>> PEUGEOT


SCHEDA
Cilindrata: 124,8 cc
Peso: 149 kg
Velocità: ND
Potenza: 9 kW
Coppia: 10,2 Nm
Norme: Euro 2
Prezzo: 2.768 €. Versione ABS 3.162

 

 

 

 

 

 

 

 · ELYSTAR 125/150 ABS
03/02/03
DESCRIZIONE
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>>> Vedi anche: Test su strada, Motivazioni d'acquisto

Peugeot è uno storico marchio motociclistico fin dal lontano 1899, ma ha giocato un ruolo di primo piano anche nell'evoluzione dello scooter moderno, basti pensare all'SV, un due tempi con carrozzeria in plastica e cambio a variazione continua, introdotto nel lontano 1990, che fra i primi riuscì ad infrangere il monopolio Vespa in Italia.
Vari modelli si sono poi succeduti con una particolare attenzione ai 50cc, tanto diffusi in Francia, ma negli ultimi anni anche la gamma fino a 250cc ha avuto la necessaria attenzione, anzi potrebbe anche crescere a cilindrate più sostanziose, in breve tempo.
Vista la stretta parentela con il settore auto, la gamma di scooter Peugeot si avvantaggia di sofisticate soluzioni volte alla sicurezza attiva e al contenimento degli inquinanti.
La gamma Elystar a 4 tempi, di cui ci occupiamo in queste pagine, oltre ad un evidente richiamo stilistico alle 'sorelle' a quattro ruote, esibisce infatti un sistema di frenata con ABS ed un motore ad iniezione, come una moderna una berlina, ma su due ruote.

LINEA
Assolutamente inconfondibile, parte dal design di Elyseo ammodernandolo in modo significativo, con numerosi elementi d'ispirazione automobilistica come il complesso gruppo ottico anteriore, la presa d'aria superiore, o la coda con il "terzo stop" centrale e le frecce laterali, quasi a voler disegnare il posteriore di una station wagon.
Su tutto svettano gli specchi retrovisori, mentre il basso cupolino fumé suggerisce una protezione piuttosto limitata.
Compatte le dimensioni, come si confà ad uno scooter prettamente urbano, ma con un'idea di solidità e ricercatezza, senza fronzoli sportiveggianti. Un insieme che piacerà ad un'utenza over 30, intenzionata a sostituire l'auto per trasferimenti prevalentemente urbani.
Le colorazioni monocolore e profondamente metallizzate sono: il Rosso Splendor delle foto, Blu Star, Grigio Shark e Grigio Technium.

STRUMENTAZIONE
Incassati nel cruscotto, i tre elementi circolari con bordo cromato e fondo color panna, offrono le informazioni di bordo. Al centro il tachimetro con indicazione in chilometri e miglia, più due spie: diagnostica motore e carica batteria. Nell'elemento destro l'indicatore temperatura liquido refrigerante, e quattro spie: controllo ABS, livello olio, frecce e abbaglianti, oltre alla spia dell'antifurto con trasponder. Sulla sinistra un elemento digitale segnala il chilometraggio totale e parziale, l'ora ed il livello carburante attraverso sette tacche di cui due dedicate alla riserva. A dire la verità i numeri sono minuscoli, mentre la visibilità complessiva è nella norma. Si può dire che non manca praticamente nulla.

COMANDI
I blocchetti al manubrio sono intuitivi e colorati, comprensivi del lampeggio abbagliante, sono gli stessi utilizzati per la serie Madison di Malaguti. Le leve cromate sono alla giusta distanza e stupisce il fatto che da fermo, la leva destra si possa tirare fino alla manopola, naturalmente tutto si ripristina appena partiti.
Gli specchi retrovisori sono fissati alla carenatura, risultano piuttosto ampi, offrono un'ottima visibilità e si regolano agendo direttamente sulla superficie specchiante, come sul Suzuki Burgman 650.
La chiave d'avviamento è dotata di un codice di riconoscimento che attiva l'antifurto inserendola, quindi attenzione a non perderla, (com'è successo a noi...) altrimenti va richiesto un duplicato alla Casa madre.
Per aprire la sella è necessario sfilare la chiave d'avviamento, per inserirla in una seconda serratura sul fianco destro, a lungo andare è un po' scomodo.
Dato il peso contenuto dell'Elystar è una pecca veniale, però manca il freno a mano per le soste in pendenza.
Il cavalletto centrale si aziona senza particolare sforzo, mentre il laterale è richiamato nella posizione di riposo da una potente molla e richiede una maggiore attenzione nell'utilizzo.
Una chicca è la regolazione dei fari anteriori tramite un pomello nel piccolo sportello del retroscudo.

VANI BAGAGLIO
Nel retroscudo è presente un piccolo ripostiglio sotto chiave per i guanti o il telefono cellulare, mentre il sottosella, occupato in gran parte dal serbatoio carburante, offre uno spazio ottimamente rifinito ed illuminato, ma non enorme. Sufficiente ad ospitare un casco integrale, ma non una valigia da ufficio.
Una cosa è sicura, non dovrete riporre la catena antifurto nel sottosella, visto che questa è offerta di serie e collocata permanentemente nella parte posteriore dello scooter. Per estrarla basta sbloccare la serratura e sfilare il metro abbondante di cavo corazzato, potendo ancorare l'Elystar ad un solido palo ed abbandonarlo tranquilli. A parte la comodità e l'ingombro inesistente, non sporca il sottosella! Quasi impossibile invece infilare un bloccadisco nel freno anteriore, visti i fori minuscoli.

