>> APRILIA


 

 

SCHEDA 125
Cilindrata: 124 cc
Peso kg: 162
Velocitàkm/h: 107
Potenza kw: 10/9500
Coppia Nm: 11/7250
Norme: Euro 3
Prezzo: 3749 euro

 

 

 

 

 

 

 

 · APRILIA ATLANTIC 125/200
28/10/02
PRESENTAZIONE
pag. 1/4
Vedi anche: Test Anteprima, Prova su Strada, Prova Fabio Scotti,

Dopo il notevole successo di vendite ottenuto dalla versione 500cc, (ampiamente descritto e testato sulle pagine di CyberScooter), la Casa veneta ha introdotto questa versione totalmente nuova con cilindrate di 124 e 198cc.
Con la presentazione di questo modello, Aprilia si propone al mercato scooter con una gamma assolutamente completa, dallo sportivo Leonardo al ruote alte Scarabeo (fra poco anche in versione 500cc) fino al comfort Atlantic nella gamma 125, 200 e 500cc.

Come sempre la 'location' per la presentazione stampa è risultata affascinante ed azzeccatissima: lo splendido centro storico di Asolo (TV), scelto come residenza da personaggi illustri quali Eleonora Duse o Giosuè Carducci e, fra l'altro, più recentemente, da un tal Ivano Beggio...

Torniamo però all'Atlantic 125/200: presentato al recente Salone di Monaco, ha subito riscosso commenti più che positivi dal punto di vista estetico ed eravamo veramente ansiosi di 'soppesarlo' con la giusta attenzione.
La presenza del disponibilissimo responsabile progetto Claudio Checchin, è stata un'ottima occasione per 'leggere' lo scooter dal punto di vista di chi lo deve progettare e realizzare, e non solo da chi, come noi, si limita a giudicarlo. Abbiamo così apprezzato l'impegno per ottenere un prodotto in cui guidabilità e sicurezza fossero al primo posto, pur non disattendendo le richieste di stile, comfort e spaziosità, necessarie ad un veicolo che punta al top del suo segmento. Quel range che va da 125 a 150 fino a 250cc, piuttosto affollato, anche da modelli con motorizzazione analoga, e caratterizzato da cospicui numeri di vendita.
Se il 125cc si propone come uno fra i più dotati e stilosi candidati per titolari di patente B, il 200 si libera facilmente della concorrenza di soli 150cc e punta deciso alla classe superiore, con prestazioni paragonabili ad un prezzo però, neppure confrontabile.

LINEA
Con la denominazione Atlantic non poteva che avere affinità col 'fratello maggiore', che si evidenziano soprattutto nella vista laterale ed in alcuni dettagli, per il resto vive però di vita propria, anzi risulta anche più proporzionato e grintoso, con il bel doppio faro anteriore (che fa un po' Tmax) e l'originale gruppo ottico posteriore.
Via le cromature, sostituite dal più high tech brunito per molti elementi, abbinato a belle colorazioni metallizzate, oltre al più grintoso rosso. La compatta marmitta (la stessa dello Scarabeo) presenta l'unico elemento cromato, mutuato dal 500cc. Slanciato il portapacchi posteriore, in tinta con il veicolo, che incorpora le maniglie per il passeggero.

STRUMENTAZIONE
Protetta da due ampie palpebre aerodinamiche, troviamo una strumentazione leggibile e ben realizzata, con tutto quel che serve ed anche alcune spie inutilizzate. C'è il tachimetro (con fondo scala a 160Km/h) e contachilometri con parziale, l'indicatore del carburante con spia della riserva e quello della temperatura liquido refrigerante, oltre al minuscolo orologio digitale. Manca il display digitale multifunzione, riservato al top di cilindrata.

COMANDI
Per la prima volta non troviamo l'interruttore luci, queste si inseriscono automaticamente non appena si accende il 'quadro', in ossequio all'obbligatorietà di tenerle sempre accese; però un interruttore per spegnerle in caso di batteria 'in crisi' l'avremmo lasciato. Per il resto sono eleganti e funzionali, solo il passing è inusitatamente abbinato al deviatore abbaglianti/anabbaglianti.
Gli specchi retrovisori sono un po' piccoli e di forma irregolare, ma non sporgono dalla sagoma dello scooter. L'apertura del sottosella non è comandato dal blocchetto d'accensione ma da una più scomoda serratura nel fianco sinistro.
A portata di piede il cavalletto laterale, che rimane aperto ed impedisce l'avviamento del motore fino alla sua richiusura; un po' lontano il centrale ma con un buon braccio di leva che rende il suo utilizzo privo di particolare sforzo.

VANI BAGAGLIO
Anche se c'è chi fa meglio, non c'è motivo di lamentarsi, visto che nel sottosella c'è spazio per un casco integrale, anche modulare, e un demi jet, oltre ad altre piccole cose. Semmai si tratta di un volume non troppo regolare, ma più sfruttabile di quello del più voluminoso 'fratellone'. Sulla punta troviamo il vano batteria, i fusibili e la presa 12 volt per la ricarica di cellulari, telecamere etc.
Nel retroscudo c'è un vano chiudibile a chiave, con due piccoli scomparti per guanti, documenti etc. C'è anche l'utile gancio appendiborse con sicurezza. Il portapacchi posteriore è già predisposto per montare la piastra del bauletto o del poggiaschiena (opzionali) in stile con il 500cc.

