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 · Malaguti MADISON K 400
26/02/03
PROVA DI FRANCESCO
pag 5/7
>>> Vedi anche: Anteprima, Descrizione, Test su strada, Felino (extra)urbano, Prova di Jacops, La prova di Andrew,

Ho avuto 'in mano' il Malaguti Madison 400 per un paio di settimane nella prima quindicina di dicembre.
Giove Pluvio non e' stato benigno; in quei giorni si sono aperte le cataratte del cielo e quindi l'utilizzo e' stato sempre un po' condizionato dal meteo. Pero' gli oltre 1000 km percorsi in autostrada ed extraurbano hanno dimostrato che il Madison 400 e' un ottimo compagno per spostarsi velocemente in ogni condizione.
Con esso ho partecipato al Futatreffen, il mitico raduno che IHM e IHMS tengono sulla Futa e devo dire che si e' comportato bene.
Ma veniamo al Futatreffen. Il raduno e' nato 4 anni fa da un'idea di alcuni IHMisti che giudicavano eccessivo l'Elefantentreffen. La Futa come ben sappiamo e' sull'appennino toscoemiliano, che d'inverno e' poco battuto, e
siccome il Futatreffen si svolge per tradizione nel mese di dicembre, c'e' la certezza di trovare strade sporche e spesso innevate... il che e' il massimo del divertimento per dei giovani (e dei vecchi) scriteriati come noi.
Quest'anno oltre ai soliti di IHM, ha presenziato una folta delegazione di IHMSisti, scooteristi sfegatati che non temono nulla (vabbe' all'inizio qualcuno aveva il timore che i motociclisti cattivi gli incendiassero lo scooter...), e subito tra IHM e IHMS si e' creato un clima goliardico, tale da chiedersi perche' due anni fa, da una costola di IHM sia dovuto nascere IHMS, al fine di evitare continue flames tra scooteristi e motociclisti.
Il punto di ritrovo era l'uscita autostradale di Sasso Marconi.

Il fido Maddy 400 mi ha accompagnato in tutto comfort, con partenza da Sarnico (BS) e percorso autostradale, mentre il computer di bordo segnalava costantemente
la presenza di ghiaccio (in effetti la temperatura era attorno allo zero e ho apprezzato l'optional... mi ha fatto sentire meno solo, dal momento che Alfredman, l'IHMista che doveva accompagnarmi aveva avuto una panne al suo
mezzo).
Sulla Brescia Piacenza sono stato raggiunto dal leggendario Robocop che aveva sentito parlare del raduno e vi ci stava recando col suo ultimo acquisto: un Suzuki Burgman 650.
Scambiate 4 chiacchiere con Robocop a un autogrill e ricevuto un sms da Alfredman finalmente partito, ma con oltre 1 ora di ritardo, siamo ripartiti 'a manetta' per raggiungere il puntello.
In autostrada, sempre a manetta, il Maddy 400 non ha mai accusato cedimenti. Ai 146 km/h di velocita' massima rilevata e' sempre e comunque stabile e non soffre le scie degli automezzi che lo precedono, problema comune a parecchi scooter concorrenti. Il tachimetro e' abbastanza veritiero: per avere un raffronto basti dire che il Burgmann 650 di Robocop segnava i 167 km/h. Il tutto conservando un discreto confort per il pilota grazie anche al parabrezza che non crea vortici fastidiosi.
Giunti al casello di Sasso Marconi una gradita sorpresa: il buon Gillo ci aveva preparato con le sue manine due torte squisite che abbiamo molto gradito, spolverandole all'istante.

Attesi i ritardatari, siamo partiti alla volta della Futa ove ci attendeva un sontuoso pasto da Jolanda.
Lungo la strada un'altra gradita sorpresa: gli IHMSisti giunti il giorno prima e che avevano pernottato all'albergo "da Jolanda" ci erano venuti incontro e cosi' finalmente un gruppone composto da almeno 50 dueruote si metteva in viaggio ed aveva modo di ammirare l'arte del taglio della curva messa in opera dal Daddopi (come certamente saprete in Granbretagna - che e' un'isola - si tiene la sinistra sulle strade e il nostro isolano non vuol certo essere dameno dei Britanni!)
Ottimo si e' rivelato il comportamento del Maddy 400 sulle extraurbane. La sua cavalleria e' sempre sufficiente a trarre d'impaccio il conducente, anche nei sorpassi con spazio risicato, e direi che questo e' il maggior vantaggio rispetto ai 250 oggi in commercio.
Per contro le notevoli qualita' meccaniche e ciclistiche sono un po' offuscate dal modesto angolo di piega e dalle gomme Maxxis, visto anche il pessimo stato dell'asfalto un po' troppo scivoloso.

Giunti fortunatamente tutti incolumi da Jolanda, dopo i saluti e le pacche di rito, ci posizionioniamo a tavola pronti alle pantagrueliche portate.
Durante il pranzo la meritatissima nomina (con standing ovation - sapete... di donne su IHMS ce ne sono pochette e ce le teniamo care...) di Vania a "Temeraria" e purtroppo viene l'ora di rientrare con un clima piuttosto freschetto e qualche fiocco di neve che scende dal cielo.

Il viaggio di ritorno e' senza nei. Il Maddy 400 non fa una piega. Lamento solo la scarsa performance dell'impianto luci che al buio illumina in modo non uniforme l'asfalto antistante il mezzo e cio' e' fastidioso specie alle alte velocita'.
Buono il comportamento del mezzo anche su sterrati e sconnesso, pur se il mezzo non e' certo nato per simili percorsi.
I consumi? Senza infamia e senza lode. Nei 1000 km percorsi si e' posizionato sui 17/18 km/litro, ma senza risparmiare con la manetta; la capacita' non eccezionale del serbatoio costringe a rifornimenti abbastanza frequenti, specie se si sfruttano le notevoli potenzialita' del motore.

In conclusione: un 400cc al prezzo (e con costi assicurativi) di un 250 e una maturita' di progetto che ha risolto i difetti di gioventu' della precedente versione.
Non sportivo, se non per l'estetica, ma estremamente efficace per chi vuole una mobilita' veloce, sia in ambito urbano che extraurbano ed autostradale senza spendere un patrimonio.

Testo & Foto: Francesco Roberti

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