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PREGI
Linea: gradevole
Motore: regolare
Protezione: buona
Guida: intuitiva
Comfort: adeguato
Costruzione: curata
Bagagliai: numerosi e capienti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 · Suzuki BURGMAN AN 400
28/07/03
PROVA SU STRADA
pag. 4/6
VEDI ANCHE: Anteprima, Descrizione, Anteprima su strada, Prova Fabio Scotti, Prova Fabio Jacopini,

A distanza di circa 4 mesi, ma soprattutto dopo aver percorso oltre 1.200 km, eccoci ritornati a parlare del Burgman 400 versione 2003.
Numerose sono state le richieste di informazioni più dettagliate da parte dei lettori, interesse evidenziato anche dai risultati di vendita dopo i primi 6 mesi del 2003, che lo vedono in 4^ posizione, in crescita rispetto al 6° posto complessivo del 2002.
Per il test su strada, oltre al consueto utilizzo urbano, abbiamo partecipato ad un week end al mare, precisamente alle Cinque Terre, organizzato dal CyberScooter Club e poi, visto il caldo, ci siamo spostati in montagna, approfittando del sopralluogo ai Passi Croce Domini e Maniva per organizzare la recente gita del Club. Alla fine il contachilometri ha sommato oltre 1.200km, ed io molte altre informazioni che vengo ad illustrare.
Non voglio tornare alle considerazioni estetiche e descrittive largamente espresse, ma alle caratteristiche d'uso nelle diverse ambientazioni.

URBANA
La variegata presenza di spazi bagaglio è in grado di soddisfare lo scooterista più esigente, che non avrà difficoltà a sistemare una coppia di caschi e l'antipioggia per due, oppure una borsa per computer e ogni attrezzatura di tipo elettronico-informatico. Anche fare la spesa diventa facile ospitando il necessario di una coppia per un paio di giorni.
Il geniale (ovvio?!) posizionamento della luce sul fondo della sella, illumina in modo uniforme il contenuto del voluminoso bagagliaio e volendo, con un semplice interruttore, la lampada può essere spenta per risparmiare la batteria.
Spostarsi nelle congestionate viuzze del centro negli orari di punta è diventata ormai prerogativa dei 50ini e di pochi altri mezzi, ma in tutte le altre condizioni di traffico il Burgman se la cava egregiamente, nonostante il lungo interasse. Merito della posizione di guida e del baricentro basso che rendono le manovre più agevoli, oltre ad una larghezza moderata che permette di infilarsi fra le file di automobili.
Le sospensioni se la cavano abbastanza bene, soprattutto grazie all'evoluto monoammortizzatore posteriore e nonostante le ruote di 'piccolo' diametro.
La presenza del passeggero, elevato e lontano dal pilota diminuisce le doti di agilità nel traffico, soprattutto se si appoggia allo schienale.
La potenza unita alla dolcezza d'erogazione è più che sufficiente per muoversi con autorevolezza anche sulle tangenziali. Peccato che il nostro esemplare soffrisse di una fastidiosa tendenza a strappare della trasmissione.
La frenata combinata, pur priva dell'auspicabile sistema antibloccaggio, semplifica la vita del pilota e offre decelerazioni sempre sufficienti.

EXTRAURBANA
Ne abbiamo già parlato in condizioni di guida un po' esasperate, ma con una conduzione turistica il Burgman ad iniezione elettronica rappresenta quanto di meglio si possa desiderare grazie alla sistemazione del pilota comoda e rilassata, con un utile poggiaschiena facilmente regolabile tramite una semplice levetta.
Con le gambe allungate e le braccia appoggiate al manubrio si è pronti ad affrontare anche viaggi di un certo impegno.
Nel nostro week-end in due persone alle Cinque Terre, con quasi 700km percorsi, abbiamo sistemato tutto l'occorrente nei vani bagaglio, compresi i sacchi a pelo per la notte in roulotte. Molto comodo nelle soste dove tutto risultava sotto chiave, volendo montare un bauletto si possono alloggiare anche i caschi e le giacche una volta scesi, quasi un'auto...
Le strade tutte curve della costa ligure si affrontano disinvoltamente sia ad un passo sostenuto che ad uno turistico, e senza mai richiedere particolare impegno da parte del pilota. Le traiettorie 'si fanno da sole', la potenza del motore è sempre sufficiente e solo la sfortunata conformazione del cavalletto che striscia spesso contro l'asfalto, in curve prese neppure troppo allegramente, turba la contemplazione del panorama e il piacere di guida. Solo occasionalmente si desidererebbe uno spunto maggiore per azzardare un sorpasso in un rettilineo troppo breve.
La frenata in due con bagagli si allunga un po' e, pur scongiurando fenomeni di bloccaggio, meriterebbe maggior mordente. Molto utile il freno a mano per soste in pendenza a mani libere o sul cavalletto laterale.
La forcella svolge onestamente il proprio compito mentre il monoammortizzatore progressivo, posto sotto al serbatoio, offre qualcosa in più rispetto alla coppia di ammortizzatori tradizionali, ce ne siamo accorti nelle 'frastagliate' stradine lungomare. Peccato che la regolazione fra la posizione più dura' e quella più 'morbida' richieda ben 35 scatti e non disponga di alcun riferimento, comodo però che non necessiti di alcun attrezzo.
Il faro anteriore fornisce un fascio ampio e luminoso per la guida notturna. Nella media il clacson.
Un capitolo a parte merita il passeggero che gode sì di una porzione di sella ergonomica e di un invidiabile schienalino, ma risulta pur sempre troppo elevato e distante dal pilota, limitando quell'intimità che rende più piacevole un viaggio in coppia. Il vantaggio è che può osservare meglio la strada, lo svantaggio che risulta più esposto alle intemperie e al vento della corsa.
La gita in montagna si è svolta in solitaria e ad un passo più spedito, in queste condizioni, complice anche la pendenza, si nota un leggero calo d'accelerazione fra i 60 e gli 80km/h, caratteristica comune alle due versioni precedenti che speravamo risolta. Anche gli strappi della trasmissione (sul nostro esemplare) si verificavano, per usura, anche nei modelli precedenti, ci sembra quindi che il reparto trasmissione non abbia beneficiato degli aggiornamenti auspicabili.
La guida redditizia permette di tenere il passo di veicoli anche più prestanti e pure qualche motociclista 'intutato' ha apprezzato le performance del Burgman sul misto, forse anche aiutato dal consistente alleggerimento... del cavalletto sull'asfalto.

