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 · Suzuki BURGMAN AN 400
05/09/03
PROVA FABIO JACOPINI
pag. 6/6
VEDI ANCHE: Anteprima, Descrizione, Anteprima su strada, Prova su strada, Prova Fabio Scotti,

PREMESSA
La prova di un 400 c.c. è per me sempre fonte di grande interesse. Come ho già avuto modo di scrivere, ritengo che uno scooter con questa cilindrata sia il miglior compromesso possibile tra costi, prestazioni e praticità. Peccato che le case costruttrici di scooter non la pensino come me; infatti, di questa cilindrata, oltre al Burgman 400, esiste solo il Malaguti Madison 400, anche se, in teoria, pare sia in vendita anche un modello della Motor Union...

MOTORE
Una delle novità del nuovo Burgman è costituita dall’iniezione elettronica che consente al mezzo di raggiungere lo standard Euro 2, ma che non ha apportato grossi miglioramenti alle prestazioni del motore che rimane, però, sempre ad alto livello. Uno degli indubbi vantaggi è un'erogazione molto più lineare. ANALISI STATICA
Il nuovo Burgman dal punto di vista estetico, è piuttosto simile alla versione da 650 cc..
Lo schienalino è integrato nel codone, al quale sono agganciate delle comode ed ampie maniglie per il passeggero. Lo scudo anteriore, oltre a contenere due vani per piccoli oggetti, ha una conformazione che consente una buona protezione per le mani e una protezione praticamente totale per le gambe.
Il parabrezza di serie è stretto e di dimensioni ridotte, ma protegge adeguatamente il busto e devia quasi tutta l’aria oltre il casco, rendendo, così, decisamente confortevoli le lunghe percorrenze. Le pedane sono ampie e comode. Data la posizione più elevata determinata dai due livelli della sella, il passeggero ha una visuale totale, ma è, purtroppo, praticamente privo di protezione dal busto in su.
La sella è molto lunga e comoda; gli specchietti consentono una visione buona e non collidono con quelli delle auto perché collocati alla giusta altezza. Il sottosella è addirittura monumentale e consente di ospitare comodamente due caschi integrali modulari, oltre alla tuta antipioggia e d ad altri piccoli oggetti. Di serie è dotato sia del cavalletto centrale che di quello laterale, entrambi molto efficienti e facili da attivare.

ANALISI DINAMICA
La posizione di guida è un po’ sdraiata e ciò può comportare in caso di lunghe percorrenza qualche problema alla schiena; niente paura, però, è solo un problema soggettivo e di abitudine. Le braccia e le gambe possono essere tenute distese.
I quasi 200 kg di peso si fanno sentire solo nelle manovre da fermo perché non appena il mezzo è in movimento tutti i problemi spariscono, grazie all’ottima ciclistica e al baricentro basso.
Nell’uso cittadino non vi sono difficoltà di sorta nell’infilarsi tra una macchina e l’altra perché la larghezza è decisamente contenuta, mentre è, invece, abbastanza difficile zigzagare a causa della lunghezza non certo limitata del mezzo. Ho riscontrato qualche difficoltà a collocare il mezzo sul cavalletto centrale e nella guida alle basse velocità, tipica dell’uso cittadino, con il passeggero.
L’inserimento in curva è praticamente automatico: basta spostare leggermente il peso e il Burgman entra in piega da solo. La sospensione posteriore è un po’ rigida ed assorbe poco le asperità della strada, ma d’altra parte non dimentichiamo che la ciclistica del Burgman deve consentire al mezzo di tenere la strada in sicurezza anche alla massima velocità, che è di tutto rispetto. I freni sono buoni, anche se il posteriore ha una fastidiosa tendenza al bloccaggio. La guida nei curvoni a velocità sostenuta, anche col passeggero, contrariamente a quanto riscontrato nelle precedenti versioni, non presenta problemi di sorta, segno che qualche invisibile, ma sostanziale miglioramento nella ciclistica è stato apportato.

PRESTAZIONI
L’accelerazione da fermo è buona anche se il mezzo risente un po’ del peso; in ogni caso rimane invariata rispetto alle versioni precedenti. La ripresa mi pare, invece, migliorata grazie all'iniezione elettronica. La rumorosità del motore è contenuta e non si avvertono fastidiose vibrazioni anche ad alto numero di giri. La velocità massima è rimasta invariata (160 Km/h di tachimetro che dovrebbero corrispondere a oltre 140 Km/h effettivi).

IMPRESSIONI FINALI
Il Burgman è senza dubbio un ottimo mezzo; si trova a suo agio sia in città, nonostante la sua lunghezza e il suo peso, perché il baricentro basso garantisce una buona maneggevolezza, sia sulle strade extra urbane, sulle quali il motore da 385cc consente sorpassi in sicurezza e di mantenere, nelle percorrenze autostradali, medie di tutto rispetto.

Testo e tester: Fabio Jacopini
Foto: Fabrizio Villa

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