Dopo essermi goduto il CN prima, e
il Majesty DX poi, in parte deluso dai problemi alla trasmissione
avuti con entrambi e desideroso di qualche cavallo in
più, passo al mastodontico Burgman 400. Trovo un
"usato" con il tagliando dei 1.000 km appena fatto, nero
come piace a me, a cui faccio montare subito l'antifurto
originale Suzuki: 400.000 lire e inizia il test.
La prima impressione è il peso, i 190 kg si sentono
tutti, particolarmente nelle manovre da fermo, e anche
le dimensioni, la lunghezza in particolare, non scherza.
Fortunatamente è piuttosto stretto e questo lo aiuta
nel traffico. A fronte delle dimensioni, l'abitabilità
non è poi eccezionale, il pilota non riesce ad allungare
le gambe molto più che sul Majesty, mentre le braccia
sono più alte e distese. La sella è troppo dura,
però lo schienale non è troppo invadente e permette
una posizione semisdraiata. Probabilmente la casa madre
voleva omologare questo modello per tre persone, infatti
il passeggero "naviga" in una porzione di sella esagerata.
Una ragazza "ben proporzionata" occupa metà sella,
in avanti per mantenere un minimo di "contatto" con il
pilota, oppure indietro per appoggiarsi allo schienale,
in questo caso però dovrà usate il telefonino
per comunicare con chi guida! Una soluzione è legare
una borsa riempita di materiale morbido allo schienale
a cui il passeggero possa appoggiarsi; peccato che per
aprire la sella vada tolta ogni volta. Le gambe di chi
sta dietro sono abbastanza distese, ma la pedana opzionale
è pressoché obbligatoria. Possibile che per
stare veramente comodi si debba comperare ancora l'Honda
CN?
Il sottosella non è male, più spazioso del
Majesty '99 e più sfruttabile di quello del CN, si
sviluppa principalmente in larghezza e poco in profondità,
contiene un casco anche integrale oltre al materiale antipioggia,
catena e altre cosette. Minuscolo invece il vano nel frontale
e inutile la "fessura" sul lato destro. La strumentazione
è piacevole, il cruscotto in metallo satinato si
illumina di un bell'azzurro, ci sono due parziali e l'orologio
digitale, l'indicatore benzina e temperatura dell'acqua,
manca la spia della riserva.
Metterlo e toglierlo dal cavalletto centrale richiede
un minimo di sforzo e malizia, se siete pigri, meglio
il laterale che spegne anche il motore. C'è il freno
a mano, forse non lo userete molto spesso, ma alcune volte
è veramente indispensabile. Uno sportellino magnetico
protegge la serratura di avviamento, ma non so quanto
un ladro si possa fare intimorire. Per aprire la sella
occorre togliere la chiave dal cruscotto, inserirla in
una serratura sul fianco e girarla mentre con l'altra
mano premete sulla sella per favorire lo sgancio: piuttosto
scomodo!
Accendendo il motore, vi accorgerete subito che c'è
(!), infatti il pulsare del monocilindrico da 395 cc.
si sente, non è fastidioso, anzi lo fa sembrare più
"moto". Girate la manopola e, dopo un attimo di indecisione
inizia una buona progressione che, passato un buco fra
i 60 e gli 80 km/h, si fa sostanziosa e continua ben oltre
i 100km/h, anzi migliora man mano che la velocità
cresce, il motore 4 valvole e la taratura della trasmissione
rendono meglio ai regimi più elevati e la ripresa
dagli 80-100 km/h è corposa come mai su uno scooter.
Insistendo con l'acceleratore si arriva a quasi 160 km/h!
La stabilità in questo frangente non è irreprensibile,
ma alla velocità di 140-150 km/h si può viaggiare
a lungo ben protetti dal plexiglas e dallo scudo anteriore
che lascia esposte solo le mani e... il passeggero! Se
da solo si possono tenere medie motociclistiche (sorpassare
a 150 km/h in pieno comfort i motociclisti impegnati sulle
varie "naked" è una piccola soddisfazione), la situazione
cambia per il povero passeggero che,viaggiando sollevato
e non protetto dal pilota né dal parabrezza, si becca
tutta l'aria e tutto il freddo! Se ci tenete a chi vi
sta dietro sconsiglio di superare i 130 km/h. Qualche
problema alla trasmissione se siete costretti a chiedere
il gas quando viaggiate forte, passando per esempio da
150 a 100 km/h e riaccelerando, avrete un momentaneo rifiuto
alla trasmissione della potenza, solo poi l'accelerazione
riprende gradualmente. L'assistenza dice che è una
reazione normale del variatore, sarà, ma rimane un
difetto antipatico. Qualcuno dice che il variatore Malossi
risolve il problema, ma non ho esperienza diretta.
