>> MBK



SCHEDA
Cilindrata: 264 cc
Peso: 164 kg
Velocità: ND
Potenza: 15,2 kW
Norme: Euro 2
Prezzo: 4.490 F.P.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 · MBK KILIBRE 300
11/11/02
DESCRIZIONE
pag. 2/5
Vedi anche: Anteprima, Test su strada, Prova Fabio jacopini, Prova Fabio Scotti

Dopo l'anteprima che vi abbiamo presentato in settembre e le prime immagini 'dal vivo' al salone di Monaco, eccoci finalmente alla presentazione stampa. Ambientazione scelta: la spettacolare costiera Amalfitana, con base ad Amalfi e 'test ride' sulle impegnative strade lungo il mare.

Presente all'evento tutto lo staff internazionale MBK, che ha presentato, nel migliore dei modi, un modello innovativo e concreto al tempo stesso come Kilibre.
Punto di partenza per tutto il progetto, coniugare i vantaggi nella guida dei 'ruote alte' con il comfort dei maxiscooter, strizzando l'occhio a quel best seller chiamato Yamaha Tmax.
Pensato e realizzato per il mercato italiano, viene prodotto negli stabilimenti francesi MBK, dove si monta anche il motore prodotto in Italia da Minarelli.
Un veicolo destinato a muoversi disinvolto nel traffico urbano, ma anche in grado di accompagnarci in tranquilli week-end al mare o ai monti.

La costiera Amalfitana non ha certo simulato le condizioni di traffico caotico delle metropoli, ma quelle di un'indimenticabile gita in una delle zone più belle del mondo certamente si.
In questa prima parte parliamo del veicolo e dei suoi contenuti 'statici', mentre nel test su strada analizziamo anche le sue doti dinamiche.

LINEA
Dopo le prime reazioni di 'spiazzamento', non solo a parer nostro, ma anche della maggior parte dei colleghi presenti, questo stile anticonformista comincia a fare breccia con le sue linee pulite ed essenziali, che comunicano solidità e sicurezza.
Belli gli abbinamenti cromatici delle differenti plastiche, con dettagli molto curati e sobriamente disegnati. Ne risulta un oggetto di design, dall'approccio non immediato, ma che affascina per la pulizia delle linee e che attirerà irresistibilmente chi cerca qualcosa di differente.

STRUMENTAZIONE
Gli stessi concetti di design si ritrovano nella 'pulitissima' strumentazione, ben visibile al centro del manubrio. Questo non vuol dire che sia avara d'informazioni, anzi rappresenta uno degli esempi più completi e al tempo stesso semplici da utilizzare.
Tre elementi circolari rappresentano analogicamente la quantità di carburante (con spia della riserva), la velocità, la temperatura del liquido di raffreddamento e lo stato di carica della batteria. Quattro spie segnalano frecce, anabbaglianti ed abbaglianti. Più in basso un display digitale offre una serie di utili informazioni: contachilometri totale e due parziali; tempo trascorso e velocità media; orologio digitale; temperatura esterna e presenza di ghiaccio; km percorsi in riserva; tagliando programmato. Il tutto selezionabile da due ampi pulsanti laterali.

COMANDI
Metallo satinato per i blocchetti al manubrio con pulsanti ben spaziati e nella posizione in cui ci si aspetta di trovarli, comodi e ben costruiti. Manca (ormai) l'interruttore luci, queste si accendono automaticamente solo un secondo dopo l'avvenuto avviamento del motore. Nessun problema di sovraccarico quindi per la batteria.
Buona la visibilità offerta dagli specchi retrovisori, peraltro ben posizionati.
L'apertura della sella è comandata direttamente dal blocchetto d'accensione e non ha perso un colpo.
Sotto la sella è posizionato il tappo per il rifornimento di carburante, in una posizione un po' angusta e che obbliga a parcheggiare e a scendere di sella.
Facilmente azionabile anche stando seduti il cavalletto laterale, che impedisce l'avviamento del motore, ma che lascia lo scooter un po' troppo verticale. Minimo comunque lo sforzo per porre il Kilibre sul solido cavalletto centrale.

VANI BAGAGLIO
Ampi e sfruttabili nel retroscudo, dove dispone di un vano centrale con serratura, completo di presa di corrente 12volt e di un ulteriore spazio sulla sinistra con chiusura a scatto. Utili per guanti, documenti, cellulare e macchina fotografica. C'è anche il gancio appendiborse con sicura, a fianco del blocchetto d'accensione.
Non altrettanto capiente il sottosella che può ospitare praticamente solo un casco integrale/modulare, ma non una valigia 24ore. Vista la presenza di ruote da 'soli' 14 pollici, ci saremmo aspettati di più.

