Dopo l'anteprima che vi
abbiamo presentato in settembre e le prime
immagini 'dal vivo' al salone di Monaco, eccoci
finalmente alla presentazione stampa. Ambientazione scelta:
la spettacolare costiera Amalfitana,
con base ad Amalfi e 'test ride' sulle impegnative strade
lungo il mare.
Presente all'evento tutto lo staff internazionale MBK,
che ha presentato, nel migliore dei modi, un modello innovativo
e concreto al tempo stesso
come Kilibre.
Punto di partenza per tutto il progetto, coniugare i vantaggi
nella guida dei 'ruote alte' con il comfort dei maxiscooter,
strizzando l'occhio a quel best seller chiamato Yamaha
Tmax.
Pensato e realizzato per il mercato
italiano, viene prodotto negli stabilimenti francesi
MBK, dove si monta anche il motore prodotto in Italia
da Minarelli.
Un veicolo destinato a muoversi disinvolto nel traffico
urbano, ma anche in grado di accompagnarci in tranquilli
week-end al mare o ai monti.
La costiera Amalfitana non ha certo simulato le condizioni
di traffico caotico delle metropoli, ma quelle di un'indimenticabile
gita in una delle zone più belle del mondo certamente
si.
In questa prima parte parliamo del veicolo e dei suoi
contenuti 'statici', mentre nel test
su strada analizziamo anche le sue doti dinamiche.
LINEA
Dopo le prime reazioni di 'spiazzamento', non solo a parer
nostro, ma anche della maggior parte dei colleghi presenti,
questo stile anticonformista
comincia a fare breccia con le sue linee
pulite ed essenziali, che comunicano solidità
e sicurezza.
Belli gli abbinamenti cromatici delle differenti plastiche,
con dettagli molto curati e sobriamente disegnati. Ne
risulta un oggetto di design,
dall'approccio non immediato, ma che affascina per la
pulizia delle linee e che attirerà irresistibilmente
chi cerca qualcosa di differente.
STRUMENTAZIONE
Gli stessi concetti di design si ritrovano nella 'pulitissima'
strumentazione, ben visibile al centro del manubrio. Questo
non vuol dire che sia avara d'informazioni, anzi rappresenta
uno degli esempi più completi
e al tempo stesso semplici da utilizzare.
Tre elementi circolari rappresentano analogicamente la
quantità di carburante
(con spia della riserva),
la velocità, la temperatura del liquido di raffreddamento
e lo stato di carica della batteria. Quattro spie segnalano
frecce, anabbaglianti ed abbaglianti. Più in basso
un display digitale offre una serie di utili informazioni:
contachilometri totale e due
parziali; tempo trascorso e velocità
media; orologio digitale; temperatura
esterna e presenza di ghiaccio; km
percorsi in riserva; tagliando programmato. Il
tutto selezionabile da due ampi pulsanti laterali.
COMANDI
Metallo satinato per i blocchetti al manubrio con pulsanti
ben spaziati e nella posizione in cui ci si aspetta di
trovarli, comodi e ben costruiti. Manca (ormai)
l'interruttore luci, queste si accendono automaticamente
solo un secondo dopo l'avvenuto
avviamento del motore. Nessun problema di sovraccarico
quindi per la batteria.
Buona la visibilità offerta dagli specchi
retrovisori, peraltro ben posizionati.
L'apertura della sella è comandata direttamente dal
blocchetto d'accensione e non ha perso un colpo.
Sotto la sella è posizionato il
tappo per il rifornimento di carburante, in una
posizione un po' angusta e che obbliga a parcheggiare
e a scendere di sella.
Facilmente azionabile anche stando seduti il cavalletto
laterale, che impedisce l'avviamento del motore,
ma che lascia lo scooter un po' troppo verticale. Minimo
comunque lo sforzo per porre il Kilibre sul solido cavalletto
centrale.
VANI BAGAGLIO
Ampi e sfruttabili nel retroscudo, dove dispone di un
vano centrale con serratura, completo di presa
di corrente 12volt e di un ulteriore spazio sulla
sinistra con chiusura a scatto. Utili per guanti, documenti,
cellulare e macchina fotografica. C'è anche il gancio
appendiborse con sicura, a fianco del blocchetto d'accensione.
Non altrettanto capiente il sottosella
che può ospitare praticamente solo un casco integrale/modulare,
ma non una valigia 24ore. Vista la presenza di ruote da
'soli' 14 pollici, ci saremmo aspettati di più.
CICLISTICA
Da questo punto di vista si presenta decisamente ben dotato.
