Com'è
Scooter per la città ed i piccoli tragitti extraurbani,
comodo, leggero e vivace, ma poco affidabile nella parte
meccanica.
Ruote da 12 pollici extralarge, linea filante e piccolo
musetto, buon freno a disco anteriore, tamburo posteriore
poco efficace, faro alogeno potente.
Come va
Ho percorso in due anni e mezzo circa 24.000 km. Lo scooter
è molto comodo e silenzioso, come un maxi scooter:
non si avverte la strada percorsa (faccio un tragitto
di 1 ora e mezza al giorno, estate ed inverno).
Posizione di guida: il busto è
eretto e le gambe sono a 90 gradi, per me leggermente
raccolte (sono alto 1,80); il manubrio è stretto
ma si impugna bene e le braccia sono all'altezza giusta.
Nel traffico la leggerezza, l'agilità e una larghezza
analoga a quella di un 50 consentono di svicolare a meraviglia.
Il tunnel centrale riduce lo spazio delle gambe ed impedisce
il trasporto di borsoni. La visibilità è
ottima, merito anche del parabrezza «midi»
che termina all'altezza del mento. La protezione dall'aria
e dall'acqua, nonostante il cupolino piccolo, è
molto buona.
Il vano portacasco contiene un integrale più gli
attrezzi, è illuminato, ed il sollevamento della
sella è assistito da un sistema idraulico. Mancano
l'orologio ed il contachilometri parziale; in compenso
c'è una speciale chiusura magnetica sul bloccasterzo,
che mi sembra molto persuasiva per l'eventuale ladruncolo
in quanto impedisce l'accesso alla serratura.
La carrozzeria in plastica non è di qualità
eccellente: nel tempo qualche vite si è allentata
e le giunzioni cominciano a non essere più allineate
tra loro. Scricchiolii e scuotimenti transitando sulle
pavimentazioni in cubetti di porfido.
La sella è una vera poltrona, molto ampia ed ospitale:
in due si sta proprio comodi.
Motore: le 4 valvole lo rendono potente
ma solo in alto, per cui in accelerazione - fino a 60
kmh - non è un fulmine, ma poi accelera vivacemente
fino ai 115-120 che è la sua velocità massima
di tachimetro.
Il carburatore si è sfilato 3 volte dal collettore,
poi è stata apportata una modifica ai supporti
dal concessionario.
Trasmissione: il rapporto finale è
un pò lungo, la frizione stacca bene ma le tarature
del variatore non consentono una partenza bruciante, come
nell'SH o nel Leonardo. Si rifà però nell'allungo.
I materiali non sono molto affidabili: rotture della cinghia
a 15.000 e 23.000 km. Rottura del millerighe sul cerchione
posteriore ai 22.000, che mi ha costretto a sostituire
l'intero cerchio (400 Euro!).
Sospensioni: ottime sul liscio, molto
meno sullo sconnesso, dove trasmettono parecchi scossoni.
La forcella comunque assorbe bene.
Tenuta di strada: sempre molto sicura,
è preciso e sincero in curva, in frenata è
stabile.
Frenata: molto buona e modulabile, per
merito del disco anteriore potente; sul bagnato - con
un pò di attenzione - si percepisce bene il limite
di aderenza della ruota anteriore, che è comunque
piuttosto basso a causa del diametro ridotto (12 pollici)
e soprattutto della gommatura di serie inadatta, la giapponese
IRC.
Pneumatici: nulla da dire sull'asciutto,
anche per merito della sezione larga (120 davanti e 130
dietro), ma occorre attenzione come detto sul bagnato,
specie davanti. Sono omologate un solo tipo di gomme,
quelle originali marca IRC; ho poi sostituito l'anteriore
con una Pirelli SC60 tassellata, della stessa misura ma
con indice di carico inferiore (ininfluente per questo
tipo di mezzi), trovando un netto miglioramento sul bagnato.
Consumi: nell'uso in città e sulle
tangenziali il consumo è sui 22-24 km/l; l'olio,
se sostituito ogni 4.000 km come prescritto, non necessita
di rabbocchi.
La manutenzione è stata sempre scrupolosa, con
l'effettuazione di tutti i tagliandi.
Testo a cura di Guido
Immagini originali Suzuki
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