PROVA DOPO 6300KM
L’esperienza della mia famiglia con il brand
Piaggio è iniziata circa 11 anni fa, quando
i primi scooter si affacciavano sul mercato e rivoluzionavano
il mondo dei cinquantini!
Il mio primo scooter è stato lo Sfera 50,
poi sono passato ad un NTT 50 ed infine ad un Super
Exagon GTX 125; con tutti gli scooter non ho mai
avuto grossi problemi, quelli che si sono manifestati
sono apparsi nel periodo di garanzia, quindi senza
esborsi monetari; complessivamente tutti e tre gli
scooter hanno percorso circa 130.000 km… ed
ancora sono in giro!
L’idea di sostituire il Super Exagon 125 è
maturata quest’anno perché dati i molti
chilometri percorsi non volevamo “portarlo
all’osso” per non sostenere spese di
manutenzione molto elevate, così l’idea
di passare ad un altro scooter.
Eravamo indecisi se acquistare il Beverly 250 o
il nuovo 400, ma alla fine a conti fatti la scelta
è ricaduta sul primo, anche perché
lo scooter è utilizzato prevalentemente in
città e per qualche gita “fuori porta”,
quindi la potenza del 250 è più che
sufficiente.
LINEA, STRUMENTAZIONE E
FINITURE
In concessionaria tra i Beverly presenti nelle diverse
colorazioni la versione “S” spiccava
e si distingueva per la sportività accentuata
dai particolari e dalla colorazione grigio opaco.
La sportività non toglieva nulla all’eleganza
del mezzo, che anche in questa versione rimane inalterata,
donatagli dalle sue linee filanti e al tempo stesse
aggressive.
La versione da me scelta, ha particolari quali i
cerchi da 16’ e gli specchietti scuri e alternanze
cromatiche come quelle delle protezioni laterali
e della marmitta che s’integrano tra loro
creando un mix perfetto.
Il cupolino, ora più rastremato dona più
snellezza all’anteriore, anche la sella con
le cuciture rosse richiamano alla sportività
della versione; qualcosa in più si poteva
fare per il quadro strumenti che appare inalterato
rispetto alle altre versioni e che manca di due
caratteristiche fondamentali rispetto agli altri
scooter anche del gruppo Piaggio, quali il contachilometri
parziale e l’indicatore della temperatura
esterna; mi sarebbe piaciuto un bel trip computer.
I tasti sono tutti al posto giusto e hanno una buon’ergonomia,
infatti l’utilizzo è semplicissimo
ed immediato.
Le plastiche appaiono di buona qualità, ma
gli accoppiamenti non sono sempre precisi e le molte
viti a vista rovinano un po’ la linea.
Lo sportellino del carburante non sempre si apre
attraverso l’apposito comando, ma ogni tanto
vuole un’aiutino; questo difetto ho avuto
modo di notare che è presente in quasi tutti
gli esemplari, peccato che alla Piaggio non l’abbiano
notato!
Il vano sottosella è capiente, ma per “colpa”
dei cerchi da 16’ risulta poco profondo e
adatto a contenere caschi integrali, tuttavia l’alloggiamento
è ben rifinito ed è presente la presa
12v utile nei lunghi viaggi.
Nel retroscudo è presente un vano utile per
contenere piccoli oggetti, ma è posizionato
a ridosso del radiatore quindi specialmente in estate
si surriscalda molto.
MOTORE, PRESTAZIONI E COMPORTAMENTO
SU STRADA
Il Beverly è equipaggiato con il propulsore
Quasar i.e. da 244 cc che è dotato di 22
cv ed ha una coppia di 20,2 Nm a 8500giri; queste
caratteristiche lo rendono potente ma progressivo
e soprattutto pronto e regolare nell’erogazione
ad ogni regime.
Lo scarico che permette al Beverly di essere Euro
3, emette un bel “sound” e anche qualche
scoppiettio in rilascio gas, purtroppo per garantire
le basse emissioni riscalda molto, guai a sfiorarlo!
La temperatura ideale viene raggiunta abbastanza
velocemente ma nel traffico cittadino la ventola
entra in funzione troppo spesso per riportare la
temperatura d’esercizio ai valori ottimali,
tuttavia non ci sono problemi per il motore.