Innanzitutto la scelta di ruote in lega con diametro da
14 pollici ed ampi canali,
per montare pneumatici tubeless sovradimensionati, allo
scopo di fornire il giusto mix fra maneggevolezza e stabilità.
Le gomme, della francese
Michelin, hanno diametro
di 120/80 all'anteriore e
ben 150/70 posteriormente.
Le sospensioni offrono escursioni
superiori alla media, in particolare 116mm
davanti e 120mm dietro. La
massiccia forcella a perno
trascinato, ha steli dal diametro di 38mm
e la coppia d'ammortizzatori posteriori
è regolabile nel precarico molla.
Dimensioni abbondanti anche al capitolo freni:
il disco anteriore raggiunge i 270mm
e il posteriore i 240mm (misure
adottate da concorrenti di cilindrata doppia). Belle
le pinze freno realizzate
da Brembo e dotate di doppio
pistoncino.
Peccato che la frenata non sia gestita da un sistema
integrale, una scelta 'sponsorizzata' da CyberScooter
che la ritiene preferibile a quella, forse più motociclistica,
a freni separati, ma sappiamo che molti la pensano diversamente...
Manca il freno di stazionamento.
Sufficientemente compatte le misure: 2037mm
di lunghezza, 969 di larghezza
e 1469 di altezza al parabrezza.
Un po' alta la sella posta a 775mm.
L'interasse è di 1480mm,
lo stesso dello Skyliner 125/150 e ben lontano dai 1535mm
dello Skyliner 250: da ciò ne dovremmo dedurre la
maneggevolezza.
164kg il peso
a secco dichiarato, in questo caso 8kg in più
del già citato Skyliner 250, probabilmente per via
del più corposo reparto ciclistico.
11,7 litri il contenuto del
serbatoio carburante.
Tutte le plastiche utilizzate per la carrozzeria
sono solide, ben realizzate e montate ad arte. Ogni particolare
appare studiato, non ci sono praticamente viti a vista
e dettagli come le pedane pieghevoli del passeggero e
le maniglie posteriori, entrambe in alluminio
massiccio sono un piacere.
MOTORE
La base di partenza è il riuscito propulsore che
già equipaggia lo Skyliner 250, ma è stato oggetto
di una serie di migliorie che interessano principalmente
la parte termica, oltre al
gruppo trasmissione ed altri particolari al fine di ottenere
una maggiore fluidità e prontezza
nell'erogazione sin dai regimi più bassi. La cilindrata
è salita da 249 a 264cc
grazie ad un alesaggio maggiorato di due millimetri, ma
siamo un po' lontani dai paventati 300cc suggeriti dalla
denominazione, una già vista operazione di marketing...
Per il resto il propulsore è un due valvole raffreddato
a liquido ed alimentato a carburatore. Le prestazioni
dichiarate parlano di 15,2kW
a 7500 giri di potenza massima
e 21,6Nm a 6000 giri di coppia
massima. Valori piuttosto simili al propulsore di 'soli'
249cc, ma l'erogazione e la piacevolezza di un propulsore
difficilmente si evincono da pochi valori numerici, quindi
rimandiamo il giudizio alla
prova su strada.
OPTIONAL
Numerosi erano già montati su una versione 'full
optional' presente ad Amalfi ed altri ancora sono in via
di approntamento. Abbiamo visto: l'utile bauletto
coordinato, montato su di un massiccio portapacchi;
lo schienalino per il passeggero;
il kit deflettori paragambe;
il parabrezza maggiorato.
Saranno disponibili alla data di commercializzazione:
l'antifurto elettronico e
la catena; il coprisella; la 'copertina'
paragambe e le muffole paramani
invernali.
CONCLUSIONI STATICHE
Dicevamo all'inizio che Kilibre si presenta innovativo
e concreto al tempo stesso.
Innovativo nell'immagine
lo è senz'altro, ma anche l'equilibrio ricercato
a livello ciclistico è innovativo per il mix che
propone.
Concreto per la qualità
costruttiva, per la dotazione ciclistica al vertice della
sua classe e per l'affidabile propulsore ulteriormente
affinato.
Qualche pecca può essere trovata nel modesto
spazio sottosella e nella cilindrata
effettiva assimilabile alla classe 250cc.
Interessante il prezzo di
4990 euro chiavi in mano,
bloccato da gennaio (data d'inizio distribuzione)
a marzo 2003, a cui andrà, solo successivamente,
aggiunta la 'messa in strada'. Particolarmente
interessante se pensiamo che lo Skyliner 250 vale, di
listino, ben 6081 euro
Testo: Fabrizio
Villa
Foto: ufficiali MBK, Fabrizio
Villa
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