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PREGI
Comfort
Finiture
Frenata ABS
Maneggevolezza
Potenza
Protezione
Spazio bagagli
Strumentazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Casco: Nolan N41
Giacca:
Dainese 'Basic'
Guanti: Tucano Urbano 'Rex'

 

 

 · HONDA SILVER WING 600 ABS
20/10/03
TEST SU STRADA
pag. 3/5
VEDI ANCHE: Anteprima, Descrizione, Test Fabio Scotti, Test Fabio Bani,

Come detto la prova si è svolta su circa 5.000km di cui il 45% in autostrada, il 40% extraurbano e un 15% in città. Una percentuale che potrebbe riassumere l'utilizzo ideale del veicolo: se vi piace fare turismo vi sarete accorti che le mete più vicine alla vostra residenza vengono 'consumate' velocemente, necessita quindi uno scooter che sappia tenere anche elevate medie autostradali, per poi destreggiarsi bene su strade e stradine extraurbane, vero obiettivo delle nostre gite, ma che continui ad accompagnarci anche nel quotidiano tragitto urbano. Nel corso della nostra prova l'Ala d'Argento ha dimostrato di aver centrato l'obiettivo, sostituendo agevolmente una moto maxitouring e uno scooterino da città, risultando a questo punto anche conveniente!

POSIZIONE IN SELLA
Se osservato sul cavalletto può intimorire per via delle dimensioni, una volta a bordo gli ingombri non appaiono molto diversi da quelli di un 250/400cc, grazie ad una carenatura ben profilata e rapporti sella, manubrio e pedana ben proporzionati.
La sella è morbida e ben conformata oltre ad essere a portata di tutti, grazie alla limitata altezza da terra e le comode svasature nella pedana per poggiare i piedi al suolo. L'ampio schienale regolabile permette di trovare l'appoggio ideale sia che misuriate 190 o 165cm. Le braccia trovano un manubrio rialzato, ma non troppo largo che consente una postura eretta del busto e le gambe possono posizionarsi ad angolo retto o allungarsi sulla parte rialzata della pedana.
La strumentazione è ben visibile e gli specchi retrovisori, pur non essendo all'ultima moda, assolvono al meglio il loro compito offrendo un ampio campo visivo.
Il parabrezza non interferisce con la visione della strada, e anche il discreto profilo in plastica trasparente non infastidisce, quindi non toglietelo, è un elemento di sicurezza!
I comandi al manubrio, anche se non modernissimi nel design, sono di ottima qualità e comodi da usare, solo qualche filo elettrico che sfugge alla copertura del manubrio stona con la qualità totale.
Il passeggero/a gode di un'adeguata porzione di sella e anche appoggiandosi allo schienalino, non finisce troppo lontano da chi guida, con vantaggi aerodinamici e di feeling. Bene anche le belle pedane retrattili e le comode maniglie laterali. La seduta risulta però un tantino elevata.

CITTÀ
Come sempre partiamo dall'utilizzo urbano, situazione da cui nessuno scooter può prescindere.
È incredibile come il peso si senta quasi solo nelle manovre da fermo, quindi il consiglio è di effettuarle in sella e a motore acceso, ma la necessaria malizia si acquisisce velocemente.
Per il resto, e chi è passato al Silver da modelli di minor peso e cilindrata (250/400cc) ve lo potrà confermare, dopo non più di una giornata di apprendistato la guida tornerà ad essere quella spigliata di sempre, anche in mezzo al traffico. Il bilanciamento dei pesi infatti predilige il posteriore, lasciando la ruota anteriore agile e veloce nei cambi di direzione, con una guida tipicamente scooteristica.
La larghezza nella media e gli specchi al manubrio poco sporgenti permettono di risalire le code di auto senza impacci, rimane solo da tenere presente la lunghezza prossima ai 230cm.
Quello che risulta impietoso nei confronti delle cilindrate minori è però la potenza del motore che accelerazioni notevolissime, sfruttabili solo parzialmente in ambito urbano. La partenza da fermo è morbida per non ingenerare problemi di aderenza, ma poi la progressione si fa davvero coinvolgente.
Le sospensioni offrono un comfort invidiabile anche sul pavé, a patto di tenere gli ammortizzatori sulla prima/seconda tacca, altrimenti si salta un po'.
Infine i freni, che con l'abbinata CBS-ABS, offrono quanto di meglio attualmente disponibile, soprattutto in ambito urbano, dove le frenate impreviste sono all'ordine del giorno. Una buona modulabilità, abbinata alla garanzia che nessuna delle ruote arriverà mai al bloccaggio, neppure sul pavé o sul bagnato, permette una guida più rilassata in ogni frangente. Naturalmente non si può chiedere l'impossibile, il contatto con l'asfalto non è quello di una F1, in particolare va tenuto presente che l'efficacia dell'ABS diminuisce con l'aumentare dell'inclinazione in curva. L'ABS-CBS non è uno strumento per andare più veloci, ma per andare più sicuri!
Da rimarcare anche l'efficacia del freno motore, senza che si manifestino strappi nell'apri-chiudi.
Il passeggero nella sua comoda postazione non ha proprio nulla di cui lamentarsi, fatta eccezione per le 'voragini' stradali a cui può porre rimedio solo l'amministrazione comunale.
Confrontato con la concorrenza bicilindrica risulta più leggero e compatto del Suzuki Burgman 650 e più malleabile nella guida rispetto allo Yamaha Tmax 500.

