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I colori 2005

 

 · Yamaha TMAX 500 ie '04
12/11/04
DESCRIZIONE
pag. 1/1
Vedi anche: modello 2001/2003, Prova su Strada,

Un successo annunciato, ma forse non tanto quanto le vendite hanno poi decretato. 9.988 esemplari venduti nei primi 10 mesi del 2004 hanno spiazzato anche Yamaha Italia che ha potuto soddisfare i Concessionari con il contagocce, e probabilmente il numero sarebbe potuto anche aumentare, se prima dell'estate non ci fossero state attese per la consegna.
Nella classifica di vendita lo troviamo al 4° posto, incastonato fra il 3° del più 'generalista' Piaggio Beverly 500, e la più potente, ma anche economica Honda Hornet 600, segno che il concetto di veicolo 'sportivo', ma anche polivalente, si è saputo imporre anche alla suadente prestanza della moto 'più amata dagli italiani'.
Un successo che conferma un andamento da leader di classifica sin dal suo debutto: 5° nel 2001, 4° nel 2002, 'solo' 8° nel 2003, forse in vista del successivo restyling.
Non bisogna dimenticare che stiamo parlando di un veicolo da 8.500 euro, fra l'altro venduto per tutta questa stagione praticamente senza sconti, cosa che non si può certo dire della concorrenza, moto o scooter che sia.
A questo punto dobbiamo parlare di 'fenomeno', si perché il Tmax, oltre che un ottimo mezzo (come vedremo), è diventato anche uno 'status symbol' della modernità. Sufficientemente grintoso da rifiutare l'appellativo di 'scooterone', ma allo stesso tempo abbastanza disimpegnato da essere utilizzato ogni giorno senza i 'contorsionismi' richiesti dalle super sport più in voga.
Ma in cosa consiste questo restyling che ha giocato così a favore del bicilindrico di Iwata? Ben poco ad un primo esame visivo, ma in mirati interventi a ciclistica e propulsore per affinare e non stravolgere un concetto, quello di moto 'travestita da scooter' che è risultato così gradito ad un pubblico trasversale, non più 'solo' scooterista o motociclista.
Della versione 2001-2003 abbiamo parlato attraverso sei lunghe puntate a cui potete fare riferimento anche per tutto ciò che è rimasto invariato in questa versione 2004.
Visto che l'anno in corso è quasi finito e sono in arrivo le versioni 2005: 'base' e 'ABS', in coda all'articolo trovate i dettagli dei relativi aggiornamenti.

LINEA
Piace, quindi perché cambiarla? E infatti la carrozzeria è invariata. Nuove invece le quattro colorazioni: Silver Tech, Blue Stone, Blue Thrill e Midnight Black, che vengono tutte abbinate al maniglione posteriore, all'arco laterale e al carter trasmissione in color 'champagne', anziché 'silver', come nelle versioni precedenti.
Con maggiore attenzione si notano cerchioni più 'leggeri' e con 5 razze invece di 4, all'anteriore quasi nascosti dai due freni a disco di grosso diametro. I più attenti potranno anche notare il cerchio posteriore di maggior diametro con pneumatico ribassato, elementi che complessivamente conferiscono una sensazione di maggiore sportività.

STRUMENTAZIONE
La strumentazione della precedente versione, invero un po' povera, è stata rivoluzionata con due elementi circolari analogici ed un display digitale multifunzione al centro.
Il tachimetro a sinistra raccoglie anche i pulsanti per le funzioni del display e a destra fa la sua comparsa il contagiri, con fondo scala a 8.200 giri, che ingloba le spie relative all'immobilizer, al faro abbagliante e al check control dell'impianto d'iniezione. Entrambi gli strumenti hanno fondo in argento metallizzato e indicazioni in rosso. Anche l'illuminazione è rossa e offre in notturna un piacevole effetto scenografico, mentre solo all'imbrunire la lettura risulta meno chiara.
Il display verticale, con caratteri neri su sfondo rosso, visualizza la temperatura dell’acqua, il livello del carburante, i km totali con 2 parziali e le spie di manutenzione comprendenti il cambio olio e la sostituzione della cinghia V-belt. Ai lati le spie relative agl'indicatori di direzione.
Rispetto alla versione precedente quindi un significativo passo avanti con una maggior numero d'informazioni, tutte immediatamente verificabili. Nei confronti della concorrenza manca ancora di qualche 'facilities' tipo computerino di bordo, forse per rimanere fedele allo stile impeccabile, ma essenziale che lo contraddistingue.

