>> PEUGEOT


 

PREGI
Frenata: eccellente
Maneggevolezza: ottima
Linea: elegante
Comfort: buono
Abitabilità: per i + alti
Dettagli: curati
Tecnologia: avanzata
Costruzione: curata



 

 

 

 

 

 · ELYSTAR 125
05/02/03
TEST SU STRADA
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>>> Vedi anche: Descrizione, Motivazioni d'acquisto

Sarà stato perché l'inverno era ormai alle porte, o perché la destinazione d'uso di un 125 come Elystar è la città, fatto sta che abbiamo percorso 'solo' poco più di 600. Pochi? Non diremmo visto che si sono svolti tutti nel centro urbano, con qualche puntata sulle più scorrevoli strade dell'hinterland, e comunque più che sufficienti per trarre conclusioni circostanziate.

POSIZIONE IN SELLA
Uno scooter su cui si 'sale', visto che la sella a 825mm da terra richiede una certa generosità di gamba, una scelta, vista la compattezza del veicolo, per alloggiare comodamente anche i più alti. Il busto sta in posizione eretta, con le braccia moderatamente allungate e le gambe ad angolo retto, o appena allungate sulla parte avanzata della pedana, forse troppo verticale. Una posizione, manco a dirlo, azzeccata nel traffico. Un piccolo schienale offre un accenno d'appoggio alla schiena. La pedana piatta offre maggiore spazio per i piedi o per alloggiare borse da assicurare all'apposito gancio.

CITTÀ
La lunghezza e l'interasse, fra i più contenuti della categoria, uniti all'altezza del veicolo permettono di sgusciare nel traffico con la prevedibile agilità, e una visibilità da 'enduro'. L'ampio raggio di sterzo permette zig zag e inversioni al limite dell'equilibrio. Un buon 'attrezzo' per affrontare anche il traffico più serrato.
Il motore ad iniezione si conferma di una regolarità 'elettrica', sale di giri senza problemi, ma la spinta rimane sempre modesta, soprattutto allo spunto, adatta ad una guida compassata, ma non ad ingaggiare bagarre con altri 'ex automobilisti' un po' troppo competitivi.
Se al semaforo non si è primi a scattare, ci si rifà al primo stop, quando si può frenare tranquillamente per ultimi, fermandosi in spazi inarrivabili alla concorrenza.
Le sospensioni sembrano avere un'escursione superiore a quella reale, grazie ad una taratura non troppo rigida, ma hanno la peggio su buche e pavé malmesso.

PROVINCIALI E STATALI
Man mano che il traffico si dirada e gli orizzonti si allargano, l'Elystar 125 si trova meno a suo agio. La notevole maneggevolezza si tramuta in una stabilità non eccelsa intorno ai 100km/h, velocità che si potrebbe assimilare a quella massima, anche se, avendo molto rettilineo a disposizione, siamo anche riusciti a raggiungere i 110km/h. A queste velocità si fa' sentire la mancanza di un adeguato riparo aerodinamico, soprattutto nella stagione invernale, visto che il parabrezza assolve a funzioni prevalentemente estetiche. In questo senso ci viene in aiuto l'ampio catalogo accessori con un plexiglas più esteso, ma anche meno elegante.
Sempre all'altezza la frenata, che permette impensabili staccate anche alla massima velocità, tanto da sottoporre telaio e sospensioni ad un notevole stress.

AL LIMITE
Non ci è sembrato il caso, vista l'impostazione signorile e cittadina, di tentare pieghe al limite e via dicendo. Complice anche l'asfalto freddo e viscido tipico della brutta stagione. Comunque anche con una guida disinvolta non abbiamo mai strisciato con il cavalletto e le gomme hanno sempre mostrato con sufficiente anticipo il limite di aderenza.
Sempre 'al limite' invece sono state le frenate, ma il sistema frenante merita un capitolo a parte...