CICLISTICA
Da questo punto di vista si presenta decisamente ben dotato. Innanzitutto la scelta di ruote in lega con diametro da 14 pollici ed ampi canali, per montare pneumatici tubeless sovradimensionati, allo scopo di fornire il giusto mix fra maneggevolezza e stabilità. Le gomme, della francese Michelin, hanno diametro di 120/80 all'anteriore e ben 150/70 posteriormente.
Le sospensioni offrono escursioni superiori alla media, in particolare 116mm davanti e 120mm dietro. La massiccia forcella a perno trascinato, ha steli dal diametro di 38mm e la coppia d'ammortizzatori posteriori è regolabile nel precarico molla.
Dimensioni abbondanti anche al capitolo freni: il disco anteriore raggiunge i 270mm e il posteriore i 240mm (misure adottate da concorrenti di cilindrata doppia). Belle le pinze freno realizzate da Brembo e dotate di doppio pistoncino.
Peccato che la frenata non sia gestita da un sistema integrale, una scelta 'sponsorizzata' da CyberScooter che la ritiene preferibile a quella, forse più motociclistica, a freni separati, ma sappiamo che molti la pensano diversamente...
Manca il freno di stazionamento.
Sufficientemente compatte le misure: 2037mm di lunghezza, 969 di larghezza e 1469 di altezza al parabrezza. Un po' alta la sella posta a 775mm. L'interasse è di 1480mm, lo stesso dello Skyliner 125/150 e ben lontano dai 1535mm dello Skyliner 250: da ciò ne dovremmo dedurre la maneggevolezza.
164kg il peso a secco dichiarato, in questo caso 8kg in più del già citato Skyliner 250, probabilmente per via del più corposo reparto ciclistico.
11,7 litri il contenuto del serbatoio carburante.
Tutte le plastiche utilizzate per la carrozzeria sono solide, ben realizzate e montate ad arte. Ogni particolare appare studiato, non ci sono praticamente viti a vista e dettagli come le pedane pieghevoli del passeggero e le maniglie posteriori, entrambe in alluminio massiccio sono un piacere.

MOTORE
La base di partenza è il riuscito propulsore che già equipaggia lo Skyliner 250, ma è stato oggetto di una serie di migliorie che interessano principalmente la parte termica, oltre al gruppo trasmissione ed altri particolari al fine di ottenere una maggiore fluidità e prontezza nell'erogazione sin dai regimi più bassi. La cilindrata è salita da 249 a 264cc grazie ad un alesaggio maggiorato di due millimetri, ma siamo un po' lontani dai paventati 300cc suggeriti dalla denominazione, una già vista operazione di marketing...
Per il resto il propulsore è un due valvole raffreddato a liquido ed alimentato a carburatore. Le prestazioni dichiarate parlano di 15,2kW a 7500 giri di potenza massima e 21,6Nm a 6000 giri di coppia massima. Valori piuttosto simili al propulsore di 'soli' 249cc, ma l'erogazione e la piacevolezza di un propulsore difficilmente si evincono da pochi valori numerici, quindi rimandiamo il giudizio alla prova su strada.

OPTIONAL
Numerosi erano già montati su una versione 'full optional' presente ad Amalfi ed altri ancora sono in via di approntamento. Abbiamo visto: l'utile bauletto coordinato, montato su di un massiccio portapacchi; lo schienalino per il passeggero; il kit deflettori paragambe; il parabrezza maggiorato. Saranno disponibili alla data di commercializzazione: l'antifurto elettronico e la catena; il coprisella; la 'copertina' paragambe e le muffole paramani invernali.

CONCLUSIONI STATICHE
Dicevamo all'inizio che Kilibre si presenta innovativo e concreto al tempo stesso.
Innovativo nell'immagine lo è senz'altro, ma anche l'equilibrio ricercato a livello ciclistico è innovativo per il mix che propone.
Concreto per la qualità costruttiva, per la dotazione ciclistica al vertice della sua classe e per l'affidabile propulsore ulteriormente affinato.
Qualche pecca può essere trovata nel modesto spazio sottosella e nella cilindrata effettiva assimilabile alla classe 250cc.
Interessante il prezzo di 4990 euro chiavi in mano, bloccato da gennaio (data d'inizio distribuzione) a marzo 2003, a cui andrà, solo successivamente, aggiunta la 'messa in strada'. Particolarmente interessante se pensiamo che lo Skyliner 250 vale, di listino, ben 6081 euro

Testo: Fabrizio Villa
Foto: ufficiali MBK, Fabrizio Villa

 

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