Il gruppo trasmissione è stato messo a punto
in maniera perfetta dai tecnici Piaggio e dona al
motore la dolcezza e fluidità di cui parlavo
prima; tuttavia emette qualche rumore a freddo e
alle basse velocità.
Le prestazioni sono davvero eccezionali rispetto
anche alla potenza del motore, la velocità
massima finora raggiunta e indicata dal tachimetro
è stata di circa 150 km\h, a fronte dei 126
km\h dichiarati; ma quel che più impressiona
in positivo di questo motore è la coppia
elevata, la quale permette di fare sorpassi e divincolarsi
nel traffico cittadino con estrema rapidità.
Il telaio a doppia culla di acciaio, permette al
Beverly di avere una tenuta di strada quasi da moto,
e l’avantreno è veloce e preciso nell’inserimento
in curva permettendo pieghe che sono limitate soltanto
dal cavalletto laterale, certo il merito è
anche da attribuire alle gomme di larga sezione
su cerchi da 16’ e alle sospensioni tarate
in maniera impeccabile, con la possibilità
di regolare gli ammortizzatori posteriori in base
al carico; a mio modesto parere, il Beverly riguardo
alla tenuta di strada è secondo soltanto
al Nexus Gilera e al T-Max Yamaha, scooter che fanno
della sportività il proprio punto forte.
La posizione di guida è molto spostata in
avanti, ma permette di sentirsi a proprio agio anche
nelle curve più veloci, soltanto nei lunghi
viaggi avrei preferito appoggiare i piedi nel retroscudo
per avere una posizione più rilassata.
Le gomme montate come primo equipaggiamento sono
le Michelin Gold Standard 110/70 all’anteriore
e 140/70 al posteriore, ma per problemi nei primi
1000km di stabilità la gomma anteriore mi
è stata sostituita in garanzia durante il
primo tagliando, perché ovalizzata e adesso
monto una Pirelli GTS, ma ho risolto i problemi
di stabilità.
I freni sono molto modulabili, ma “mordono”
bene i dischi nelle condizioni di emergenza, certo
poteva essere adottato l’ABS per dare ancora
più sicurezza, che non guasta mai.
Il peso del veicolo 160 kg non si nota tanto, se
non alle basse velocità, nelle salite in
sosta avrei preferito l’adozione di un freno
di stazionamento.
Il motore appare molto parsimonioso nei consumi,
si percorrono circa 25-26 km con un litro di benzina
nel ciclo combinato, per un’autonomia di circa
250 km che permettono di spostarsi anche fuori città,
ma nelle strade extraurbane il motore da il meglio
di sé, infatti ho percorso con un pieno circa
300 km, cosa che mi ha molto meravigliato in positivo!
Fino ad ora ho eseguito il primo tagliando a 1000
km presso un’officina autorizzata Piaggio,
ed è stato sostituito l’olio, il filtro
olio, ed è stata l’occasione per cambiare
la gomma anteriore come già detto; poi ho
effettuato la visita intermedia di 5000 km, ma è
stato soltanto rabboccato l’olio, il vero
tagliando lo farò a 10000 km, così
come stabilito dal piano di manutenzione.
CONCLUSIONI
Sono molto soddisfatto dell’acquisto fatto,
ed è la dimostrazione che in Italia sappiamo
come fare le cose per bene, ma a volte ci perdiamo
nei particolari che come si sa riescono a creare
la perfezione.
Il Beverly 250 S risulta essere un’alternativa
importante agli altri scooter a ruote alte presenti
sul mercato e ciò viene confermato dalle
statistiche di vendita, che lo vedono uno degli
scooter più venduti in Italia, a dispetto
anche del prezzo non certo concorrenziale.
Il propulsore Quasar da 244 cc, montato da questo
modello risulta essere molto equilibrato, infatti
unisce alla praticità nell’uso cittadino,
la capacità di fare qualche gita a medio
raggio anche in coppia.
Questa versione sportiva risulta non avere concorrenti
diretti, ma se oltre agli interventi estetici ci
sarebbero stati anche degli incrementi di potenza
con degli accorgimenti tecnici, si potevano accontentare
maggiormente i clienti più sportivi, ma si
sa alle economie di scala non si comanda, ed oggi
le grosse aziende pensano alla riduzione dei costi
prima di tutto.
Testo e foto: Mirko Buscemi
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