E in curva come se la cava? Meglio di quello che si
possa pensare. Se vi piace guidare con il corpo e preferite
una certa direzionalità ad una nervosità di
sterzo, dovreste trovarvi bene. Sul misto va piuttosto
bene, non come il Majesty, ma tiene un passo molto disinvolto
e, quando la velocità sale, la coerenza di guida
rimane tale oltre i limiti posti dagli altri scooter.
Il vero limite è fornito dal cavalletto centrale
che tende a strisciare troppo presto da entrambi i lati,
in particolare sulla destra, se viaggiate in due, dovete
fare attenzione. Peccato perché con il motore che
si ritrova e il baricentro basso permetterebbe di darci
dentro ben oltre. Nei curvoni veloci invece può innescare
degli spiacevoli ondeggiamenti, non pericolosi, ma occorre
un certo sangue freddo per fare la Cisa a 150! Attenzione
al fondo stradale perché se beccate qualche avvallamento
mentre siete al limite, può non essere simpatico.
Sto parlando di un utilizzo non in linea con lo spirito
del mezzo, ma se tirate, questo è quanto.
Nell'uso cittadino se la cava meglio del CN e si infila
bene tra le colonne delle auto, qualche problema c'è,
ovviamente, nel fare zig zag e occorre un pelo di malizia
in più per fare inversione. La prova pavé è
superata senza lode e senza infamia, la poderosa forcella
anteriore e il mono progressivo al retrotreno se la cavano
peggio delle antidiluviane sospensioni del CN, mentre
sono meglio di quelle del Majesty '99 che sembra si stia
per smontare! I freni sono di tipo integrale, la leva
di sinistra comanda il disco posteriore e un pistoncino
del disco anteriore, la leva destra aziona gli altri pistoncini
del disco anteriore. La frenata è molto graduale
e usando la sola leva sinistra sembra insufficiente, tirandole
entrambe la situazione migliora, insomma la frenata c'è,
ma manca il feeling che si stabilisce con i freni indipendenti,
e poi le leve paiono "spugnose". Alla prova dei fatti,
frenando forte lo scooter si "accuccia" e mantiene una
buona direzionalità senza che le ruote si blocchino
e, facendoci l'abitudine mi sono trovato anche bene. Comunque
meglio del Majesty DX e, ovviamente anche del datato CN.
Quanto ai consumi, in media si fanno i 22km/litro con
una andatura spedita ma non esasperata. Tirando in autostrada
non si scende oltre i 18km/litro, mentre guidando con
attenzione ho fatto anche i 26! Parte a freddo con un
minimo di lavoro del motorino di avviamento, mentre a
caldo è consigliabile dare un'accelerata a motore
spento prima di avviarlo.
CONCLUSIONI Se vi serve un mezzo per veloci spostamenti
anche autostradali, senza perdere gran parte delle ben
note qualità di una scooter non avete alternative,
il "Burghy 400" è il mezzo che fa per voi! Se privilegiate
maneggevolezza, leggerezza e non vi interessa andare a
140 km/h e oltre, potete tranquillamente rivolgervi al
250cc che vi piace di più tranne il Burgman 250 che
somma i difetti del 400 senza averne i pregi! I punti
a favore sono il motore, la posizione di guida e la solidità
dell'insieme. I difetti il peso, le dimensioni, la sistemazione
e protezione del passeggero. Così così ho trovato
i freni e la trasmissione.
Fra poco però la situazione 400cc dovrebbe vivacizzarsi
e il grosso Suzuki potrebbe trovare degli scomodi antagonisti.
EVOLUZIONI Faccio 5.000 chilometri senza alcun problema
(ci mancherebbe!) e il tagliando dei 6.000 km mi costa
180.000 lire. Poco dopo mentre mi reco al lavoro vengo
centrato lateralmente da un'auto guidata da una str###a
che passa un semaforo ROSSO ad almeno cento all'ora. Per
fortuna riesco a frenare e il contatto avviene solo con
la ruota anteriore, la forcella e tutto il muso. Risultato:
io miracolosamente illeso, la str###a si schianta contro
un semaforo abbattendolo e sale su un guardrail spartitraffico
ferendosi leggermente. Il bello è che candidamente
afferma di non avere visto il semaforo!!! Purtroppo il
test del Burgman si ferma qui visto che il preventivo
di 11.055.000 lire ne sconsiglia la riparazione. Niente
paura l'ho già rimpiazzato (a mie spese!!!! per ora!)
con un secondo modello versione 2000 e fra un tot vi dirò
come va.
A presto su CyberScooter!
Testo e foto a cura di: Fabrizio Villa |