>> SUZUKI
Per prezzo, link e dati tecnici vai alla SuperScheda >>

 

 

 

 

 · Suzuki Burgman 650
 · by Raoul Piccinini
23/05/03
>>> Vedi anche: 2^ puntata,

I MIEI PRIMI 1000 KM CON IL SUZUKI BURGMAN 650

Premessa
Sono entrato in possesso del mio Burgy 650 il 2 Gennaio 2003 e condizioni climatiche permettendo, ho percorso i miei primi 1000 km (N.d.R.: al 03/02/2003, scusate il ritardo...).
Prima del Burghy sono stato proprietario di uno Scarabeo 200 (7000 km percorsi) e di un Atlantic 500 (6000 km percorsi) e con essi spesso mi capiterà di confrontarlo.

Estetica
Ma è enorme!!!!...... questa è la prima cosa che ho detto quando mi sono recato al concessionario; specialmente il frontale con quegli “specchietti” grandi quanto quelli della mia auto e perfino ripiegabili!!! Anche il resto dello scooter ha dimensioni notevoli, ma a mio avviso in Suzuki sono riusciti a dare una certa armonia all’insieme. Molto bella la parte anteriore con il doppio faro e il parabrezza che rimane sollevato dalla carrozzeria; il posteriore ricorda quello di un‘automobile e secondo me è la parte meno riuscita.

Cruscotto e comandi
Il cruscotto è completamente digitale ed è fornito di contagiri, tachimetro, odometro, trip A e B, livello carburante (con indicazione lampeggiante della riserva), temperatura, spia livello olio, spia indicatori di direzione, spia abbagliante, spia controllo iniezione e indicazione tagliando da eseguire. E’ molto ben realizzato ma mancano alcune indicazioni (vedi temperatura esterna, consumo medio, cronometro) che erano presenti sull’Atlantic e che non avrebbero dato fastidio.
Sul manubrio abbiamo leve freno regolabili e sul lato destro: l’interruttore per l’attivazione dei quattro indicatori di direzione (nei modelli con luci ad accensione automatica), l’interruttore per sezionare il circuito elettrico e il pulsante del motorino d’avviamento. Sul lato sinistro invece viene il bello, infatti oltre al comando degli indicatori di direzione, il devio luci, il clacson e il lampeggio ci sono un pulsante POWER, un selettore con posizione D e M e una coppia di pulsanti UP e DOWN.
Ho apprezzato molto il fatto dell’esistenza del freno di stazionamento visto le fatiche patite con l’Atlantic per infilarmi i guanti su strade in salita, la leva per azionarlo è posta sul lato destro dello scudo ed una spia sul cruscotto ne indica l’uso.

Vani bagaglio
Si può dire che ho deciso l’acquisto una volta alzata la sella del Burghy!!!... il Burgman 650 è un enorme buco con uno scooter intorno!!! A parte gli scherzi, finalmente ciò che avevo letto su riviste e siti internet era vero: sotto la sella del Burgman ci stanno due caschi integrali e poi rimane altro spazio per tuta antipioggia e copriscarpe. Avevo poca fiducia visto la delusione del vano sottosella dell’Atlantic che alcune riviste davano con una capienza in litri tale da contenere due integrali, forse era vero ma infilarceli era impossibile!!!
La Suzuki fornisce un cavetto d’acciaio per poter legare il casco ad un apposito gancio antifurto ricavato sotto la sella; ma non è finita qui!! Infatti nel retroscudo sono ricavati altri tre scomparti. Uno centrale provvisto di serratura con una buona capienza e due laterali altrettanto capienti e profondi (io ci infilo i guanti da moto di due persone, il cellulare, altri piccoli oggetti e addirittura un ombrello di quelli portatili!). Siccome le intezioni sono quelle di viaggiare ho fatto istallare la piastra portabaule e il baule della GiVi modello MAXIA 52 con schienalino.

