Come detto la prova si è svolta
su circa 5.000km di cui il
45% in autostrada, il 40% extraurbano e un 15% in città.
Una percentuale che potrebbe riassumere l'utilizzo ideale
del veicolo: se vi piace fare turismo vi sarete accorti
che le mete più vicine alla vostra residenza vengono
'consumate' velocemente, necessita quindi uno scooter
che sappia tenere anche elevate medie autostradali, per
poi destreggiarsi bene su strade e stradine extraurbane,
vero obiettivo delle nostre gite, ma che continui ad accompagnarci
anche nel quotidiano tragitto urbano. Nel corso della
nostra prova l'Ala d'Argento ha dimostrato di aver centrato
l'obiettivo, sostituendo agevolmente una moto maxitouring
e uno scooterino da città, risultando a questo
punto anche conveniente!
POSIZIONE IN SELLA
Se osservato sul cavalletto può intimorire per
via delle dimensioni, una volta a bordo gli ingombri non
appaiono molto diversi da quelli di un 250/400cc, grazie
ad una carenatura ben profilata e rapporti sella, manubrio
e pedana ben proporzionati.
La sella è morbida
e ben conformata oltre ad essere a portata di tutti, grazie
alla limitata altezza da terra e le comode svasature nella
pedana per poggiare i piedi al suolo. L'ampio schienale
regolabile permette di trovare l'appoggio ideale sia che
misuriate 190 o 165cm. Le braccia trovano un manubrio
rialzato, ma non troppo largo che consente una postura
eretta del busto e le gambe possono posizionarsi ad angolo
retto o allungarsi sulla parte rialzata della pedana.
La strumentazione è ben visibile e gli specchi
retrovisori, pur non essendo all'ultima moda, assolvono
al meglio il loro compito offrendo un ampio campo visivo.
Il parabrezza non interferisce
con la visione della strada, e anche il discreto profilo
in plastica trasparente non infastidisce, quindi non toglietelo,
è un elemento di sicurezza!
I comandi al manubrio, anche
se non modernissimi nel design, sono di ottima qualità
e comodi da usare, solo qualche filo elettrico che sfugge
alla copertura del manubrio stona con la qualità
totale.
Il passeggero/a gode di un'adeguata
porzione di sella e anche appoggiandosi allo schienalino,
non finisce troppo lontano da chi guida, con vantaggi
aerodinamici e di feeling. Bene anche le belle pedane
retrattili e le comode maniglie laterali. La seduta risulta
però un tantino elevata.
CITTÀ
Come sempre partiamo dall'utilizzo urbano, situazione
da cui nessuno scooter può prescindere.
È incredibile come il peso
si senta quasi solo nelle manovre da fermo, quindi il
consiglio è di effettuarle in sella e a motore
acceso, ma la necessaria malizia si acquisisce velocemente.
Per il resto, e chi è passato al Silver da modelli
di minor peso e cilindrata (250/400cc) ve lo potrà
confermare, dopo non più di una giornata di apprendistato
la guida tornerà ad essere quella spigliata di
sempre, anche in mezzo al traffico. Il bilanciamento dei
pesi infatti predilige il posteriore, lasciando la ruota
anteriore agile e veloce nei cambi di direzione, con una
guida tipicamente scooteristica.
La larghezza nella media e gli specchi al manubrio poco
sporgenti permettono di risalire le code di auto senza
impacci, rimane solo da tenere presente la lunghezza prossima
ai 230cm.
Quello che risulta impietoso nei confronti delle cilindrate
minori è però la potenza
del motore che accelerazioni notevolissime, sfruttabili
solo parzialmente in ambito urbano. La partenza da fermo
è morbida per non ingenerare problemi di aderenza,
ma poi la progressione si fa davvero coinvolgente.
Le sospensioni offrono un
comfort invidiabile anche sul pavé, a patto di
tenere gli ammortizzatori sulla prima/seconda tacca, altrimenti
si salta un po'.
Infine i freni, che con l'abbinata
CBS-ABS, offrono quanto di meglio attualmente disponibile,
soprattutto in ambito urbano, dove le frenate impreviste
sono all'ordine del giorno. Una buona modulabilità,
abbinata alla garanzia che nessuna delle ruote arriverà
mai al bloccaggio, neppure sul pavé o sul bagnato,
permette una guida più rilassata in ogni frangente.
Naturalmente non si può chiedere l'impossibile,
il contatto con l'asfalto non è quello di una F1,
in particolare va tenuto presente che l'efficacia dell'ABS
diminuisce con l'aumentare dell'inclinazione in curva.
L'ABS-CBS non è uno strumento per andare più
veloci, ma per andare più sicuri!