CICLISTICA
È un modello definibile a 'pedana piatta', offre quindi una maggiore abitabilità e possibilità di carico sulla pedana, con una minore rigidità torsionale del telaio.
Il reparto ciclistico è un mix fra classico e innovativo, infatti telaio, ruote e sospensioni ricalcano un cliché consueto, mentre il reparto freni offre quanto di meglio sia attualmente disponibile, e non solo nel settore scooter.
Partiamo dal classico: le ruote sono in lega a tre razze da 12 pollici e montano pneumatici 120/70 ant. e 130/70 post. di marca Hutchinson; la forcella dell'italiana Paioli è a perno avanzato con steli da 36mm ed escursione di 97mm; i doppi ammortizzatori regolabili su tre posizioni scorrono per 93mm.
Volendo 'dare i numeri' ecco le misure caratteristiche dell'Elystar: lunghezza 1900mm, larghezza 720mm, altezza parabrezza 1315 mm, altezza sella 825mm, interasse 1368 mm per un peso di 149 kg. Stupisce la lunghezza contenuta, che assieme all'interasse la dice lunga riguardo alla maneggevolezza. Il peso non è proprio contenuto, mentre la sella è molto distante da terra offrendo comodità solo ai più alti.
Nove litri è la capacità del serbatoio il cui tappo è alloggiato nel sottosella.
Veniamo quindi all'aspetto a mio avviso più interessante dell'Elystar e cioè la frenata, che si avvale di un disco anteriore da 226mm con pinza AJP a doppio pistoncino e di un disco da 210mm al posteriore con tubature in pregiata treccia aeronautica. Ma parlare di 'freni' è riduttivo, ci troviamo infatti di fronte ad un 'sistema' progettato al fine di rendere più veloce, potente e sicuro il rallentamento del veicolo, indipendentemente dall'abilità del pilota.
Per conseguire tale ambizioso progetto concorrono tre dispositivi: il PBS, l'SBS e l'ABS. In pratica azionando i freni si attiva una sofisticata centralina elettronica che valuta tutti i parametri necessari e in un tempo infinitesimale regola la frenata nel modo ottimale.
Il Powering Braking System è un evoluto servofreno che moltiplica la pressione sulla leva ottenendo una frenata più potente, ma soprattutto più veloce. Il Syncro Braking System si occupa di ripartire in modo ottimale la forza frenante sui due assi, per mantenere la stabilità del veicolo, mentre l'Antilock Braking Systems previene il bloccaggio della ruota anteriore, la più importante.
La frenata integrale è interamente comandata dalla leva sinistra, mentre quella destra, detta d'emergenza, comanda il solo freno posteriore. Peugeot afferma che questo sistema permette di ridurre lo spazio di frenata dal 20 al 30%, con particolare efficacia su fondi viscidi o incostanti. Un contributo davvero notevole alla sicurezza, soprattutto nel sempre più insidioso e imprevedibile traffico urbano.

MOTORE
Il propulsore è un quattro tempi con distribuzione a 2 valvole comandata da un albero a camme in testa, dotato di alimentazione ad iniezione elettronica EFI.
Peugeot parla di una riduzione media dei consumi del 10%, e del 29% per le emissioni inquinanti. Il propulsore è infatti già in regola con le imminenti norme Euro 2.
Non si è andati alla ricerca di potenze specifiche elevate (per quelle è in arrivo il JetForce...) che risultano infatti nella media delle rispettive categorie: 9kW a 8750giri e 10,2Nm a 7500giri per il 125cc, 10kW a 8500giri e 12,6Nm a 6500giri per il 150cc. Variatore di velocità a due pulegge variabili e trasmissione con cinghia e riduttore a doppio treno d'ingranaggi.
Sino all'arrivo del nuovo Honda Pantheon 125/150, l'Elystar può fregiarsi di essere l'unico scooter 4T di questa cilindrata alimentato ad iniezione.


CONCLUSIONI 'STATICHE'
L'approccio Peugeot ci sembra evidente: portare sull'Elystar tutta la tecnologia automobilistica possibile, al fine di rendere indolore all'utente delle quattro ruote, il passaggio alla mobilità individuale 'esente da code'.
Lo styling, la cura delle finiture, i motori moderni ed ecologici, assieme ad un sistema frenante di livello superiore ne sono la testimonianza. Ci sono poi chicche inedite come il cavo antifurto incorporato nel veicolo e la regolazione dei fari senza attrezzi, elementi che confermano quanto si possa ancora fare per rendere più comodi e piacevoli i nostri scooter.
A livello statico mi sembra quindi che i soli appunti da fare riguardino l'altezza della sella, il cavalletto laterale con ritorno a molla ed uno spazio bagagli non eccelso.

Prima di andare ad analizzare il rapporto qualità/prezzo è necessario valutare le qualità dinamiche a cui vi rimando nella prossima, imminente, puntata.

Testo by Fabrizio Villa
Foto by Monica Il Grande e Fabrizio Villa


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MOTIVAZIONI D'ACQUISTO >>>
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SCHEDA
Cilindrata: 151 cc
Peso: 149 kg
Velocità: ND
Potenza: 10 kW
Coppia: 12,6 Nm
Norme: Euro 2
Prezzo: 3.118 €. Versione ABS 3.618

 

 

 

 

 

 

 

 

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