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Suzuki Burgman 650
vs
BMW C 650 GT
Honda Integra 700
vs
Kymco MyRoad 700
 COMPARATIVA STATICA - 4/03/2013
Con l'arrivo della versione 2013 del Suzuki Burgman 650 si aggiorna un quartetto di agguerriti competitor nel segmento degli scooter bicilindrici granturismo.
Così a sfidare la nuova versione di un vecchio classico troviamo:
- Il BMW C 650 GT che rappresenta l'alternativa più simile e più recente, essendo stato immesso sul mercato a fine luglio dello scorso anno.
- L'Honda Integra 700, che in qualche modo raccoglie il testimone dell'SW-T 600 (ormai prossimo al pensionamento), ma in ottica decisamente più motociclistica e che nel 2012 ha ottenuto il miglior risultato di vendita (dei quattro).
- Il Kymco Myroad 700, che rappresenta l'ingresso del marchio taiwanese fra i modelli top, peccato che il lungo periodo di stand-by prima dell'effettiva commercializzazione, abbia pesato sulla freschezza del progetto e sui risultati di vendita.

NB: Metodologia votazioni: i punteggi indicati (da 1 a 5) all'inizio di ogni capitolo sono riferiti esclusivamente ai modelli indicati, dove il migliore totalizza il punteggio massimo e gli altri tanti punti in meno quanto il divario che li separa. Le motivazioni sono dettagliate nel testo.



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QUALITA' COSTRUTTIVA
BURGMAN | 4 |
 
C 650 GT | 3 |
INTEGRA | 5 |
 
MYROAD | 3 |
SUZUKI: Progetto e realizzazione sono made in Japan e si vede, con assenza quasi totale di viti a vista, accoppiamenti precisi e plastiche solide, il retroscudo però è meno curato rispetto ad Honda così come le pedane piatte per il passeggero e la piastra non verniciata sotto ai fari posteriori.
BMW: Devo ammettere che da BMW mi sarei aspettato di più, è vero che le plastiche esterne sono solide e ben verniciate, ma non altrettanto si può dire per quelle del retroscudo, per gli accoppiamenti, per l'eccessivo numero di viti a vista, per la finitura granulosa del copri-forcellone e per le datate pedane poggiapiedi dedicate al passeggero.
HONDA: In questo contesto l'Integra svetta per la ricercatezza delle plastiche retroscudo, si conferma nella verniciatura impeccabile, negli accoppiamenti perfetti, nell'assenza quasi totale di viti a vista e nelle piastre porta-pedane in alluminio per il passeggero.
KYMCO: Il modello taiwanese mostra una qualità  inferiore ai rivali giapponesi, più simile a BMW e anche in questo caso la solidità  delle plastiche non è messa in discussione, soprattutto quelle verniciate, ma il retroscudo è più ordinario e datato, meglio le pedane a scatto per il passeggero.





 





 

 

STRUMENTAZIONE
BURGMAN | 4 |
 
C 650 GT | 5 |
INTEGRA | 3 |
 
MYROAD | 4 |
SUZUKI: Abbandonata la soluzione 'full-digital' del precedente modello, il my 2013 sfoggia una strumentazione mista dal design ordinario, ma completa, con tachimetro e contagiri di tipo analogico, mentre ora, temperatura esterna, contachilometri con due parziali, modalità  cambio, livello carburante, consumo carburante e temperatura liquido refrigerante si concentrano nel display digitale, a cui si affiancano numerose spie, fra cui l'allarme ghiaccio e la modalità  'Eco' (quando non si esagera col gas).
BMW: Più completa, compatta ed originale, anche la soluzione adottata da BMW è di tipo misto, con la velocità  istantanea espressa in analogico e il resto sparso in tre display di cui uno digitale multifunzione. Le funzioni principali riguardano: livello carburante, contagiri, contachilometri con 3 parziali, intervalli di manutenzione, temperatura esterna, velocità  massima raggiunta, consumo medio, consumo istantaneo, data, orologio digitale, livello olio, riserva carburante e hazzard. Altro pro il tasto di selezione al manubrio, di contro le scritte un po' piccole sul display.
HONDA: Completamente digitale e compattissima la strumentazione di Integra è anche quella meno completa mostrando solo: orologio, contachilometri totale con due parziali, velocità  istantanea, modalità  in uso del cambio, livello carburante e livello giri motore. Fra le spie: freno di stazionamento, cambio in folle, livello olio e temperatura liquido refrigerante.
KYMCO: In un design poco originale, offre comunque una notevole quantità  d'informazioni. I due strumenti analogici per velocità  istantanea, numero dei giri motore e temperatura del liquido refrigerante. Il display digitale per: ora, contachilometri totale e due parziali, regolazione ammortizzatori e livello carburante. Abbiamo poi tre zone che raccolgono le spie, fra cui: pressione olio, riserva carburante, sella aperta, cambio olio, cavalletto laterale, presa di corrente, carica batteria, freno di stazionamento, liquido di raffreddamento e una scritta rossa 'speed' che appare superando i 150km/h indicati.





