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ABBIGLIAMENTO
Casco: Caberg '104 Solo'
Giacca:
M-Tech 'Young'
Guanti: M-Tech 'M-Touring'
Pantaloni: Spidi 'Tomcat'
Stivali: XPD 'X-Combat'

 

 

 · Runner 125 VX
21/07/05
ANTEPRIMA SU PISTA
pag. 1/1

Marchio di nobili tradizioni sportive nel Gruppo Piaggio, dopo l'ammiraglia Nexus 500, Gilera 'rimette le mani' sul Runner, una piccola peste che ha fatto dannare ben più di un motociclista nel misto stretto, e reso felici tanti scooteristi appassionati di guida al limite.
Abbandonati gli esuberanti propulsori a due tempi dell'esordio, per rientrare in normative antinquinamento sempre più severe, ha subito un primo aggiornamento nell'anno 2000, oggi, dopo otto anni di onorata carriera e 330.000 veicoli venduti (in tutte le cilindrate) è arrivato il momento di una rivisitazione più sostanziosa, soprattutto a livello stilistico e ciclistico.
Il richiamo al Nexus risulta evidente fin dal primo sguardo, del resto l'ammiraglia Gilera ha proprio nel design una delle carte vincenti, e il 'trapianto' sul Runner è più che positivo, pur mantenendo qualche citazione delle precedenti versioni.
Passando alla 'sostanza' sono le ruote e i freni di maggior diametro, con un telaio ancora più rigido, ad interessare i più smanettoni.
Parziale delusione per le cilindrate, visto che al momento (oltre ai 50cc che non trattiamo) è stata presentata la sola versione da 125cc, ma ad apposita richiesta il vertice Gilera ha ammesso che non si fermeranno qua e basta osservare i pneumatici, con limite di velocità a 150km/h, per crederci.
Famoso per le numerose elaborazioni disponibili e i trofei dedicati, la presentazione non ha potuto che svolgersi in una pista.

LINEA
Come detto e come appare prepotentemente dalle immagini, più che ispirarsi al Nexus ne riprende le linee in modo maniacale, tanto che ad uno sguardo superficiale i due modelli si potrebbero anche confondere, soprattutto nella vista laterale. Osservandolo frontalmente riappare però lo stile Runner, con il doppio faro inglobato in un'unica mascherina e lo scudo centrale in colore contrastante a disegnare una freccia.
Il parere personale è che lo scooter sia bello, grintoso e che le linee tese e dinamicamente spinte verso la ruota anteriore lo abbiano reso moderno e aderente allo stile Gilera del 'nuovo corso'.
Certo che per chi ha apprezzato il Runner nella vecchia versione, lo stacco è forte e non per tutti facile da digerire.
Sempre importante il tunnel centrale, alleggerito però dalle fasce a contrasto incorporanti le pedane del passeggero, molto simili a quelle del Nexus, ma realizzate in materiale plastico. Distintivi gli sfoghi regolabili dell'aria calda, proveniente dal radiatore e il tappo carburante sul tunnel in stile 'racing'.
Un paio d'appunti mi sento di farli: uno è alla sella che con il suo andamento concavo fa perdere dinamismo, l'altro alla scatola del filtro dell'aria che appesantisce il retrotreno. Soluzioni che comportano però innumerevoli vantaggi funzionali e quindi anche condivisibili.
Le ruote di maggior diametro e i cerchi con razze sottili lo rendono poi ancora più 'moto', soprattutto all'anteriore.

DOTAZIONI
Ben venga l'aspetto prestazionale, ma poi nell'uso quotidiano è sempre più difficile rinunciare alle comodità tipiche degli scooter e il VX 125 cerca di coniugare entrambe le anime.
Il sottosella, apribile premendo il blocchetto d'accensione, consente infatti di stivare un casco integrale (da verificare per un più ingombrante modulare), un bel risultato se si pensa che la sella è stata abbassata di 40mm e la ruota posteriore cresciuta di un pollice.
Compatta e completa la strumentazione, con in evidenza un coreografico, e anche ottimistico, contagiri con fondo scala a 13.000giri! A fianco un display LCD permette di tenere sotto controllo il livello carburante, la temperatura del liquido di raffreddamento, l'ora, i chilometri percorsi (totali e parziali) e naturalmente la velocità. Sulla sinistra cinque spie segnalano: la riserva carburante, il livello minimo dell'olio motore, le luci abbaglianti, gli indicatori di direzione e le quattro frecce.
Di serie anche l'antifurto 'immobilizer' con led all'interno del contagiri.
Troviamo, come detto, gli sfoghi per l'aria calda, utili d'inverno per garantire un certo tepore alle gambe, e sulla destra un anello saldato al telaio a cui assicurare una robusta catena.
Gli specchi retrovisori sono compatti e carenati, ma anche efficaci e si regolano agendo direttamente sulla superficie specchiata.
Troviamo di serie sia il cavalletto centrale che quello laterale, anche se quest'ultimo è stato tolto per le sessioni in pista e quindi non lo vedete in foto.
Tre i colori: l'immancabile Rosso Dragon, un Grigio Stone piuttosto high-tech ed un più ordinario Nero Carbon. Sono già allo studio grafiche più 'racing' per future versioni.

