>> MALAGUTI


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA
Cilindrata: 459 cc
Peso: 204 kg
Velocità: > 160 km/h
Potenza kW: 30
Coppia Nm: 42
Norme: Euro 2
Prezzo: 5.990 Euro

 

 · Malaguti SPIDERMAX GT 500
05/10/04
ANTEPRIMA STATICA
pag 2/5
>>> Vedi anche: Anteprima progetto, Anteprima dinamica, Prova su strada, Prova del Club,

LINEA e COSTRUZIONE
Inutile cercare punti di contatto con il resto della gamma, SpiderMax introduce stili radicalmente nuovi che probabilmente segneranno le future proposte. Memore dell'impronta Madison non rinuncia ad una forte caratterizzazione che in qualche modo vuole stemperare volumi considerevoli soprattutto al posteriore.
Caratteristici ed unici nell'attuale panorama scooteristico i due radiatori laterali, sottolineati dagli estrattori con elementi cromati, inconfondibile anche l'ampio frontale con la griglia a separare i gruppi ottici oblunghi, incorporanti gli indicatori di direzione. Altro stacco con il passato l'utilizzo di retrovisori discreti che privilegiano la funzionalità all'estetica, forse memori della prima versione Madison.
Nella vista anteriore la ruota da 16 pollici e l'estesa carenatura lo fanno facilmente confondere con una moto da turismo, ruolo che del resto SpiderMax tende a ricoprire.
Bella ed high-tech la parte centrale con il telaio d'alluminio in evidenza, mentre la vista posteriore è quella che convince meno, più che altro per le dimensioni, ma mettere d'accordo la ruota da 16 pollici con un vano per due caschi integrali lascia ben poche alternative!
L'aspetto estetico finale è anche frutto di lunghe prove in galleria del vento dove si sono ottimizzati i flussi d'aria che lambiscono pilota e passeggero.
Qualità dei materiali e verniciatura ci sono sembrati generalmente buoni, con limitati margini di miglioramento nella chiusura dell'ampio baule posteriore.

STRUMENTAZIONE
Ricchissima la strumentazione, anche se meno accattivante di quanto le numerose funzioni e la posizione in evidenza avrebbero fatto sperare. Tutto è raccolto in un'unica palpebra con indicatore analogico della velocità, display digitale e spie laterali. Per quanto riguarda il numero di funzioni del 'computerino' di bordo sappiate che l'argomento occupa sette fogli A4 della cartella stampa! Il consiglio è d'impratichirsi da fermo, manuale alla mano, anche se le varie funzioni sono comodamente selezionabili con un tasto al manubrio, eventualmente durante la guida. Fra le principali funzioni: velocità massima raggiunta e quella media di percorso, contagiri, orologio, consumo medio, temperatura ambientale con indicatore ghiaccio, temperatura liquido refrigerante e livello benzina, contachilometri totale e parziale, indicazione interventi di manutenzione ed altro ancora, si può persino variare il colore di fondo dello strumento. Si potrebbe forse ambire all'esposizione contemporanea di più funzioni, senza selezionarle in alternativa, ma facendo le medesime considerazioni sulla concorrenza si capisce di essere al vertice di quanto attualmente disponibile.

COMANDI
I comandi al manubrio sono gli stessi, colorati, delle famiglie Madison e PhantomMax, ritroviamo anche il pulsante d'accensione luci, scomparso sulla concorrenza per via della recente legislazione italiana, ma che consideriamo un plus in talune situazioni.
Il blocchetto d'avviamento, posto al centro del retroscudo, permette di accedere ai vari bauli con una semplice rotazione, anche a motore acceso: molto comodo e non così diffuso fra i competitor, anche di ben altro listino.
Il tappo del serbatoio carburante é al centro del tunnel, comodo da utilizzare senza scendere dalla sella.
Peccato che manchi il freno di stazionamento, indispensabile per l'utilizzo turistico di uno scooter da due quintali.
La sella del pilota ha lo schienalino regolabile longitudinalmente, per adattarsi alle varie taglie, ma occorre agire su due brugole, avremmo preferito un 'comando' più agevole.

VANI BAGAGLIO
Veniamo così ai tanto ambiti vani bagaglio, capaci di condizionare l'acquisto di uno scooter piuttosto che di un altro, a nostro avviso la ricerca di spazio sempre maggiore è forse eccessiva, ma Malaguti non ha voluto rischiare, offrendo un sottosella in grado di ospitare comodamente due caschi integrali oppure una valigia 48ore. Naturalmente è illuminato e con presa di corrente. Siamo al top di quanto viene attualmente offerto anche se qualche concorrente può vantare un vano più regolare. A questo proposito va però ricordato che stiamo parlando di uno scooter con ruota posteriore da 16 pollici e l'unico altro scooter con questa soluzione, l'Aprilia Scarabeo 500 il sottosella non lo possiede proprio. Pensiamo che in Malaguti abbiano fatto quasi un miracolo e il posteriore giunonico ne è l'inevitabile conseguenza.
Al contrario nel retroscudo lo spazio è davvero minuscolo, praticamente limitato ad un un paio di guanti estivi o al cellulare, ma anche in questo caso va considerato l'ingombro del doppio radiatore laterale.
Se serve altro spazio è previsto un baule posteriore da montare direttamente sul portapacchi predisposto. In combinazione con il baule possono essere montati anche ammortizzatori reggisella più rigidi, visto che in questo caso devono sostenere anche il peso del baule, ogni volta che viene sollevato per accedere al sottosella.