STRADE EXTRAURBANE
Posizione di guida ideale, potenza sempre in abbondanza e guida disinvolta ne fanno un compagno ideale sia per la gita domenicale che per la vacanza impegnativa.
L'appoggio lombare è veramente prezioso e la posizione eretta consente di assaporare al meglio il panorama circostante. Il comfort complessivo ci ha permesso di rimanere in sella dalla mattina alla sera senza alcun problema, tranne quelli imputabili alle nostre provate giunture!
Non ci sono vincoli di alcun tipo per il Silver Wing, dall'impervia stradina tutta tornanti alle ampie statali medio-veloci, da soli o in due con i bagagli. Occorre solo aumentare il carico degli ammortizzatori proporzionalmente al peso trasportato e alle velocità medie, ma consigliamo di non superare la 3^ tacca per una guida più confortevole.
La facilità con cui si inserisce in curva e permette correzioni all'interno della stessa è una caratteristica derivata dalla distribuzione dei pesi, che pur limitando il feeling con la ruota anteriore nella guida più spigliata, offre quell'immediatezza e facilità di guida tipica di un maxiscooter. Ciò non toglie che tale maneggevolezza permetta di togliersi anche belle soddisfazioni nel misto, con ben pochi timori reverenziali nei confronti della concorrenza.
La trasmissione lavora in modo sufficientemente regolare, anche se nel corso della nostra prova non è risultata esente da vibrazioni e rumorosità, soprattutto in partenza e a basse velocità, problema conosciuto ai tecnici Honda che, quando necessario, sostituiscono il gruppo in garanzia. In compenso il freno motore, efficace fino a circa 20km/h, migliora la guida in ogni frangente, soprattutto in montagna.
Dove c'è la possibilità di spremerlo a fondo, il bicilindrico da 37kW mostra un'allungo entusiasmante, soprattutto a partire dai 100km/h dove il contagiri sale velocemente verso gli 8.000 giri di strumento e si mangia la strada in un baleno. Volendo fare proprio i pignoli si potrebbe desiderare maggiore spunto ai regimi di giri più bassi, anche sacrificando qualcosa agli alti, perfino esuberanti, ma sfruttabili solo dove la strada lo consente.
La frenata si dimostra sempre impeccabile e sicura, soprattutto utilizzando contemporaneamente le leve quando la velocità si fa più sostenuta. Complici le strade scivolose della Croazia abbiamo avuto modo di apprezzare l'inserimento limitato dell'ABS che interviene solo quando si sta perdendo aderenza, trasmettendo limitatissime reazioni alle leve e mantenendo il Silver in traiettoria. Sapere di poter frenare con energia, anche su fondi scivolosi è di notevole tranquillità e permette d'imparare a conoscere il limite, senza conseguenze indesiderate.
Fondamentale la presenza del freno a mano che permette brevi soste senza dover utilizzare il cavalletto centrale, oppure di maneggiare cartine stradali o macchina fotografica anche in pendenza.
Le critiche si riducono essenzialmente all'utilizzo dei vani bagaglio che richiedono sempre lo spegnimento del motore e l'utilizzo delle singole serrature, dove sarebbe stato possibile un comando centralizzato utilizzabile a motore acceso.
Dietro di noi il passeggero gode del medesimo comfort, inoltre grazie alla posizione elevata è in grado di gustarsi il panorama senza che il casco del conducente abbia il sopravvento. A completare il quadro non guasterebbe un impianto radio-interfono, anche opzionale per rendere ancora più piacevole il turismo.
Sempre paragonato ai due bicilindrici concorrenti, non ha la guida motociclistica del Tmax o l'evoluta trasmissione del Burgman, ma risulta più comodo del primo e appena più maneggevole del secondo.

