Dopo tanta attesa finalmente arriva
in redazione il KingMax!
Non vedevo l’ora di mettergli le mani addosso perché
ero riuscito a provare il TMAX solo in maniera superficiale
e avrei cosi’ avuto l’opportunità di
effettuare una prova approfondita.
Tralascio tutti i dettagli estetici e funzionali perché
già ampiamente trattati nelle pagine Anteprima
e Descrizione e passo
a riferirvi le mie personali impressioni sul mezzo.
E’ indubbiamente grosso, ma non troppo se paragonato
ai pari categoria; è lungo, ma il passo deve essere
tale da consentire di rimanere in strada a 160 km/h. Comunque
è senza dubbio proporzionato ed esteticamente accattivante.
Per tirarlo giù dal cavalletto
è necessario applicare una certa energia, ma certamente
inferiore ad altri mega scooter già provati in
redazione.
Da fermo non appare certo una piuma, ma d’altra
parte non stiamo parlando di un 125 cc.
Il cruscotto non attira certamente
l’attenzione; c’è l’essenziale,
anzi qualcosa di meno, visto che non compare neppure la
spia della riserva. Sul Suzuki
Burgman 650 ho visto senza dubbio di meglio.
La sella è abbastanza
comoda, ma non faraonica come quella dell'Aprilia
Scarabeo 500.
Il parabrezza di serie è
piccolo e non protegge a sufficienza le braccia e le spalle.
Secondo i rilievi 'visivi' la velocità
massima si attesta poco sopra i 160 km/h ed è
noto che non rappresenti la velocità di punta tra
i mega scooter in commercio.
Insomma, uno scooter senza particolari qualità,
potrebbe concludere un neofita, sempre che lo lasci sul
cavalletto parcheggiato in garage, naturalmente!
Appena in moto, infatti, il cupo rumore del bicilindrico
trasmette la piacevole sensazione di avere la potenza
viva sotto il sedere e basta accelerare leggermente per
far trasformare la sensazione in certezza granitica.
L’accelerazione del
TMAX è notevole, fra le migliori della categoria,
e appena in moto la precedente impressione di pesantezza
scompare del tutto. Attenzione però alla manopola
del gas, perché ci vuole molto poco non solo a
superare l’assurda velocità-codice cittadina,
ma anche a trovarsi a 100 km/h senza quasi rendersene
conto.
Il TMAX non è certo stato progettato per la guida
cittadina e non si può affermare che sia
adatto a fare slalom tra le auto, ma la ridotta larghezza,
il limitato raggio di sterzata e il posizionamento degli
specchietti al di sopra di quelli delle auto (occhio a
quelli delle monovolume, però!) consentono di infilarsi
praticamente ovunque, anche se va considerato di avere
sotto il sedere un mezzo di quasi 2,30 m. Le sospensioni
mi sono sembrate un po’ rigide, ma sullo sconnesso
cittadino fanno il loro lavoro senza problemi.
Attenzione, però! Il TMAX non è uno scooter
che trasmette un feeling immediato perché ci sono
alcune sue caratteristiche a cui abituarsi.
Anzitutto il freno motore,
attivo fino ad una velocità prossima ai 20 km/h,
può all’inizio disorientare e determinare
una guida non fluida, a scatti.
In secondo luogo, la ciclistica
da moto comporta una evidente rigidità e la conseguente
necessità di applicarsi per farlo scendere in piega.
Personalmente non ho avuto alcun problema (anzi!), ma
mi rendo conto che queste caratteristiche possono lasciare
perplesso il neofita, abituato ad uno scooter con caratteristiche
da scooter; tranquilli, però, bastano, pochi km
per abituarsi e per comprendere che quelli che apparivano
dei fastidiosi problemi, altro non sono che alcuni dei
pregi di KingMax.
Il freno motore, ad esempio, consente di utilizzare con
parsimonia l’impianto frenante, per altro potentissimo
e facilmente modulabile, e il telaio rigido permette di
avere una eccezionale tenuta di strada a qualunque velocità.