CICLISTICA
La ciclistica è al vertice del mondo maxiscooter e non nasconde di volersi confrontare anche con il segmento delle moto da turismo entry level.
Tutto parte dal telaio portante in alluminio pressofuso, denominato V-Box che collega il cannotto di sterzo all'attacco del motore, i tubi in acciaio si occupano poi di sostenere il posteriore, le carenature e la pedana. Non è escluso che a partire dall'ossatura in alluminio si possano in futuro declinare altri modelli, più sportivi, più compatti etc. sarà il mercato a determinarlo.
Al cannotto di sterzo è collegata una forcella Paioli a doppia piastra, come nelle moto e in pochissimi altri scooter, con steli da 41mm, perno in asse ad ampia escursione: 120mm. Al retrotreno gli ammortizzatori regolabili (corsa 75mm) sfruttano il motore come forcellone oscillante, abbinato ad un braccio in alluminio sul lato opposto.
Altro punto forte le ruote da 16 pollici con pneumatici (Maxxis) di ampia sezione, pur senza 'esagerare': 120/80 e 150/70 davanti e dietro.
Tre dischi, da 270mm davanti e 260mm dietro, caratterizzano l'impianto frenante ad azionamento combinato. La leva sinistra comanda il disco posteriore e quello anteriore, con una valvola ripartitrice, mentre quella destra il restante disco anteriore. Tutte le pinze sono a doppio pistoncino, quelle anteriori anche flottanti. La logica vuole la leva sinistra con funzione di rallentamento abituale e quella destra da utilizzare in caso di necessità.
Ed eccoci alle misure caratteristiche, che hanno stupito anche noi, risultando inferiori a quello che l'impatto visivo farebbe presupporre. Dell'interasse abbiamo già detto: 1490mm non hanno eguali fra gli scooter di pari cilindrata e sono anche inferiori a numerosi 250cc, per fare dei paragoni diciamo che l'altro 500cc con ruote da 16", l'Aprilia Scarabeo 500, raggiunge la misura record di 1605mm, mentre il 'compatto' Yamaha Majesty 250 arriva a 1535. Certamente la sola misura d'interasse non è esaustiva delle doti ciclistiche di un due ruote, ma può fornire utili indicazioni 'di base', ricordiamo che più questa misura è contenuta e più aumenta 'idealmente' la sua maneggevolezza, a dispetto della stabilità.
La lunghezza massima di 2240mm è superiore di 10mm a quella dello Yamaha Majesty 400, ma inferiore ai 2310 dello Scarabeo 500. Rimane consistente il dato sulla larghezza che con i suoi 810mm lo accomuna al Suzuki Burgman 650, mentre lo Scarabeo 500 si ferma a 785.
Buone notizie per quanto riguarda l'altezza sella, abituale 'punto debole' degli scooter Malaguti, visto che 760mm sono abbordabili ai più ed in linea con i 750mm di Burgman 650 o Majesty 400 e lontani dai 795 dello Yamaha Tmax 500 e dagli 800 dello Scarabeo 500.
In conclusione il peso, dichiarato in 204kg, non si discosta più di tanto dai 201 del Majesty 400 e dai 206 del Piaggio X9 500 Evo, mentre si avvantaggia nei confronti dei 217 e 220kg, dichiarati rispettivamente per Aprilia Atlantic e Scarabeo 500.
Serbatoio carburante da 14,5 litri e tre colori disponibili: argento metallizzato, titanium (opaco) e blu notte metallizzato (praticamente nero).

MOTORE
Che altro dire sulla diffusa unità Piaggio che equipaggia Aprilia Atlantic e Scarabeo 500, Piaggio Beverly ed X9 500, fino al Gilera Nexus 500? Che si tratta di un monocilindrico da 459cc (460 per gli altri?!) con distribuzione monoalbero a camme in testa con 4 valvole e sistema ad iniezione elettronica Magneti Marelli con interruttore di sicurezza anticaduta. Rapporto di compressione 10,5:1, alesaggio e corsa di 92 x 69mm e cambio a variazione continua CVT. La versione montata su Spidermax è omologata Euro 2 ed accreditata di 30kW a 7.250 giri di potenza massima con una coppia di 42Nm a 6.000 giri.

QUOTAZIONE
Franco concessionario parliamo di 5.990 euro, una richiesta che consideriamo concorrenziale con l'attuale panorama di competitor da 500 ed anche 400cc, soprattutto tenendo presente la ciclistica fuori dal comune mixata all'ampia disponibilità di spazio per i bagagli. Il competitor più vicino per dotazione ciclistica: lo Scarabeo 500 vale 6.340 Euro, mentre il Piaggio X9 500 Evo passa dai 5.795 ai 6.195 a seconda dell'allestimento. Anche i giapponesi da 400cc non sono da meno con quotazioni di 5.998 e 5.999 rispettivamente per Suzuki Burgman 400 e Yamaha Majesty 400. Isola felice l'Aprilia Atlantic 500 offerto all'incredibile prezzo di 4.990 euro, mentre il fratellino Madison 400 si ferma a 4.985.

L'analisi continua con le doti dinamiche...

Testo: Fabrizio Villa
Foto: Alex Foto, Fabrizio Villa

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