Abbiamo percorso più di 1.500
chilometri con la versione da 125cc, fra città
e gite fuori porta, per esprimere un'opinione più
che circostanziata sul ruote alte di casa Honda, eccola:
POSIZIONE IN SELLA
La sella appare morbida, ad un'altezza adatta a quasi
tutte le stature e sufficientemente dimensionata e conformata.
Le gambe si posizionano ad angolo retto, non hanno molto
spazio per allungarsi, naturalmente, ma i piedi possono
muoversi agevolmente, vista l'assenza del tunnel centrale.
Il busto rimane diritto mentre le braccia si allungano
verso il manubrio. Il retroscudo non interferisce con
le ginocchia e lo spazio a disposizione è sufficiente
per tutti, nulla a che vedere con alcuni prodotti derivati
dai 'cinquantini'.
Anche il passeggero si trova ben alloggiato, praticamente
alla stessa altezza del pilota, può allungare le
gambe verso le pedane retrattili e sorreggersi alle maniglie
posteriori.
CITTÀ
L'utilizzo urbano è davvero piacevole, grazie ad
una maneggevolezza ideale per zigzagare fra le auto, mantenendo
comunque una stabilità elevata anche sulle circonvallazioni
più veloci. Il motore, dopo un attimo d'incertezza
per permettere alla frizione di entrare in azione, schizza
verso gli alti regimi concedendo accelerazioni semaforiche
di un certo rispetto. Anche la ripresa dalle basse velocità
è sempre scattante, segno che il variatore è
ben tarato. Le sospensioni, coadiuvate dalle ruote di
grande diametro, se la cavano abbastanza bene e permettono
di 'digerire' il pavé e le buche metropolitane
senza troppi sobbalzi. La frenata integrale dona sicurezza
anche nelle situazioni impreviste: il tamburo posteriore
non arriva mai al bloccaggio e lo scooter si arresta senza
scomporsi.
Nella stagione fredda è sicuramente consigliabile
montare un parabrezza e magari anche i deflettori anteriori
(opzionali) che convogliano l'aria calda proveniente dal
radiatore sulle gambe di chi guida.
Con il passeggero, che è ben sistemato, guida e
maneggevolezza non cambiano gran che, ma come ovvio accelerazione
e frenata si allungano.
STATALI
Percorrendo le circonvallazioni urbane e le strade statali
si può sfruttare appieno la velocità dell'SH,
contando sulla sicurezza della sua stabilità, che,
anche affrontando i curvoni alla massima velocità,
risulta irreprensibile. Merito della 'triangolatura' ruote,
telaio, sospensioni ben accordata. La velocità
di 90 km/h si raggiunge in scioltezza, subito dopo i 100
e poi, più lentamente i 110 indicati che possiamo
considerare la velocità massima, anche se qualche
briciolo si può forse strappare sfruttando scie
e posizioni poco 'dignitose'. Naturalmente nei sorpassi
non è un fulmine e i tempi vanno ben ponderati.
La protezione aerodinamica è nulla, ma date le
velocità in questione, non rappresenta un problema,
è comunque sempre meglio utilizzare un abbigliamento
non troppo svolazzante.
Alle velocità elevate i freni si comportano ancora
bene, usando entrambe le leve la modulabilità è
ottima, ma forse si potrebbe desiderare una maggior potenza,
soprattutto nella fase iniziale. Nei percorsi con curve
e controcurve si 'pennella' agili e veloci e solo la poca
potenza in uscita di curva non consente di tenere il passo
di mezzi più prestanti.
Anche nelle gite fuori città, la guida in coppia
risulta godibile, con il passeggero ospitato da una sella
leggermente meno imbottita di quella del pilota, ma alla
stessa altezza e quindi con la piacevole possibilità
di abbracciarsi... La velocità massima rimane pressoché
invariata, ma risente maggiormente dei dislivelli e perde
qualcosa in accelerazione e poco di più in frenata.
Anche la stabilità in presenza di avvallamenti,
paga qualcosa alla morbidezza delle sospensioni. Diciamo
che: farci le vacanze in due con i bagagli è forse
eccessivo, ma la gita domenicale è ottimamente
supportata.
AL LIMITE
Basta guardarlo per capire che non è un mezzo con
ambizioni sportive, e invece se la cava meglio di mezzi
ben più appariscenti. La potenza al top della categoria
e ben distribuita, abbinata ad una ciclistica agile ma
stabile, permettono una guida sciolta e quasi aggressiva.
Gli inserimenti in curva sono istintivi e si raggiungono
buoni angoli di piega prima che il cavalletto cominci
a consumarsi sull'asfalto. In 'piega', paragonato ai 'fratelli'
@ e Dylan perde qualcosa per via della spalla dei pneumatici
meno pronunciata, ma è un dettaglio che non condizionerà
certo l'acquisto di questo o quel modello, che garantiscono
sempre prestazioni più che turistiche. La frenata
integrale non mette in difficoltà neppure nella
guida sportiva, anzi, permette all'SH di non scomporsi
in staccata e consente di 'pelare' i freni anche a centro
curva, senza rischiare di perdere aderenza al posteriore
e con un minimo effetto autoraddrizzante.
PROTEZIONE
È più che evidente, anche dalle foto, che
la protezione da freddo e pioggia non è una prerogativa
dell'SH, ma bastano pochi accessori come parabrezza, deflettori,
ed eventuali paramani e 'copertina' per affrontare l'inverno
senza problemi. Per i più 'comodosi' sono a catalogo
anche le manopole riscaldabili.
COSTI E CONSUMI
Anche tirando sempre il collo al piccolo monocilindrico
non siamo scesi sotto i 25 km/litro, ma mediamente si
percorrono 28 chilometri per ogni litro di verde.
CONCLUSIONI DINAMICHE
Pur essendo uno scooter con un'impostazione comodosa,
che gli permette di affrontare le disastrate strade urbane
senza saltare su ogni buca, l'SH si difende più
che bene sia come stabilità alle 'alte' velocità
che percorrendo strade tutte curve a passo spedito. Il
sistema di frenata integrale CBS lo rende adatto ai neofiti,
ma conquista anche gli smaliziati dopo un breve periodo
di assuefazione. L'utilizzo con il passeggero non ne inficia
le qualità di guida, invitando le coppie a piacevoli
gite fuori porta ad andature rilassate.
CONCLUSIONI FINALI
Sommando le conclusioni statiche a quelle dinamiche, vi
sarete già resi conto, che ne esce un veicolo dedicato
al tragitto quotidiano casa-ufficio e per tutti gli utilizzi
urbani, ma che non si accontenta. Consente infatti qualche
velleità turistica ben supportata dalle qualità
telaistiche, un po' meno da quelle prestazionali, ben
inteso, non quelle specifiche del motore Honda, che si
pone al vertice della categoria per prestazioni ed erogazione,
ma quelle intrinseche dei soli 125cc. A questo proposito,
se come a noi la città vi va un po' stretta, potete
pensare alla versione da 150cc che offre un'erogazione
più corposa un po' in tutto l'arco di utilizzo,
oltre a permettere l'accesso a tangenziali ed autostrade.
I prezzi, in entrambi i casi, sono sicuramente concorrenziali
e la qualità di progetto e realizzazione li pongono
ai vertici della categoria, come del resto le classifiche
di vendita.
Testo e foto: Fabrizio
e Monica
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