Luglio/Settembre
2010
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Daelim Q2 125, 'premium' scooter dalla Corea del Sud
28/09/2010 - Motore ad iniezione elettronica da 11kW raffreddato a liquido, doppio albero a camme e distribuzione a quattro valvole. Ruote da 13 pollici, frenata integrale con dischi a margherita, forcella telescopica e doppio ammortizzatore regolabile. Linea originale ed ampia carenatura, sistema keyless per'avviamento ed apertura vani, strumentazione digitale, ampi vani bagagli e finiture di qualità sono i plus dell'ultimo nato dalla sud-coreana Daelim. |
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Azienda che teniamo d'occhio ai saloni autunnali fin dal 2000 e che si distingueva già dalle produzioni massificate del far-east per l'originalità dei suoi prodotti, ma che con Q2 sembra aver effettuato il salto di qualità necessario per proporsi come player ad alto livello anche nel mercato europeo.
Q2 rappresenta un'evoluzione del conosciuto S2 125/250, è già commercializzato in patria dall'estate appena trascorsa e in Europa dovrebbe arrivare ad ottobre, quasi sicuramente con la denominazione S3 e in due cilindrate, il 125 e un altrettanto nuovo e prestante propulsore di cilindrata fra i 250 e i 300cc. Purtroppo non sappiamo ancora se verrà distribuito in Italia, indagheremo ad Eicma e vi faremo sapere.
Nel frattempo vi lasciamo al video ufficiale che ne elenca dettagliatamente le qualità, difficilmente riscontrabili nella concorrenza, soprattutto considerando il prezzo previsto, che nel mercato iberico è stato ufficializzato a 2650 Euro.
Cè anche un minisito dedicato che potete visitare al link sottostante.
LINK: www.q2daelim.co.kr |
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ADAC: Mai più una motocicletta senza ABS!
21/09/2010 - Il titolo riprende la frase conclusiva del video realizzato dell'ADAC (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club), associazione con oltre cento anni di storia e 17 milioni di soci in tutto il mondo, che si occupa anche di motocicli e lo fa in modo puntuale e scrupoloso come da tradizione germanica.
La conclusione scaturisce da un approfondito test comparato su moto e scooter, con e senza ABS, che non lascia dubbi: il sistema antibloccaggio risulta fondamentale per ridurre il più possibile gli spazi di frenata in caso di panic-stop.
Conclusione a cui convergono in modo sempre più evidente anche media di settore, associazioni dei costruttori e appassionati consapevoli, tanto che nei prossimi anni la maggior parte dei nuovi modelli di moto e scooter ne saranno dotati.
Ad oggi però gli scooter dotati di ABS sono ancora una minoranza, soprattutto nelle cilindrate inferiori, alcuni marchi distribuiscono in Italia solo le versioni prive di ABS e ci sono anche commercianti che per mero interesse tendono a sconsigliarli, operando una pericolosa disinformazione.
Ma se sei in procinto di sostituire il tuo scooter con un veicolo nuovo o anche usato, ricordati che il parametro fondamentale non è il look, il diametro delle ruote o la potenza, ma quello della sicurezza, che vale ben più dei 300-500 Euro richiesti per un modello ABS.
Trovi l'elenco aggiornato cliccando QUI>>
Quindi aiutaci a diffondere questo slogan: 'mai più scooter senza ABS', ricordando che per imparare a frenare occorre anche allenarsi a farlo, oltre a tenere il veicolo in perfetta efficienza!
Un grazie ai colleghi di "Sicurmoto.it" per la preziosa traduzione dei sottotitoli e per l'attenzione costante all'argomento sicurezza. |
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Foto e video di QUADRO, lo scooter a 4 ruote!
