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ABBIGLIAMENTO
Casco:
Arai SZ/m
Giacca:
Tucano Urbano Xerses

 

 

 · PIAGGIO BEVERLY S 250ie
11/05/06
ANTEPRIMA SU STRADA
pag. 1/1

Con l'anteprima su strada del Beverly S 250ie si conclude la presentazione della triade di modelli lanciati da Piaggio in una recente conferenza stampa milanese.
L’evento riconferma la strategia di leadership europea attraverso il lancio, opportunamente primaverile, di alcuni nuovi prodotti e in particolare di una linea 'trasversale' caratterizzata dal suffisso 'S', che denota gli allestimenti più sportivi di modelli conosciuti. È stato fatto dapprima per Liberty 125/200 ed ora anche Beverly 250ie è disponibile sia in versione 'standard' che in quella 'S' caratterizzata da livree e dettagli più grintosi.
Con l'occasione i motori 250 di entrambe le versioni, passano dal carburatore all'iniezione elettronica, per rispondere alle più restrittive norme antinquinamento Euro 3.
E non potrebbe essere altrimenti, vista l’immagine della corrente campagna pubblicitaria Piaggio che fa leva sullo slogan “liberi tutti” offrendo al cliente una concreta possibilità di fuga dal traffico, e dai blocchi...
La prova si è svolta in Milano quindi tiene in maggiore considerazione il comportamento urbano piuttosto che quello in gita, magari a pieno carico, o la protettività da sfavorevoli agenti atmosferici.
Il ben noto modello Piaggio che più di altri ha portato al successo lo scooter a ruote alte, trae beneficio del secondo aggiornamento sostanziale nel suo ciclo di vita, dopo l’adozione, nel 2004, del più moderno e ricco di coppia, motore 250 in sostituzione del 200. Oggi si è ulteriormente evoluto grazie all’iniezione elettronica controllata da sonda lambda che gli ha valso l’omologazione alla più restrittiva norma Euro 3.

LINEA/DOTAZIONE
In questa prova mi soffermo sull'esclusiva versione 'S', come sport, con colore da una tavolozza di grigi in finitura mat, ruote e specchi neri, che gli donano un aspetto stiloso e raffinato. Le differenze funzionali rispetto al modello conosciuto riguardano il parabrezza, ora più 'raccolto' e la sella intonata al resto della colorazione, con nuovi materiali che paiono far sopportare meglio il calore estivo.
La cornice che ingloba gli strumenti, ora satinata, non abbaglia più nelle giornate di sole coma accadeva in precedenza, per il resto la dotazione comprende tachimetro con scala in km e miglia, contachilometri meccanico, spia immobilizer, pressione olio, indicatore temperatura liquido refrigerante, livello carburante con spia riserva, luci frecce e check iniezione, con alla sommità l'orologio digitale.
Anche i comandi al manubrio sono passati dal cromo al satinato, ma replicano la funzionalità conosciute, risultando privi del comando per l'accensione delle luci e 'orfani' dei pulsanti utilizzati nell'X8 per aprire il doppio vano bagagli.
Di facile utilizzo le leve al manubrio ed ampi, ma non ingombrati, gli specchi retrovisori.
L’adozione nell’allestimento “S” di un parabrezza ridotto dona sì una linea più filante, ma ne diminuisce anche la protezione aerodinamica.
Il sottosella, se si ricorda che il Beverly 250 ha ruote da 16 pollici, è sufficientemente capiente, oltre ad essere illuminato e dotato di alimentazione a 12 volt. La ridotta profondità non permette però l’alloggiamento di un casco che non sia il demi-jet Piaggio. L'apertura della sella è comodamente ottenibile tramite un tasto nel retroscudo, o una leva all'interno del vano anteriore.
Proprio questo vano, sotto chiave e sdoppiato all'interno, risulta utile per piccoli oggetti, mentre il gancio portaborse, poco sopra, per oggetti più voluminosi.
Il portapacchi posteriore consente poi il montaggio di un bauletto opzionale, e dispone di un supporto esterno per fissare due caschi sotto chiave.
Anche le protezioni laterali. con finiture nere e cromo. possono aggiungere spazio ai bagagli, nascondono infatti gli agganci per le borse laterali accessorie.