Da rimarcare anche l'efficacia del freno motore, senza
che si manifestino strappi nell'apri-chiudi.
Il passeggero nella sua comoda
postazione non ha proprio nulla di cui lamentarsi, fatta
eccezione per le 'voragini' stradali a cui può
porre rimedio solo l'amministrazione comunale.
Confrontato con la concorrenza
bicilindrica risulta più leggero e compatto del
Suzuki
Burgman 650 e più malleabile nella guida
rispetto allo Yamaha
Tmax 500.
STRADE EXTRAURBANE
Posizione di guida ideale, potenza sempre in abbondanza
e guida disinvolta ne fanno un compagno ideale sia per
la gita domenicale che per la vacanza impegnativa.
L'appoggio lombare è
veramente prezioso e la posizione eretta consente di assaporare
al meglio il panorama circostante. Il comfort
complessivo ci ha permesso di rimanere in sella dalla
mattina alla sera senza alcun problema, tranne quelli
imputabili alle nostre provate giunture!
Non ci sono vincoli di alcun tipo per il Silver Wing,
dall'impervia stradina tutta tornanti alle ampie statali
medio-veloci, da soli o in due con i bagagli. Occorre
solo aumentare il carico degli ammortizzatori proporzionalmente
al peso trasportato e alle velocità medie, ma consigliamo
di non superare la 3^ tacca per una guida più confortevole.
La facilità con cui si inserisce in curva
e permette correzioni all'interno della stessa è
una caratteristica derivata dalla distribuzione dei pesi,
che pur limitando il feeling con la ruota anteriore nella
guida più spigliata, offre quell'immediatezza e
facilità di guida tipica di un maxiscooter. Ciò
non toglie che tale maneggevolezza
permetta di togliersi anche belle soddisfazioni nel misto,
con ben pochi timori reverenziali nei confronti della
concorrenza.
La trasmissione lavora in
modo sufficientemente regolare, anche se nel corso della
nostra prova non è risultata esente da vibrazioni
e rumorosità, soprattutto in partenza e a basse
velocità, problema conosciuto ai tecnici Honda
che, quando necessario, sostituiscono il gruppo in garanzia.
In compenso il freno motore,
efficace fino a circa 20km/h, migliora la guida in ogni
frangente, soprattutto in montagna.
Dove c'è la possibilità di spremerlo a fondo,
il bicilindrico da 37kW mostra
un'allungo entusiasmante, soprattutto a partire dai 100km/h
dove il contagiri sale velocemente verso gli 8.000 giri
di strumento e si mangia la strada in un baleno. Volendo
fare proprio i pignoli si potrebbe desiderare maggiore
spunto ai regimi di giri più bassi, anche sacrificando
qualcosa agli alti, perfino esuberanti, ma sfruttabili
solo dove la strada lo consente.
La frenata si dimostra sempre
impeccabile e sicura, soprattutto utilizzando contemporaneamente
le leve quando la velocità si fa più sostenuta.
Complici le strade scivolose della Croazia abbiamo avuto
modo di apprezzare l'inserimento limitato dell'ABS
che interviene solo quando si sta perdendo aderenza, trasmettendo
limitatissime reazioni alle leve e mantenendo il Silver
in traiettoria. Sapere di poter frenare con energia, anche
su fondi scivolosi è di notevole tranquillità
e permette d'imparare a conoscere il limite, senza conseguenze
indesiderate.
Fondamentale la presenza del freno
a mano che permette brevi soste senza dover utilizzare
il cavalletto centrale, oppure di maneggiare cartine stradali
o macchina fotografica anche in pendenza.
Le critiche si riducono essenzialmente
all'utilizzo dei vani bagaglio che richiedono sempre lo
spegnimento del motore e l'utilizzo delle singole serrature,
dove sarebbe stato possibile un comando centralizzato
utilizzabile a motore acceso.
Dietro di noi il passeggero
gode del medesimo comfort, inoltre grazie alla posizione
elevata è in grado di gustarsi il panorama senza
che il casco del conducente abbia il sopravvento. A completare
il quadro non guasterebbe un impianto radio-interfono,
anche opzionale per rendere ancora più piacevole
il turismo.
Sempre paragonato ai due
bicilindrici concorrenti, non ha la guida motociclistica
del Tmax o l'evoluta trasmissione del Burgman, ma risulta
più comodo del primo e appena più maneggevole
del secondo.
