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PREGI
Linea: gradevole
Motore: regolare
Protezione: buona
Guida: intuitiva
Comfort: adeguato
Costruzione: curata
Bagagliai: numerosi e capienti

 

 

 

 · Suzuki BURGMAN AN 400
21/03/03
ANTEPRIMA SU STRADA
pag. 3/6
VEDI ANCHE: Anteprima, Descrizione, Prova su strada, Prova Fabio Scotti, Prova Fabio Jacopini,

Come detto i Burgman 400 disponibili sono andati letteralmente a ruba, fra i collaudatori delle varie Testate, durante il tour appositamente predisposto. Fra l'altro il giro è assolutamente consigliabile: si tratta della bellissima strada costiera che collega Gabicce Mare a Pesaro, una trentina di chilometri di pura adrenalina.
Rispetto agli approfonditi test di CyberScooter si tratta solo di un assaggio, ma il '400' è una vecchia conoscenza e quindi i circa 70 km percorsi danno già valide indicazioni.

POSIZIONE IN SELLA
Mettersi alla guida significa riportarsi all'impostazione originale dei maxiscooter, quella per intenderci inaugurata dall'Honda CN, anche se meno 'estrema'.
La sella è bassa e anatomica con un valido supporto lombare (regolabile). La pedana è lunga e le gambe si distendono a sufficienza.
Il manubrio è alto e largo e si assume una posizione di assoluto relax. Il retroscudo può risultare ingombrante, ma solo oltre il metro e novanta d'altezza.
Il cruscotto è ben visibile davanti a noi e i comandi al manubrio sono comodamente a portata di dita.
I tre bauletti sono poco sotto e utilizzabili anche a motore acceso, basta non chiudere a chiave quello centrale. Poco più in basso, nel tunnel, c'è lo sportello per raggiungere il tappo del serbatoio, data la posizione, il rifornimento è possibile senza scendere dalla sella.
Ottima la visibilità offerta dagli ampi specchi retrovisori, mentre l'alto parabrezza suggerisce una buona protezione aerodinamica senza pregiudicare la visibilità, vista l'assoluta trasparenza e l'assenza del 'bordino'.
Una volta seduti, i movimenti da fermo sono agevoli nonostante il peso, grazie alla possibilità di 'zampettare', anche per i meno alti.
Il passeggero non c'era, ma sedersi al suo posto invoglia a lunghe gite, una buona tattica per convincere la/il compagna/o all'acquisto.
Semplice e senza sforzo l'utilizzo dei cavalletti, usando il laterale, potete anche ricorrere al freno a mano, in situazioni di accentuata pendenza.

STRADE EXTRAURBANE
Non ho svicolato per il centro cittadino e neppure mi sono buttato in autostrada per saggiarne le doti velocistiche, ma il misto più o meno stretto e la veloce statale è stato probante, soprattutto cercando di non perdere la scia degli altri tester, appena scesi dal GSXR 1000 e intenzionati a mantenere quel ritmo!
Valutare il Burgman 400 alla ricerca delle prestazioni e della piega al limite sarebbe però un errore, vista la sua indole sorniona e comodosa.
Tutto è stato infatti studiato per offrire il massimo comfort e piacevolezza d'uso e a questo concorre l'inedito sistema di alimentazione ad iniezione elettronica. Il 'cilindrone' da 385cc è infatti tenuto a bada dall'iniettore e risulta regolare e progressivo come non mai, perdendo quella pur moderata ruvidità in partenza, delle precedenti versioni. Il motore spinge a tutti i regimi e anche il 'buco' intorno ai 60/80 km/h sembra sparito.
La facilità con cui si lascia condurre, anche a bassa velocità, è una delle caratteristiche più piacevoli del Burgman, grazie al baricentro e alla posizione di guida molto bassi, e anche aumentando il ritmo la conduzione non diventa mai impegnativa.
Le gomme Bridgestone trasmettono un ottimo feeling e la maneggevolezza è insospettabile pensando al lungo interasse.
Con curve e controcurve a ripetizione, se ci si lascia prendere la mano, il primo limite arriva dal cavalletto che inizia a strisciare, mentre lo scooter mostra di permettere ancora. Un peccato che non si sia trovato il modo di rialzare il cavalletto: soprattutto nella guida con il passeggero e/o i bagagli la cosa può risultare fastidiosa e costringere ad allargare una curva.
Mi è parsa più scorrevole la forcella anteriore, mentre l'ammortizzatore posteriore conferma la sua validità nell'assorbire le malformazioni dell'asfalto, non le voragini però!
La frenata integrale ben s'inserisce nello spirito del veicolo e permette decelerazioni più che dignitose, ma soprattutto sempre facili da gestire.
Dopo la strapazzata di curve, il rientro in statale ha messo in luce la facilità a salire di giri e la notevole protezione dall'aria. Approssimandosi alla velocità massima però, il Burgman mostra di non aver perso la predisposizione a 'pendolare' nei curvoni, mentre sul dritto è tutto sotto controllo. Qualche anno addietro sarei stato più severo, ma nel 2003 i più smanettoni possono orientarsi su scooter più consoni, mentre per l'utenza tipo del Burgman 400 la coerenza di guida risulta sempre adeguata. Anche perché 'a manetta' il passeggero 'sopraelevato' risulta troppo esposto all'aria e questo consiglia medie da codice della strada.

AL LIMITE
Altro che limite, tutta la prova è stata condotta al limite, non sarebbe stato possibile altrimenti cercando di tenere il passo degli altri scatenati tester, con tute in pelle professionali, appena usciti dal circuito Santamonica. Basti dire che un 'malcapitato' su di una fiammante Ducati 999 non è riuscito a staccare il nostro gruppetto di un metro... era in rodaggio?
Come detto il 400 risulta molto facile da condurre e questo porta a reggere ritmi che il veicolo non farebbe supporre. Merito della distribuzione dei pesi e della posizione di guida. Come già accennato il cavalletto pone un limite invalicabile nelle curve lente, e qualche oscillazione lo pone nelle curve veloci, ma del resto perché strapazzare il 400, lui fa già ottimamente tutto il resto, non merita di essere maltrattato!

CONCLUSIONI DINAMICHE
Utilizzato da 'gentiluomini' offre quanto di meglio per una guida piacevole e spedita, la prontezza del motore garantisce agevoli sorpassi delle autovetture e buone medie nei viaggi. Anche su strade tortuose rende la vita facile al suo proprietario, con sospensioni e freni sempre all'altezza.

CONCLUSIONI FINALI
Bello è bello, anche se l'estetica è molto soggettiva, è l'opinione che si sente dai più, qualità costruttiva e materiali sono ai massimi livelli e da guidare è piacevole e alla portata di tutti. Senza stravolgimenti quindi, sembra riuscito l'obiettivo di miglioramento, cominciato con il Business e ora ulteriormente affinato.
Parlando di prezzo: 6500 euro non sono propriamente spiccioli, e sono anche più di quanto richiesto dalla concorrenza monocilindrica da 400 e anche 500cc, nonostante ciò le vendite continuano a premiare il 'classico' Burgman, perché? A mio parere il motivo va ricercato nell'ottimo equilibrio complessivo raggiunto, che a volte stenta, (non me ne vogliano) nei competitor più accreditati.


Testo: Fabrizio Villa
Foto: Alex Foto, Fabrizio Villa

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DIFETTI
Stabilità: migliorabile sul veloce
Cavalletto: tocca in curva
Peso: elevato
Prezzo: più della concorrenza

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Casco: Nolan N100E
Giacca:
Spidi 'MID'
Guanti: Spidi 'AL3'

 

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