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 · PEUGEOT GEOPOLIS 250 (Premium, City)
15/09/06
Anteprima DINAMICA
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>>> Vedi anche: Anteprima statica,

Spesso le presentazioni scooter avvengono il luoghi bellissimi, ma ben lontani dall'utilizzo tipico a cui sono soggetti tutti i giorni. In questo senso la scelta di Roma risulta doppiamente azzeccata, innanzitutto perché è bellissima, poi perché quanto a traffico e stato pietoso del fondo stradale ha ben poche rivali.
Un test di un'ottantina di chilometri nelle ore di punta, accerchiato da orde di veicoli, attento a conservare l'equilibrio tra sampietrini, buche e lavori in corso, un quadro che gli scooteristi romani conoscono molto bene.
Vediamo allora come se l'è cavata il 'francesino' sia in versione Premium che City, dove l'unica cosa che cambia è la catena antifurto integrata.

POSIZIONE IN SELLA
Ruote alte e vano sottosella non hanno mai consentito sedute troppo basse e Géopolis non fa eccezione, anzi del quintetto concorrente è il più alto, con 805mm dichiarati. A questo va aggiunto che la sella non è per nulla cedevole, anche se correttamente sagomata, così come lo sono le pedane, il risultato è che un'altezza non inferiore al metro e settanta è preferibile se si vuole toccare terra comodamente. In compenso c'è spazio sufficiente anche per i più alti che non avranno interferenze ginocchia-retroscudo e potranno sfruttare le intelligenti svasature nella parte anteriore della pedana per alloggiare i propri '46' o più...
Il tunnel centrale è piuttosto voluminoso, più o meno a livello del Piaggio Beverly e più di Aprilia Scarabeo e Kymco People S, mentre il Malaguti Password ha addirittura la pedana piatta.
A bordo si assume la classica posizione a busto dritto e gambe ad angolo retto, tipica dei ruote alte, con un manubrio alto e largo 'il giusto'. L'accenno di schienalino è in realtà un appoggio per il fondoschiena, ma non sorregge la schiena esattamente come avviene nei competitor.
I blocchetti elettrici al manubrio risultano intuitivi e razionali, così come le leve freno e un plauso va alla cura con cui è posizionato il blocchetto d'avviamento, lontano da ogni possibile contatto con le ginocchia. Ordinari, anche se discretamente efficaci gli specchi retrovisori, mentre quelli asferici sono riservati alla versione Executive.
Ben alloggiato anche il passeggero con una porzione di sella ampia e non troppo rialzata, con comodi appigli per le mani nel maniglione-portapacchi e belle pedane retrattili su cui poggiare i piedi, forse solo eccessivamente inclinate all'indietro.
I cavalletti sono ben congegnati, il centrale consente di issare lo scooter con minimo sforzo e lo stesso per la discesa, mentre il laterale si aziona comodamente stando in sella, viene bloccato da una molla e impedisce l'avviamento del motore quando estratto.

ACCESSO AI VANI
Il retroscudo mostra un ampio portello, apribile solo con la chiave in dotazione (spegnere il motore, togliere la chiave, mettere la chiave, aprire, chiudere, togliere la chiave, mettere la chiave, riaccendere il motore...), quindi si poteva fare di meglio, così come per lo spazio utilizzabile che è veramente esiguo. Di positivo c'è la presa a 12 volt per la ricarica di apparecchiature elettroniche anche se all'interno si può stivare (malamente) solo un cellulare o un lettore mp3.
Più comodo il gancio appendiborse, nella parte alta che consente di sfruttare tutta l'altezza fino al tunnel.
Per accedere al sottosella basta invece ruotare la chiave d'avviamento che sgancia la serratura e permette di sollevare la sella. Il vano non è molto ampio, ma considerate le ruote da 16 pollici è fra i più capienti rispetto ai concorrenti, naturalmente bisogna rassegnarsi ad un casco demi-jet e a posizionare la 24ore all'esterno.
Rimane naturalmente l'opzione portapacchi con eventuale bauletto, Peugeot ne offre addirittura in tre capienze diverse per accontentare le più svariate esigenze.