13/09/2010 - Ritorniamo a parlare di "Quadro", lo scooter a quattro ruote d'imminente presentazione, perché siamo in grado di fornirvi un video ed alcune immagini pubblicate nello spazio aziendale recentemente aperto su Facebook (ma non volevano mantenere il massimo riserbo?). |
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Il breve filmato, girato nei pressi della stazione centrale di Milano, ci permette di capire alcuni aspetti del rivoluzionario 'scooter' lombardo: innanzitutto le ampie possibilità di 'piega', quindi se da un lato si propone come veicolo 'sicuro', dall'altro non disdegna un utilizzo più 'fun' e poi il tipo di motorizzazione che il sound sembra indicare in un monocilindrico di media cilindrata. |
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Le immagini poi ci consentono di comprenderne meglio la fisionomia:
• dimensioni importanti, da maxiscooter turistico con ampio interasse e un retrotreno leggermente più ampio dell'anteriore
• frontale aggressivo con fari poliessoidali e luci di posizione a led, ampia carenatura protettiva e coda di stampo automobilistico, pedana con la possibilità di avanzare le gambe e spazio generoso anche per il passeggero.
• Le quattro ruote sembrano da 14 pollici, più ravvicinate davanti e distanziate dietro, con un inedito sistema basculante di cui purtroppo non si riescono ad intravedere i dettagli. Quattro anche i freni, tutti a disco e montati all'interno dei cerchi a cinque razze sdoppiate.
• Ovviamente al posteriore non troviamo il motore solidale alle ruote, potrebbe quindi essere montato in posizione più avanzata, con tutti vantaggi che ne conseguono, collegato alle ruote con un sistema di trasmissione, forse dotato di differenziale.
• Motore sicuramente monocilindrico, presumibilmente intorno ai 400/500cc (necessari per spingere un veicolo dal peso sicuramente sostenuto), ma di cui scorgiamo solo il terminale di scarico, montato in posizione centrale fra le due ruote posteriori.
• La posizione esterna degli indicatori di direzione ci fa poi supporre una omologazione come 'triciclo a quattro ruote', quindi guidabile con la patente B.
• Difficile immaginare la quantità di spazio sottosella per i bagagli, che dipenderà molto dal posizionamento del propulsore, mentre un piccolo vano nel retroscudo è quasi sicuro. |
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Al di là del design, che rimane soggettivo, le prime impressioni sono ottime, del resto Marabese Design ha tutta l'esperienza che serve e anche di più.
Quanto a destinazione d'uso, non si tratta certo di un veicolo progettato per battere il traffico cittadino, ma dall'uso equiparabile ad un maxiscooter, di cui raddoppia le ruote, probabilmente la sicurezza e forse anche il divertimento.
L'unico concorrente attuale è il Piaggio MP3 pur se con 'sole' 3 ruote, ma per quando sarà commercializzato (ipotizziamo inizio 2011) potrebbe esserci anche l'Adiva A3, più avanti il Peugeot Hybrid3 Evo e se si trasformeranno in realtà commerciali anche TTW One e 4MC.
Ma se v'interessano le proposte a quattro ruote date un'occhiata anche a Lumeneo Smera, Pendolauto, Yamaha Tesseract...
Per altri dettagli: il prezzo innanzi tutto, i tempi di commercializzazione e anche la rete distributiva, si dovrà aspettare la presentazione ufficiale il 29 Settembre...
LINK: www.facebook.com/pages/Quadro-scooter
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QUADRO Tecnologie: in arrivo una gamma di scooter a 4 ruote!
09/09/2010 - Quattro ruote basculanti, due davanti e due dietro, equipaggeranno una gamma di scooter che Quadro Tecnologie, società creata dalla famiglia Marabese in collaborazione con un gruppo di imprenditori italiani, presenterà ai media entro la fine di questo mese. . |
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Un progetto innovativo per la mobilità urbana e non solo, finalizzato alla massima sicurezza attiva, che parte dall'esperienza di Marabese Design, azienda con oltre 30 anni di attività e ben 460 progetti fra moto e scooter realizzati per le principali aziende del settore.
Fra gli scooter più noti: Aprilia Atlantic, Gilera Runner e Nexus, Piaggio X8 ed Exagon, Vespa GT 200...
