>> MALAGUTI


 

 

SCHEDA
Cilindrata: 182 cc
Peso: 150 kg
Velocità: ND
Potenza KW: 13,6
Norme: Euro 1
Prezzo: 4.436 Euro F.P.

 

 

 

 

 

 

 

 

 · Malaguti MADISON R 180
25/03/02
DESCRIZIONE
pag 1/4
>>> Vedi anche: Test su strada, Prova Fabio, Prova Francesco

Malaguti ci ha consegnato un immacolato Madison R 180, colore blu notte, per un test su strada e noi ce lo siamo 'spupazzato' per tre settimane e quasi 1.500 chilometri: dalla città all'autostrada, dalle colline dell'Oltrepò ai laghi prealpini, da soli e in due. Ha fatto da 'testimonial' all'inaugurazione della stagione 2002 del CyberScooter Club e da staffetta nella prima gita.
Una verifica approfondita dell'intermedio nella gamma Madison che parte dai 125/150 motorizzati Minarelli/Yamaha passando al 250 con propulsore Yamaha, fino al recente 400 con l'inedito motore Franco Morini.
Eccovi quindi le nostre impressioni, suddivise in Descrizione e Test su Strada a cura del 'solito' Fabrizio, oltre a quelle di altri due membri della redazione: Fabio Scotti e Francesco 'Schiapputer' Roberti.

LINEA
Forme complesse ed aggressive per il granturismo bolognese. A renderlo inconfondibile concorrono: il muso basso e appuntito, che sembra sorridere beffardo con quelle 'fossette' (prese d'aria) sotto gli occhi (fanali) cattivi, e gli affusolati specchi retrovisori integrati alla carrozzeria, che incorporano le frecce.
Nella vista di lato troviamo un muso felino, proteso verso il basso che si raccorda all'affusolato retrotreno attraverso un tunnel importante, sottolineato da un inserimento color argento a stilizzare un ipotetico telaio in alluminio.
Il posteriore punta decisamente verso l'alto con la sella a due piani e termina con i due fari integranti le frecce, lasciando interamente scoperto il motore e gli ammortizzatori. Non ha proprio nulla del basso e pacioso maxiscooter, ma piacerà a chi vuole un'immagine dinamica, pur con tutte le prerogative di un maxi.

STRUMENTAZIONE
Raccolta in una 'palpebra' alla base del manubrio e quindi piuttosto in basso, si compone di tre elementi circolari a fondo blu e di un display digitale. Comprende tutto quello che si può desiderare, anche se la grafica è un po' esuberante e a volte poco chiara. Nell'ordine troviamo: la temperatura del liquido refrigerante, il livello carburante con la preziosa spia della riserva, l'indicatore analogico della velocità e le spie di anabbaglianti, abbaglianti e frecce. Il piccolo display mostra tutto il resto: velocità, numero giri motore, ora, contachilometri totale e parziale, temperatura ambiente, carica della batteria e km mancanti al cambio olio programmato; peccato che non sia tutto visualizzabile contemporaneamente, ma occorra selezionare le varie funzioni in modo sequenziale tramite una comoda levetta al manubrio.

COMANDI
Comodi, dall'azionamento morbido e a portata di dita i comandi elettrici al manubrio, evidenziati da colorazioni differenti. C'è il 'passing' ma manca il freno a mano, piuttosto utile in determinate situazioni.
Le leve freno sono un po' lontane dalle manopole, per chi non ha le mani grandi.
Il blocchetto d'avviamento integra il bloccasterzo e l'apertura della sella, peccato che nove volte su dieci occorra sollevare contemporaneamente quest'ultima per ottenere il risultato sperato.

