In vendita presso la rete dei concessionari
Suzuki da inizio marzo, la nuova versione di uno dei più
classici e venduti maxiscooter dell'ultima generazione
è pronto a difendere il proprio scettro dall'irriverenza
dei concorrenti.
Dopo l'anteprima
pubblicata lo scorso agosto, grazie alla collaborazione
degli scooteristi giapponesi di BigScooter,
è arrivata l'ora della presentazione italiana per
tutta la gamma Suzuki 2003.
Il 12/13 marzo eccoci infatti all'autodromo Santamonica
di Misano Adriatico, dove, a fianco dei modelli supersportivi
a due e quattro cilindri era presente l'intera gamma Burgman
da 125
a 650cc.
Tutti i tester erano però curiosi di 'saggiare'
l'ultimo arrivato, il Burgman 400 modello 2003 e così
gli scambi alla guida sono stati frenetici.
Prima delle impressioni su strada eccovi un'accurata descrizione
dei contenuti del 'signore da città' in versione
2003!
LINEA
Alla presentazione nel
1999 si proponeva come lo scooter più imponente
mai realizzato, ma la linea armoniosa e morbida ne addolciva
i contorni. Nel 2001 arriva la versione
Business caratterizzata da linee più voluminose
e spigolose al retrotreno. Con quest'ultimo allestimento
ci sembra che si sia raggiunto il miglior risultato: il
nuovo frontale con il doppio faro risulta molto più
aggressivo e bilancia bene il retrotreno che appare più
slanciato che nella precedente versione. Nella vista laterale
spiccano un retroscudo pronunciato (poi
scopriremo perché) e la voluminosa sella
a due piani.
Nella vista frontale domina il doppio faro, reso più
appuntito dalle frecce laterali che si estendono fino
all'estremo delle plastiche, il tutto sormontato dal marchio
Suzuki e dalla presa d'aria prima del plexiglas.
Inedito il posteriore, dal sapore molto automobilistico,
che richiama quello, meno slanciato, del 650. Peccato
che si è perso lo spoilerino in favore del poggiaschiena,
ma il passeggero ringrazierà.
Venendo ai dettagli: nuovi i cerchi in lega a cinque razze,
molto più leggeri dei precedenti e nuova la marmitta
che abbandona il terminale a 'fetta di salame' per un
più consueto terminale tondo con copertura cromata.
Mantenute le caratteristiche quattro griglie sul fianco
anteriore destro, comuni anche al 650.
STRUMENTAZIONE
Totalmente rinnovata la plancia della strumentazione,
molto semplice ed elegante con quattro elementi circolari
che segnalano la quantità di carburante, la velocità,
il numero di giri del motore e la temperatura del liquido
di raffreddamento. Due piccoli display a cristalli liquidi
indicano l'ora, il numero dei chilometri percorsi e due
parziali. Completano il tutto le spie consuete oltre a
quella dell'impianto d'iniezione. Manca la spia della
riserva e, volendo, avrebbe potuto esserci un piccolo
computer di bordo, non irrinunciabile, ma ormai piuttosto
diffuso.
COMANDI
I comandi al manubrio appaiono invariati se si esclude
la mancanza del pulsante per accendere le luci, sostituito
da quello delle quattro frecce. Altra modifica riguarda
il freno a mano ora simile a quello del modello 650 e
posizionato sul bordo inferiore destro del retroscudo.
Ancora protetta da una ghigliottina metallica la fessura
dove inserire la chiave d'avviamento. Sempre da quest'ultima
è possibile sganciare la sella per accedere al
baule. Ampi e comodi gli specchi retrovisori.
Posizionato al centro del tunnel lo sportello che protegge
il tappo del serbatoio carburante.
Una comoda levetta nel sottosella permette di regolare
l'arretramento dello schienale del pilota. Poco distante
la luce di cortesia per il vano bagagli con la possibilità
di essere spenta.
Comodi e a portata di piede entrambi i cavalletti.
