>> YAMAHA


 

 

 

SCHEDA
Cilindrata: 499 cc
Peso: 197 kg
Velocità: 160 km/h
Potenza kW: 29,4
Coppia Nm: 45,8
Norme: Euro 1
Prezzo: 8.530 Euro F.P.

 

 

 

 

 

 

 

 · Yamaha TMAX 500
12/06/03
PROVA FABIO JACOPINI
pag. 5/6
Vedi anche: Anteprima, Descrizione, Prova su strada 20.000 km, Prova Fabio Scotti, Prova Dario Ighina,

Dopo tanta attesa finalmente arriva in redazione il KingMax!
Non vedevo l’ora di mettergli le mani addosso perché ero riuscito a provare il TMAX solo in maniera superficiale e avrei cosi’ avuto l’opportunità di effettuare una prova approfondita.
Tralascio tutti i dettagli estetici e funzionali perché già ampiamente trattati nelle pagine Anteprima e Descrizione e passo a riferirvi le mie personali impressioni sul mezzo.
E’ indubbiamente grosso, ma non troppo se paragonato ai pari categoria; è lungo, ma il passo deve essere tale da consentire di rimanere in strada a 160 km/h. Comunque è senza dubbio proporzionato ed esteticamente accattivante.
Per tirarlo giù dal cavalletto è necessario applicare una certa energia, ma certamente inferiore ad altri mega scooter già provati in redazione.
Da fermo non appare certo una piuma, ma d’altra parte non stiamo parlando di un 125 cc.
Il cruscotto non attira certamente l’attenzione; c’è l’essenziale, anzi qualcosa di meno, visto che non compare neppure la spia della riserva. Sul Suzuki Burgman 650 ho visto senza dubbio di meglio.
La sella è abbastanza comoda, ma non faraonica come quella dell'Aprilia Scarabeo 500.
Il parabrezza di serie è piccolo e non protegge a sufficienza le braccia e le spalle.
Secondo i rilievi 'visivi' la velocità massima si attesta poco sopra i 160 km/h ed è noto che non rappresenti la velocità di punta tra i mega scooter in commercio.
Insomma, uno scooter senza particolari qualità, potrebbe concludere un neofita, sempre che lo lasci sul cavalletto parcheggiato in garage, naturalmente!

Appena in moto, infatti, il cupo rumore del bicilindrico trasmette la piacevole sensazione di avere la potenza viva sotto il sedere e basta accelerare leggermente per far trasformare la sensazione in certezza granitica.
L’accelerazione del TMAX è notevole, fra le migliori della categoria, e appena in moto la precedente impressione di pesantezza scompare del tutto. Attenzione però alla manopola del gas, perché ci vuole molto poco non solo a superare l’assurda velocità-codice cittadina, ma anche a trovarsi a 100 km/h senza quasi rendersene conto.
Il TMAX non è certo stato progettato per la guida cittadina e non si può affermare che sia adatto a fare slalom tra le auto, ma la ridotta larghezza, il limitato raggio di sterzata e il posizionamento degli specchietti al di sopra di quelli delle auto (occhio a quelli delle monovolume, però!) consentono di infilarsi praticamente ovunque, anche se va considerato di avere sotto il sedere un mezzo di quasi 2,30 m. Le sospensioni mi sono sembrate un po’ rigide, ma sullo sconnesso cittadino fanno il loro lavoro senza problemi.
Attenzione, però! Il TMAX non è uno scooter che trasmette un feeling immediato perché ci sono alcune sue caratteristiche a cui abituarsi.
Anzitutto il freno motore, attivo fino ad una velocità prossima ai 20 km/h, può all’inizio disorientare e determinare una guida non fluida, a scatti.
In secondo luogo, la ciclistica da moto comporta una evidente rigidità e la conseguente necessità di applicarsi per farlo scendere in piega.
Personalmente non ho avuto alcun problema (anzi!), ma mi rendo conto che queste caratteristiche possono lasciare perplesso il neofita, abituato ad uno scooter con caratteristiche da scooter; tranquilli, però, bastano, pochi km per abituarsi e per comprendere che quelli che apparivano dei fastidiosi problemi, altro non sono che alcuni dei pregi di KingMax.
Il freno motore, ad esempio, consente di utilizzare con parsimonia l’impianto frenante, per altro potentissimo e facilmente modulabile, e il telaio rigido permette di avere una eccezionale tenuta di strada a qualunque velocità. Non è un fulmine nei cambi di direzione nel misto stretto, ma fino a prova contraria le strade non sono circuiti nei quali gareggiare.