VANI BAGAGLI0
Due sportelli nella plancia: uno minuscolo per il biglietto autostradale, chiavi e poco altro; uno più spazioso e con serratura poco sotto per guanti, sottocasco, cellulare e piccole cose, c'é anche la scatola dei fusibili e l'alloggiamento per la presa di corrente opzionale. Un coperchio con serratura sul tunnel ospita i ferri di bordo, come solito limitati all'indispensabile e di sommaria fattura.
Il vano sottosella di ben 45 litri dichiarati, risulta in realtà poco sfruttabile per via della forma particolarmente irregolare, quindi niente ventiquattr'ore o pc portatile, ci stanno però un casco integrale (non tutti i modelli) e un demi jet. Non è rivestito in alcun modo e manca della luce di cortesia, in più l'apertura della sella non è assistita da un ammortizzatore e può ricadere inavvertitamente (e fragorosamente) se lasciata sollevata. Si potrebbe fare di più, magari sfruttando la bombatura delle pance.
Il prolungamento delle maniglie passeggero non ha funzione di portapacchi, per questo occorre montare quello opzionale o rivolgersi alle numerose Aziende specializzate.

CICLISTICA
Telaio tubolare classico, dotato di buona rigidità, sfrutta il motore come elemento oscillante tramite due ammortizzatori Paioli regolabili su cinque posizioni. Di marca Paioli anche la forcella teleidraulica con steli da 36mm. La corsa è di circa 90mm per entrambi.
Ruote da 13 pollici, con pneumatici tubeless ben dimensionati: 120/70 mm. davanti e 130/60 al posteriore, nel nostro caso di marca Maxxis.
I freni ad azionamento classico (uno per ogni leva), sono entrambi a disco da 220 mm, con la pinza anteriore a due pistoncini.
L'interasse è contenuto in 1482mm e anche la lunghezza di 2030mm è inferiore a molti concorrenti, lo stesso non si può dire per la larghezza di 860mm, misurata agli specchi retrovisori. L'altezza della sella dichiarata in 800mm si rivolge preferibilmente a chi supera il metro e settantacinque, che potrà anche distendere, moderatamente, le gambe, un po' meno le braccia. Il peso di 150 kg, richiede attenzione solo ai neofiti o, nelle manovre da fermo, a chi non ha le gambe lunghe.
Dispone di un serbatoio carburante da 12 litri di cui tre di riserva con il tappo all'estremità anteriore della sella, protetto da uno sportellino in plastica dall'incastro un po' approssimativo.
I cavalletti centrale e laterale sono azionabili senza particolare sforzo, anche se parzialmente nascosti dalla pedana del passeggero.
La qualità delle plastiche è discreta anche se qualche accoppiamento potrebbe essere più preciso.

MOTORE
Il propulsore è il prodotto di un'accordo con la Piaggio ed è la stessa unità da 182cc della serie 'Leader' montata sull'X9 e sull'Hexagon. Quattro tempi, quattro valvole, monoalbero a camme in testa, è raffreddato a liquido e alimentato tramite un carburatore da 29mm.
I dati numerici sono vicini a quelli di un 250cc per quanto riguarda la potenza massima: 13,6 kW a 8.750 giri, mentre la coppia massima si ferma a 15,9 Nm a 6.500 giri, valori che lo staccano significativamente dai concorrenti di 'soli' 150cc. Omologato Euro 1.
Inutile nascondersi che, complice un prezzo d'acquisto competitivo, faccia molta concorrenza, anche in casa propria, ai modelli della classe superiore.

CONCLUSIONI 'STATICHE'
Un progetto molto personale, finalizzato ad un target vasto, ma interessato a proposte originali e con un piglio sportivo, dispone delle qualità classiche dello 'scooterone': immagine, dimensioni importanti, protezione aerodinamica e numerosi vani bagagli, a cui aggiunge una ricca strumentazione e una linea inconfondibile.
Migliorabile la sfruttabilità dei pur numerosi vani bagagli, la visibilità delle informazioni sul display e alcune finiture.
Dedicato a persone di altezza medio/alta, ha un prezzo d'acquisto molto competitivo rispetto ai modelli di maggiore cilindrata, con cui entra in diretta concorrenza.
Il suo vero competitor è il Piaggio X9 Amalfi, di cui condivide l'unità propulsiva, ma che costa un po' di più, almeno come prezzo di listino, senza contare le promozioni, che si alternano per entrambi i modelli... e per molti altri scooter italiani e stranieri!

La prova contiuna: clicca qui sotto e vai al test su strada...

Testo e foto Fabrizio Villa

 

TEST SU STRADA >>>
pag. 2/4
PROVA DI FABIO >>>
pag. 3/4
PROVA DI FRANCESCO >>>  
pag. 4/4


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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