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PREGI
Linea: Honda feeling
Guida: stabile e maneggevole
Posizione: Comoda per pilota e passeggero
Prezzo: ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 · Honda DYLAN 125
11/03/02
TEST SU STRADA
pag. 3/3
>>> Vedi anche: Anteprima, Descrizione

Dopo un veloce spuntino, eccoci pronti alla valutazione dinamica della versione dedicata ai possessori di sola patente B, ovvero la 125 cc.

POSIZIONE IN SELLA
La posizione di guida, come da tradizione Honda, risulta immediatamente familiare e l'ergonomia è pienamente rispettata, a patto di essere alti almeno un metro e settanta, altrimenti la sella risulta un po' alta e non si riescono ad appoggiare entrambi i piedi a terra. Il Dylan si rivolge quindi a clienti di statura medio/alta, che troveranno una sistemazione adeguata.
Si nota da subito la rigidità della sella, speriamo che la versione in produzione risulti addolcita, perché quella che abbiamo 'saggiato' è veramente granitica. In compenso è ottimamente conformata per pilota e passeggero, quest'ultimo gode di una svasatura per non interferire con il pilota, pur rimanendo quasi sullo stesso piano di seduta. Anche per lui/lei la posizione è azzeccata e garantisce trasferimenti in comodità anche oltre i tratti urbani.

CENTRO CITTÀ
Il traffico intenso della metropoli è il suo pane, le dimensioni compatte, il peso contenuto, il ridotto angolo di sterzo e la considerevole maneggevolezza si fanno valere. Solo sulle buche, che ormai caratterizzano la pavimentazione delle nostre città, il Dylan fa quel che può, a causa di sospensioni tarate decisamente sul rigido. Anche la prova pavé viene superata con qualche affanno, ma senza avere la sensazione che le sovrastrutture stiano per 'staccarsi' come capita a qualche collega. Il motore risulta molto dolce e progressivo, soprattutto in partenza, ma appare meno prestante dell'omologo @ 125, permettendo di partire bene al semaforo, ma non di staccare il gruppo degli altri scooteristi.

TRAFFICO VELOCE
Abbiamo percorso le arterie di collegamento veloce che stanno intorno a Milano, senza usare le tangenziali, e abbiamo messo alla frusta il propulsore. La progressione risulta costante fino ai 60/80 km/h, poi si siede un po' fino ai 100 e da lì ha un'impennata d'orgoglio che permette il raggiungimento dei 110 km/h, ma occorre un lancio di alcuni chilometri. Siamo al limite per muoversi nel traffico veloce e i sorpassi su strade veloci richiedono una certa cautela. La stabilità in velocità, sul dritto o in curva è assolutamente irreprensibile e fa' desiderare qualche cavallo in più. La frenata è sicura e progressiva, non si arriva praticamente mai al bloccaggio se non della ruota posteriore in situazioni davvero limite, ma non ci dispiacerebbe un maggior mordente all'anteriore. La frenata integrale dà subito confidenza e non abbiamo trovato controindicazioni, se non il movimento combinato delle leve, a cui si fa però subito l'abitudine. Viaggiando in due la stabilità rimane inalterata, mentre la frenata e l'accelerazione si allungano un po'.

AL LIMITE
Apparentemente il Dylan è un tranquillo scooter da trasferimenti urbani, ma in realtà nasconde, velleità sportive di prim'ordine. L'ottimo bilanciamento dei pesi, la rigidità di telaio e sospensioni, l'ottimo grip delle gomme e la loro considerevole 'spalla' consentono di giocare fra curve e controcurve con una naturalezza e un'efficacia difficile da riscontrare nella sua categoria. Dove la potenza del motore non fa' la differenza, ci si riesce ad esibire in pieghe consistenti, con il cavalletto centrale che striscia a terra (ma solo dandoci davvero dentro), facendo letteralmente scintille, come si intravede in alcune foto. In altre immagini abbiamo scherzato affiancando altri veicoli (o piloti?) ben più in difficoltà del Dylan. La frenata integrale permette di correggere le traiettorie a curva impostata anche se, frenando forte, l'effetto autoraddrizzante, naturalmente, si fa sentire.

PROTEZIONE
Come per gli altri scooter 'naked', la protezione da freddo e pioggia è solo accennata dall'affusolato scudo anteriore, mentre busto, braccia, mani e le gambe dal ginocchio in su, sono quasi totalmente esposte. Consigliamo quindi l'uso invernale di casco integrale e abbigliamento tecnico, oppure di rivolgersi ad accessori originali o dedicati come parabrezza, deflettori, paragambe e coprimanopole ormai diffusissimi su tutti i modelli in circolazione nelle nostre città. La stessa Honda ne ha una gamma piuttosto nutrita. Un bauletto posteriore si rende quasi necessario per affiancare l'essenziale sottosella che comunque contiene un casco integrale.

COSTI E CONSUMI
Data la veloce presa di contatto, non siamo riusciti a fare una stima attendibile dei consumi, ma pensiamo che i 28 km/litro, già sperimentati con l@ 125, siano credibili. Lo stesso dicasi per gli intervalli di manutenzione e il prezzo dei ricambi che, data l'origine italiana, non dovrebbero costare una fortuna, ma ci ripromettiamo di affrontare l'argomento prossimamente, in modo più articolato.

CONCLUSIONI DINAMICHE
Un buon telaio assecondato da sospensioni tarate sul rigido danno una sensibilità di prim'ordine all'avantreno e consentono una guida spigliata anche al limite.
Al contrario strade sconnesse, buche e pavé sono incassate solo in parte dal reparto ammortizzante, e in parte trasferite a pilota e passeggero.
I freni assecondano anche la guida sportiva e sopportano l'uso in due senza mostrare la corda se non in casi limite.
La potenza del motore e le prestazioni ci hanno leggermente deluso rispetto al fratello @ della medesima cilindrata, in compenso la dolcezza di funzionamento e la linearità in partenza ne hanno guadagnato.
Ottima la posizione per pilota e passeggero, ma sella troppo rigida.
Scarsa la protezione da freddo e pioggia, ma grande agilità nel traffico.
Consumi e rispetto dell'ambiente ok.

CONCLUSIONI FINALI
Alla fine della giornata, ci siamo ritrovati con Carlo Sabbatini, Responsabile Relazioni Esterne di Honda Italia, assieme ad alcuni soci del CyberScooter Club, che hanno avuto modo di provare il Dylan in anteprima assoluta, per scambiarci le impressioni sul mezzo. Sintetizzando, ci siamo dati appuntamento alla fine dell'anno, per verificare in quale delle prime tre posizioni in classifica, ritroveremo la versione da 150cc. del Dylan, seguito dal 125.
Il prodotto ha qualità statiche e dinamiche di alto livello ed un prezzo 'stracciato', inarrivabile anche alla concorrenza più spregiudicata, che però non può contare sul blasone Honda, che altro aggiungere?
Naturalmente che aspettiamo le vostre impressioni, da pubblicare, per avere un quadro ancora più chiaro di questo nuovo scooter in vendita da Pasqua 2002 presso tutti i concessionari ufficiali Honda.

Testo e foto: Fabrizio e Monica

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DIFETTI
Sella: alta e granitica
Sospensioni: rigide
Baule: solo il casco
Protezione: da completare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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