AUTOSTRADA
È stato il nostro primo approccio con il Silver Wing: 620 chilometri d'un fiato in due persone e bagagli per tre settimane. Visto che il traghetto non aspettava certo noi, la media è stata piuttosto elevata sfruttando quasi sempre al massimo i giri del motore. Abbiamo così notato che la rapportatura finale è perfino 'corta' visto che a 8.200 giri di strumento, con la lancetta del tachimetro ad un soffio dai 180km/h, entra inesorabilmente il limitatore di giri, anche a pieno carico! Questo per capire che il motore spinge davvero forte e le medie velocistiche sono a livello di un'ottima moto da gran turismo.
La protezione aerodinamica in questo caso gioca un ruolo fondamentale e il Silver Wing non delude, anzi, a parte le mani si viaggia perfettamente protetti e anche il casco viene lambito dall'aria consentendo ad un jet con visiera di sostituire l'integrale nel periodo estivo. La feritoia alla base del plexiglas consente un'ideale gestione dei flussi eliminando i vortici e l'oscillazione dei caschi di pilota e passeggero, anche alla massima velocità.
Il consiglio in questo caso è di regolare gli ammortizzatori sulla 5^ tacca e non sarebbe male poter indurire anche la forcella per ottenere una maggiore rigidità complessiva. Infatti se sui lunghi rettilinei la stabilità risulta ineccepibile anche viaggiando 'a chiodo', si comincia col percepire qualche limitata oscillazione in presenza di giunture dell'asfalto, fenomeno che si amplifica quando, ormai convinti di essere alla guida di una 'sport touring' si affrontano gli impegnativi curvoni dell'autostrada della Cisa a gas spalancato. Questo non compromette certo le medie orarie, ma richiede di affrontare le curve con maggiore rispetto, per noi e per la nostra preziosa patente. Il fenomeno si manifesta anche da soli e senza bagagli. Diciamo che rispettando i limiti di velocità il Silver si muove disinvolto, ma chi vuole andare oltre lo farà senza la sua collaborazione. Come detto solo sui curvoni impegnativi perché sul dritto saranno ben poche anche le moto che terranno lo stesso passo per tanti chilometri. Del resto era inevitabile che per ottenere un veicolo così maneggevole e intuitivo alle basse velocità si dovesse pagare qualcosa in termini di stabilità alle alte. Lavorare sulle sospensioni e sulla forcella montando componenti più rigide e sofisticate può fornire qualche miglioramento, ma si finisce per snaturare l'equilibrio complessivo del mezzo oltre a spendere dei bei soldini.
Detto ciò gli unici limiti alle vostre medie autostradali è determinato dalla necessità di fare rifornimento. I 16 litri di serbatoio quando si viaggia prossimi agli 8000 giri non permettono di fare molta strada e dopo 150km è meglio programmare una sosta, un'occasione anche per allentare la tensione e ricordarsi che siamo in vacanza e non al Mugello!
Anche il passeggero gradirà medie più contenute, diciamo che i 140/150km/h indicati, che poi sono 'quasi' in linea con i limiti di velocità, possono risultare il giusto compromesso fra efficacia, consumi e relax per pilota e passeggero.
I freni in autostrada andrebbero usati il meno possibile, ma in caso di necessità fanno ancora una volta la differenza, permettendo di recuperare anche situazioni di distrazione semplicemente pinzando con tutta la forza che abbiamo sapendo che, dove possibile, lui si fermerà senza sbandare. Volendo fare i pignolini, si potrebbe desiderare un'azione più incisiva nel primo tratto delle leve, un sistema di servofreno potrebbe per esempio migliorare ulteriormente un impianto quasi perfetto.
Rispetto ai contendenti: è più veloce e comodo, ma meno rigoroso del Tmax, mentre con il Burgman perde qualcosa in velocità di punta e in stabilità sui curvoni, ma è meno sensibile alle scie in rettilineo e chiude in parità quanto a comfort.