Posizione di guida e riparo aerodinamico
Rispetto all’Atlantic è più bassa ed insieme alla pedana svasata rende semplice appoggiare i piedi a terra. La sella è comoda ma non posso dire se dopo varie ore si accusa qualche dolore (il freddo di questi giorni mi permette di stare in scooter per poco tempo).
La parte di sella riservata al passeggero è “enorme” e, a dire della mia ragazza comoda, anche se consiglio di montare un baulone o il poggiaschiena in optional per evitare di perderlo per strada. La pedana permette di adottare una guida sportiva (gambe piegate) o una guida rilassata (gambe distese), unico neo il tunnel che limita il movimento trasversale dei piedi.
Ottimo il riparo aerodinamico, solo la parte superiore del casco e delle spalle viene lambita dall’aria. Gli specchi retrovisori deviano l’aria che arriverebbe alle mani. Viaggiando a velocità autostradali non ho sentito la famosa spinta avanti del casco effettuata dal ricircolo d’aria, cosa invece riscontrata sull’Atlantic già a velocità superiori ai 110Kmh e molto fastidiosa.

Sensazioni statiche
Insomma, salire è facile ma muovere il Burghy a motore spento richiede un certo sforzo... probabilmente non sono un Ercolino (sono alto 1,76 cm per 70 kg di peso) ma il peso c’è (si parla di circa 270Kg!!!) e si sente tutto specialmente spingendolo indietro, per questo consiglio di viaggiare sempre con un passeggero disposto ad aiutarci nelle manovre da fermo!!. Nessun problema invece sollevarlo sul cavalletto centrale e molto comoda la stampella laterale azionabile anche da seduti.

Sensazioni dinamiche
In movimento tutto il peso del Burghy svanisce... e ruotare l’acceleratore da veramente delle forti emozioni!! Accelerazione e ripresa dell’Atlantic mi sembravano già ottime, ma niente a che vedere col Suzukone. Si arriva in fretta a velocità elevate e il rischio multe è grande.
Comunque la cosa che più ha fatto parlare del Burghy 650 è la trasmissione finale e tutte le possibilità che essa offre: automatica (D), automatica power (POWER) ed infine manuale a 5 rapporti fissi (M). Non sto certo a farvi una descrizione tecnica ma posso dire che di solito io viaggio in D (70%), quando invece devo effettuare sorpassi in “tutta fretta” o percorro strade di montagna uso il POWER (25%) e quando voglio sentirmi più motociclista smanetto sul bilancerino del cambio manuale (5%). In POWER il freno motore è impressionante e se gestito nel modo giusto permette di usare pochissimo i freni tra un tornante e l’altro.
A proposito di freni, ottimi e infaticabili i due dischi anteriori mentre il disco posteriore tende a bloccare la ruota se premuto con forza.
Per quel che riguarda l’erogazione della potenza ho notato che con partenza da fermo tutto è ok mentre con scooter già in movimento (per esempio l’apri e chiudi in mezzo al traffico) e con motore sui 3000 giri diventa un po’ brusca, probabilmente la potenza da gestire è troppo elevata!? Il tutto si accentua con il POWER.
Esempio velocità -> giri motore in D e in POWER:
In automatico D a 4000 giri si viaggia tra 100/104 Km/h
In automatico POWER a 4000 giri si viaggia tra 55/65 Km/h.
Ottimi i pneumatici della Bridgestone di tipo radiale (120/70 davanti e 160/60 dietro), permettono pieghe esagerate anche se non sono mai arrivato a toccare la carrozzeria come scritto su alcune riviste!!

Consumi
Posso solo indicare quello misto con prevalenza di strade extraurbane (70%) e urbane (30%) che si attesta su 16 km con un litro di benzina.

Costo tagliandi
Il primo tagliando dovrebbe aggirarsi su 110/120 Euro, almeno così mi ha detto il meccanico. In futuro manderò aggiornamenti coi prezzi dei vari tagliandi e spese per pezzi di ricambio eccetera.

Per concludere
Siamo arrivati a prestazioni, peso e prezzo davvero elevati per uno scooter... ma se il Burgman 650 fosse una motocicletta... probabilmente le valutazioni cambierebbero. Io sono pienamente soddisfatto della mia moto e ne consiglio l’acquisto, certo non per usarla solo per il tragitto casa/lavoro!!

Testo e foto a cura di: Raoul Piccinini


2^ PUNTATA >>>
pag. 2/2
3^ PUNTATA
...


 

 

 

 

 

 

 

COPYRIGHT CyberScooter, tutti i diritti riservati, per informazioni e contatti clicca QUI>>>