Trivio:
utility, fun, journey
La situazione attuale della mobilità veicolare
urbana e suburbana mostra uno scenario dai connotati
congestionati, insoddisfacenti e fortemente a rischio.
Chi compie mobilità in questo contesto si
trova ad affrontare un clima di compromessi, in
cui è difficile ottenere delle risposte soddisfacenti
in senso assoluto, ma sempre e comunque mediate
da sacrifici e rinunce.
Svolgere una mobilità sicura, agevole, economica
e confortevole, sembra sempre più impossibile.
Da queste considerazioni nasce l’idea di sviluppare
una nuova categoria di veicoli che si potrebbe definire
ibrida, poiché accoglie in se i vantaggi
e i requisiti di alcuni settori fra loro limitrofi.
Cosi come fu in passato per i veicoli SUV (sport
utility vehicle), che furono progettati per conciliare
differenti utilizzi; ora si intende delineare i
connotati di una nuova tipologia che permetta diversi
modi di compiere mobilità in scenari differenti.
TRIVIO è
la risposta a queste necessità.
Concepito come un veicolo multifunzionale, Trivio
permette di svolgere principalmente un tipo di mobilità
utilitaristica casa-lavoro, inoltre è declinabile
in due soluzioni differenti per consentire un impiego
turistico a corto e medio raggio, oppure un utilizzo
sportivo, ludico e divertente.
Come detto la funzione principale di Trivio riguarda
lo spostamento casa-lavoro in ambiente urbano e
suburbano; per svolgere tale compito è stato
necessario attrezzare il veicolo di soluzioni tecniche
che permettano di soddisfare i requisiti fondamentali
di sicurezza e agilità, comfort e consumi
e in ultima analisi anche la protezione dagli agenti
atmosferici.
Di fatto si tratta di un veicolo a tre ruote con
un’impostazione di guida tipica dei maxiscooter
ma con una ciclistica che si avvicina maggiormente
al settore motociclistico. Questo consente di ottenere
un ingombro volumetrico molto ridotto rispetto ai
veicoli a quattro ruote, garantendo, però,
una stabilità quasi pari e un controllo del
mezzo in movimento e frenata superiori ai veicoli
a due ruote. A questo di aggiungono altre soluzioni
votate alla sicurezza come: barre antintrusione
laterali e un paraurti frontale.
In termini di agilità Trivio risulta essere
dinamicamente all’avanguardia, infatti, le
due ruote anteriori permettono una facilità
di manovra superiore a qualsiasi altro veicolo delle
stesse dimensioni. I volumi ridotti e la leggerezza
dei materiali costituenti ne favoriscono la gestibilità.
Agile anche nel parcheggio.
I consumi sono riconducibili a quelli dei settori
motociclistici e scooteristici, per via della motorizzazione,
dei pesi e delle dimensioni. Inoltre per garantire
una miglior efficienza si è deciso di gestire
i parametri di accensione e iniezione tramite una
centralina elettronica con diverse mappature. In
questo modo si ottengono consumi proporzionati alle
prestazioni desiderate: più economici in
città dove servono minori prestazioni e potenza
e velocità nel tempo libero.
Al fine di svincolare Trio dalla tipica stagionalità
del settore delle due ruote si è deciso di
fornire una protezione dagli agenti atmosferici.
Una copertura accessoria facilmente collocabile
sulle portierine laterali e rimuovibile nelle stagioni
miti per una maggior sportività del mezzo.
Conclusa la descrizione della funzione
principale si descrivono le funzioni secondarie
in accordo con le declinazioni possibili.
Trivio è dunque un veicolo anche per il turismo
a corto e medio raggio. Quel tipo di pratica amatoriale
che permette uno spostamento confortevole di poche
centinaia di chilometri in zone limitrofe alla residenza:
week end al lago o al mare, road trip alla easy
rider, ecc. Per questo motivo si è deciso
di attrezzare lo spazio riservato al passeggero
con soluzioni che ne migliorino il comfort di viaggio
e la godibilità del mezzo. Inoltre è
possibile vestire trivio con un kit di valige dedicate
e personalizzate che all’occorrenza agiscano
anche da trolley.
In ultima analisi Trivio offre anche una declinazione
sportiva, ludica e
divertente. Una declinazione che si è battezzata
FUN. Adatta per chi ha passione per la velocità
e il mondo motociclistico, questa declinazione verte
sulla possibilità di cambiare postura di
giuda con la semplice traslazione della sella. Modificando
il triangolo di abitabilità si conferisce
al pilota un approccio più aggressivo verso
la strada, un controllo più personale del
mezzo e una connotazione più motociclistica
del veicolo. A questo si aggiunge lo sviluppo di
un’interfaccia di plancia mutevole: utilitaristica,
intelleggibile e funzionale nella mobilità
metropolitana; aggressiva e dinamica nella declinazione
fun.
In conclusione un veicolo ibrido,
alternativo all’automobile, per il traffico
urbano e suburbano ognitempo; ma anche turistico
e divertente.
Una nuova categoria Utility-Journey-Fun.
Matteo
Bertanelli e Andrea
Pelotti
www.sayonararush.com
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