggio e le stradine dell'interno sono state più che adeguate.

La posizione in sella riprende quella, un po' infossata, del 200 con una punta ancor più rigida, ma i piedi poggiano agevolmente a terra, mentre sulla pedana le gambe non hanno molto spazio per distendersi.
La forcella si mostra più 'sostenuta' rispetto alla precedente e dona un assetto più stabile al veicolo. Purtroppo l'escursione, anche per gli ammortizzatori, è limitata a 90mm e sui tratti più 'frastagliati' si desidererebbe qualcosa in più. Problema comune a molti scooter, appesantiti al retrotreno dal motore che oscilla come massa sospesa, gravando sul lavoro degli ammortizzatori.
La maneggevolezza viene appena limitata, rispetto al 200, dal consistente aumento di peso al retrotreno e dall'interasse più generoso, ma è comunque ai massimi livelli rispetto alla concorrenza di pari cilindrata, se solo ci fosse stato un maggior angolo di sterzo...
Su di un percorso misto si apprezza la potenza sempre a disposizione che perdona un inserimento in curva non fra i più neutri, ma comunque ben gestibile grazie alla forcella più autorevole.
In piega si arriva a strisciare il cavalletto, ma non la marmitta come capitava nel modello precedente; in caso di guida brillante o in due è però possibile regolare il precarico degli ammortizzatori.
Deciso l'intervento della terna di freni a disco, ma anche modulabile, a patto di non strizzare le leve, in quel caso il posteriore arriva indesideratamente al bloccaggio, attenzione quindi al fondo sdrucciolevole e le strade delle città di mare ne sono un pericoloso esempio.

Per tirare conclusioni va affrontato l'argomento prezzo che farà felici i nuovi acquirenti, lasciando un po' d'amaro in bocca ai vecchi proprietari: a parità di dotazione, anzi meglio, il prezzo attuale rispetto a quello di lancio si è considerevolmente ridotto per una quotazione davvero appetibile di 5.950 Euro IVA compresa, più spese d'immatricolazione. Un prezzo che lascia poco spazio alla concorrenza, anche di cilindrata più ridotta, frutto di una politica Piaggio, iniziata con Beverly 500 e che sta dando moltissime soddisfazioni di vendite, soddisfazioni che arriveranno sicuramente anche per l'X9 di maggiore cilindrata.

Testo&test: Fabrizio Villa
Foto: Maurizio Panicucci e Fabrizio Villa

 

DESCRIZIONE
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