I MIEI PRIMI 1000 KM
CON IL SUZUKI BURGMAN 650
Premessa
Sono entrato in possesso del mio Burgy 650 il 2 Gennaio
2003 e condizioni climatiche permettendo, ho percorso
i miei primi 1000 km (N.d.R.: al
03/02/2003, scusate il ritardo...).
Prima del Burghy sono stato proprietario di uno Scarabeo
200 (7000 km percorsi) e di un Atlantic 500 (6000 km percorsi)
e con essi spesso mi capiterà di confrontarlo.
Estetica
Ma è enorme!!!!...... questa è la prima
cosa che ho detto quando mi sono recato al concessionario;
specialmente il frontale con quegli “specchietti”
grandi quanto quelli della mia auto e perfino ripiegabili!!!
Anche il resto dello scooter ha dimensioni notevoli, ma
a mio avviso in Suzuki sono riusciti a dare una certa
armonia all’insieme. Molto bella la parte anteriore
con il doppio faro e il parabrezza che rimane sollevato
dalla carrozzeria; il posteriore ricorda quello di un‘automobile
e secondo me è la parte meno riuscita.
Cruscotto e comandi
Il cruscotto è completamente digitale ed è
fornito di contagiri, tachimetro, odometro, trip A e B,
livello carburante (con indicazione lampeggiante della
riserva), temperatura, spia livello olio, spia indicatori
di direzione, spia abbagliante, spia controllo iniezione
e indicazione tagliando da eseguire. E’ molto ben
realizzato ma mancano alcune indicazioni (vedi temperatura
esterna, consumo medio, cronometro) che erano presenti
sull’Atlantic e che non avrebbero dato fastidio.
Sul manubrio abbiamo leve freno regolabili e sul lato
destro: l’interruttore per l’attivazione dei
quattro indicatori di direzione (nei modelli con luci
ad accensione automatica), l’interruttore per sezionare
il circuito elettrico e il pulsante del motorino d’avviamento.
Sul lato sinistro invece viene il bello, infatti oltre
al comando degli indicatori di direzione, il devio luci,
il clacson e il lampeggio ci sono un pulsante POWER,
un selettore con posizione D
e M e una coppia di pulsanti
UP e DOWN.
Ho apprezzato molto il fatto dell’esistenza del
freno di stazionamento visto le fatiche patite con l’Atlantic
per infilarmi i guanti su strade in salita, la leva per
azionarlo è posta sul lato destro dello scudo ed
una spia sul cruscotto ne indica l’uso.
Vani bagaglio
Si può dire che ho deciso l’acquisto una
volta alzata la sella del Burghy!!!... il Burgman 650
è un enorme buco con uno scooter intorno!!! A parte
gli scherzi, finalmente ciò che avevo letto su
riviste e siti internet era vero: sotto la sella del Burgman
ci stanno due caschi integrali
e poi rimane altro spazio per tuta antipioggia e copriscarpe.
Avevo poca fiducia visto la delusione del vano sottosella
dell’Atlantic che alcune riviste davano con una
capienza in litri tale da contenere due integrali, forse
era vero ma infilarceli era impossibile!!!
La Suzuki fornisce un cavetto d’acciaio per poter
legare il casco ad un apposito gancio antifurto ricavato
sotto la sella; ma non è finita qui!! Infatti nel
retroscudo sono ricavati altri tre scomparti. Uno centrale
provvisto di serratura con una buona capienza e due laterali
altrettanto capienti e profondi (io ci infilo i guanti
da moto di due persone, il cellulare, altri piccoli oggetti
e addirittura un ombrello di quelli portatili!). Siccome
le intezioni sono quelle di viaggiare ho fatto istallare
la piastra portabaule e il baule della GiVi modello MAXIA
52 con schienalino.
Posizione di guida e riparo aerodinamico
Rispetto all’Atlantic è più bassa
ed insieme alla pedana svasata rende semplice appoggiare
i piedi a terra. La sella è comoda ma non posso
dire se dopo varie ore si accusa qualche dolore (il freddo
di questi giorni mi permette di stare in scooter per poco
tempo).
