COM'È
- IN BREVE
Scooter compatto a ruota media (13 pollici), ideale
per la grande città, le tangenziali ed i
piccoli tragitti extraurbani. Carrozzeria bicolore
bianco-argento in plastica di qualità superiore,
ben raccordata e collegata. Molto comodo, leggero
e maneggevole, elegante e ben costruito, accessoriato,
economicissimo nei consumi (fino a 29 km/l !!),
con un grandissimo motore, molto brillante in accelerazione,
ben frenato e sicuro per via del sistema di frenata
integrale CBS.
Il miglior pregio: l'equilibrio generale in tutti
i suoi aspetti. Unici difetti: la sella alta da
terra, e la mancanza della spia della riserva, del
cicalino frecce e della pedivella di avviamento.
COME VA
La prova si riferisce ai primi 6 mesi di vita dello
scooter, durante i quali ho percorso circa 5.000
km, tutti in città (Roma), senza avere il
benché minimo problema. Ho montato un piccolo
parabrezza (il cupolino della Fabbri) per avere
sempre la visuale libera, ed un bauletto da 35 l
(Givi). Il chiocciola è il mio settimo motociclo,
in 30 anni di esperienza sulle due ruote.
Posizione di guida:
il busto è eretto e le gambe sono a 90 gradi,
ma si sta molto in alto, dominando il traffico;
il manubrio è stretto ma comodo e le braccia
sono all'altezza giusta per non stancarsi mai. Il
tunnel centrale non ostacola più di tanto,
lo spazio per le gambe è abbondante e si
riesce a trasportare di tutto, dalle buste della
spesa al borsone della palestra, fin anche alla
chitarra! E' presente la stampella laterale, con
blocco del motore anti dimenticanza. Purtroppo,
come ormai su quasi tutti gli scooter, non c'è
più la pedivella per l'avviamento, nella
speranza di non averne mai bisogno...
La carrozzeria è
di un robusto materiale plastico, in bianco ed argento
satinato, ben raccordata e fissata al telaio con
grandi e solidi elementi circolari. Lo scudo anteriore
è ampio e protettivo, ben profilato e non
lascia passare aria né pioggia; se non diluvia,
con il cupolino ci si bagna solo sull'esterno delle
braccia, sulle spalle e sul casco, ma è sufficiente
indossare una giacca impermeabile per restare all'asciutto.
Comodissimo il cassettino anteriore, dotato di serratura
e di "davanzale" interno, ideale per posizionare
il bloccadisco a lucchetto della Abus che c'entra
preciso, sembra fatto apposta! Sul lato interno
destro dello scudo è presente una finestra
che consente di tenere costantemente sott'occhio
il livello dell'acqua.
La sella è
molto ampia e comoda, ma è alta da terra:
se per me che sono 1,80 non è un grosso problema,
per i più bassi può rappresentare
un pericolo. Il passeggero gode di una posizione
ideale, trovandosi allo stesso livello del guidatore,
con il bauletto che fa da schienale, ampie maniglie
alla base del portapacchi ed i solidi e robusti
poggiapiedi alla giusta posizione.
Il vano portacasco
è regolare ma piccolo: ci ho "stivato"
dentro il secondo casco jet, la tuta antipioggia
e la catena, sfruttando così tutta la sua
capienza; molto utile (e ben pensata) sul fondo
del vano la finestrella per raggiungere la vite
del minimo. Nell'ampio bauletto ho alloggiato il
mio integrale, che scambio con la borsa o con il
notebook durante l'uso dello scooter.
La strumentazione
è completa e di buon livello ed interamente
analogica, ma la grafica non è entusiasmante:
contachilometri parziale e totale, tachimetro, indicatore
benzina e temperatura acqua, spie separate per le
frecce, spia abbaglianti, più la spia che
avvisa quando è il momento del cambio olio.
Mancano la spia della riserva e l'avvisatore acustico
frecce; non mi piace la vistosa cornice cromata
che racchiude il gruppo strumenti. E' presente anche
l'orologio digitale, illuminato.