COMANDI
Stesso discorso lo si può applicare ai comandi al manubrio, che sono i medesimi delle versioni precedenti: sobri e facilmente raggiungibili. L'accensione degli anabbaglianti è automatica all'avviamento del motore (non prima, per risparmiare la batteria), così non si rischiano multe per dimenticanze e si è maggiormente visibili agli altri utenti della strada.
Ci sono però due novità: una è l'utile leva del freno di stazionamento (sotto il blocchetto di sinistra), di facile e solido azionamento che agisce sulla pinza del freno posteriore con un apposito registro, l'altra è il blocchetto d'avviamento che si arricchisce del sistema antifurto immobilizer e di una cornice rifrangente, utile al buio.

VANI BAGAGLIO
Invariati, sia il ridotto vano nel retroscudo che il sottosella, quindi come capienza non siamo ai vertici della categoria scooter, ma fra le moto certamente si! La forma piuttosto regolare permette di stivare un casco integrale (oppure una valigia 24 rigida), una catena ed un completo antipioggia. Tutto l'occorrente per una persona quindi, mentre per soddisfare il passeggero è consigliabile l'utilizzo di un bauletto, meglio ancora se abbinato al poggiaschiena. Si trova tutto nel catalogo accessori Yamaha o presso i marchi che tutti conosciamo.
Spazi di miglioramento riguardano la luce di cortesia, che illuminerebbe meglio se fosse sul fondo della sella anziché nel baule e la mancanza della presa di corrente che è ormai di serie anche sui 125cc.
Sul capitolo bagagli comunque i 'Tmaxer' si dividono: i più 'turistici' non disdegnerebbero una maggiore capienza, soprattutto nel retroscudo, gli altri, quelli più 'corsaioli' sarebbero pronti anche a rinunciare del tutto, in cambio di un 'gommone' da 16 pollici e magari di uno scarico sottosella!

CICLISTICA
Fiore all'occhiello sin dal suo esordio è la principale responsabile del suo inserimento nel catalogo moto, e non scooter, Yamaha.
Telaio a diamante con motore solidale, trasmissione a catena e forcella a doppia piastra sono infatti caratteristiche tipicamente motociclistiche e l'unico 'retaggio' scooteristico sono le ruote da 14 pollici. Questo fino al 2003.
Ma Yamaha ha lavorato di fino sul telaio, montando un nuovo forcellone pressofuso, più rigido, nuovi cerchi a 5 razze anziché 4, con il posteriore cresciuto da 14 a 15 pollici. I pneumatici sono ora di tipo radiale e con codice di velocità H, hanno la medesima misura all'anteriore: 120/70, mentre il posteriore passa da 150/70 a 160/60 per ottenere più 'spalla' a parità di circonferenza.
Un passo avanti anche per l'impianto frenante ora caratterizzato dal doppio disco anteriore da 267mm in sostituzione del singolo da 282, invariato il posteriore, sempre da 267mm così come le pinze, a doppio pistoncino davanti, e singolo dietro. La frenata è di tipo tradizionale con le leve al manubrio a comandare le singole ruote. Soluzione cara ai 'motociclisti', che avremmo visto bene abbinata ad un sistema antibloccaggio ABS. Non ci hanno accontentato nel 2004, ma per il 2005 si, ne parleremo più avanti.
Ingegnosa la soluzione del freno di stazionamento: nel corpo della pinza posteriore è stato trovato l’alloggiamento di una vite senza fine, che agisce meccanicamente sul pistoncino, non sottoponendo a stress prolungato il circuito oleo-pneumatico originale.
Anche per sostenere una maggiore potenza frenante gli steli della forcella crescono da 38 a 41mm, invariato invece il pregevole monoammortizzatore posteriore, inspiegabilmente privo però dell'indispensabile regolazione del precarico.
Invariate le quote ciclistiche, solo la luce a terra passa da 140 a 130mm. Cresce però il peso dichiarato: da 197 a 205kg, non tanto per un maxiscooter, ma abbastanza per una moto. Una maggiorazione del serbatoio da 14 litri sarebbe stata auspicabile, ma è rimasta invariata (in compenso sono migliorati i consumi).
Tutto il veicolo appare solido e ben costruito, con materiali di qualità, ben accoppiati e verniciati, solo la colorazione Blue Thrill, priva del 'trasparente', risulta più delicata.