AUTOSTRADA
È stato il nostro primo approccio con il Silver
Wing: 620 chilometri d'un fiato in due persone e bagagli
per tre settimane. Visto che il traghetto non aspettava
certo noi, la media è stata piuttosto elevata sfruttando
quasi sempre al massimo i giri del motore. Abbiamo così
notato che la rapportatura finale è perfino 'corta'
visto che a 8.200 giri di
strumento, con la lancetta del tachimetro ad un soffio
dai 180km/h, entra inesorabilmente
il limitatore di giri, anche a pieno carico! Questo per
capire che il motore spinge davvero forte e le medie velocistiche
sono a livello di un'ottima moto da gran turismo.
La protezione aerodinamica
in questo caso gioca un ruolo fondamentale e il Silver
Wing non delude, anzi, a parte le mani si viaggia perfettamente
protetti e anche il casco viene lambito dall'aria consentendo
ad un jet con visiera di sostituire l'integrale nel periodo
estivo. La feritoia alla base del plexiglas consente un'ideale
gestione dei flussi eliminando i vortici e l'oscillazione
dei caschi di pilota e passeggero, anche alla massima
velocità.
Il consiglio in questo caso è di regolare gli ammortizzatori
sulla 5^ tacca e non sarebbe male poter indurire anche
la forcella per ottenere una maggiore rigidità
complessiva. Infatti se sui lunghi rettilinei
la stabilità risulta ineccepibile anche viaggiando
'a chiodo', si comincia col percepire qualche limitata
oscillazione in presenza di giunture dell'asfalto, fenomeno
che si amplifica quando, ormai convinti di essere alla
guida di una 'sport touring' si affrontano gli impegnativi
curvoni dell'autostrada della
Cisa a gas spalancato. Questo non compromette certo le
medie orarie, ma richiede di affrontare le curve con maggiore
rispetto, per noi e per la nostra preziosa patente. Il
fenomeno si manifesta anche da soli e senza bagagli. Diciamo
che rispettando i limiti di velocità il Silver
si muove disinvolto, ma chi vuole andare oltre lo farà
senza la sua collaborazione. Come detto solo sui curvoni
impegnativi perché sul dritto saranno ben poche
anche le moto che terranno lo stesso passo per tanti chilometri.
Del resto era inevitabile che per ottenere un veicolo
così maneggevole e intuitivo alle basse velocità
si dovesse pagare qualcosa in termini di stabilità
alle alte. Lavorare sulle sospensioni e sulla forcella
montando componenti più rigide e sofisticate può
fornire qualche miglioramento, ma si finisce per snaturare
l'equilibrio complessivo del mezzo oltre a spendere dei
bei soldini.
Detto ciò gli unici limiti alle vostre medie autostradali
è determinato dalla necessità di fare rifornimento.
I 16 litri di serbatoio quando
si viaggia prossimi agli 8000 giri non permettono di fare
molta strada e dopo 150km è meglio programmare
una sosta, un'occasione anche per allentare la tensione
e ricordarsi che siamo in vacanza e non al Mugello!
Anche il passeggero gradirà
medie più contenute, diciamo che i 140/150km/h
indicati, che poi sono 'quasi' in linea con i limiti di
velocità, possono risultare il giusto compromesso
fra efficacia, consumi e relax per pilota e passeggero.
I freni in autostrada andrebbero
usati il meno possibile, ma in caso di necessità
fanno ancora una volta la differenza, permettendo di recuperare
anche situazioni di distrazione semplicemente pinzando
con tutta la forza che abbiamo sapendo che, dove possibile,
lui si fermerà senza sbandare. Volendo fare i pignolini,
si potrebbe desiderare un'azione più incisiva nel
primo tratto delle leve, un sistema di servofreno potrebbe
per esempio migliorare ulteriormente un impianto quasi
perfetto.
Rispetto ai contendenti:
è più veloce e comodo, ma meno rigoroso
del Tmax, mentre con il Burgman perde qualcosa in velocità
di punta e in stabilità sui curvoni, ma è
meno sensibile alle scie in rettilineo e chiude in parità
quanto a comfort.
AL LIMITE
Sappiamo tutti che le strade non sono fatte per viaggiare
'al limite' e tanto meno gli scooter sono nati per questa
ragione, ma sappiamo anche che è inevitabile la
voglia di confrontarci con noi stessi, magari su di una
bella e isolata strada di montagna.
Come detto nel Silver Wing si è privilegiata la
comodità e la maneggevolezza sacrificando il rigore
alle alte velocità, ci troviamo quindi con sospensioni
morbide e con un peso leggermente sbilanciato al posteriore,
ma la cosa non preclude certo il divertimento
fra una curva e l'altra.
Innanzitutto è molto difficile strisciare
i cavalletti anche nelle pieghe più ardite e questo
consente già di guidare in modo più spigliato.