CICLISTICA
Ruote, freni, telaio e sospensioni, tutto nuovo.
I cerchi in lega leggera a 6 razze crescono di diametro passando a 14 pollici all'anteriore e 13 al posteriore. Montano pneumatici tubeless Pirelli Evo 21 da 120/70 e 140/70, rispettivamente davanti e dietro.
Anche l'impianto frenante fa un passo avanti, con un disco anteriore da 240mm, 'strizzato' da una pinza flottante a doppio pistoncino e un disco posteriore da 220mm con pinza a pistoncino singolo. Come richiesto dai più sportivi, la frenata è di tipo tradizionale con le leve al manubrio a comandare singolarmente le pinze.
La forcella è una Kayaba a perno avanzato, con steli da 35mm ed escursione di 85mm. Il doppio ammortizzatore posteriore Sebac è regolabile su sei posizioni, agendo sulla ghiera superiore con una chiave in dotazione.
L'ossatura è costituita dal nuovo telaio in tubi d'acciaio a doppia culla ed ampi fazzoletti di rinforzo, notevolmente più rigido del precedente.
Obiettivo primario abbassare il baricentro e centralizzare le masse, in quest'ottica il serbatoio da 8,7 litri (era 12,2) è posizionato sotto il tunnel centrale e la sella è scesa a 815mm da terra, contro la precedente misura record di 855mm. Nonostante ciò si è riusciti a conservare un ampio vano sottosella.
Cresce leggermente il peso che passa da 123 a 129kg e diminuisce la lunghezza da 1900 a 1840mm, mentre le altre misure caratteristiche rimangono invariate, quindi larghezza di 750mm e passo di 1340mm.

PROPULSORE
La motorizzazione attualmente disponibile è quella da 125cc, perfetta per i sedicenni e per chi non dispone della patente A. Naturalmente si tratta del Piaggio Leader, già montato sulla versione precedente, su cui si è lavorato per ottenere un maggior tiro ai medi regimi, ferma restando la potenza massima, al limite del consentito dalla legge.
Sono stati utilizzati silent block leggermente più rigidi per fissarlo al telaio, al fine di ottenere una maggiore rigidità complessiva. Fermo restando che la ciclistica è pur sempre da scooter tradizionale, ovvero con motore oscillante, solidale alla ruota posteriore.
Si tratta di un monocilindrico a quattro tempi, raffreddato a liquido, con distribuzione a quattro valvole ed alimentazione a carburatore. Rispetta le normative Euro 2 grazie al sistema d'aria secondaria 'SAS' e alla marmitta catalitica.
La potenza massima dichiarata è di 11kW a 9.750giri e la coppia di 11,7Nm a 8.000giri. Come sempre ai vertici della sua classe, ma anche lontana dalle prestazioni esuberanti a cui fa pensare il logo Runner. Aspettiamo allora news su di una possibile cilindrata superiore, del resto in Piaggio di motori ce ne sono!

