Dal Vespa Days di Roma, il test in anteprima mondiale della Vespa più glamour della gamma 2011. Presentata ad Eicma dello scorso novembre, la serie speciale "Vie della Moda" di GTV 300ie, raccoglie il testimone dell'allestimento "Via Montenapoleone" (che va fuori listino), ribadendo il legame fra Vespa e il mondo della moda italiana. Un legame fatto di tradizione ed eleganza, che mixa il faro basso delle Vespa d'epoca con le linee neo-classiche della serie GTS. Un modello che arriva dai concessionari proprio in questi giorni, caratterizzato da accostamenti cromatici esclusivi ed una quotazione importante.
· DOTAZIONI Qualche critica in più mi sento di muoverla alle dotazioni, più che altro in rapporto alla quotazione di vendita. La strumentazione si rifà al look delle Vespa d'epoca, ma potrebbe essere abbinata ad un discreto, ma utile, display digitale multifunzione (sulla GTV 250 c'era), invece troviamo un contachilometri meccanico, nessun parziale, pochissime spie e un orologino digitale da scooter cinese. Poco elegante anche il gancio appendiborse, che potrebbe essere sostituito da quello a scomparsa già montato su Beverly ed MP3 Yourban. I vani bagaglio sono poi inevitabilmente modesti, dovendosi adeguare al look Vespa: così il vano retroscudo (che si apre premendo la chiave d'accensione) è si regolare, ma poco profondo e capiente, mentre il sottosella (a cui si accede sbloccando la sella con un pulsante nel retroscudo) offre uno spazio decisamente limitato e nessun tipo di rivestimento. Inutile cercare di farci entrare una valigia 24 ore o qualsiasi casco anche demi-jet, gli unici caschi 'alloggiabili' sono quelli appositamente realizzati e brandizzati Vespa. Il tappo del serbatoio carburante è posizionato sotto la sella, come prevede la tradizione Vespa, ma non è la soluzione più comoda. Mancano poi la presa di ricarica a 12 volt e il freno di stazionamento, abbiamo però entrambi i cavalletti, il solido centrale e l'inaffidabile laterale con ritorno a molla. Solidi ed ingegnosi i poggiapiedi retrattili per il passeggero ed efficace anche il portapacchi posteriore ribaltabile in tubo cromato, che incorpora le maniglie per il passeggero. Dettagli che non riusciranno comunque a demotivare l'acquirente tipo, ma in cui vedo ampio margine di miglioramento per il futuro.
· CICLISTICA I dati tecnici non vengono dichiarati in cartella stampa, quindi mi rifaccio a quelli di "Via Montenapoleone" che dovrebbero essere identici. Ovviamente la prerogativa di questa, come di tutte le Vespa, è la scocca portante in lamiera d'acciaio, che sostituisce il telaio in tubi e funge al contempo da carrozzeria. Soluzione unica nel panorama scooteristico (automatico) e sicuramente più costosa a livello produttivo, ma che affonda nel dna del marchio e dovrebbe anche garantire una maggiore rigidità strutturale. Le ruote sono da 12 pollici, misura pressoché abbandonata fra gli scooter, ma elevata per la tradizione Vespa e che riesce a coniugare maneggevolezza con design. Anche la sospensione anteriore monobraccio e monoammortizzatore è una soluzione che deriva dalla storia del marchio, ma non è solo coerente, è anche efficace e in frenata ha un effetto antiaffondamento che una forcella tradizionale non può offrire. Tradizionale la coppia di ammortizzatori posteriori regolabili e tradizionalissimo anche l'impianto frenante, con leve separate per i dischi anteriori e posteriori, entrambi da 220mm di diametro, purtroppo privi di ABS. Uno scooter estremamente leggero e compatto con i suoi 148kg a secco, una larghezza di 755mm, una lunghezza di 1930mm e con la sella posta a 790mm da terra, che non pone troppi problemi per toccare terra, dal metro e settanta in su anche con entrambi i piedi.
· PROPULSORE Presentato per la prima volta sulla GTS 300 Super del 2008, si è poi diffuso su tutta la gamma Piaggio e non solo. Un motore con un carattere ben definito, tutto coppia, accelerazione e ripresa, ma con poco allungo. Caratteristica che si abbina perfettamente al carattere Vespa, che non mira certo alle lunghe tirate autostradali, preferendo l'ambito cittadino o il turismo su strade minori e più affascinanti. Si tratta di un monocilindrico orizzontale raffreddato a liquido, con distribuzione monoalbero a camme in testa e 4 valvole, cambio CVT, alimentazione ad iniezione elettronica con scarico catalizzato e omologazione Euro 3. Ha una cilindrata esatta di 278cc ed eroga 15,8kW a 7500 giri con una coppia di 22,3Nm a 5000 giri. Purtroppo non vengono dichiarate né le prestazioni né i consumi, in compenso gli intervalli di manutenzione sono poco frequenti (tagliando ogni 10.000km e cambio olio ogni 5.000).