CICLISTICA
Non sono presenti variazioni rispetto alla consueta versione 250. Il telaio è tubolare a doppia culla in acciaio ad alta resistenza, la sospensione anteriore si giova di una forcella telescopica, con steli di 35 mm di diametro e una corsa di 104 mm, con la posteriore dotata di doppio ammortizzatore con precarico regolabile (4 posizioni) e corsa di 90 mm.
I freni, entrambi a disco da 260mm di diametro, hanno all’anteriore una pinza flottante a doppio pistoncino e al posteriore una pinza flottante a pistoncino contrapposto.
I cerchi in lega d'alluminio, da sedici pollici, montano pneumatici tubeless 110/70 all’anteriore e 140/70 al posteriore.
La nuova versione non è stata occasione per l’introduzione dell’ABS.

PROPULSORE
Sostanziosa novità è l'adozione del propulsore Quasar ad iniezione elettronica che porta Beverly 250 nell'era degli Euro 3. Discriminante sempre più importante nella scelta di uno scooter, fermo restando che le bizze dei nostri amministratori, non ne determinano la certezza d'uso.
Il propulsore Quasar i.e., da 244cc, utilizzato per la prima volta sulla Vespa GTS 250, rappresenta un'evoluzione sostanziosa del Quasar a carburatori utilizzato nel modello precedente, tanto che, al di là del nome, può essere considerato un motore nuovo. Cambiano infatti sia il gruppo termico che l'imbiellaggio, volano, frizione, trasmissione e scarico. Si è ottenuto un'elevata riduzione degli attriti e della rumorosità, che ne fanno uno dei motori più evoluti attualmente disponibili.
Si tratta ovviamente di un monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddato a liquido, monoalbero a camme in testa con 4 valvole. Sviluppa una potenza di 16,2kW a 8250giri e una coppia di 20,2Nm a 8500giri.
La velocità massima dichiarata è di 125 per la versione 'standard' e 126 per quella 'S', forse attribuibile al parabrezza ridotto. Il consumo nel ciclo ECE40 raggiunge i 26km/litro, uno in più del modello a carburatore.

TEST SU STRADA
Il Beverly si guida seduti col busto leggermente in avanti, non permette di appoggiare i piedi al retroscudo, ma in compenso la posizione permette di sentirsi dentro, non solo appoggiati al mezzo. Il peso contenuto e la pedana stretta ne fanno un veicolo adatto, fin dall’inizio, anche ai guidatori con meno esperienza o di taglia compatta.
Il dislivello guidatore/passeggero della sella è nella media e permette al pilota di godere di un piccolo, ma avvertibile, schienalino.
L'esemplare in prova ha gli ammortizzatori a precarico 2 e pneumatici già rodati, metto lo zainetto nel gancio retroscudo e lo avvio. Si accende silenziosamente, regolarità assoluta al minimo anche a freddo e totale assenza di vibrazioni.
Uscendo da palazzo Reale mi avvio prudentemente per prendere un po’ di confidenza, per spingere maggiormente dopo poco.
Al semaforo scatta da subito in una progressione regolare e passo a verificare il comportamento sul selciato; il Beverly “S” se la cava benissimo, quando la pavimentazione o le rotaie del tram ostacolano con impuntamenti, questi si risolvono con un colpetto di gas.
Le sospensioni paiono assorbire bene fino a velocità più che buone (e oltre il consigliabile su quella superficie).
La forcella è rapida e su questo fondo arriva 'a pacco' solo a velocità in cui anche motociclette più dotate, vedi enduro, iniziano ad avere dei problemi.
L’arrivo sull’asfalto permette di apprezzare l’assoluta silenziosità e assenza di vibrazioni.
Nell’ambito urbano, il suo scatto è paragonabile e in alcuni casi superiore a mezzi di potenza più elevata, anche grazie all'efficacia di una trasmissione perfettamente a punto.
Le restrizioni dell'Euro 3 non hanno richiesto nessun sacrificio di prestazioni e l’iniezione elettronica gli ha spianato la strada, partendo da una regolarità già buona per raggiungere l'eccellenza, tanto che fino a tre quarti della velocità massima la spinta è sempre pronta al comando.
Il freno motore però si avverte solo togliendo gas alle alte velocità, come avviene per la stragrande maggioranza degli scooter.
Continuo a provarne spunto e velocità nei vialoni, apprezzando la buona stabilità fino a velocità notevoli per il mezzo e alle generali caratteristiche dinamiche; il Beverly 250 non richiede una guida smaliziata, anzi è un mezzo prevedibile che premette una condotta intuitiva e rilassata.
Rilassata almeno fino ai cento orari, visto che oltre - il ridotto cupolino - impone uno sforzo superiore alla media, non lontano da quello richiesto da moto naked semicarenate. Corretto anche il comportamento nei curvoni, con oscillazioni contenute, esaltate solo dalle scie dei mezzi pesanti.
Senza esercitare eccessivo sforzo sulle leve la frenata è pronta, abbastanza ben modulabile e - sull’asfalto - con stabilità direzionale mantenuta fino al limite.
Rientro in centro e negli inevitabili ammassi al semaforo le dimensioni contenute e la leggerezza - che non fa mai temere per l’equilibrio - si apprezza con scarsissime necessità di appoggiare il piede, se non proprio da fermi;
Talvolta, marciando a velocità ridottissime si accende la ventola che riporta la temperatura del motore al valore normale, in una decina di secondi.
Quando occorre ridurre la velocità fino a pochi km/h - molto frequente nei centri urbani - si avverte la regolarità della trasmissione che rimane in presa senza strappi.
Prima di riconsegnarlo controllo la temperatura della trasmissione che non è oltre il tiepido.

