Anno
2001
Un'analisi trimestrale di come si sta muovendo il mercato
Italiano dei maxiscooter.
Una rubrica curata da Fabrizio Villa grazie ai dati forniti dall'Associazione Nazionale
Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA).
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10/09/02
- LA SEZIONE RIPARTIRA'
DA GENNAIO 2003
La disanima del mercato è
una delle sezioni più complesse ed articolate
del sito. Purtroppo la cronica mancanza di tempo ci
ha portato alla sua momentanea sospensione. Tornerà
però dal mese di Gennaio 2003 con una forma
nuova e di più ampio respiro. A presto.
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13/11/01
- VENDITE PRIMI 9
MESI 2001
A dispetto di quanto trovate
scritto un po' dappertutto, noi pensiamo che le vendite
di scooter siano positive. Come in molti altri settori,
per capire il mercato, occorre fare confronti su periodi
ben superiori ad un anno. Così facendo ci accorgiamo
che gli oltre 250.000 scooter targati venduti nei
primi nove mesi di quest'anno sono di più dei
227.000 del 1999, molti di più dei 127.000
del 1998 ed enormemente di più dei 42.000 venduti
nel pur recente 1997. Certo sono anche meno dei 345.000
venduti lo scorso anno, ma non è pensabile
che un settore incrementi del 50% tutti gli anni,
sarebbe un'anomalia. Incrementi di questo tipo sono
tipici di settori in formazione, come quello dei 'telefonini',
che da zero è diventato di massa.
Il maxiscooter non esisteva praticamente fino al 1994
e guarda caso è proprio quello l'anno in cui
le vendite riprendono a salire (18.000 mezzi), dapprima
timidamente, poi sempre più impetuosamente
fino all'anno scorso. Tutti quelli che volevano questa
nuova tipologia di veicoli l'hanno comperato in questi
anni, ora si può parlare di mercato maturo
che si mantiene su altissimi numeri. Il boom delle
vendite si è ormai compiuto, con buoni incrementi
di incassi per le Aziende coinvolte. È per
questo motivo che ci suonano davvero strane le voci
di crisi, cassa integrazione e licenziamenti, che
sentiamo in questo periodo: ma il grande successo
degli anni scorsi che fine ha fatto? E non ci si venga
a dire che la colpa è degli attentati terroristici,
visto che il mercato statunitense di auto e moto è
in forte incremento!
Bando alle 'polemiche' e vediamo chi sale e chi scende.
Stabile al primo posto il Suzuki Burgman 400, grazie
alle promozioni di vendita ma anche al buon equilibrio
del progetto. Segue l'incredibile Yamaha Tmax 500
che, nonostante il prezzo e la mole, supera di pochi
punti il simpatico Honda @ 150. Il 4° posto è
occupato da una moto, ma dal 5° al 13° posto
ancora scooter: apre il gruppo il sempreverde Yamaha
Majesty 250, seguito dall'Honda SH 150 che scavalca
velocemente posizioni, grazie ad un prezzo irresistibile
e che vedremo ancora più in alto nei prossimi
mesi. Al 7° ancora Honda con 'l'anomalo' Pantheon
150 a due tempi , il Piaggio X9 250 comanda un gruppetto
italiano composto da Piaggio Liberty 125, Aprilia
Scarabeo 200, Liberty 150 e X9 180. Se per gli X9
dobbiamo ringraziare le 2.000 immatricolazioni imposte
dalla sostituzione dei 500 ritirati dal mercato, per
i Liberty e per lo Scarabeo si tratta di successo
vero. Sale 13° posto il Silver Wing che conferma
il gradimento del mercato per i mega-scooter.
Altra conferma è il maggiore ridimensionamento
nelle vendite dei prodotti costruiti in Italia: -
32% contro un - 20% dei costruttori stranieri. Complessivamente
le vendite di moto e scooter calano del 20% rispetto
a 2000, con le moto che segnano un positivo + 2%,
ma naturalmente non vengono da anni di incrementi
esagerati come gli scooter.
Chiudiamo con una 'scommessa' per le Aziende: costruite
un bel veicolo intorno ai 400cc non troppo costoso
e farete grandi numeri, ce lo ha predetto il mago
mimmo!