Ed è probabilmente l'azienda con il massimo know-how al mondo sui veicoli basculanti a 3 e 4 ruote, avendo progettato lo scooter a 3 ruote, successivamente commercializzato da Piaggio con il nome MP3 ed il rivoluzionario Tesseract a 4 ruote presentato da Yamaha al Tokyo Motorshow 2007.
I nuovi veicoli sfrutteranno quindi l'esperienza acquisita con questi due progetti, per proporne un'evoluzione in termini di prestazioni, ergonomia e sicurezza.
Purtroppo non siamo in grado di presentarvi nessuna immagine, visto che l'azienda mantiene il massimo riserbo, o almeno vorrebbe, dato che qualche collega è riuscito a rubare qualche scatto nel centro di Milano (che potete facilmente reperire con una ricerca online, ma che CyberScooter non pubblica in rispetto del diritto d'autore).
Appuntamento quindi a fine settembre per le informazioni dettagliate, ad Eicma 2010 per il debutto pubblico e al 2011 per la commercializzazione.
LINK: www.quadro4motion.com
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AMI: Video intervista su beppegrillo.it a Marco Guidarini
27/07/2010 - "Le strade che non perdonano"
Chi si muove in moto, macchina o bici è circondato da nemici mortali. Il paradosso è che, in apparenza, sono oggetti destinati a proteggerlo. Gli 'innocenti guardrail sono in realtà ghigliottine per i ciclisti e arieti perforanti per gli automobilisti, i pali segnaletici scontri mortali. Poi rimangono i mazzi di fiori che costeggiano le nostre strade in ricordo dei caduti. Fateci caso, sono ormai ovunque. Fanno parte del paesaggio italico. Le foto dei defunti e i fiori di plastica sono gli unici, veri segnali che avvertono il viaggiatore dei pericoli. L'Italia si era impegnata a dimezzare gli incidenti mortali con la UE. Non ci è riuscita. Oltre al danno anche la beffa: sarà sanzionata. Più muori, più paghi.
Intervista a Marco Guidarini, Associazione Motociclisti Incolumi |
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DEKRA: Anteprima del Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2010 dedicato alle moto
08/07/2010 - Nel 2008 si sono verificati 5.126 incidenti mortali che hanno coinvolto i motociclisti, che equivale a circa il 14% del totale di 37.234 vittime della strada nei 27 Paesi dell’UE. Urgono delle misure a livello comunitario per aumentare la sicurezza dei motociclisti.
Con l’edizione 2010 del Rapporto sulla Sicurezza Stradale, DEKRA evidenzia i settori nei quali intervenire, come ad esempio incentivare l’uso di ABS e degli airbag, di indumenti di protezione e del casco, migliorare le infrastrutture stradali e sottoporre i veicoli a controlli periodici. |
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La moto è una passione, oltre che un mezzo di trasporto. Ma è un dato di fatto anche la moto sia il veicolo più pericoloso e i motociclisti, di conseguenza, rappresentano la categoria più a rischio di incidente.
Nonostante la situazione in Europa sia diversa da paese a paese e nonostante complessivamente il numero di motociclisti vittime della strada in alcuni casi stia diminuendo, il dato rimane pur sempre elevato. È quanto emerge dall’edizione 2010 del Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale dedicata alle moto, che verrà presentata nel mese di novembre in occasione della prossima edizione dell’EICMA.
Mentre, infatti, in alcuni paesi dell’UE come la Germania, i Paesi Bassi, l’Austria e la Gran Bretagna, dal 2001 al 2008 si è assistito ad una diminuzione degli incidenti mortali che hanno coinvolto i motociclisti, in altri, come l’Italia, la Grecia, la Spagna, la Finlandia e la Svezia, è avvenuto il contrario.
Facendo un confronto più dettagliato tra la Germania, la Francia e l’Italia, secondo la CARE (Community Database on Road Accidents) emerge, infatti, che in Germania il numero di motociclisti deceduti tra il 2001 e il 2008 è diminuito di circa il 32% passando da 964 a 656; la Francia ha registrato un calo del 25% passando da 1.092 a 817; in Italia il numero dei motociclisti deceduti per incidente stradale è salito del 28% passando da 848 a 1.086. Ciò significa che nel nostro Paese su un totale di 4.731 vittime della strada il 23% è rappresentato proprio dagli utenti delle due ruote.