ACCESSORI
Il catalogo Piaggio è piuttosto fornito, con prodotti che si adattano indifferentemente ai vari modelli da 125 a 500cc. Si va dal parabrezza maggiorato al bauletto con schienalino, passando per le borse laterali per finire agli antifurti e ai teli coprigambe e copriscooter.

COMPETITOR
I quarto di litro a ruote alte sono al centro dell'attenzione e l'offerta nutrita, ma Beverly 250ie è l'unico, per il momento, a potersi fregiare dell'iniezione elettronica e dell'omologazione Euro 3. Possono considerarsi concorrenti l'Aprilia Scarabeo 250, motorizzato Piaggio Quasar a carburatore, il Malaguti Password 250 con pedana piatta e propulsore Minarelli/Yamaha e il recentissimo Kymco People S 250. con motore 'autoctono', doppio freno a disco anteriore e la quotazione più aggressiva del lotto. Non totalmente coerente il confronto con il giapponese (prodotto in Italia) Yamaha Versity XC 300, che utilizza ruote da 14", pur essendo simile per destinazione d'uso.
Guardando in casa, non è escluso un confronto con il neonato Beverly 400ie, vantaggioso per chi prevede un maggior utilizzo in extraurbano o desidera solo un po' di potenza in più, in cambio di pesi e ingombri da 500 però.

CONCLUSIONI
È uno scooter aggiornato nello stile, particolarmente in questa versione, con un motore evoluto, molto fluido e potente, accoppiato ad una trasmissione a punto, che grazie a peso e dimensioni non eccessive permette prestazioni interessanti e una guida libera da condizionamenti, anche ecologici.
La capacità di carico - tenuto conto delle ruote alte - è buona e facilmente incrementabile con borse, bauletto e sfruttando lo spazio retroscudo.
La protezione aerodinamica invece non è il suo forte, soprattutto in questa versione 'S' con microparabrezza.
La destinazione d’uso sarà allora preferibilmente urbana, anche se la brillantezza delle prestazioni (velocità massima: 126 km/h) ne permettono un uso turistico con qualche rinuncia solo in montagna a pieno carico.
È il più costoso della sua classe, ma è anche l'unico Euro 3 ad iniezione elettronica e scegliendo la versione 'base' si possono risparmiare 50 euro, guadagnando in protezione, ma si sa, al look non si comanda!

Testo: Massimo Montesi
Foto: Massimo Montesi, originali Piaggio


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