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 · TRIVIO
16/03/07
by Matteo Bertanelli e Andrea Pelotti

Trivio: utility, fun, journey
La situazione attuale della mobilità veicolare urbana e suburbana mostra uno scenario dai connotati congestionati, insoddisfacenti e fortemente a rischio.
Chi compie mobilità in questo contesto si trova ad affrontare un clima di compromessi, in cui è difficile ottenere delle risposte soddisfacenti in senso assoluto, ma sempre e comunque mediate da sacrifici e rinunce.
Svolgere una mobilità sicura, agevole, economica e confortevole, sembra sempre più impossibile.
Da queste considerazioni nasce l’idea di sviluppare una nuova categoria di veicoli che si potrebbe definire ibrida, poiché accoglie in se i vantaggi e i requisiti di alcuni settori fra loro limitrofi.
Cosi come fu in passato per i veicoli SUV (sport utility vehicle), che furono progettati per conciliare differenti utilizzi; ora si intende delineare i connotati di una nuova tipologia che permetta diversi modi di compiere mobilità in scenari differenti.

TRIVIO è la risposta a queste necessità.
Concepito come un veicolo multifunzionale, Trivio permette di svolgere principalmente un tipo di mobilità utilitaristica casa-lavoro, inoltre è declinabile in due soluzioni differenti per consentire un impiego turistico a corto e medio raggio, oppure un utilizzo sportivo, ludico e divertente.
Come detto la funzione principale di Trivio riguarda lo spostamento casa-lavoro in ambiente urbano e suburbano; per svolgere tale compito è stato necessario attrezzare il veicolo di soluzioni tecniche che permettano di soddisfare i requisiti fondamentali di sicurezza e agilità, comfort e consumi e in ultima analisi anche la protezione dagli agenti atmosferici.
Di fatto si tratta di un veicolo a tre ruote con un’impostazione di guida tipica dei maxiscooter ma con una ciclistica che si avvicina maggiormente al settore motociclistico. Questo consente di ottenere un ingombro volumetrico molto ridotto rispetto ai veicoli a quattro ruote, garantendo, però, una stabilità quasi pari e un controllo del mezzo in movimento e frenata superiori ai veicoli a due ruote. A questo di aggiungono altre soluzioni votate alla sicurezza come: barre antintrusione laterali e un paraurti frontale.
In termini di agilità Trivio risulta essere dinamicamente all’avanguardia, infatti, le due ruote anteriori permettono una facilità di manovra superiore a qualsiasi altro veicolo delle stesse dimensioni. I volumi ridotti e la leggerezza dei materiali costituenti ne favoriscono la gestibilità. Agile anche nel parcheggio.
I consumi sono riconducibili a quelli dei settori motociclistici e scooteristici, per via della motorizzazione, dei pesi e delle dimensioni. Inoltre per garantire una miglior efficienza si è deciso di gestire i parametri di accensione e iniezione tramite una centralina elettronica con diverse mappature. In questo modo si ottengono consumi proporzionati alle prestazioni desiderate: più economici in città dove servono minori prestazioni e potenza e velocità nel tempo libero.
Al fine di svincolare Trio dalla tipica stagionalità del settore delle due ruote si è deciso di fornire una protezione dagli agenti atmosferici. Una copertura accessoria facilmente collocabile sulle portierine laterali e rimuovibile nelle stagioni miti per una maggior sportività del mezzo.

Conclusa la descrizione della funzione principale si descrivono le funzioni secondarie in accordo con le declinazioni possibili.
Trivio è dunque un veicolo anche per il turismo a corto e medio raggio. Quel tipo di pratica amatoriale che permette uno spostamento confortevole di poche centinaia di chilometri in zone limitrofe alla residenza: week end al lago o al mare, road trip alla easy rider, ecc. Per questo motivo si è deciso di attrezzare lo spazio riservato al passeggero con soluzioni che ne migliorino il comfort di viaggio e la godibilità del mezzo. Inoltre è possibile vestire trivio con un kit di valige dedicate e personalizzate che all’occorrenza agiscano anche da trolley.
In ultima analisi Trivio offre anche una declinazione sportiva, ludica e divertente. Una declinazione che si è battezzata FUN. Adatta per chi ha passione per la velocità e il mondo motociclistico, questa declinazione verte sulla possibilità di cambiare postura di giuda con la semplice traslazione della sella. Modificando il triangolo di abitabilità si conferisce al pilota un approccio più aggressivo verso la strada, un controllo più personale del mezzo e una connotazione più motociclistica del veicolo. A questo si aggiunge lo sviluppo di un’interfaccia di plancia mutevole: utilitaristica, intelleggibile e funzionale nella mobilità metropolitana; aggressiva e dinamica nella declinazione fun.

In conclusione un veicolo ibrido, alternativo all’automobile, per il traffico urbano e suburbano ognitempo; ma anche turistico e divertente.
Una nuova categoria Utility-Journey-Fun.

Matteo Bertanelli e Andrea Pelotti

www.sayonararush.com


 

 

 

 

 

>> Prototipo realizzato per l'Aprilia Design Prize,
concorso di design indetto da Aprilia.

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