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 · PIAGGIO BEVERLY S 250ie
by Mirko Buscemi
27/06/07

PROVA DOPO 6300KM

L’esperienza della mia famiglia con il brand Piaggio è iniziata circa 11 anni fa, quando i primi scooter si affacciavano sul mercato e rivoluzionavano il mondo dei cinquantini!
Il mio primo scooter è stato lo Sfera 50, poi sono passato ad un NTT 50 ed infine ad un Super Exagon GTX 125; con tutti gli scooter non ho mai avuto grossi problemi, quelli che si sono manifestati sono apparsi nel periodo di garanzia, quindi senza esborsi monetari; complessivamente tutti e tre gli scooter hanno percorso circa 130.000 km… ed ancora sono in giro!
L’idea di sostituire il Super Exagon 125 è maturata quest’anno perché dati i molti chilometri percorsi non volevamo “portarlo all’osso” per non sostenere spese di manutenzione molto elevate, così l’idea di passare ad un altro scooter.
Eravamo indecisi se acquistare il Beverly 250 o il nuovo 400, ma alla fine a conti fatti la scelta è ricaduta sul primo, anche perché lo scooter è utilizzato prevalentemente in città e per qualche gita “fuori porta”, quindi la potenza del 250 è più che sufficiente.

LINEA, STRUMENTAZIONE E FINITURE
In concessionaria tra i Beverly presenti nelle diverse colorazioni la versione “S” spiccava e si distingueva per la sportività accentuata dai particolari e dalla colorazione grigio opaco.
La sportività non toglieva nulla all’eleganza del mezzo, che anche in questa versione rimane inalterata, donatagli dalle sue linee filanti e al tempo stesse aggressive.
La versione da me scelta, ha particolari quali i cerchi da 16’ e gli specchietti scuri e alternanze cromatiche come quelle delle protezioni laterali e della marmitta che s’integrano tra loro creando un mix perfetto.
Il cupolino, ora più rastremato dona più snellezza all’anteriore, anche la sella con le cuciture rosse richiamano alla sportività della versione; qualcosa in più si poteva fare per il quadro strumenti che appare inalterato rispetto alle altre versioni e che manca di due caratteristiche fondamentali rispetto agli altri scooter anche del gruppo Piaggio, quali il contachilometri parziale e l’indicatore della temperatura esterna; mi sarebbe piaciuto un bel trip computer.
I tasti sono tutti al posto giusto e hanno una buon’ergonomia, infatti l’utilizzo è semplicissimo ed immediato.
Le plastiche appaiono di buona qualità, ma gli accoppiamenti non sono sempre precisi e le molte viti a vista rovinano un po’ la linea.
Lo sportellino del carburante non sempre si apre attraverso l’apposito comando, ma ogni tanto vuole un’aiutino; questo difetto ho avuto modo di notare che è presente in quasi tutti gli esemplari, peccato che alla Piaggio non l’abbiano notato!
Il vano sottosella è capiente, ma per “colpa” dei cerchi da 16’ risulta poco profondo e adatto a contenere caschi integrali, tuttavia l’alloggiamento è ben rifinito ed è presente la presa 12v utile nei lunghi viaggi.
Nel retroscudo è presente un vano utile per contenere piccoli oggetti, ma è posizionato a ridosso del radiatore quindi specialmente in estate si surriscalda molto.