L'impianto luci è
validissimo: i due proiettori separati - per anabbaglianti
e abbaglianti - dispongono di potenti lampade alogene
e sono protetti da una lastra di plexiglas integrata
nello scudo, così come le frecce; il gruppo
luci posteriore prosegue la profilatura affilata
della parte posteriore. Comodo ed utile il pulsante
del "passing" (lampeggio).
Motore: pur essendo
un semplice 2 valvole, il 153 cc dimostra appieno
i circa 16 cavalli dichiarati: è molto potente,
elastico e disponibile sin dai bassi regimi. L'accoppiamento
con il gruppo trasmissione è semplicemente
perfetto, anche per merito di un sensore che ne
ottimizza la risposta in funzione del variatore.
Il risultato è un'accelerazione notevole
da fermo, e una vigorosa spinta fino ai 90-100 kmh;
oltre tale velocità, la piccola cilindrata
si fa sentire e la velocità cresce di meno
fino ai 120 di tachimetro. Non ho ancora potuto
testare la sua velocità massima, che dovrebbe
attestarsi sui 125-130, corrispondenti a 110-113
effettivi: non male per un 150!
Sospensioni: sono
molto buone sul liscio, mentre sullo sconnesso si
avvertono le irregolarità e vengono trasmessi
al manubrio ed in parte alla sella scuotimenti e
vbrazioni, ma mai in modo eccessivo e soprattutto
sono controllabili, per merito delle gomme molto
larghe e panciute. La forcella è ben dimensionata,
e gli ammortizzatori posteriori sono regolabili.
La risposta delle sospensioni è progressiva,
anche in due sulle buche non si arriva mai ai fondo
corsa, comuni invece su scooter analoghi.
Tenuta di strada:
sempre di buon livello, nel dritto è molto
stabile, ma nel contempo il cambio di direzione
è immediato, dimostrando una grande agilità
e maneggevolezza nel traffico; entrando in curva
lo scooter tende a scendere all'interno, ma poi
mantiene precisa la traiettoria; sul bagnato come
tutti gli scooter occorre ridure parecchio la velocità
e l'angolo di piega: peraltro in tale situazione
la sensazione di aderenza è buona, e - sollecitando
adeguatamente in curva e in frenata - il limite
è piuttosto alto.
Freni: contrariamente
a quanto si legge in giro sull'insoddisfacente frenata
della famiglia SH-@-Dylan Honda, ho trovato l'impianto
frenante molto valido: ben dimensionato, efficace
e sicuro. L'impianto misto disco-tamburo ed il sistema
di frenata integrale sulla leva di sinistra, risultano
la combinazione migliore per questo tipo di veicoli,
dove è più importante la semplicità
d'uso, l'omogeneità di comportamento e la
progressività, rispetto alla potenza pura.
Ero perplesso sul sistema di frenata combinata CBS,
ma ora lo apprezzo sempre più, soprattutto
nel traffico per l'ottimo controllo che consente,
e sul selciato bagnato ove assicura una sicurezza
impagabile. In situazioni di emergenza la frenata
è sempre pronta e modulabile, non ho mai
avuto bisogno di correggere l'azione frenante per
bloccaggi. Oltre i 90-100 all'ora mi sembra poco
potente, ma è una caratteristica comune a
questi scooter di piccola cilindrata.
Pneumatici: il diametro
di 13 pollici e la spalla alta della ruota anteriore
garantiscono stabilità, progressività
e sicurezza; le Dunlop montate mi sembrano valide
nell'uso normale, per la durata ne riparleremo.
Furba la scelta di usare le valvoline ad angolo
retto, che rendono più agevole l'operazione
di controllo della pressione. Sono molto eleganti
i cerchioni in lega leggera a sei razze.
Consumi: veramente
bassi, non credevo che un 150 potesse consumare
così poco! Mediamente in un ambito prettamente
urbano con continue accelerazioni e frenate, soste
al semaforo e "stop n'go" faccio 25-27
km/l, ma per un certo periodo in cui facevo molta
tangenziale, sono arrivato ai 29... Mi manca la
verifica su tratti extraurbani. Il consumo olio
è per ora trascurabile.
Testo by: Guido
Immagini: originali Honda
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