 

 







 



DOTAZIONI
BURGMAN | 5 |
 
C 650 GT | 5 |
INTEGRA | 3 |
 
MYROAD | 4 |
SUZUKI: Pur scegliendo l'allestimento 'base' non ci si può certo lamentare per quanto offerto dal nuovo Burgman. Fra gli elementi più apprezzabili il parabrezza regolabile e gli specchi richiudibili elettricamente, poi l'immobilizer e il blocchetto d'accensione blindato, lo schienale del pilota regolabile (senza attrezzi), il freno di stazionamento e la presa a 12 volt.
BMW: Allineato al Suzuki, anche il C 600 GT offre parabrezza regolabile elettricamente e schienale pilota regolabile (con viti), poi leve al manubrio regolabili, immobilizer, presa di corrente e due chicce come il pratico freno di stazionamento collegato al cavalletto laterale e la luce diurna a 'tubi luce'.
HONDA: L'Integra non è a livello dei competitor visto che lo stretto parabrezza è fisso, le leve al manubrio non sono regolabili e la sella non offre nessuno schienale. Troviamo solo l'immoblizer, la presa a 12 volt e il freno di stazionamento.
KYMCO: Il Myroad si pone ad un livello intermedio, con qualche chicca come pedane passeggero e tappo serbatoio apribili dal retroscudo e qualche mancanza come l'immobilizer, il parabrezza e lo schienale pilota regolabili, in compenso non mancano la presa di corrente, un gancio portaborse e le leve freno regolabili.







 










 



VANI BAGAGLIO
BURGMAN | 5 |
 
C 650 GT | 4 |
INTEGRA | 1 |
 
MYROAD | 3 |
SUZUKI: Sempre al top il Burgman 2013 che offre un sottosella fra i più capienti in assoluto (2 integrali o una 48ore), moquettato e ottimamente illuminato dal sottosella, sostenuto da un ammortizzatore e apribile dal blocchetto d'accensione. Discretamente capienti anche i tre vani posti nel retroscudo, peccato per l'assenza di un portapacchi.
BMW: Un gradino sotto troviamo il tedesco, che offre un vano sottosella paragonabile per capienza, ma illuminato peggio e non mantenuto aperto da un ammortizzatore. Apertura centralizzata anche anche per il più capiente dei vani retroscudo, mentre l'altro si apre a scatto e assente, anche in questo caso il portapacchi posteriore.
HONDA: Con la sua struttura motociclistica, l'Integra non può competere con i rivali, disponendo solo di un piccolo sottosella in grado di ospitare un casco demi-jet, fra l'altro apribile attraverso un'anacronistica serratura dedicata. Minuscolo anche il vano con apertura a scatto nel retroscudo e sempre assente il portapacchi. Ad onor del vero è l'unico dei quattro a poter montare una coppia di borse laterali senza diventare largo come un'auto, ma si tratta pur sempre di accessori, venduti anche a caro prezzo.
KYMCO: Meglio dell'Honda, ma non a livello di Suzuki e BMW, il sottosella del Myroad può ospitare un casco integrale e un jet o una 48ore, ma l'accesso è angusto e l'illuminazione modesta. Troviamo poi altri due piccoli vani con apertura a scatto, uno in punta di sella e l'altro nel retroscudo. Ancora assente il portapacchi.







 









 

 