· TEST SU STRADA Roma in giorno di sciopero dei mezzi pubblici è sconsigliabile da girare anche in scooter, figuriamoci dover fare avanti e indietro nelle zone più trafficate per esigenze fotografiche. Ad aggravare la situazione un numero di giornalisti esagerato che ha 'sommerso' i due poveri fotografi. Risultato, pochissimi chilometri in un traffico serratissimo, più per ottenere gli 'scatti' da pubblicare che per mettere alla prova lo scooter. Ma dal punto di vista della guida ci sono ben poche sorprese rispetto al GTS 300 Super già provato. Quella più evidente, purtroppo in negativo, è la posizione di guida, obbligata dalla sella monoposto, non regolabile, che impedisce di avanzare o arretrare in base alla propria statura e/o abitudine di guida. Situazione simile anche per il passeggero, aggravata da pedane troppo avanzate e maniglione troppo sottile. Detto questo, si apprezzano subito leggerezza e compattezza, che unite alle quote ciclistiche e al diametro delle ruote ne fanno uno degli scooter più agili e maneggevoli del mercato, tanto da arrivare a desiderare un angolo di sterzo anche maggiore. Leggerezza che favorisce anche lo scatto da fermo, davvero notevole e superiore a molti 400cc, energia che si mantiene fino a 80/90km/h, per poi lasciare spazio ad un allungo modesto, che ovviamente questa volta non ho avuto modo di provare... Apprezzabile in particolare la facilità con cui sale di giri e l'immediatezza di risposta alla manopola dell'acceleratore, tutto senza vibrazioni e con rumorosità ridottissima. Da segnalare un intervento un pò troppo frequente della ventola di raffreddamento, calcolando la temperatura esterna di poco superiore ai 20°, chiamata ad intervenire dalle ridotte feritoie del radiatore, nascoste dal voluminoso parafango anteriore. Con questa verve in accelerazione sarebbe auspicabile una frenata di pari livello, frenata che in effetti non delude, soprattutto sull'asciutto, ma in caso di bagnato o semplicemente sul fondo scivoloso dei sampietrini romani, necessiterebbe di un bel sistema ABS. Come già apprezzato altre volte, la particolare sospensione anteriore mostra di avere ancora ragione di esistere, per l'effetto antiaffondamento in frenata e per la capacità di assorbimento delle asperità medio/piccole, arrendendosi solo nelle buche più pronunciate. Nella media il funzionamento della coppia di ammortizzatori posteriori, anche se poco raggiungibili per la regolazione. Oltre a zigzagarre nel traffico, questa GTV si lascia guidare anche fra le curve (che mi sono andato a cercare in qualche via laterale), gli pneumatici Michelin City Grip mostrano una buona aderenza, segnalando il limite in modo graduale, limite che sulle disastrate strade romane non è certo difficile da trovare (e che consiglierebbe un tre ruote...). Volendo alzare il ritmo, l'interasse ridotto e le ruote di piccolo diametro richiedono un po' d'esperienza in più (l'avantreno non è solidissimo), ma appena presa confidenza la GTV si trasforma in uno scooter con cui ci si può anche divertire, con un discreto angolo di piega a disposizione. Inutile pretendere miracoli alla voce protezione aerodinamica e dalle intemperie, il piccolo cupolino è infatti più che altro simbolico e anche allo scudo non si può chiedere troppo, del resto il look richiede sempre qualche sacrifico...
· CONCLUSIONI Uno scooter che si acquista al primo sguardo, senza neppure conoscere prezzo e caratteristiche tecniche, ma che esce a testa alta anche valutato per quello che offre. Ha un look che non passa inosservato, è costruito con cura e ha l'esclusiva della scocca in metallo, anche se potrebbe offrire qualcosa in più a livello di dotazioni. È leggero, scattante e maneggevolissimo, si guida bene, anche se richiedeesperienza alzando il ritmo e frena altrettanto bene, almeno sull'asciutto, ma l'ABS sarebbe il benvenuto in tutte le altre situazioni, panic-stop in testa. Le sospensioni se la cavano meglio di quanto ci si possa aspettare, anche se il comfort è ridotto dalla posizione di guida obbligata e dalla ridotta protezione aerodinamica. Naturalmente il prezzo, superiore di oltre 1000 Euro (ad oggi) al GTS 300 Super, da cui deriva strettamente, ne fanno un oggetto per patiti dell'esclusività, modaioli o neo-nostalgici, anche se non va sottovalutata la tenuta di valore sul mercato dell'usato, che nel medio periodo può rendere GTV 300 "Vie della Moda" più competitiva di quanto la quotazione iniziale possa far supporre.
Testo: Fabrizio Villa Foto: Milagro e Fabrizio Villa