Un netto aumento di motociclisti deceduti per incidenti stradali si è registrato nello stesso periodo anche in Romania, Spagna e Grecia, sebbene Spagna e Grecia nel 2008 abbiano registrato nuovamente dei dati leggermente in calo.
POSSIBILI MISURE
Secondo gli esperti DEKRA tanto si può e si deve ancora fare per garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada, soprattutto ai motociclisti, a partire proprio dalla sicurezza attiva e passiva dei veicoli. Ecco alcuni consigli per migliorare la sicurezza passiva:
- promuovere l’uso di indumenti di protezione a prova di strappo e resistenti all’abrasione, meglio se riflettenti, così come la scelta del casco integrale conforme alla norma ECE R 22-05 attualmente in vigore.
- proteggere la zona toracica sollecitare l’utilizzo dei protettori toracici. Un esempio è dato dal progetto UE “APROSYS“ (Advanced PROtection SYStems), a cui ha partecipato anche DEKRA; durante l’urto permette di distribuire uniformemente le forze esercitate impedendo le pericolose fratture di costole verso l’interno.
- diffondere la cultura dell’airbag per le moto che ri rivelano importanti in caso di incidente, come dimostrano gli innumerevoli crashtest DEKRA. Gli airbag sono molto efficaci specialmente nel caso di collisioni con le automobili perché evitano lesioni alla testa, al collo ed al torace del motociclista; efficaci anche per ridurre i rischi di lesioni quando il motociclista urta contro il serbatoio.
- In termini di sicurezza attiva, che per il motociclista riveste un’importanza notevole, il sistema antibloccaggio (ABS), offerto sempre più dai produttori, aiuta a prevenire molti incidenti e a ridurre la gravità dell’urto. A tal riguardo, uno studio DEKRA sulla ricerca e sulla simulazione degli incidenti, dimostra che il 25-35 % degli incidenti gravi analizzati in Germania poteva essere evitato se le moto fossero state dotate di ABS. Lo studio dimostra inoltre che combinando l’ABS con un freno integrale o con un assistente tecnico di frenata - allo stato ancora in fase di sviluppo – si potrebbe evitare addirittura il doppio degli incidenti (il 50-60 %) poiché in situazioni di pericolo tali sistemi reagiscono molto più velocemente degli impianti frenanti tradizionali.
Anche le infrastrutture hanno un ruolo determinate nella gravità degli incidenti stradali che coinvolgono i motociclisti, dal manto stradale ai guardrail. In caso di sbandata in curva, ad esempio, cadendo dal veicolo il motociclista rischia di scivolare sotto il guardrail oppure di urtare contro uno dei sostegni, con conseguenti lesioni spesso molto gravi se non addirittura mortali. DEKRA è impegnata anche su questo fronte. Infatti ha partecipato al progetto di ricerca sugli incidenti per lo sviluppo del sistema EuskirchenPlus, cioè dei guardrail particolari dotati di travi di protezione per il motociclista che attutiscono l’impatto ed evitano lo scivolamento sotto il guardrail.
L’elaborazione dei dati DEKRA sulle perizie degli incidenti evidenzia che anche i difetti tecnici delle moto sono corresponsabili degli incidenti stradali: il 23,6 % delle moto esaminate in Germania a seguito di incidenti tra il 2002 al 2009 presentava dei difetti, di cui il 33,9% considerati come causa determinante degli incidenti. Per questo motivo gli esperti DEKRA insistono sull’importanza della revisione periodica obbligatoria in molti Paesi dell’UE, atta proprio a verificare il livello di sicurezza dei veicoli e ad attestarne l’idoneità a circolare sulle strade europee.
Per maggiori informazioni e per ulteriori approfondimenti si rimanda all’evento di presentazione del Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale 2010. L’appuntamento è per la prossima edizione dell’EICMA.
DEKRA Automotive Services
LINK: www.dekra.it
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