CICLISTICA
Per scelta progettuale si sono volute sospensioni ad ampia escursione ed un telaio particolarmente rigido per conseguire guidabilità e comfort di buon livello. Il telaio è quindi un doppia culla tubolare in acciaio. La forcella con steli da ben 35mm ha una corsa di 105mm. Il monoammortizzatore posteriore oscilla per 110mm ed è regolabile nel precarico in modo continuo, girando una ghiera, difficile però memorizzare una taratura.
I bei cerchi in alluminio da 13 pollici hanno 5 razze sdoppiate e montano pneumatici tubeless da 110/90 ant. e 130/70 al posteriore. I mezzi a nostra disposizione montavano pneumatici Bridgestone per il 200 e Seva per il 125. I dischi freno sono due, con diametro di 240 e 190mm abbinati a pinza flottante a 3 pistoncini davanti e pinza con due pistoncini dietro. Il comando è di tipo integrale con ripartitore di frenata fra i due assi, quindi la leva di normale utilizzo risulta la sinistra che comanda il disco dietro e un pistoncino anteriore, mentre la leva destra si aziona per frenate più decise ed aziona i restanti due pistoncini della pinza anteriore. Un sistema immediato ed efficace anche per i neofiti. Manca il freno di stazionamento.
Le misure sono generose: 2100mm di lunghezza, 900 di larghezza e 1370 di altezza al parabrezza, mentre la sella è posta ad abbordabili 770mm. L'interasse è di 1470mm mentre il peso non è dichiarato, ma non dovrebbe essere fra i più contenuti. Dieci litri e mezzo la capienza del serbatoio, sufficienti data la conosciuta parsimonia dei propulsori.
Buona impressione generale ci hanno fatto i materiali, la precisione degli assemblaggi e la qualità delle finiture.

MOTORI
Frutto dell'accordo stipulato con Piaggio sono i propulsori della serie Leader, monoalbero a camme in testa con quattro valvole, alimentati a carburatore. I valori numerici dichiarati sono al vertice delle rispettive categorie. Il 124cc sviluppa 10kW a 9.500giri di potenza massima con 11Nm a 7250giri di coppia, mentre per il 198cc i valori passano a 13,5kW a 9000giri e 16,5 a 6500giri. Velocità dichiarate: 107km/h per il 125 e 120km/h per il 200. In entrambi i casi il gruppo frizione-trasmissione è stato ottimizzato, rispetto alle versioni precedenti, per offrire maggiore spunto senza perdere in allungo.

OPTIONAL
Per la serie Atlantic, Aprilia ha inventato Techno Tourer, una gamma di accessori espressamente progettati e realizzati per il turismo. Troviamo così un telo coprigambe imbottito, che si applica grazie a bande in velcro, senza rischiare di rovinare la vernice con cinghie.
La borsa Touring anteriore, in nylon impermeabile, dalla capienza di 50 litri, che si monta nel tunnel centrale ed offre spazio a portata di mano senza alterare la distribuzione dei pesi dello scooter. È dotata di tasca trasparente per visualizzare una mappa od un road book.
Il bauletto posteriore in tinta con lo scooter con capienza di 45 litri e poggischiena per il passeggero. Il cavo corazzato antifurto, il parabrezza maggiorato, lo schienalino per il passeggero e l'Aprilia Radio Mob Control, un sistema integrato di comunicazione. Non tutti questi accessori saranno subito disponibili presso i concessionari, per alcuni sarà necessario pazientare fino alla primavera 2003.

CONCLUSIONI STATICHE
Se le prime immagini ci avevano favorevolmente impressionato, ancora di più lo siamo adesso che abbiamo toccato con mano. Il prodotto, oltre che esteticamente accattivante, è davvero ben realizzato, ha una delle dotazioni più complete della sua classe, telaio, sospensioni e freni ben amalgamati e motori fra i più potenti attualmente disponibili. Per gli incontentabili c'è anche una ricca serie di accessori.
E poi, l'abbiamo lasciato per ultimo, il prezzo, o meglio i prezzi, che sembrano costituire le ciliegine sulla torta: 3500 euro per il 125 rappresentano una quotazione allineata o di poco inferiore ad altre proposte, che forse non hanno altrettanto da offrire. I 3800 euro richiesti per il 200 poi, sono inferiori alla concorrenza diretta, anche di 150cc, mentre permettono un risparmio fino a 2000 euro rispetto ai migliori modelli da 250cc, nei confronti dei quali l'Atlantic ha ben poco da invidiare, solo un po' di coppia motrice in meno. Ma di questo parliamo nella prova su strada...

Testo: Fabrizio Villa
Foto: Gigi Soldano, Fabrizio Villa

P.S.
Se non siete mai stati ad Asolo, vi consiglio assolutamente una gita. Partendo da Milano in scooter (naturalmente!), ho costeggiato il lato occidentale del lago di Garda fino a Riva, poi Rovereto e la bellissima strada tutta curve che supera Pian di Fugazze fino a Schio, poi Bassano del Grappa ed Asolo per un totale di 300km scarsi.

TEST ANTEPRIMA >>> 
pag. 2/4
PROVA SU STRADA >>>
pag. 3/4
PROVA di FABIO SCOTTI >>>
pag. 4/4
 


Claudio Checchin

 

 

SCHEDA 200
Cilindrata: 198 cc
Peso kg: 162
Velocità km/h: 120
Potenza kw: 13,5/9000
Coppia Nm: 16,5/6500
Norme: Euro 2
Prezzo: 3675 euro F.P.

 

 

 

 

 

 

 


Accessori Techno Tourer

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