CITTA'
Come detto la prova si è svolta completamente in ambito urbano, destinazione d'uso primaria per uno scooter fino a 250cc, quindi significativa anche se completeremo la prova in extra-urbano e in autostrada, magari non appena sarà disponibile la versione Executive.
Del motore sappiamo praticamente tutto, visto che equipaggia buona parte dei 250 in circolazione e la stessa Peugeot lo utilizza per il Satelis 250. È un ottimo propulsore, potente, economico ed omologato Euro 3, parte senza esitazioni e pulsa con una rumorosità generale molto contenuta.
Lo spunto è morbido, come avviene con quasi tutti gli scooter per non creare difficoltà su fondi scivolosi, ma diventa subito corposo al salire dei giri, con una buona spinta che porta in un batter d'occhio oltre il limite consentito (50km/h...). Il motore dà il meglio di sé ai regimi intermedi, in definitiva quelli più usati, anche il 'sound' si fa più corposo e aumenta la reattività alla manopola del gas. Poi ci sarebbe anche un bell'allungo ma ne riparleremo in autostrada...
Anche se i tecnici francesi sono al loro primo ruote alte di media cilindrata, il risultato è subito di ottimo livello. La ciclistica risulta perfettamente neutra, quindi Géopolis si guida da subito con estrema confidenza e permette ai più smaliziati di togliersi qualche soddisfazione sfruttando sia l'ampio angolo di piega che l'appoggio dei pneumatici Pirelli.
Come tutti gli scooter con ruote da sedici pollici mostra una maggiore solidità dell'avantreno e di conseguenza anche una maneggevolezza inferiore ai 'ruote basse', richiede quindi una guida più 'motociclistica', ma una volta fatta l'abitudine ci si muove bene anche in spazi ristretti, ringraziando l'ampio angolo di sterzo.
Sopravvivere alle strade romane senza buone sospensioni è cosa ardua, ma le sospensioni Paioli e la forcella da 37mm se la sono cavata molto bene. La scorrevolezza di entrambe riesce a coprire senza scossoni sia i sanpietrini che le buche modeste (oltre serve un enduro!), ma l'impressione è che facciano il loro dovere anche alzando il ritmo, eventualmente irrigidendo gli ammortizzatori.
Anche grazie a sospensioni efficaci, la sella dall'imbottitura rigida, non è risultata scomoda alla fine della giornata, ma sull'argomento torneremo in occasione del test completo.
Il capitolo freni ha una duplice lettura: positiva considerando un impianto tradizionale con dischi azionati singolarmente dalle leve relative al manubrio, meno, abituato come sono ad abbinare il marchio Peugeot alla frenata ABS/PBS che del medesimo impianto sa sfruttare il massimo e senza rischiare scivolate. Il consiglio di CyberScooter è come sempre di optare per l'ABS e di conseguenza per la versione Executive, ma se siete degli strenui difensori della 'frenata indipendente' o volete risparmiare qualche Euro, la frenata di Premium e City è sicuramente almeno a livello della concorrenza: modulabile, ma anche potente e con limitata tendenza al bloccaggio, certo sull'acciottolato lucido bisogna andarci cauti, ma se l'ABS proprio non lo volete...
Un punto a favore è rappresentato sicuramente dalla protezione aerodinamica, lo scudo è piuttosto ampio e il parabrezza è più largo e alto della media, arrivando a metà casco e lasciando esposte praticamente solo le mani e le braccia. Il parabrezza offre anche un'ottima trasparenza, solo il bordo può incrociare lo sguardo se non si supera il metro e ottanta, ma l'esigua profilatura lo rende un fastidio piuttosto relativo. Un ottimo risultato per un ruote alte, qualcosa in più di tutti concorrenti, tanto che mi sento di sconsigliare il parabrezza maggiorato, primo per le discutibili staffe metalliche, secondo perché in caso di pioggia limita la visibilità.
Altra nota positiva è la solidità delle plastiche che non hanno mai trasmesso vibrazioni o risonanze, così come ogni altra componente dello scooter.
Inutile dire che non ho avuto modo di verificare né la velocità massima né i consumi, ma dovrebbero essere entrambi ai vertici della sua classe, del resto il motore lo conosciamo...

CONCLUSIONI
Satelis prima e Géopolis ora, rappresentano il nuovo corso di Peugeot e lo fanno nel migliore dei modi, con linee piacevoli, costruzione accurata, ottima guidabilità e motori prestanti. Géopolis poi è stato realizzato quasi espressamente per il mercato italiano, visto il gradimento per questa tipologia di scooter e gli elevati numeri di vendita. Pur senza sfoggiare soluzioni innovative il ruote alte francese motorizzato italiano mostra grande cura in ogni dettaglio e, grazie anche al fatto di essere il modello più recente del suo segmento, sembra in grado di porsi come veicolo di riferimento fra i suoi concorrenti.
Anche a livello di prezzo si dimostra estremamente competitivo, ma sono le dotazioni e in particolare la disponibilità (a breve) della versione Executive, con frenata antibloccaggio, a rendere Géopolis un veicolo particolarmente interessante.

Testo by Fabrizio Villa
Foto by Alessio Barbanti, Marco Campelli e Peugeot MotoCycles


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ABBIGLIAMENTO
Casco:
Axo
Urban Elite
Giacca:
Axo
Chill
Guanti:
Tucano Urbano
'Spring Hector'
Pantaloni:
Spidi
Tomcat
Stivali:
Oxtar
'Urban'

 

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