>> HONDA



SCHEDA 125
Cilindrata: 125 cc
Peso: 120 kg
Velocità: ND
Potenza kw: 10,1
Norme: Euro 1
Prezzo: 2.590 Euro


 

 

 

 

 

 

Un colore è inventato, quale?

 

 

 

 · Honda DYLAN 125/150
06/03/02
DESCRIZIONE
pag. 2/3
>>> Vedi anche: Anteprima, Prova su strada

È un sabato mattina di inizio Febbraio, dal clima primaverile, quando ci incontriamo presso la nota concessionaria Sibimotor di Milano, con il Responsabile Relazioni Esterne di Honda Italia. L'obbiettivo è testare una versione ancora semidefinitiva dell'Honda Dylan 125, per pubblicarne il resoconto su CyberScooter, ma anche fornire alcune indicazioni per l'imminente produzione di serie.
Abbiamo solo una giornata a disposizione e quindi via subito alla ricerca di alcune 'location' per realizzare il servizio fotografico, prendendo confidenza con il mezzo nell'ancora sonnecchiante traffico cittadino.
Arrivati in un luogo adatto, parcheggiamo il Dylan e cominciamo studiarlo da ogni angolatura.

LINEA
Si inserisce inconfondibilmente nell'ultimo filone di casa Honda dove le linee spiglose e i piani netti e inclinati la fanno da padrone. I ricorrenti elementi 'tagliati' a V, come lo scudo, il fanale, il cupolino, ma anche la coda e particolari come il portapacchi e la cornice della strumentazione, esaltano i contenuti dinamici voluti dai designer del centro R&D Europe in Italia.
Il gioco di linee tra il faro anteriore polifocale, da cui si slanciano le frecce direzionali, ricorda per stile e ricercatezza il Silver Wing, mentre la coda riprende quella dell'SH estremizzandone le linee a punta.
I particolari, mai scontati come la strumentazione o la pedana inclinata ne fanno un oggetto interessante, che non vuole stupire, ma intrigare lentamente. Infatti ci è piaciuto molto di più ora che alla prima occhiata al Motor Show di Bologna.

STRUMENTAZIONE
Una cornice color argento satinato 'sottolinea' i tre elementi circolari a fondo bianco, dalla grafica 'basic', che comunicano lo stato del mezzo al pilota.
Al centro il tachimetro scalato in miglia e km/h con fondo scala a 140, sulla destra l'indicatore carburante e sulla sinistra un piccolo display digitale con il contachilometri totale/parziale e l'orologio. Al centro le quattro spie fondamentali.
Va detto che le dimensioni ridotte del display a cristalli liquidi, ne impediscono una visione chiara, soprattutto in movimento e che manca la spia della riserva, secondo noi fondamentale per utenti frettolosi, distratti o indaffarati...

COMANDI
Dal blocco cruscotto-cupolino si 'staccano' (è solo un modo di dire!) le manopole e le leve, mentre i deviatori luci rimangono solidali al primo. Da notare la presenza dell'utile 'passing': il flash abbagliante, anche se in posizione poco istintiva.
Abbinata alla leva del freno sinistro troviamo un comando che, agendo sulla leva stessa funge da utile freno a mano per le soste in salita. Nel retroscudo troviamo il blocchetto d'accensione, finalmente integrato con il comando di apertura sella, comodo.

VANI BAGAGLI0
Un minuscolo sportello nel retroscudo apre un vano utile a riporre poco più che un cellulare non troppo voluminoso.
A fianco un gancio con sicura, in materiale plastico, a cui appendere di tutto.
Il sottosella, non spaziosissimo, consente comunque lo stivaggio di un casco integrale.
Subito dietro, sempre sotto la sella troviamo il bocchettone del serbatoio carburante (da 9 litri), una posizione che ruba spazio al bagaglio e obbliga a scendere dal veicolo per fare rifornimento, scomodo.
Il portapacchi a V non offre un 'mega' piano d'appoggio, ma sufficiente per piccoli 'colli' o la piastra dell'onnipresente bauletto.