VANI BAGAGLIO
Un vanto per la serie Burgman ed una caratteristica richiestissima
da tutti gli utenti: vani sempre più capienti e
numerosi. Il modello 2003 dispone di ben 4 vani per una
capienza totale di 65 litri! 55 sono disponibili sotto
la sella, dove una volta alloggiati due caschi integrali,
avanza ancora parecchio spazio. 10 sono suddivisi nei
tre vani nel retroscudo: uno più grande ne occupa
tutta la larghezza ed è sufficientemente profondo
per ospitare la tuta impermeabile d'emergenza, integra
la presa di corrente e dispone di serratura. Altri due
con chiusura a scatto ospitano piccole cose come occhiali,
telefono etc.
Comodo il vano ricavato nel sottosella per riporre attrezzi
e documenti del veicolo e intelligente il posizionamento
della luce che, dal fondo della sella aperta, illumina
chiaramente il contenuto del baule. Difficile fare di
più in questo caso, visto che poi c'è tutto
lo spazio per un eventuale bauletto e borsa da tunnel...
CICLISTICA
L'impostazione ciclistica con un telaio basso e lungo
è rimasta la stessa e anche la forcella e l'ammortizzatore
progressivo posteriore non cambiano, segno che il progetto
era valido sin dall'inizio.
Notevole la lunghezza di 2260 mm, nella media la larghezza
di 820 mm, notevole il passo pari a 1590 mm, ridotta l'altezza
da terra, ma davvero a portata di tutti la sella posta
a poco meno di 700 mm. Cresce leggermente il peso dichiarato:
184 Kg a secco e 202 Kg in ordine di marcia.
Cambiano le ruote che guadagnano un disegno più
snello, mantenendo le misure. Montano gomme Bridgestone
Hoop 110/90 x 13 all'anteriore e 130/70 x 13 dietro. Nuovi
anche i freni a disco: anteriore da 260 e posteriore da
210mm, con pompa Nissin e comando integrale con valvola
ripartitrice. L'escursione delle sospensioni è
di circa 100mm sia davanti che dietro, la forcella ha
solidi steli da 41mm e l'ammortizzatore, dotato di leveraggio
progressivo, è regolabile su un'eccessiva quantità
di posizioni grazie ad una manopola sul fianco sinistro.
Serbatoio carburante da 13 litri.
Notevole la qualità delle plastiche, gli assemblaggi,
la verniciatura e molti particolari che caratterizzano
ancora una volta la produzione made in Japan.
MOTORE
Il quattro valvole da 385 centimetri cubici, raffreddato
ad acqua, che equipaggia da sempre il Burgman 400 non
ha subito modifiche di rilievo, ma è stato abbandonato
il carburatore in funzione di un evoluto sistema ad iniezione
elettronica a tutto favore di consumi e regolarità
di funzionamento. La marmitta con catalizzatore a due
vie e il sistema PAIR per l'iniezione d'aria pulita nel
condotto di scarico, riducono gli inquinanti e permettono
al Burgman 2003 di superare le normative Euro 2 in vigore
dal prossimo Giugno.
I dati caratteristici parlano di 23,5 kW a 7.500 giri/min
per la potenza massima e di 32 Nm a 6.000 giri/min di
coppia massima.
Come tutti gli attuali propulsori monocilindrici, è
montato in modo solidale alla ruota posteriore, in funzione
oscillante, abbinato ad un robusto braccio sul lato destro.
CONCLUSIONI STATICHE
Poche modifiche sostanziali, principalmente perché
non se ne sentiva l'esigenza e tanti miglioramenti per
affinare ulteriormente un leader di mercato.
L'iniezione elettronica, il notevole spazio per i bagagli,
la qualità costruttiva e non ultima la rinnovata
e accattivante veste estetica, sono qualità difficili
da trovare tutte assieme nei competitor, in più
la sigla Burgman si è guadagnata una buona fama
fra gli appassionati e quindi affrontiamo la prova dinamica
con delle ottime premesse. Volendo fare un appunto, il
nostro pensiero va ai 200 kg di peso, se pensiamo che
la GSX-R 1000 ne pesa 168 kg...
Testo: Fabrizio
Villa
Foto: Alex
Foto, originali Suzuki
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