Poi, la più volte citata facilità di guida,
permette di tenere un passo veloce con minimo impegno,
consentendo rapide variazioni di traiettoria anche a curva
impostata, con conseguenti inserimenti più veloci
rispetto a veicoli meglio assettati. La frenata
con ABS, una volta abituati al sistema integrale, è
utile anche nella guida veloce e le sospensioni assorbono
bene le sconnessioni dell'asfalto.
Altro discorso è quello relativo alle strade
sterrate e alle mulattiere che non risparmiamo
mai alle 'vittime' dei nostri test, è ovviamente
una situazione limite per uno scooter da 230kg con ruote
da 14 e 13 pollici, nonostante ciò maneggevolezza,
distribuzione dei pesi e sospensioni hanno permesso di
raggiungere anche la spiaggia o il belvedere più
sperduti senza particolari difficoltà. Va sfatato
un luogo comune, non è vero che l'ABS
sullo sterrato impedisce alla moto di frenare, senza correre
e frenando adeguatamente l'ABS non interviene quasi mai
e sotto i 10km/h 'stacca' così la ruota posteriore
può arrivare al bloccaggio laddove risulti utile.
Non stiamo a fare classifiche in questa situazione, diciamo
solo che a parità di pilota (medio) e fino a 130km/h
il Tmax non è certo irraggiungibile, mentre il
Burgmanone si avvantaggia solo se usato in 'Power'.
CONSUMI E COSTI
Per molte persone che conosciamo il Silver Wing è
l'unico mezzo di trasporto, avendo agevolmente sostituito
l'auto e in questo caso il risparmio risulta quindi evidente.
In abbinamento ad un'auto, magari utilitaria, il confronto
nei costi di gestione risulta invece impietoso. La frequenza
dei tagliandi, il costo delle gomme e dei pezzi di ricambio
pesano non indifferentemente per chi fa parecchi chilometri
l'anno.
Considerazioni valgono per tutti i megascooter, gravati
anche da un prezzo d'acquisto non certo popolare.
Va effettuato un tagliando
di controllo ogni 6.000km e uno completo ogni 12.000:
la cinghia di trasmissione va sostituita entro i 24.000km
e costa 85 Euro, mentre le massette vengono 83 Euro. Contenuto
il cambio gomme, intorno
ai 200 Euro, mentre si spera di non dover sostituire la
strumentazione perché sfiora i 700 euro.
I consumi di carburante non
sono, ovviamente, da 'cinquantino': il consumo medio del
test è stato di 15,4
chilometri a litro, quello medio autostradale di 13,
quello medio extraurbano di 17,5,
agli estremi si può passeggiare a 20km/litro
così come scendere a 11
viaggiando al limite.
Tenendo presente che l'ABS contribuirà a scongiurare
qualche banale scivolata, si potrebbe far rientrare anche
questo nella tabella costi... scampati!
CONCLUSIONI DINAMICHE
A dispetto delle dimensioni e del peso un veicolo facile
e maneggevole praticamente alla portata di tutti e proprio
per questo motivo agevole da condurre anche ad un passo
piuttosto spedito. Di contro rivela qualche limite nei
curvoni veloci autostradali, ma sul dritto è irreprensibile
anche a manetta e a pieno carico. La morbidezza delle
sospensioni l'ottima protezione aerodinamica e l'azzeccata
posizione di guida ne fanno un ottimo viaggiatore, con
qualche chance più 'sportiva' nel misto non troppo
veloce.
I limiti sono venuti dalla ridotta autonomia di carburante
e da qualche problema alla trasmissione, almeno sul nostro
esemplare.
CONCLUSIONI FINALI
Volete un veicolo con cui andare al lavoro tutta la settimana,
magari facendo anche la spesa al supermercato, passare
i week end in giro per l'Italia e le vacanze anche molto
più in là, nel massimo comfort anche in
due e non avete velleità sportive? Il Silver Wing
è probabilmente la scelta più azzeccata.
Soprattutto nella versione con ABS vi portate a casa anche
uno dei mezzi più sicuri, senza dimenticare che
il motore ha un allungo eccezionale e che la linea è
di un'eleganza raffinata.
I vani bagagli sono ampi ma non comodissimi, si viaggia
veloci ma sui curvoni si balla un po' e la trasmissione
offre il vantaggio del freno motore ma non è esente
da vibrazioni, insomma come tutti i veicoli non è
perfetto, ma se risponde alle vostre esigenze allora i
pregi saranno di gran lunga superiori. In poche parole,
uno scooter al vertice della gamma Honda, comodo, veloce
ed eclettico con il plus dell'ABS.
Il test non finisce qui perché sono in arrivo
le considerazioni di Fabio Scotti e i report turistici
in Croazia e Maremma, sempre a bordo del 'nostro' Silver
Wing.
Testo by Fabrizio
Villa
Foto by Monica
Il Grande
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