CICLISTICA
Telaio, ruote, sospensioni e freni sono mutuati direttamente dal fratello "@", un cocktail piuttosto azzeccato per guidabilità e sicurezza.
Le panciute ruote da 13 pollici, montano pneumatici tubeless da 110 mm. all'anteriore e 130 dietro.
Le classicissime sospensioni posteriori sono regolabili e si comprimono per 75 mm. La forcella telescopica con steli da 33 mm non è regolabile, ma la natura del mezzo non lo richiede, ed ha una corsa di 88 mm.
Interessante il reparto freni che combina raffinatezza ed economia con un sistema misto: disco da 220 mm con pinza a doppio pistoncino all'anteriore e tamburo da 130 mm. al retrotreno. Sono 'legati' da un sistema integrale CBS in modo tale che, azionando la leva sinistra, si agisce sul freno posteriore ed anche su quello anteriore, tanto che la stessa leva destra ne segue l'azione in modo meccanico. Volendo intervenire più incisivamente basta continuare la trazione sulla leva destra e il gioco è fatto.
Le dimensioni complessive sono 1940, 700 e 1170 mm., rispettivamente lunghezza, larghezza ed altezza, agli specchietti. L'interasse è contenuto in 1330 mm, mentre il peso è dichiarato in 120 kg, non poco, ma neppure troppo. L'altezza da terra di 130 mm permette di salire e scendere dai marciapiedi con sicurezza, mentre l'altezza della sella, posta a 795 mm metterà in imbarazzo chi non supera il metro e settanta, complici anche le sospensioni poco cedevoli, ma farà felice chi ha le gambe lunghe.
Il cavalletto laterale è disponibile a richiesta, mentre il centrale appare solido ed offre una leva ottimale per sollevare il Dylan senza sforzo.

MOTORE
Non che si veda gran che, ma il piccolo monocilindrico 4 tempi di cui è dotato il Dylan, sfoggia dei gran numeri e soluzioni sofisticate.
I dati di potenza massima parlano di 10,1 e 11,6 kW, rispettivamente per la versione 125-150 cc, mentre la coppia massima è di 11,3 e 14,2 Nm, numeri da primo della classe che promettono prestazioni davvero interessanti su strada.
Per contenere le emissioni inquinanti e offrire maggiore fluidità di erogazione, i tecnici Honda hanno adottato un sistema di immissione diretta dell'aria, a valle della valvola di scarico, denominato PGM-AI, regolato da una valvola a selinoide posta tra il filtro e il condotto dell'aria, il tutto monitorizzato dal sistema digitale d'accensione CDI.
La marmitta incorpora un elemento catalizzante che contribuisce a far rientrare il Dylan nelle, maggiormente restrittive, norme Euro 2 di prossima introduzione.
Naturalmente la trasmissione del moto avviene attraverso il classico sistema a variazione continua, qui denominato "V matic", che contraddistingue, inutile dirlo, l'intera produzione di scooter e maxiscooter 'moderni'.

CONCLUSIONI 'STATICHE'
Un mezzo pensato e realizzato (in Italia) per diventare il best seller del 2002, ripetendo i successi dei precedenti @ ed SH che hanno dettato legge nei primi posti delle classifiche.
A noi sembra che le carte ci siano tutte: la linea originale; un mix azzeccato fra telaio, freni e sospensioni, fra l'altro condivisi con i fratelli @ ed SH; motori ecologici e prestanti; un blasone che parla da solo, insomma cosa manca? Il prezzo!
2.499 Euro per il 125 e 2.719 Euro per il 150 sono quotazioni addirittura inferiore a quelle del già economico SH, quindi assolutamente concorrenziali e forse qualcosa di più...
Insomma, speriamo di trovare qualche nota stonata nella prova su strada, altrimenti non ci resta che scommettere, su quale sarà il motociclo, che concluderà il 2002 primo in classifica!

A questo punto si è fatto tardi e la fame comincia a farsi sentire, quindi veloci in centro per uno spuntino, perché nel pomeriggio ci attende una serrata batteria di test, in tutte le condizioni di utilizzo. A fra poco...

 

TEST SU STRADA >>>
pag. 3/3
<<< ANTEPRIMA 
pag. 1/3


SCHEDA 150
Cilindrata: 153 cc
Peso: 120 kg
Velocità: ND
Potenza kw: 11,6
Norme: Euro 1
Prezzo: 2.790 Euro


 

 

 

 

 

 

 

 

COPYRIGHT CyberScooter, tutti i diritti riservati, per informazioni e contatti: info@cyberscooter.it