MOTORE
L'abbiamo descritto ampiamente nella prova della versione precedente e nella sostanza non è cambiato, ma l'alimentazione non è più a carburatori, bensì ad iniezione elettronica come per la maggior parte delle unità più moderne. Il sistema ad iniezione, oltre a garantire una maggiore trattabilità e adattabilità dell'erogazione, grazie alla centralina elettronica, è anche più efficace dal punto di vista ambientale, infatti, abbinato ad una nuova marmitta con convertitore catalitico, permette di rispondere alle più recenti normative Euro2.
Inquinare meno comporta sempre un certo assorbimento di potenza, ma grazie ad un incremento del rapporto di compressione da 10,1:1 a 11,0:1 e del numero di giri/minuto, sono cresciute sia la potenza massima che la coppia, che passano rispettivamente da 29,4 kW a 7.000giri a 32,6 kW a 7.500 giri e da 45,8 Nm a 5.500 giri a 47,6 Nm a 6.250 giri.
Si tratta di valori al top nella classe degli scooter da 500cc, che vede però come competitor solo più semplici monocilindrici. Deve cedere invece nei confronti dei bicilindrici Honda e Suzuki di maggior cubatura. Rispetto alle motociclette di pari cilindrata e frazionamento, perde il confronto come potenza ma lo vince a livello coppia massima.
Ultima nota riguarda il passaggio da carter semi-umido a carter secco nella scheda distribuita da Yamaha Italia, da quello che siamo riusciti a capire è riferito alle massette della frizione che, contrariamente a quanto accadeva sul modello precedente, dove erano lubrificate con del grasso al bisolfuro di molibdeno, sulla versione ad iniezione le massette lavorano a secco grazie ad un rivestimento in teflon. Inoltre, sono anche leggermente più pesanti.

ACCESSORI
Come per ogni ammiraglia che si rispetti, anche per il Tmax è disponibile una serie di accessori, magari non a livello di quanto proposto in Giappone, ma sufficiente ad una prima personalizzazione. Iniziamo con il portapacchi con piastra e bauletto da 48 litri personalizzato nei colori originali, abbinabile ad uno schienalino per il passeggero e passiamo al parabrezza disponibile sia in versione chiara allungata, che più basso e sportivo in colore fumé scuro. Esistono poi dei deflettori per le mani e per gambe utili per deviare l'aria nel periodo invernale. Abbiamo poi la presa accendisigari, una prolunga per le pedane del passeggero, degli sticker protettivi in 'simil carbonio' per i fascioni laterali e le manopole riscaldate. Ma l'accessorio forse più diffuso sono le cosiddette 'frecce bianche' un prodotto aftermarket che va per la maggiore fra gli appassionati. Quasi tutti prezzi sono in linea, e anche oltre, con la classe del veicolo.

CONCLUSIONI STATICHE
Anche se all'apparenza poco cambia, le modifiche introdotte con questa versione 2004 sono sostanziali e tutte volte a migliorare il comportamento stradale, sia ciclistico che propulsivo, senza dimenticare gli aggiornamenti alla strumentazione e l'aggiunta del freno di stazionamento. Calcolando che il prezzo è rimasto invariato rispetto alla versione 2003, diremmo che si tratta certamente di un affare ed in questo senso va interpretata la 'corsa all'acquisto' che si è verificata sin dai primi mesi dell'anno. Da recriminare rimane forse solo la mancanza di un ammortizzatore posteriore regolabile.

VERSIONE 2005
Siamo arrivati 'un po' lunghi' (non solo per colpa nostra...) nella presentazione di questo modello e così ecco che la versione denominata 2005 è già disponibile presso i Concessionari. Niente paura questa volta si tratta di aggiornamenti di carattere puramente estetico, anzi pressoché limitati alle diverse colorazioni.
Le tonalità sono sempre 4 ma: Silver Tech e Midnight Black si abbinano a fascioni e maniglioni argento e non più 'champagne' (un ritorno alle origini), mentre il Lava Red e Yamaha Blue, nuovi, si abbinano a fascioni neri lucidi (inediti) e maniglioni silver.
Dalle caratteristiche tecniche il rapporto di compressione sembrerebbe tornato al valore della versione a carburatori, abbiamo chiesto lumi a Yamaha Italia, stiamo ancora aspettando...
Quello di cui siamo sicuri è però il prezzo che purtroppo è salito a 8.690 Euro. 'Merito' del successo di vendita o forse del rafforzamento dell'Euro sulle altre valute... La buona notizia è però che lo 'street price' consente un maggior margine di trattative.
Novità assoluta per la stagione 2005 è la tanto attesa, (non degli 'smanettoni' più assatanati e 'conservatori'), versione con ABS, denominata Tmax/A. Caratterizzata dalla sola livrea Silver Tech sarà disponibile al corposo listino di 9.290 Euro. Quotazione sicuramente elevata, ma per un prodotto che offre significativi vantaggi in termini di sicurezza.

Testo: Fabrizio Villa
Consulenza: Dario Ighina
Foto: Monica Il Grande


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I colori 2004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


I colori in Giappone

 

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