E’ indubitabile che KingMax dia il meglio di se là dove si possono sfruttare le sue caratteristiche, cioè nel percorso extraurbano.
In una settimana di test ho macinato circa 200 km in città ed oltre 600 su autostrade e statali, percorsi per altro in un solo giorno per raggiungere gli amici di IHMS allo Zerotreffen, il raduno locale dei frequentatori del News Group it.hobby.motociclismo.scooter che ogni anno si tiene nella provincia di La Spezia.
Sia all’andata che al ritorno, sia per problemi di tempo, che per la curiosità di testare il mezzo al limite, per raggiungere la Liguria ho percorso l’autostrada Milano-Genova, la mitica Serravalle.
Era un po' che non guidavo un mezzo così prestante come il T-MAX e, quindi, per il primo quarto d'ora lanciato quasi alla massima velocità confesso di aver provato un po' di fastidio per l'aria che investiva, soprattutto il casco; il parabrezza di serie, infatti, protegge quasi completamente il busto, ma lascia scoperti braccia, spalle, e la parte superiore del casco. Il problema può essere facilmente risolto con un parabrezza maggiorato.
Questo alla velocità massima, perché fino alla velocità di circa 130 km/h di tachimetro la massa d'aria non crea problemi.
La stabilità del mezzo alle alte velocità e sui malefici curvoni autostradali è incredibile. Non un’incertezza, non uno sbacchettamento. E’ sufficiente impostare la curva e il TMAX dove lo metti, lì resta, senza esistazioni. Non si scompone mai.
Nel corso di questo test l'ho provato veramente in tutte le situazioni. Percorsi cittadini sconnessi, rettilinei e curvoni autostradali, curve larghe su statali, curve secche su strade secondarie, tornanti e tornantini.
In particolare, l’autostrada Serravalle è, per me, il luogo ideale per testare un maxi. Nella prima parte del percorso, infatti, fino a Serravalle Scrivia, il mezzo può essere testato alle alte velocità, impegnandolo anche nei (per altro rari) curvoni che si possono percorrere, stando attenti a non superare i limiti propri e della circolazione, anche alla massima velocità. Da Serravalle in poi l’autostrada si restringe ed iniziano le curve secche da affrontare con cautela, piegando ripetutamente da una parte all’altra.
L’attenzione, poi, deve essere massima perché questo tratto è sempre denso di traffico, soprattutto di camion che lo percorrono a bassa velocità e che costringono il pilota a testare l’ottimo impianto frenante del mezzo.
E in queste condizioni che ha fatto il ns KingMax? Niente, si è limitato, con una certa sufficienza, a prendere atto della situazione e a reagire di conseguenza. Mai un'incertezza, mai una sbandata. Lui è lì e ti trasmette una sicurezza incredibile. E questo, IHMO, è essenziale per chi guida, sapendo che non lo metterà mai in difficoltà.
I consumi? Beh, questo è uno dei pochi punti deboli dello scooter.

Già perché ho scoperto che il T-MAX è grande anche nei consumi. Sarà perché l'ho messo un po' alla frusta (si fa per dire..), ma nel percorso autostradale effettuato ho dovuto registrare un consumo da moto.
Il consumo medio è stato di appena 15 km/l, ma quello al limite si attesta sui 12 km/l. In città, invece, si assesta intorno ai 16/17 km/litro.

Conclusione? L’impressione che ne ho avuto è stata tale che, contrariamente alle mie abitudini, questa volta mi sbilancerò per formulare un giudizio: il TMAX è senza dubbio il miglior maxi 'da guidare' che abbia fino ad ora provato, facendo dimenticare una dotazione non eccelsa.

Testo: Fabio Jacopini

Foto: Francesco Roberti,

Tester nelle foto: Michele De Lorenzo


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