Non è un fulmine nei cambi di direzione nel misto
stretto, ma fino a prova contraria le strade non sono
circuiti nei quali gareggiare.
E’ indubitabile che KingMax dia il meglio di se
là dove si possono sfruttare le sue caratteristiche,
cioè nel percorso extraurbano.
In una settimana di test ho macinato circa 200 km in città
ed oltre 600 su autostrade e statali, percorsi per altro
in un solo giorno per raggiungere gli amici di IHMS allo
Zerotreffen,
il raduno locale dei frequentatori del News Group it.hobby.motociclismo.scooter
che ogni anno si tiene nella provincia di La Spezia.
Sia all’andata che al ritorno, sia per problemi
di tempo, che per la curiosità di testare il mezzo
al limite, per raggiungere la Liguria ho percorso l’autostrada
Milano-Genova, la mitica Serravalle.
Era un po' che non guidavo un mezzo così prestante
come il T-MAX e, quindi, per il primo quarto d'ora lanciato
quasi alla massima velocità confesso di aver provato
un po' di fastidio per l'aria che investiva, soprattutto
il casco; il parabrezza di
serie, infatti, protegge quasi completamente il busto,
ma lascia scoperti braccia, spalle, e la parte superiore
del casco. Il problema può essere facilmente risolto
con un parabrezza maggiorato.
Questo alla velocità massima, perché fino
alla velocità di circa 130 km/h di tachimetro la
massa d'aria non crea problemi.
La stabilità del mezzo
alle alte velocità e sui malefici curvoni autostradali
è incredibile. Non un’incertezza, non uno
sbacchettamento. E’ sufficiente impostare la curva
e il TMAX dove lo metti, lì resta, senza esistazioni.
Non si scompone mai.
Nel corso di questo test l'ho provato veramente in tutte
le situazioni. Percorsi cittadini sconnessi, rettilinei
e curvoni autostradali, curve larghe su statali, curve
secche su strade secondarie, tornanti e tornantini.
In particolare, l’autostrada Serravalle è,
per me, il luogo ideale per testare un maxi. Nella prima
parte del percorso, infatti, fino a Serravalle Scrivia,
il mezzo può essere testato alle alte velocità,
impegnandolo anche nei (per altro rari) curvoni
che si possono percorrere, stando attenti a non superare
i limiti propri e della circolazione, anche alla massima
velocità. Da Serravalle in poi l’autostrada
si restringe ed iniziano le curve
secche da affrontare con cautela, piegando ripetutamente
da una parte all’altra.
L’attenzione, poi, deve essere massima perché
questo tratto è sempre denso di traffico, soprattutto
di camion che lo percorrono a bassa velocità e
che costringono il pilota a testare l’ottimo impianto
frenante del mezzo.
E in queste condizioni che ha fatto il ns KingMax? Niente,
si è limitato, con una certa sufficienza, a prendere
atto della situazione e a reagire di conseguenza. Mai
un'incertezza, mai una sbandata. Lui è lì
e ti trasmette una sicurezza incredibile. E questo, IHMO,
è essenziale per chi guida, sapendo che non lo
metterà mai in difficoltà.
I consumi? Beh, questo è
uno dei pochi punti deboli dello scooter.
Già perché ho scoperto che il T-MAX è
grande anche nei consumi. Sarà perché l'ho
messo un po' alla frusta (si fa per dire..), ma nel percorso
autostradale effettuato ho dovuto registrare un consumo
da moto.
Il consumo medio è stato di appena 15 km/l, ma
quello al limite si attesta sui 12 km/l. In città,
invece, si assesta intorno ai 16/17 km/litro.
Conclusione? L’impressione
che ne ho avuto è stata tale che, contrariamente
alle mie abitudini, questa volta mi sbilancerò
per formulare un giudizio: il TMAX è senza dubbio
il miglior maxi 'da guidare' che abbia fino ad ora provato,
facendo dimenticare una dotazione non eccelsa.
Testo: Fabio
Jacopini
Foto: Francesco
Roberti,
Tester nelle foto: Michele De Lorenzo
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