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17/07/01
- VENDITE
1° SEMESTRE 2001
Non cambia di molto la situazione del mercato, che
vede un calo rispetto ai record del 2000, ma mostra
un significativo incremento rispetto al pur generoso
1999. Abbiamo sfiorato quota 170.000
scooter targati, - 32%
rispetto al 2000, ma + 28%
sul 1999.
Una cosa da notare è che sono le Aziende italiane
ad accusare la maggiore flessione delle vendite e
questo ci dispiace, anche perché significa
che non sono riuscite a far fruttare una posizione,
indubbiamente privilegiata, per intuire le dinamiche
del mercato. Questo è dovuto in parte al ritardo
nell'uscita di modelli strategici come il Piaggio
X9 500, dall'altro al mancato 'boom' di aziende come
Malaguti e Italjet che stentano a trovare modelli
di largo successo.
Domina la classifica ancora il Suzuki
Burgman 400 che mostra di aver retto bene l'assalto
dei concorrenti di maggiore cilindrata, anche grazie
ad appetibili promozioni, che però volgono
al termine. Al secondo posto l'inarrestabile Honda
@ 150 e al terzo l'ormai diffusissimo Yamaha
TMax, la vera rivelazione di quest'anno che,
a dispetto di un prezzo piuttosto impegnativo, mostra
che la strada intrapresa, con la crescita della cilindrata,
ma anche di una ciclistica adeguata viene premiata
dal mercato; anche il suo concorrente diretto, l'Honda
Silver Wing fa il suo ingresso in classifica, al 19°
posto, ma sconta una presenza più recente nelle
Concessionarie.
Tiene 'botta' il Majesty 250 che precede l'Honda Pantheon
150, unico due tempi del lotto.
Da segnalare l'ingresso prepotente dell'Honda SH 150
al 13° posto e dell'Aprilia Scarabeo 200 al 20°
a indicare il gradimento del segmento ruote alte,
ben rappresentato anche dal Piaggio Liberty in entrambe
le cilindrate.
Vende bene anche il Piaggio X9 180, presentato in
sordina e che invece ha incontrato i favori del pubblico.
Manca all'appello, come dicevamo, l'X9 500 afflitto
prima da uno slittamento delle consegne ed ora, addirittura
da un ritiro dei mezzi circolanti, per problemi alla
ruota posteriore. Un peccato, visto il grosso impegno
pubblicitario e la forte richiesta degli appassionati.
Tiene il segmento motocicli
con una cifra coincidente a quella del 2000 e ben
superiore a quella del 1999 con l'Honda Hornet leader
al 4° posto.
Il nostro punto di vista sul 'calo' di vendite degli
scooteroni è che si è raggiunto un limite
fisiologico, dopo anni di crescita verticale, per
un segmento che è nato praticamente sei anni
fa ed ora è una realtà consolidata e
inevitabile, ma con un tasso di crescita evidentemente
meno eclatante. Chi non ha capito questo, ora si trova
con i magazzini pieni di modelli invenduti...
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26/04/01
- VENDITE
1° TRIMESTRE 2001
Si conferma la tendenza nella
flessione delle immatricolazioni
degli scooter targati che già era stata riscontrata
nel mese di febbraio. Nel primo trimestre, infatti,
rispetto allo stesso periodo del 2000, le vendite
hanno avuto un decremento complessivo di quasi il
30%. E' difficile spiegare
quali siano le ragioni di questa confermata tendenza.
E' possibile, però, che il mercato stia ritornando
alla "normalità". Nel 2000, infatti, molti fenomeni,
già analizzati nel commento relativo ai mesi
di gennaio e febbraio (incentivi, normative europee,
ecc.), hanno "drogato" il mercato ed è probabile
che sarà necessario attendere qualche mese prima
di poter valutare correttamente i dati di vendita
quando saranno "depurati" dagli effetti degli eventi
del 2000.
In ogni caso le vendite di scooter targati nel trimestre
hanno raggiunto la considerevole cifra di 58.634
e, rispetto al mese di febbraio, a marzo si è
verificato un aumento delle vendite di circa il 67%.
