Dal 2001 è lo scooter 'più amato dagli italiani', eppure sia a livello estetico che per caratteristiche tecniche e dotazioni non sembra emergere da una concorrenza sempre più numerosa, devono quindi essere le qualità dinamiche a fare la differenza, ed è quello che ho cercato di verificare in una prova che non si è limitata all'ambito urbano con qualche puntata in tangenziale, ma che ha compreso anche tratti autostradali percorsi tutti 'a manetta' e diverse gite in montagna, quasi sempre con il passeggero, per un totale di oltre 1.000km.
AUTOSTRADA Velocità massima 130km/h, meno ove indicato e in caso di pioggia. Non è certo il suo terreno più congeniale e non è stato neppure progettato per un utilizzo frequente in autostrada, in compenso muoversi nelle tangenziali intorno alle città è tranquillamente alla sua portata, visto che ai 90km/h concessi il motore viaggia senza sforzo e la stabilità è più che adeguata. Al crescere delle percorrenze autostradali però emergono quelli che sono i limiti strutturali, non solo suoi, ma tipici di questa categoria. La velocità massima indicata è infatti fra i 110 e i 115km/h o poco più, ma è preferibile evitare lunghe tratte al massimo, di conseguenza la velocità 'di crociera' supera di poco i 100km/h, insufficiente per viaggiare al ritmo medio delle autovetture ed espone a lunghe (e poco piacevoli) escursioni in corsia di sorpasso per superare i camion, che viaggiano (non sempre) a velocità solo di poco inferiori. Inizia a farsi sentire anche l'assenza di protezione aerodinamica, soprattutto in caso di freddo e/o maltempo, ma il ricorso ad eventuali parabrezza va affrontato con attenzione, visto che potrebbe ripercuotersi negativamente sulla stabilità. Del resto in questi frangenti anche la ciclistica è al limite, con sospensioni che iniziano a 'galleggiare' più del dovuto e freni che richiedono spazi d'arresto superiori a quanto si desidererebbe nelle frenate d'emergenza. Lo ripeto non è una critica all'SH, ma un limite fisiologico per questa classe di scooter, perfetta in città, a suo agio nell'extraurbano e sulle tangenziali, ma sottodimensionata per frequenti trasferimenti autostradali.
foto: Francesco Roberti
CONCLUSIONI FINALI Sicuramente uno scooter di qualità, premiato dall'equilibrio fra le varie componenti, sia costruttive che dinamiche, su cui svetta l'efficacia del propulsore, mentre freni e sospensioni mostrano margini di miglioramento. Il suo successo non nasconde quindi nessun segreto particolare, ma è il risultato della sua adattabilità ad un pubblico eterogeneo, di un'affidabilità a tutta prova e dall'intuito di Honda nel proporre fin dal 2000 uno scooter di buona qualità ad un prezzo (allora) imbattibile e praticamente senza concorrenti. E anche oggi i competitor 'autodichiarati' sono tantissimi, ma quelli effettivi sono molti meno e per di più arrivati sul mercato con grande ritardo. Considerando un restyling, che non dovrebbe tardare, è facile ipotizzare che la sua leadership di vendite possa durare ancora parecchio, Tmax permettendo naturalmente!
Testo: Fabrizio Villa Foto: Monica Il Grande