>> YAMAHA


SCHEDA
Cilindrata: 499 cc
Peso: 197 kg
Velocità: 160 km/h
Potenza kw: 29,4
Norme: Euro 1
Prezzo: 8.530 F.P.

 

 · Yamaha Tmax 500
 by Luca Scarpat
12.02.01

Il freddo e la pioggia di questi giorni in verità mi hanno fatto assaporare ben poco il mio nuovo Yamaha Tmax che da metà gennaio ha sostituito il mio precedente scooterone, un Majesty 250 modello 2000.
Devo dire che 'sulla carta' qualche cosa mi spaventava di questo scooter di 500 centimetri cubi e, avendo guidato un buon numero di maximoto (vado in moto dal 1973), non volevo rimpiangere la fantastica maneggevolezza che avevo apprezzato negli scooteroni di 250 cc. con i quali mi sono spesso divertito facendo del comodo, pacioso ed economico mototurismo.
Ciò che più mi faceva paura era il maggior peso del Tmax (sempre rispetto al Majesty) e la superiore altezza della sella: 200 kg di massa e 79 centimetri per l'altezza della sella sono 'misure' da moto, e non propriamente da scooter, ma devo dire che la paura mi è passata subito quando ho fatto il primo giro in città.
Il Tmax si è rivelato pesante solo nelle manovre da fermo mentre in moto, grazie ad una favolosa coppia del motore, l'equilibrio dinamico è eccellente: si sgattaiola con facilità tra il traffico - occhio comunque alle dimensioni - e nessuna paura o apprensione mi ha portato l'altezza della sella (non sono un gigante, sono alto 1,76).

Questo week-end comunque il tempo dà abbastanza tregua ed essendomi già accorto della buona protettività del Tmax (la prima uscita l'ho fatta con una temperatura di -1 grado!) mi metto la giacca in Gore-tex con i pantaloni termici per una nuova, e spero più probante, uscita.
La prima ottima impressione all'avviamento - come per il Majesty 2000 anche sul Tmax appena girata la chiave parte la pompa della benzina - viene confermata poi nei primi chilometri quando il bicilindrico, pur essendo regolarissimo, cerca di andare in temperatura col freddo di questi giorni. Intanto arrivo fuori città e imbocco la tangenziale per farmi un'idea sulla reale protezione di cupolino e scudo anteriore: la velocità è comunque entro i limiti perché il rodaggio, perentorio, impone sino ai 1600 chilometri un'andatura tranquilla ma tutto procede per il meglio e anche il freddo non si sente troppo, chiaro segnale di buona protezione.
Devo dire che mi impressiona ben presto la facilità con cui si fanno i sorpassi: col Majesty 250 questa è sempre stata una grossa carenza - soprattutto viaggiando in coppia - mentre col Tmax dagli 80 chilometri orari sino ai 110-120 (velocità di tachimetro, ovviamente) la ripresa è davvero ottima anche se una maggior verifica su questo dovrò farla trasportando un passeggero.
La protezione come ho detto è buona: il parabrezza (ci sono anche quelli più alti, come optional) ripara abbastanza e il casco che indosso - un jet con visiera lunga - non si rivela rumoroso per vortici o quant'altro. Intanto passano i chilometri e devo dire che la posizione di guida mi soddisfa appieno: molto diversa da quella del Majesty non fa rimpiangere una classica moto (perché gli scooter non sono moto?) ma l'imparagonabile comodità del cambio automatico - o meglio a variazione continua - mi fa subito capire che sono alla guida di un maxi scooter (o di una moto automatica?).
Le stradine del Lago di Garda non mi spaventano per nulla: salite e discese si affrontano bene grazie al possente freno motore che non impone di attaccarsi ai freni e all'altrettanto possente coppia del motore che porta in salita con un filo di gas.
La sosta per qualche fotografia (mi serve giusto uno sfondo sul Pc!) mi fa sentire il peso del Tmax quando lo si mette sul cavalletto centrale: niente di stravolgente perché il gioco di leve è ben fatto, certo è che in questo caso la differenza di peso, rispetto al Majesty 250, si sente.
Guardando i particolari non posso non notare la finitura più che buona in tutti i particolari del Tmax: è carente, forse, solo la strumentazione che avrebbe potuto essere arricchita di una spia per la riserva del carburante e poi avrebbero potuto mettere un display più grosso per farci stare il contachilometri totale e parziale senza dover ogni volta commutare il totalizzatore; la mancanza del contagiri non la sento anche se ormai prodotti della concorrenza (Jazz, Silver Wing, X9, ecc.) hanno questo strumento che arricchisce indubbiamente il quadro generale della plancia.
Lo spazio sotto la sella non è enorme: ci sta certamente un casco integrale e forse due jet ma siamo lontani dall'ampio spazio offerto dal Majesty modello 2000; quello che mi manca comunque è l'ampio vano sotto lo scudo anteriore che nel Majesty mi permetteva di stivare un completo antipioggia, i documenti, ecc. Tra poco spero che la Gi.Vi. metta in vendita un porta bauletto - sotto il maniglione ci sono i fori per fissarlo - e così potrò riutilizzare il bauletto della stessa marca che ormai mi accompagna da... parecchie moto e scooter.
Riprendo la via di casa e mi accorgo che la sensazione di maneggevolezza aumenta via via che i chilometri passano: il Tmax è sì facilissimo da guidare ma è anche molto stabile sul dritto con ampia direzionalità ad ogni velocità (ovviamente fino ai limiti che ho detto poco sopra).
Della tenuta in curva non saprei proprio dire: le strade sporche di questi giorni e certo la non ancora perfetta confidenza non mi permettono di verificare quanto dicono le riviste specializzate che sostengono di aver trovato nel Tmax grandi doti di 'piegatore'.