Passando ai dati delle vendite dei best seller va
rilevato che rimangono invariate le posizioni conquistate
nei primi due mesi dell'anno. Il Burgman
400 rimane sempre al vertice con quasi 3900
unità vendute, seguito dall'incredibile Yamaha
Tmax 500 che ha quasi raggiunto quota 3500:
quasi 1200 pezzi al mese! Non male per uno scooter/moto
del costo di 16 milioni! Terzo classificato sempre
l'Honda @ 150 con oltre
3000 mezzi venduti. Segue
il sempre verde Yamaha Majesty
250. In successione l'Aprilia Scarabeo 150
(2.354 pezzi), il Piaggio Liyberty 125 (1746).
E le moto? Beh, grazie
anche alla flessione delle vendite degli scooter nel
2001 si difendono bene. La moto più venduta
è la Honda Hornet che con quasi 2.650 unità
mantiene il 4° posto nella classifica generale
dei targati venduti.
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17/03/01
-
GENNAIO
FEBBRAIO 2001
L'inizio del nuovo anno porta numerosi scossoni
al mercato, positivi nel mese di Gennaio e, apparentemente,
negativi nel mese di Febbraio.
Dopo il mese di Gennaio
che ha mostrato ancora un incremento complessivo
del settore targato del 28,6%,
nel mese successivo vi è stata un'inversione
di tendenza che ha portato ad una diminuzione
del 34,5% dei mezzi immatricolati per un totale
bimestre che si assesta su un -
9,6% con 57.039
veicoli commercializzati. Questa è seza
dubbio una novità, visto che negli ultimi
anni ci eravamo abituati ad incrementi continui
anche a tre cifre! Da dove arrivi questa contrazione
non è facile dirlo, ma sicuramente hanno
pesato la fine degli incentivi
e, probabilmente, un limite
'fisico' del settore che ha già
spinto la sua crescita oltre i limiti che potevamo
immaginare solo qualche anno fa. Basti pensare
che nello stesso bimestre del 2000 sul 1999 l'incremento
degli scooter targati era stato di quasi il 170%!!
Contro un + 9% delle moto. Questo spiega in parte
il fatto che il settore scooter targato,
in questo bimestre, perde il 15,8%, mentre
quello delle moto cresce di un sia pur modesto
4,6%!
Che sia effetto del traino scooter, cioè
che molti utenti, ingolositi dallo scooter abbiano
compiuto il grande passo
verso le moto 'vere'? In parte si, ma inseriremmo
anche il fattore prezzi,
visto che il loro lievitare nei maxiscooter li
ha messi in diretta concorrenza con quelli di
motocicli di media cilindrata. Certo, la tipologia
di utilizzo è diversa, ma spendere undici
milioni per un duemmezzo o dodici per una moto
di 600cc è una cosa che può solleticare
molti. Altro problema è determinato dall'usato
che è parecchio inflazionato, anche per
via di 'sconti clamorosi'
su alcuni modelli, il Suzuki Burgman 400 a 9.900.000
per esempio, crea un crollo di valore dell'usato
rendendo difficile la permuta con mezzi nuovi
e ingenerando sconti a catena sui modelli concorrenti
che, se fa la gioia dell'acquirente nell'immediato,
gli presenta il conto successivamente creando
una 'deregulation' di tutto il mercato.
Continua invece, come nel corso del 2000, il calo
dei 'cinquantini' che si attestano ad un - 43%.
Analizzando le classifiche di vendita, balza all'occhio
il successo strepitoso dello Yamaha
Tmax 500 che si installa al secondo posto
con poco meno di 1800 pezzi. Un gradimento che
non era assolutamente scontato, anche per via
del prezzo, ma che premia l'originalità
e il fascino di un prodotto davvero innovativo.
Al primo posto troviamo il Suzuki
Burgman 400 con quasi 1900 pezzi venduti,
che molto deve alla promozione di cui sopra. Chiude
il podio il lanciatissimo @
150 di Honda con 1713 immaticolazioni.
Altra grossa novità è trovare una
moto, la Honda Hornet 600,
al quarto posto, cosa che non accadeva da anni.
A farle compagnia tra i primi venti, altri quattro
motocicli fra i 600 e i 650cc. Al quinto, sesto
e settimo posto troviamo i mattatori dell'anno
2000: lo Yamaha Majesty 250, l'Aprilia Scarabeo
150 e il Piaggio Liberty 125 (grazie Poste).
Insomma un 2001 che si apre con alcuni scossoni
ancora di difficile lettura, aspettiamo quindi
i prossimi mesi per capire meglio le tendenze.
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