Come detto i Burgman 400 disponibili
sono andati letteralmente a ruba, fra i collaudatori delle
varie Testate, durante il tour appositamente predisposto.
Fra l'altro il giro è assolutamente consigliabile:
si tratta della bellissima strada costiera che collega
Gabicce Mare a Pesaro, una trentina di chilometri di pura
adrenalina.
Rispetto agli approfonditi test di CyberScooter si tratta
solo di un assaggio, ma il '400' è una vecchia
conoscenza e quindi i circa 70 km percorsi danno già
valide indicazioni.
POSIZIONE IN SELLA
Mettersi alla guida significa riportarsi all'impostazione
originale dei maxiscooter, quella per intenderci inaugurata
dall'Honda CN, anche se meno 'estrema'.
La sella è bassa e anatomica con un valido supporto
lombare (regolabile). La pedana è lunga e le gambe
si distendono a sufficienza.
Il manubrio è alto e largo e si assume una posizione
di assoluto relax. Il retroscudo può risultare
ingombrante, ma solo oltre il metro e novanta d'altezza.
Il cruscotto è ben visibile davanti a noi e i comandi
al manubrio sono comodamente a portata di dita.
I tre bauletti sono poco sotto e utilizzabili anche a
motore acceso, basta non chiudere a chiave quello centrale.
Poco più in basso, nel tunnel, c'è lo sportello
per raggiungere il tappo del serbatoio, data la posizione,
il rifornimento è possibile senza scendere dalla
sella.
Ottima la visibilità offerta dagli ampi specchi
retrovisori, mentre l'alto parabrezza suggerisce una buona
protezione aerodinamica senza pregiudicare la visibilità,
vista l'assoluta trasparenza e l'assenza del 'bordino'.
Una volta seduti, i movimenti da fermo sono agevoli nonostante
il peso, grazie alla possibilità di 'zampettare',
anche per i meno alti.
Il passeggero non c'era, ma sedersi al suo posto invoglia
a lunghe gite, una buona tattica per convincere la/il
compagna/o all'acquisto.
Semplice e senza sforzo l'utilizzo dei cavalletti, usando
il laterale, potete anche ricorrere al freno a mano, in
situazioni di accentuata pendenza.
STRADE EXTRAURBANE
Non ho svicolato per il centro cittadino e neppure mi
sono buttato in autostrada per saggiarne le doti velocistiche,
ma il misto più o meno stretto e la veloce statale
è stato probante, soprattutto cercando di non perdere
la scia degli altri tester, appena scesi dal GSXR 1000
e intenzionati a mantenere quel ritmo!
Valutare il Burgman 400 alla ricerca delle prestazioni
e della piega al limite sarebbe però un errore,
vista la sua indole sorniona e comodosa.
Tutto è stato infatti studiato per offrire il massimo
comfort e piacevolezza d'uso e a questo concorre l'inedito
sistema di alimentazione ad iniezione elettronica. Il
'cilindrone' da 385cc è infatti tenuto a bada dall'iniettore
e risulta regolare e progressivo come non mai, perdendo
quella pur moderata ruvidità in partenza, delle
precedenti versioni. Il motore spinge a tutti i regimi
e anche il 'buco' intorno ai 60/80 km/h sembra sparito.
La facilità con cui si lascia condurre, anche a
bassa velocità, è una delle caratteristiche
più piacevoli del Burgman, grazie al baricentro
e alla posizione di guida molto bassi, e anche aumentando
il ritmo la conduzione non diventa mai impegnativa.
Le gomme Bridgestone trasmettono un ottimo feeling e la
maneggevolezza è insospettabile pensando al lungo
interasse.
Con curve e controcurve a ripetizione, se ci si lascia
prendere la mano, il primo limite arriva dal cavalletto
che inizia a strisciare, mentre lo scooter mostra di permettere
ancora. Un peccato che non si sia trovato il modo di rialzare
il cavalletto: soprattutto nella guida con il passeggero
e/o i bagagli la cosa può risultare fastidiosa
e costringere ad allargare una curva.
Mi è parsa più scorrevole la forcella anteriore,
mentre l'ammortizzatore posteriore conferma la sua validità
nell'assorbire le malformazioni dell'asfalto, non le voragini
però!
La frenata integrale ben s'inserisce nello spirito del
veicolo e permette decelerazioni più che dignitose,
ma soprattutto sempre facili da gestire.
Dopo la strapazzata di curve, il rientro in statale ha
messo in luce la facilità a salire di giri e la
notevole protezione dall'aria. Approssimandosi alla velocità
massima però, il Burgman mostra di non aver perso
la predisposizione a 'pendolare' nei curvoni, mentre sul
dritto è tutto sotto controllo. Qualche anno addietro
sarei stato più severo, ma nel 2003 i più
smanettoni possono orientarsi su scooter più consoni,
mentre per l'utenza tipo del Burgman 400 la coerenza di
guida risulta sempre adeguata. Anche perché 'a
manetta' il passeggero 'sopraelevato' risulta troppo esposto
all'aria e questo consiglia medie da codice della strada.
AL LIMITE
Altro che limite, tutta la prova è stata condotta
al limite, non sarebbe stato possibile altrimenti cercando
di tenere il passo degli altri scatenati tester, con tute
in pelle professionali, appena usciti dal circuito Santamonica.
Basti dire che un 'malcapitato' su di una fiammante Ducati
999 non è riuscito a staccare il nostro gruppetto
di un metro... era in rodaggio?
Come detto il 400 risulta molto facile da condurre e questo
porta a reggere ritmi che il veicolo non farebbe supporre.
Merito della distribuzione dei pesi e della posizione
di guida. Come già accennato il cavalletto pone
un limite invalicabile nelle curve lente, e qualche oscillazione
lo pone nelle curve veloci, ma del resto perché
strapazzare il 400, lui fa già ottimamente tutto
il resto, non merita di essere maltrattato!
CONCLUSIONI DINAMICHE
Utilizzato da 'gentiluomini' offre quanto di meglio per
una guida piacevole e spedita, la prontezza del motore
garantisce agevoli sorpassi delle autovetture e buone
medie nei viaggi. Anche su strade tortuose rende la vita
facile al suo proprietario, con sospensioni e freni sempre
all'altezza.
CONCLUSIONI FINALI
Bello è bello, anche se l'estetica è molto
soggettiva, è l'opinione che si sente dai più,
qualità costruttiva e materiali sono ai massimi
livelli e da guidare è piacevole e alla portata
di tutti. Senza stravolgimenti quindi, sembra riuscito
l'obiettivo di miglioramento, cominciato con il Business
e ora ulteriormente affinato.
Parlando di prezzo: 6500 euro non sono propriamente spiccioli,
e sono anche più di quanto richiesto dalla concorrenza
monocilindrica da 400 e anche 500cc, nonostante ciò
le vendite continuano a premiare il 'classico' Burgman,
perché? A mio parere il motivo va ricercato nell'ottimo
equilibrio complessivo raggiunto, che a volte stenta,
(non me ne vogliano) nei
competitor più accreditati.
Testo: Fabrizio
Villa
Foto: Alex
Foto, Fabrizio
Villa
|