Dopo aver scorazzato un paio di anni
con un MBK Skyliner 125 ed uno Yamaha Majesty250, preso
dalla curiosità ho deciso di acquistare all'inizio
di quest'anno il nuovo mezzo di casa Yamaha, il Versity
300.
Diciamo subito che ho dovuto attendere 2 mesi per poterlo
vedere, prima di decidere se comprarlo oppure no, visto
che gli esemplari sono stati distribuiti con il contagocce.
Finalmente a Marzo 2003 approfittando della promozione
Yamaha e di uno "sconto fedeltà" del
concessionario sono entrato in possesso del mezzo, colore
grigio metallizato.
A prima vista colpisce la forma del frontale molto particolare
e l'aspetto rialzato tipo moto da Enduro, in effetti se
si è alti meno di 1,80 si tocca terra con fatica.
(non a caso è stato ribattezzto il 1° Sport
Utility Scooter).
La strumentazione è composta da:
sulla sinistra - indicatore della benzina con relativa
spia di riserva
al centro - tachimetro con integrata spia dell'antifurto(opzionale)
sulla destra - indicatore tensione batteria e temperatura
acqua.
Al centro del cruscotto c'e poi un computer di bordo a
cristalli liquidi che fornisce tante informazioni utili
quali:
indicatore tagliandi, indicatore temperatura esterna con
spia pericolo formazione di ghiaccio, 2 contachilometri
parziali indicanti distanza percorsa, tempo trascorso
e velocità media mantenuta dall'ultimo azzeramento,
indicatore Km percorsi da quando si accende la spia della
riserva, orologio digitale.
Il tutto è retroillumunato di un colore blu notte
molto elegante e rilassante anche se devo dire che il
display del computer di bordo la notte non si vede benissimo
causa la regolazione del contrasto non ottimale. (sarà
solo un problema del mio scooter?i)
Sui blocchetti dei comandi oltre agli interruttori delle
luci abbaglianti, frecce, clacson, accensione, spegnimento
motore in caso di emergenza sono da segnalare il pulsante
per lampeggiare posto in una posizione comodissima e il
pulsante delle 4 frecce di emergenza.
Inoltre lo scooter è fornito di serie di un parabrezza
che garantisce un'ottima protezione dal vento sia per
mani che per il viso e di un gancio portabagagli anteriore
che affiancato ad un tunnel centrale ben sfruttabile permette
di caricare senza problemi la busta della spesa.
La nota dolente invece viene dal vano posto sotto la sella
che può ospitare solamente un casco. (considerando
che il Versity ha ruote da 14" e non da 16"
come altri concorrenti ci si poteva aspettare di più).
Infine nello scudo anteriore ci sono altri due vani, 1
più piccolo per mettere occhiali, fazzoletti o
il biglietto autostradale e uno un pò più
grande e dotato di serratura per tenere la cerata o i
guanti. In quest'ultimo vano sono anche presenti la presa
12 V per il celluare e la scatola dei fusibili.
Il serbatoio della benzina che può contenere 11,7
litri si trova sotto la sella, una posizione scomoda che
obbliga a scendere per fare rifornimento.
Lo Scooter è commercializzato con il nome Versity300
dalla Yamaha e con il nome di Kilibre300 dalla MBK.
CICLISTICA
La ciclistica è imponente. I pneumatici di larga
sezione, 120/80-14 all'anteriore e ben 150/70-14 al posteriore
e sospensioni all'anteriore paragonabili ad uno scooter
di cilindrata superiore garantiscono stabilità
sul veloce.
Il freno a disco anteriore da Ø 270mm e il posteriore
da Ø 240mm garantiscono invece spazio di arresto
ridotti anche se occorre precisare che mentre per fermarsi
con l'anteriore occorre "pinzare con forza"
se si "pinza" troppo energicamente con il posteriore
si rischia il bloccaggio della ruota.
Infine l'interasse di soli 1480 mm e il peso di 164 kg
lo rendono un scooter molto maneggevole (sicuramente +
del Majesty 250).
MOTORE
Il motore è praticamente lo stesso montato dal
Majesty 250 e cioè il riuscitissimo e collaudato
monocilindrico che però è stato rivisto
nella parte termica con l'adozione di un cilindro 2 mm
+ grande di diametro di quello del Majesty.
La cilindrata effettiva del mezzo è stata portata
così a 264cc. effettivi e i cavalli sono 20,6 dichiarati
e 17,3 alla ruota.
Lo scatto da fermo è molto buono ma la vera grinta
il motore la esprime quando si superano i 60 km/h.
Da qui fino a 110 km/h la spinta è davvero ottima
confermando così il mono Yamaha come il + performante
nella fascia 250cc.
La velocità max raggiunta dal mezzo pilota + passegero
è stata di 140 km/h di tachimetro (dovrebbero essere
circa 125 km/h reali).
Per quanto rigurda i consumi, si aggirano intorno ai 24km
con un litro in città fino ad arrivare ai 27km/l
sulle provinciali.
Con una guida sportiva si può scendere fino a 20Km
con un litro mai al di sotto però.
In conclusione devo dire
che sono rimasto molto soddisfatto da questo mezzo che
offre ottime prestazioni e straordinaria maneggevole al
tempo stesso.
Le gomme poi da 14" e di sezione maggiorata assicurano
stabilità su ogni percorso e non rendono il mezzo
impacciato nei movimenti come accade spesso su scooter
che montano gomme da 16".
La capacità di carico infine è limitata
ma col bauletto opzionale della Yamaha i problemi di spazio
dovrebbero essere risolti.
Un appunto lo vorrei fare per quanto riguarda i tagliandi
e i ricambi.
I tagliandi a mio avviso oltre ad essere salati (40 euro
per la sostituzione dell'olio motore mi sembrano parecchi)
sono anche troppo ravvicinati.
Per mantenere la pregevole garanzia di 3 anni occorre
però portare il mezzo dal concessionario ogni 3000
km e per chi percorre molta strada vuol dire "passare
a trovare" il meccanico continuamente:-)
I ricambi poi hanno dei prezzi "assurdi". Provate
a scaricare dal sito della Yamaha il listino ricambi e
vi farete delle sane risate.
Probabilmente questo è un problema comune a quasi
tutte le Case produttrici di moto.
Ciao a tutti
Testo e foto by: Federico
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