AL LIMITE
Sappiamo tutti che le strade non sono fatte per viaggiare 'al limite' e tanto meno gli scooter sono nati per questa ragione, ma sappiamo anche che è inevitabile la voglia di confrontarci con noi stessi, magari su di una bella e isolata strada di montagna.
Come detto nel Silver Wing si è privilegiata la comodità e la maneggevolezza sacrificando il rigore alle alte velocità, ci troviamo quindi con sospensioni morbide e con un peso leggermente sbilanciato al posteriore, ma la cosa non preclude certo il divertimento fra una curva e l'altra.
Innanzitutto è molto difficile strisciare i cavalletti anche nelle pieghe più ardite e questo consente già di guidare in modo più spigliato. Poi, la più volte citata facilità di guida, permette di tenere un passo veloce con minimo impegno, consentendo rapide variazioni di traiettoria anche a curva impostata, con conseguenti inserimenti più veloci rispetto a veicoli meglio assettati. La frenata con ABS, una volta abituati al sistema integrale, è utile anche nella guida veloce e le sospensioni assorbono bene le sconnessioni dell'asfalto.
Altro discorso è quello relativo alle strade sterrate e alle mulattiere che non risparmiamo mai alle 'vittime' dei nostri test, è ovviamente una situazione limite per uno scooter da 230kg con ruote da 14 e 13 pollici, nonostante ciò maneggevolezza, distribuzione dei pesi e sospensioni hanno permesso di raggiungere anche la spiaggia o il belvedere più sperduti senza particolari difficoltà. Va sfatato un luogo comune, non è vero che l'ABS sullo sterrato impedisce alla moto di frenare, senza correre e frenando adeguatamente l'ABS non interviene quasi mai e sotto i 10km/h 'stacca' così la ruota posteriore può arrivare al bloccaggio laddove risulti utile.
Non stiamo a fare classifiche in questa situazione, diciamo solo che a parità di pilota (medio) e fino a 130km/h il Tmax non è certo irraggiungibile, mentre il Burgmanone si avvantaggia solo se usato in 'Power'.

CONSUMI E COSTI
Per molte persone che conosciamo il Silver Wing è l'unico mezzo di trasporto, avendo agevolmente sostituito l'auto e in questo caso il risparmio risulta quindi evidente. In abbinamento ad un'auto, magari utilitaria, il confronto nei costi di gestione risulta invece impietoso. La frequenza dei tagliandi, il costo delle gomme e dei pezzi di ricambio pesano non indifferentemente per chi fa parecchi chilometri l'anno.
Considerazioni valgono per tutti i megascooter, gravati anche da un prezzo d'acquisto non certo popolare.
Va effettuato un tagliando di controllo ogni 6.000km e uno completo ogni 12.000: la cinghia di trasmissione va sostituita entro i 24.000km e costa 85 Euro, mentre le massette vengono 83 Euro. Contenuto il cambio gomme, intorno ai 200 Euro, mentre si spera di non dover sostituire la strumentazione perché sfiora i 700 euro.
I consumi di carburante non sono, ovviamente, da 'cinquantino': il consumo medio del test è stato di 15,4 chilometri a litro, quello medio autostradale di 13, quello medio extraurbano di 17,5, agli estremi si può passeggiare a 20km/litro così come scendere a 11 viaggiando al limite.
Tenendo presente che l'ABS contribuirà a scongiurare qualche banale scivolata, si potrebbe far rientrare anche questo nella tabella costi... scampati!

CONCLUSIONI DINAMICHE
A dispetto delle dimensioni e del peso un veicolo facile e maneggevole praticamente alla portata di tutti e proprio per questo motivo agevole da condurre anche ad un passo piuttosto spedito. Di contro rivela qualche limite nei curvoni veloci autostradali, ma sul dritto è irreprensibile anche a manetta e a pieno carico. La morbidezza delle sospensioni l'ottima protezione aerodinamica e l'azzeccata posizione di guida ne fanno un ottimo viaggiatore, con qualche chance più 'sportiva' nel misto non troppo veloce.
I limiti sono venuti dalla ridotta autonomia di carburante e da qualche problema alla trasmissione, almeno sul nostro esemplare.

CONCLUSIONI FINALI
Volete un veicolo con cui andare al lavoro tutta la settimana, magari facendo anche la spesa al supermercato, passare i week end in giro per l'Italia e le vacanze anche molto più in là, nel massimo comfort anche in due e non avete velleità sportive? Il Silver Wing è probabilmente la scelta più azzeccata. Soprattutto nella versione con ABS vi portate a casa anche uno dei mezzi più sicuri, senza dimenticare che il motore ha un allungo eccezionale e che la linea è di un'eleganza raffinata.
I vani bagagli sono ampi ma non comodissimi, si viaggia veloci ma sui curvoni si balla un po' e la trasmissione offre il vantaggio del freno motore ma non è esente da vibrazioni, insomma come tutti i veicoli non è perfetto, ma se risponde alle vostre esigenze allora i pregi saranno di gran lunga superiori. In poche parole, uno scooter al vertice della gamma Honda, comodo, veloce ed eclettico con il plus dell'ABS.

Il test non finisce qui perché sono in arrivo le considerazioni di Fabio Scotti e i report turistici in Croazia e Maremma, sempre a bordo del 'nostro' Silver Wing.

Testo by Fabrizio Villa

Foto by Monica Il Grande

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DIFETTI
Consumo
Stabilità sui curvoni veloci
Peso
Prezzo
Serrature
Trasmissione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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