CICLISTICA
BURGMAN | 3 |
 
C 650 GT | 4 |
INTEGRA | 5 |
 
MYROAD | 3 |
N.B.: le valutazioni fanno riferimento solo alla struttura ciclistica e non alle qualità  di guida.
SUZUKI
: Quasi tutto invariato per il my 2013, che conferma un telaio 'motociclistico' (motore solidale) in tubi d'acciaio, ruote da 15 e 14 pollici, pneumatici radiali, forcella a doppia piastra da 41mm, doppio ammortizzatore posteriore e frenata separata con due dischi anteriori da 260mm e un posteriore da 250mm. Le novità  sono: il telaietto posteriore reggisella, la centralina dell'ABS più moderna e la taratura della forcella più sostenuta.
Non indifferente il peso che si attesta sui 275kg con il pieno di carburante, generose anche lunghezza ed interasse a quota 2265 e 1595 con la sella che si ferma a quota 755mm.
BMW: Telaio in tubi d'acciaio con propulsore fisso anche per il tedesco, che però sfoggia un forcellone monobraccio posteriore su cui viene infulcrato un monoammortizzatore regolabile (scomodamente) nel precarico. Davanti troviamo una forcella a doppia piastra con steli rovesciati da 40mm e l'impianto frenante di tipo separato costituito da tre dischi da 270mm e controllato da un sistema ABS firmato Bosch. Ruote da 15" pollici davanti e dietro con pneumatici radiali.
Più contenuto il peso, con 248kg dichiarati in ordine di marcia e anche le dimensioni che si fermano a 2218mm di lunghezza con 1591mm d'interasse. Poco più alta da terra la sella, che arriva a 780mm.
HONDA: Architettura ancora più spinta in ottica motocilistica per Integra che sfoggia ruote da 17 pollici davanti e dietro, con telaio in tubi che fissa il motore in posizione avanzata. Al posteriore un doppio forcellone scatolato agisce su un monoammortizzatore regolabile (in officina) attraverso un leveraggio progressivo, mentre davanti lavora una classica forcella con steli da 41mm.
Il sistema frenante, di tipo combinato con ABS si appoggia su di un disco anteriore da 320mm e un posteriore da 240mm.
Più contenuto di tutti è il peso, fermo a 238kg col pieno, non sono da meno le misure, con una lunghezza di soli 2195mm e un interasse di 1525mm, più alta invece la sella, a 790mm da terra.
KYMCO: Il Myroad è il più pesante e voluminoso, con ben 281kg a secco, 2309mm di lunghezza e 1623mm d'interasse. Intermedia invece l'altezza della sella posta a 780mm. Il telaio è un massiccio tubolare in acciaio, con motore fisso, il cui braccio della trasmissione finale funge da forcellone sul lato sinistro, accoppiato ad un braccio sul lato destro. Le sospensioni: forcella a doppia piastra con steli da 41mm e doppio ammortizzatore posteriore, hanno l'esclusiva della regolazione elettronica nel precarico su tre posizioni (parzialmente vanificata dall'eccessiva rigidità). Le ruote sono da 15 e 14 pollici, con pneumatici radiali ed impianto frenante di tipo separato: doppio disco anteriore da 280 e posteriore 240mm, tenuti sotto controllo da un ABS Bosch.







 

 







 

 

PROPULSORE
BURGMAN | 5 |
 
C 650 GT | 5 |
INTEGRA | 5 |
 
MYROAD | 4 |
SUZUKI: Aggiornato per ridurre gli attriti interni, il motore Suzuki conferma architettura e prestazioni del modello precedente, fatto salvo per i consumi, dichiarati in 21km/litro nel ciclo WMTC. È un bicilindrico parallelo orizzontale da 638cc, raffreddato a liquido e alimentato ad iniezione, capace di 40,5kW di potenza per 62Nm di coppia. Si differenzia dagli altri per la frizione in bagno d'olio e per il cambio denominato SECVT (ora più scorrevole), che offre due modalità  automatiche, oltre a simulare 5 rapporti grazie ad un motorino passo passo nel CVT. Originale e praticamente senza manutenzione la trasmissione finale a cascata d'ingranaggi, che ha il solo svantaggio di assorbire una quantità  di potenza superiore ad altre soluzioni.
BMW: La cilindrata sale a 647cc, lo stesso vale per potenza e coppia massime, rispettivamente a quota 44kW e 66Nm che rappresentano il top di questa comparativa. L'architettura invece è praticamente identica al Burgman, dal quale si differenzia sostanzialmente nel reparto trasmissione, che adotta un classico CVT con frizione a secco di scuola scooteristica, mentre la trasmissione finale adotta una catena in bagno d'olio (simile al vecchio Yamaha Tmax).
HONDA: Più che alla potenza (38,1kW) in Honda hanno puntato sui consumi che fanno registrare il dato record di 27,9km/litro nel ciclo WMTC e anche alla disponibilità  di coppia che offre 62Nm già  a 4750giri.
In più il bicilindrico Honda da 670cc adotta un esclusivo cambio DCT a 'doppia frizione' con sei rapporti meccanici 'veri', che possono essere gestiti sia in (due) modalità  automatiche, che in modo sequenziale con comandi al manubrio. Per ridurre gli assorbimenti di potenza la trasmissione finale adotta una semplice catena scoperta (e quindi bisognosa di manutenzione).
KYMCO: Con 699,5cc vanta la cilindrata più alta del lotto, ma valori di potenza e coppia intermedi a BMW e Suzuki: 43,2kW e 62,7Nm. Ha un'architettura simile ai competitor, ma non può vantare soluzioni originali a livello di cambio, confermando un classico CVT con frizione a secco, mentre la trasmissione finale è ad ingranaggi in bagno d'olio.