Il bilancio è positivo ma aspetto di macinare un po' di chilometri spingendomi in qualche escursione di due trecento chilometri per provare seriamente il comfort di marcia, il consumo, la facilità di guida e quant'altro. Ah dimenticavo: vi ho raccontato questi pochi chilometri ma non ho detto che in questa ultima uscita ho incontrato due altri Tmax. La Yamaha ha insomma centrato ancora ma... tra poco ci sarà il Silver Wing e quando Honda fa qualche cosa bisogna sempre attendersi meraviglie.

1° AGGIORNAMENTO: 14/05/01
Il tempo piovoso di questi week-end non mi permetteva di fare alcune fotografie decenti del bauletto che da qualche giorno fa capolino sul mio Yamaha Tmax.
Devo dire che venendo dal Majesty 250, modello 2000, sul Tmax si nota subito la mancanza di quel tanto e comodo spazio che sul 250 permetteva di stivare tranquillamente sotto la sella un paio di caschi o, all'occorrenza, l'indispensabile per un week-end in due. D'obbligo, almeno per me, il montaggio del bauletto sul Tmax e la solerte GiVi - permettetemi un po' di campanilismo essendo questa azienda bresciana come me - in breve ha fatto gli attacchi specifici per il nuovo scooterone Yamaha mettendo in produzione anche una linea di bauletti dalla corretta colorazione che si abbinano al meglio allo scooter.
In verità volevo sfruttare il mio storico bauletto della GiVi da 36 litri che mi segue ormai da dieci anni: è 'vissuto' ma è sempre perfetto come tenuta degli attacchi e come meccanismo di chiusura ma... mi sono fatto attirare da un bauletto più capiente ed esteticamente certo migliore con la parte superiore dello stesso colore del mio Tmax.
Il montaggio del porta bauletto è molto semplice: con un po' di manualità (che io non ho) in meno di dieci minuti si fa tutto: le istruzioni sono chiare, pochi gli attrezzi che servono e soprattutto le varie combinazione tra fori dell'accessorio e fori del Tmax - sotto il maniglione e sotto la sella - si abbinano al meglio.
Montato il portabauletto monto il mio 'vecchio' GiVi da 36 litri e tutto funziona al meglio: gli attacchi sono i soliti sicuri e solidi della GiVi e non sta neppure male anche se ormai ho ordinato la borsa da 46 litri e aspetto di avere l'abbinamento bauletto e portabauletto per le fotografie da inviare a CyberScooter.
Il bauletto arriva - sembra che le richieste siano tantissime - e apprezzo subito le finiture dei nuovi modelli della GiVi: non prendo la borsa da 52 litri con il nuovo meccanismo di chiusura ma comunque, confrontandole da vicino, noto che le differenze esterne - in centimetri - sono davvero minime. Al contrario monto lo schienalino fissato sul bauletto (la GiVi comunque sta facendo uno schienalino apposito per il Tmax, indipendente dal bauletto) e il mio passeggero ne apprezza la comodità.


Testo e foto di Luca Scarpat


COPYRIGHT CyberScooter, tutti i diritti riservati, per informazioni e contatti clicca QUI>>>