SU PISTA
Va premesso che le precedenti versioni del Runner non sono mai passate sotto i 'nostri ferri', il giudizio sarà quindi relativo al solo nuovo modello.
Una cornice impegnativa: il circuito di 'handling' all'interno della pista ASC di Vairano (PV). Impegnativa non solo per lo scooter, ma anche per il pilota, soprattutto se poco avvezzo a queste ambientazioni.
Aspetto il mio turno sotto un sole cocente, finalmente ecco il mio mezzo, un rosso dragon con l'impegnativo numero 3 sulla carenatura.
All'avviamento si nota lo scampanellio tipico dei motori Leader, che lascia presto il posto ad un borbottio sommesso e nessuna vibrazione.
Giacca, stivali e guanti in pelle, pantaloni con protezioni, casco integrale e via il più possibile veloce, anche per sfuggire ai 40gradi della pianura padana.
Non si può dire che l'accelerazione sia esuberante, del resto la potenza è limitata per legge, ma la progressione è continua e senza incertezze. La prima curva si avvicina velocemente e cerco di prendere le misure con la pista e con lo scooter. Freno dolcemente e lo scooter scende in piega veloce, ma 'rotondo', in uscita la trasmissione lavora bene, ma qualche cavallo in più non guasterebbe. Colpa forse di un tracciato con rettilinei troppo lunghi, ma che curve!
I giri si susseguono sempre più veloci e il divertimento cresce in modo esponenziale. Man mano le pieghe si accentuano, le frenate si accorciano e il cavalletto centrale inizia a lavorarsi l'asfalto, ma il Runner non sembra mai in difficoltà, sicuramente meno del pilota.
Le gomme Pirelli trasmettono bene l'aderenza sull'asfalto, i freni sono potenti e modulabili e anche arrivando in staccata un po' impiccati, la forcella non va in crisi e il retrotreno rimane in traiettoria. Notevole l'agilità nei cambi di direzione, senza però risultare eccessiva: aiuta i meno esperti, consentendo agli altri di arrivare al limite, senza reazioni anomale.
Nell'esperienza in pista il Runner ha dimostrato di sentirsi perfettamente a proprio agio, dimostrando che prima di cercare altri cavalli è meglio sfruttare al meglio quelli che ci sono. Il divertimento in fondo non è determinato dalla potenza, ma dalla capacità di migliorare se stessi, giro dopo giro. Il divertimento è massimo, il rischio minimo, tanto che qualche esperienza in pista è altamente consigliabile a tutti.
In attesa di una più completa prova su strada, ho cercato di trarre anche qualche valutazione più generale: la protezione aerodinamica è ridotta al minimo sia al busto che alle gambe, per via dello scudo, molto rastremato, ma la posizione di guida è comodo anche se compatta. La sella non sembra tanto alta, anche se 815mm non sono pochi, in compenso la conformazione è corretta e la parte anteriore sollevata evita di scivolare in avanti. Lo spazio per i piedi è limitato dal tunnel centrale e la pedana avanzata è solo un vezzo, ma inutilizzabile. Del resto meglio caricare l'avantreno e guidare il Runner come una moto, con i piedi arretrati.
La velocità massima vista sul tachimetro digitale è stata di 116km/h, mentre quella dichiarata è di 106, ma va tenuto presente che, non potendo andare in autostrada, il limite extraurbano del Runner 125 è pur sempre di 90km/h.
Oltre ad essere rimasto a secco di carburante, troppo impegnato com'ero ad 'interpretare' curve e controcurve, non ho altre informazioni dirette sui consumi, mentre quelli dichiarati sono di 28km/l nel ciclo ECE 40.

CONFRONTI
Il mondo dei 125 sportivi non è molto affollato e si ritrovano vecchi rivali, come l'Aprilia Leonardo, suo 'coetaneo', che monta un propulsore Rotax ugualmente prestante, ha però ruote da 12 pollici e freni di minor diametro ad un prezzo leggermente inferiore; anche per lui si aspetta un restyling.
In casa Honda troviamo il Dylan, meno estremo, ma comunque ben guidabile, con ruote da 13" ed un motore appena meno potente, ad un prezzo molto più contenuto. Da Kymco il B&W, meno potente e meno costoso è il modello più sportivo dell'Azienda. Più recente il Malaguti Phantom Max, motorizzato Kymco e quindi non al vertice delle prestazioni costa però 300 euro meno. Infine il Peugeot Jet Force disponibile con o senza ABS, ha una ciclistica di primo livello, ma un motore meno prestante, a meno di non considerare il Compressor da 11kw, che però costa davvero molto.

CONCLUSIONI
Non potendo aumentare la potenza, come sappiamo limitata per legge, Gilera ha migliorato tutto il resto. A partire dall'estetica, che ora mostra un evidente 'family feeling' con il Nexus 500, passando per l'intero reparto ciclistico, fino al piacere di guida e alle prestazioni che sono di sicuro al vertice della sua classe.
Con un'apprezzabile qualità generale, un discreto sottosella ed una strumentazione completa e scenografica, accontenta anche l'aspetto praticità.
Ha insomma tutte le carte in regola per tenere ben vivo il 'mito' Runner, e una quotazione pur importante (3449 Euro) non dovrebbe essere d'ostacolo per chi vuole un veicolo divertente e raffinato.
In distribuzione a partire dal mese di ottobre 2005.
Per chi ha passato i diciotto anni e possiede una patente A, non rimane che aspettare una versione più pepata, magari con il Quasar 250...

Testo by Fabrizio Villa
Foto by MCP e Fabrizio Villa



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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