AUTOSTRADALE
Anche in questa situazione il Burgman se la cava alla grande: la protezione del pilota è davvero di ottimo livello e unita alla mancanza di vibrazioni e alla comoda posizione di guida i lunghi trasferimenti sembrano accorciarsi.
La velocità massima si attesta sui 160km/h (150 in coppia), ma viaggiando sul filo dei 140 indicati (circa 130 reali), non s'infrange il codice, non si stressa il motore e le medie risultano comunque di tutto rispetto. Fra l'altro questo è anche il limite massimo imposto dal passeggero che 'lassù' non gode del regale trattamento riservato al pilota con notevole esposizione all'aria.
D'altro canto fino a che si continuerà a privilegiare lo spazio bagagli alla comodità del passeggero, troveremo selle fatte così!
La stabilità sul dritto è sempre garantita, solo qualche turbolenza superando grossi TIR, ma è nei curvoni veloci che il Burgman sembra più saldo, un passo avanti rispetto alle versioni precedenti che da questo punto di vista qualche pecca l'avevano. Non c'è d'aspettarsi un rigore assoluto, i curvoni sull'autostrada della Cisa vanno sempre affrontati con un certo rispetto, e se si vuole viaggiare veloci sulla corsia di sorpasso, bisogna mettere in conto qualche oscillazione, ma non preoccupante grazie all'elevata direzionalità garantita dal passo allungato a dal baricentro basso.
Dandoci dentro si arriva a strisciare il cavalletto anche in autostrada, questo vuol dire che la ciclistica è migliorata, ma anche che il ritmo non è più consono a strade aperte al traffico!

CONSUMI
Fin dalle precedenti versioni si sono creati due 'partiti' quello formato da coloro che considerano il Burgman 400 assetato, con consumi medi intorno ai 17km/litro e quello dei 'parchi' che pur non lesinando particolarmente col gas si attestano sui 23km/litro, sempre nell'extraurbano. Io ho sempre fatto parte di questi ultimi e anche in questo caso, rilevando attentamente i litri e i chilometri ho ottenuto 22,5 km di media con un litro, passando per 18,7 e 25,9 come minimo e massimo. Con 13 litri di serbatoio quindi le soste fra un pieno e l'altro sono ben superiori ai 200km, sufficienti ad un turismo di ampio respiro e anche a non pesare troppo sul portafoglio.

CONCLUSIONI
'Squadra che vince non si cambia' è un detto calcistico di qualche anno fa che cade a pennello in questo caso. Pur aggiornato in molti suoi aspetti il Burgman 400 non ha mutato il suo carattere originario di modello tuttofare dall'impostazione comfort, pur in grado di tirar fuori le unghie in qualche guizzo estemporaneo.
Il restyling estetico gli ha donato una personalità più prestigiosa e la presenza dell'impianto ad iniezione gli ha permesso di rientrare nella normativa Euro 2 ed una maggiore fluidità ai bassi regimi.
Qualche pecca al reparto trasmissione, un cavalletto troppo 'invadente' e la posizione troppo esposta del passeggero, sono le pecche più evidenti, ereditate dalle versioni precedenti, mentre alla frenata manca poco per essere di buon livello.
Migliorate le doti dinamiche sul veloce mentre si confermano quelle sul misto e soprattutto la facilità e disinvoltura con cui si guida, anche speditamente.
L'ampio spazio bagagli, le buone punte velocistiche e i consumi contenuti abbinati al comfort per il pilota ne fanno un ottimo scooter per viaggiare, così come per l'uso di tutti i giorni.
Costruzione, materiali e finiture sono del livello che invidiamo da sempre ai giapponesi e anche la strumentazione, pur se non d'effetto, offre tutto il necessario e funziona bene.
Il prezzo d'acquisto non è particolarmente aggressivo, ma i costi di gestione dovrebbero essere sufficientemente contenuti anche grazie ai consumi e alle tariffe assicurative vantaggiose fra i 150 e i 400cc.
La concorrenza diretta si restringe al Malaguti Madison 400, anche se si potrebbe allargare ai monocilindrici Piaggio da 460cc: come X9 500 e Aprilia Atlantic 500.
La scelta fra i vari modelli spetta sempre e solo a voi, a me rimane da dire che sono state due settimane di 'convivenza' piuttosto piacevoli.


Testo: Fabrizio Villa
Foto: Monica Il Grande, Roberto, Fabrizio Villa

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DIFETTI
Stabilità: non ineccepibile sul veloce
Cavalletto: tocca in curva
Trasmissione: migliorabile
Peso: elevato
Passeggero: troppo esposto
Prezzo: poco più della concorrenza

 

 

 

 

 

 

ABBIGLIAMENTO
Casco: Vemar Metrò VDJ
Giacca:
Tucano Urbano 'Carlos'
Guanti: Tucano Urbano 'Rex'

 

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