 

 





 

 

QUOTAZIONE
BURGMAN | 3 |
 
C 650 GT | 2 |
INTEGRA | 4 |
 
MYROAD | 5 |
N.B.: le valutazioni fanno riferimento esclusivamente al prezzo, non al rapporto qualità /prezzo.
SUZUKI
: il nuovo modello vede crescere la sua quotazione di 840€ arrivando a quota 10.490€ nella versione Executive. Valutando invece un allestimento paragonabile ai competitor (rinunciando a schienalino passeggero, manopole e sella riscaldate) il listino si ferma a 9.990€, anche se Suzuki sembra intenzionata a ritoccare la quotazione al rialzo da giugno.
BMW: Per un allestimento simile ai competitor, il C 650 Gt richiede ben 11.350€ cioè 3.400€ più del Kymco. Richiedendo il 'pacchetto Highline' con manopole e sella riscaldate, controllo pressione pneumatici e luce diurna si sale a 12.260 € che rappresentano il record attuale del settore 'scooter'.
HONDA: Per l'Integra 700 invece Honda si 'accontenta' di 8.850€, una quotazione decisamente concorrenziale, a cui però, chi è abituato alla capienza di un 'maxiscooter vero', finirà  per aggiungere il kit di borse laterali rigide (589€), arrivando così a 9.439€.
KYMCO: Con soli 7.950€ il taiwanese rappresenta la scelta entry-level nel mondo degli scooter granturismo bicilindrici, anche se va considerata l'elevata svalutazione dell'usato, conseguenza della poca richiesta sul mercato.





 

 





 

 

CONCLUSIONI STATICHE
BURGMAN | 29 |
 
C 650 GT | 28 |
INTEGRA | 26 |
 
MYROAD | 26 |

N.B.: la somma dei punteggi è puramente indicativa, per il semplice motivo che ognuno può dare più o meno valore, alternativamente, alla completezza della strumentazione, alle qualità del reparto freni o alle dotazioni ciclistiche etc, ribaltando i valori.

SUZUKI: 4+4+5+5+3+5+3= 29 punti
Riassumendo, il 'nuovo-vecchio' Burgman 650 è riuscita a spuntarla, seppur di poco, su tutti i competitor, in particolare sul più agguerrito BMW. Raggiunge infatti il massimo delle valutazioni per Dotazioni, Vani bagaglio e Propulsore, perdendo maggiormente a livello ciclistico e di quotazione.
BMW: 3+5+5+4+4+5+2= 28 punti
Per essere un'opera prima, il C 650 GT non se l'è cavata affatto male, primeggiando per Strumentazione, Dotazioni e Propulsore, perdendo quel punto a favore del Burgman alla voce Quotazione, ma in questo senso auto, moto ed ora scooter BMW devono sempre 'primeggiare'.
HONDA: 5+3+3+1+5+5+4= 26 punti
La proposta dell'ala è la più motociclistica e per questo paga un pesante pegno a livello di Vani bagaglio, pur primeggiando a livello di Qualità  costruttiva, Ciclistica e Propulsore. Con l'aggiunta delle borse laterali opzionali (o di un bauletto)guadagnerebbe però un paio di punti, pur mantenendo una quotazione concorrenziale.
KYMCO: 3+4+4+3+3+4+5= 26 punti
Al contrario è proprio la Quotazione a far raggiungere l'unico punteggio pieno al maxi taiwanese, che per contenuti non riesce invece ad emergere in nessuna voce. Considerando il valore sull'usato risulta però meno appetibile dell'Honda.

E LE PROVE SU STRADA?!
in attesa di poter realizzare una comparativa dinamica puoi leggere i test anteprima già pubblicati:

BMW C 650 GT >>>
HONDA INTEGRA 700 >>>
KYMCO MYROAD 700 >>>

Come puoi notare manca il Suzuki Burgman 650 my 2013, purtroppo il distributore italiano ha preferito escludere CyberScooter dal 'media launch', forse 'dimenticando' i 19 articoli pubblicati sui modelli precedenti, i 12 reportage di viaggio e l'infinità di resoconti dai Saloni di tutto il mondo, per una ricchezza di contenuti inarrivabile da qualunque altra testata online.
Sarebbe interessante conoscere i motivi di questa scelta, purtroppo l'ufficio pubbliche relazioni Suzuki non risponde...

Testo: Fabrizio Villa
Foto: Originali aziende






 

 

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