FRENATA
Occorre dimenticare le (eventuali) abitudini motociclistiche, dove la sensibilità del pilota, nel modulare fra anteriore e posteriore, determina rallentamenti adeguati o anche rovinose scivolate. Particolarmente nel traffico dove capita sempre più spesso che qualche 'sbadato' decida di non vederci, obbligandoci a frenate da panico. In questi casi tutto quanto studiato a freddo, viene rapidamente azzerato, pompando tutta la propria forza sulle leve dei freni, con risultati spesso 'insoddisfacenti'...
Con l'Elystar cambia tutto, innanzitutto le mani hanno un ruolo ben preciso: la destra accelera e la sinistra frena, visto che la leva destra può anche essere dimenticata. Poi a modulare la frenata fra anteriore e posteriore e a calcolare la maggiore o minore aderenza delle ruote al terreno ci pensa una centralina, più rapida ed efficace del 99% di noi. Se poi parliamo di frenate improvvise ci si avvicina al 100%. Certo che i piloti di MotoGP faranno anche meglio, ma in genere nel traffico ci vanno in Porsche, e naturalmente con ABS.
Torniamo all'Elystar, lanciato a 50km/h sull'asfalto bagnato: pinzando con tutta la forza sulla leva sinistra(!), noterete un repentino trasferimento di carico all'avantreno e, mantenendo direzionalità, vi troverete fermi in uno spazio notevolmente inferiore a quanto avreste mai sperato con il vostro scooter abituale. A 100km/h la cosa è ancora più stupefacente, mentre con asfalto in ottime condizioni i metri guadagnati sono proporzionalmente inferiori.
Quello che stupisce è la rapidità d'intervento grazie al PBS e le vibrazioni quasi nulle trasmesse alla leva durante l'intervento dell'ABS.
Con l'adeguato abbigliamento protettivo (non si sa mai!), ho anche azzardato frenate sul pavé bagnato o sulla lucida superficie dei box, ebbene anche pinzando senza ritegno sono sempre riuscito a fermarmi in spazi ragionevoli, con qualche accenno di bloccaggio, ma solo a velocità ormai ridotta e quindi non pericolosa.
Naturalmente più lo scooter è stabile, più le gomme, le sospensioni e l'impianto frenante sono di qualità e più il sistema PBS/SBS/ABS offre vantaggi tangibili.
Che altro dire, che tutti gli scooter dovrebbero essere dotati di sistemi analoghi!
Per i detrattori della frenata combinata e dei sistemi assistiti, li invito dai Concessionari Peugeot per fare una prova e a mandarmi le impressioni!

PROTEZIONE
Sufficiente a livello di scudo, ma non dal busto in su. Un consiglio è quello di montare un plexiglas maggiorato nella brutta stagione (si perderà in styling, ma ne guadagnerà il comfort) per ritornare all'accattivante cupolino con i primi caldi. Per i più freddolosi Peugeot ha pensato ad un kit con ampio parabrezza dotato di tergicristallo, raccordato al baule posteriore da un tetto vero e proprio. Il tutto abbinabile ad una coppia di borse laterali in tinta con la carrozzeria. In questo caso la protezione è pressoché totale e l'Elystar entra in concorrenza con il Benelli Adiva o la BMW C1. Il kit sarà disponibile a breve ad un prezzo intorno ai 1000 euro oppure acquistabile come modello completa denominato Elystar Sun ad un prezzo intorno ai 5200 euro.

PASSEGGERO
Qui ci sarebbero un po' di aggiustamenti da fare, visto che la porzione di sella è troppo corta ed il maniglione in alluminio troppo vicino, finendo per infastidire il 'posteriore' del passeggero. Anche la presa delle mani al maniglione non è corretta data l'eccessiva vicinanza alla carrozzeria. Ben distanziate invece le pedane anche se di superficie esigua.

CONSUMI
Un po' per la cilindrata contenuta, un po' per l'ecologico propulsore ad iniezione, fatto sta che il consumo medio si è attestato sui 26-28km/litro. Calcolando che il motore ha funzionato quasi sempre al massimo numero di giri, si può dire che risulti ben più economico delle esose tariffe del trasporto pubblico.

CONCLUSIONI DINAMICHE
Centrato sull'utilizzo urbano si è dimostrato particolarmente maneggevole, anche se non molto scattante in accelerazione. Le sospensioni se la sono cavata abbastanza bene andando in crisi solo sulle buche più aspre. La frenata si è sempre dimostrata superlativa, in particolare sul bagnato e in condizioni impreviste. Quasi irrilevanti i consumi.


CONCLUSIONI FINALI
Uno scooter dall'estetica raffinata e dalle finiture impeccabili adatto a sostituire l'auto nel traffico cittadino. Consigliato ai più alti e a chi non necessita di uno spazio bagagli extra-large. Ha prestazioni tranquille compensate da frenate superlative. La protezione non elevata è però integrabile, a vari livelli, fino a quella totale della versione Sun.
Dulcis in fondo il prezzo: 4.168 euro possono sembrare elevati, ma va considerato che il solo sistema ABS influisce per almeno 500 euro, mentre un buon cavo corazzato non vale meno di 100 euro. Arriviamo così a quota 3.568 euro, una valutazione assolutamente concorrenziale nei confronti dei competitor più accreditati.
Il tutto senza contare le promozioni, sempre presenti presso le concessionarie e reperibili, aggiornate, in questa pagina di CyberScooter.

Testo e test by Fabrizio Villa
Foto by Monica Il Grande e Fabrizio Villa

 

MOTIVAZIONI D'ACQUISTO >>>
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DIFETTI
Accelerazione: modesta
Protezione: contenuta
Stabilità: non eccelsa
Passeggero: scomodo
Sottosella: medio



 

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Giacca: Spidi 'MID'
Guanti: Spidi '-30'

 

 


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