La parte di sella riservata al passeggero è “enorme”
e, a dire della mia ragazza comoda, anche se consiglio
di montare un baulone o il poggiaschiena in optional per
evitare di perderlo per strada. La pedana permette di
adottare una guida sportiva (gambe piegate) o una guida
rilassata (gambe distese), unico neo il tunnel che limita
il movimento trasversale dei piedi.
Ottimo il riparo aerodinamico, solo la parte superiore
del casco e delle spalle viene lambita dall’aria.
Gli specchi retrovisori deviano l’aria che arriverebbe
alle mani. Viaggiando a velocità autostradali non
ho sentito la famosa spinta avanti del casco effettuata
dal ricircolo d’aria, cosa invece riscontrata sull’Atlantic
già a velocità superiori ai 110Kmh e molto
fastidiosa.
Sensazioni statiche
Insomma, salire è facile ma muovere il Burghy a
motore spento richiede un certo sforzo... probabilmente
non sono un Ercolino (sono alto 1,76 cm per 70 kg di peso)
ma il peso c’è (si parla di circa 270Kg!!!)
e si sente tutto specialmente spingendolo indietro, per
questo consiglio di viaggiare sempre con un passeggero
disposto ad aiutarci nelle manovre da fermo!!. Nessun
problema invece sollevarlo sul cavalletto centrale e molto
comoda la stampella laterale azionabile anche da seduti.
Sensazioni dinamiche
In movimento tutto il peso del Burghy svanisce... e ruotare
l’acceleratore da veramente delle forti emozioni!!
Accelerazione e ripresa dell’Atlantic mi sembravano
già ottime, ma niente a che vedere col Suzukone.
Si arriva in fretta a velocità elevate e il rischio
multe è grande.
Comunque la cosa che più ha fatto parlare del Burghy
650 è la trasmissione finale e tutte le possibilità
che essa offre: automatica (D),
automatica power (POWER)
ed infine manuale a 5 rapporti fissi (M).
Non sto certo a farvi una descrizione tecnica ma posso
dire che di solito io viaggio in D
(70%), quando invece devo effettuare sorpassi in “tutta
fretta” o percorro strade di montagna uso il POWER
(25%) e quando voglio sentirmi più motociclista
smanetto sul bilancerino del cambio manuale (5%). In POWER
il freno motore è impressionante e se gestito nel
modo giusto permette di usare pochissimo i freni tra un
tornante e l’altro.
A proposito di freni, ottimi e infaticabili i due dischi
anteriori mentre il disco posteriore tende a bloccare
la ruota se premuto con forza.
Per quel che riguarda l’erogazione della potenza
ho notato che con partenza da fermo tutto è ok
mentre con scooter già in movimento (per esempio
l’apri e chiudi in mezzo al traffico) e con motore
sui 3000 giri diventa un po’ brusca, probabilmente
la potenza da gestire è troppo elevata!? Il tutto
si accentua con il POWER.
Esempio velocità -> giri motore in D e in POWER:
In automatico D a 4000 giri si viaggia tra 100/104 Km/h
In automatico POWER a 4000 giri si viaggia tra 55/65 Km/h.
Ottimi i pneumatici della Bridgestone di tipo radiale
(120/70 davanti e 160/60 dietro), permettono pieghe esagerate
anche se non sono mai arrivato a toccare la carrozzeria
come scritto su alcune riviste!!
Consumi
Posso solo indicare quello misto con prevalenza di strade
extraurbane (70%) e urbane (30%) che si attesta su 16
km con un litro di benzina.
Costo tagliandi
Il primo tagliando dovrebbe aggirarsi su 110/120 Euro,
almeno così mi ha detto il meccanico. In futuro
manderò aggiornamenti coi prezzi dei vari tagliandi
e spese per pezzi di ricambio eccetera.
Per concludere
Siamo arrivati a prestazioni, peso e prezzo davvero elevati
per uno scooter... ma se il Burgman 650 fosse una motocicletta...
probabilmente le valutazioni cambierebbero. Io sono pienamente
soddisfatto della mia moto e ne consiglio l’acquisto,
certo non per usarla solo per il tragitto casa/lavoro!!
Testo e foto a cura di: Raoul
Piccinini
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