MOTORE, PRESTAZIONI E COMPORTAMENTO SU STRADA
Il Beverly è equipaggiato con il propulsore Quasar i.e. da 244 cc che è dotato di 22 cv ed ha una coppia di 20,2 Nm a 8500giri; queste caratteristiche lo rendono potente ma progressivo e soprattutto pronto e regolare nell’erogazione ad ogni regime.
Lo scarico che permette al Beverly di essere Euro 3, emette un bel “sound” e anche qualche scoppiettio in rilascio gas, purtroppo per garantire le basse emissioni riscalda molto, guai a sfiorarlo!
La temperatura ideale viene raggiunta abbastanza velocemente ma nel traffico cittadino la ventola entra in funzione troppo spesso per riportare la temperatura d’esercizio ai valori ottimali, tuttavia non ci sono problemi per il motore.
Il gruppo trasmissione è stato messo a punto in maniera perfetta dai tecnici Piaggio e dona al motore la dolcezza e fluidità di cui parlavo prima; tuttavia emette qualche rumore a freddo e alle basse velocità.
Le prestazioni sono davvero eccezionali rispetto anche alla potenza del motore, la velocità massima finora raggiunta e indicata dal tachimetro è stata di circa 150 km\h, a fronte dei 126 km\h dichiarati; ma quel che più impressiona in positivo di questo motore è la coppia elevata, la quale permette di fare sorpassi e divincolarsi nel traffico cittadino con estrema rapidità.
Il telaio a doppia culla di acciaio, permette al Beverly di avere una tenuta di strada quasi da moto, e l’avantreno è veloce e preciso nell’inserimento in curva permettendo pieghe che sono limitate soltanto dal cavalletto laterale, certo il merito è anche da attribuire alle gomme di larga sezione su cerchi da 16’ e alle sospensioni tarate in maniera impeccabile, con la possibilità di regolare gli ammortizzatori posteriori in base al carico; a mio modesto parere, il Beverly riguardo alla tenuta di strada è secondo soltanto al Nexus Gilera e al T-Max Yamaha, scooter che fanno della sportività il proprio punto forte.
La posizione di guida è molto spostata in avanti, ma permette di sentirsi a proprio agio anche nelle curve più veloci, soltanto nei lunghi viaggi avrei preferito appoggiare i piedi nel retroscudo per avere una posizione più rilassata.
Le gomme montate come primo equipaggiamento sono le Michelin Gold Standard 110/70 all’anteriore e 140/70 al posteriore, ma per problemi nei primi 1000km di stabilità la gomma anteriore mi è stata sostituita in garanzia durante il primo tagliando, perché ovalizzata e adesso monto una Pirelli GTS, ma ho risolto i problemi di stabilità.
I freni sono molto modulabili, ma “mordono” bene i dischi nelle condizioni di emergenza, certo poteva essere adottato l’ABS per dare ancora più sicurezza, che non guasta mai.
Il peso del veicolo 160 kg non si nota tanto, se non alle basse velocità, nelle salite in sosta avrei preferito l’adozione di un freno di stazionamento.
Il motore appare molto parsimonioso nei consumi, si percorrono circa 25-26 km con un litro di benzina nel ciclo combinato, per un’autonomia di circa 250 km che permettono di spostarsi anche fuori città, ma nelle strade extraurbane il motore da il meglio di sé, infatti ho percorso con un pieno circa 300 km, cosa che mi ha molto meravigliato in positivo!
Fino ad ora ho eseguito il primo tagliando a 1000 km presso un’officina autorizzata Piaggio, ed è stato sostituito l’olio, il filtro olio, ed è stata l’occasione per cambiare la gomma anteriore come già detto; poi ho effettuato la visita intermedia di 5000 km, ma è stato soltanto rabboccato l’olio, il vero tagliando lo farò a 10000 km, così come stabilito dal piano di manutenzione.

CONCLUSIONI
Sono molto soddisfatto dell’acquisto fatto, ed è la dimostrazione che in Italia sappiamo come fare le cose per bene, ma a volte ci perdiamo nei particolari che come si sa riescono a creare la perfezione.
Il Beverly 250 S risulta essere un’alternativa importante agli altri scooter a ruote alte presenti sul mercato e ciò viene confermato dalle statistiche di vendita, che lo vedono uno degli scooter più venduti in Italia, a dispetto anche del prezzo non certo concorrenziale.
Il propulsore Quasar da 244 cc, montato da questo modello risulta essere molto equilibrato, infatti unisce alla praticità nell’uso cittadino, la capacità di fare qualche gita a medio raggio anche in coppia.
Questa versione sportiva risulta non avere concorrenti diretti, ma se oltre agli interventi estetici ci sarebbero stati anche degli incrementi di potenza con degli accorgimenti tecnici, si potevano accontentare maggiormente i clienti più sportivi, ma si sa alle economie di scala non si comanda, ed oggi le grosse aziende pensano alla riduzione dei costi prima di tutto.

Testo e foto: Mirko Buscemi

VINCITORE
Concorso lettori 2007


 

 

 

 

 

 

 

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