Occorre riconoscerlo:
che piaccia oppure no, con il Madison la Malaguti
Moto ha portato nel panorama scooteristico italiano
un mezzo di assoluta avanguardia. Il suo look, avveniristico
ed aggressivo, è tanto più sorprendente
se si tiene conto che, con poche modifiche, è
sul mercato da ormai 5 anni ed è ancora attualissimo.
Da quasi due anni ho fondato il Forum
MadisonMania, che con i suoi oltre 200 iscritti
mi ha permesso di farmi un'idea di quali sono i
principali pregi e difetti che gli utenti percepiscono
di questo mezzo:
tra i pregi spiccano
la posizione di guida (sportiva ma non scomoda);
la frenata; la stabilità e la protezione
aerodinamica;
tra i difetti vengono
segnalati la scarsa profondità dei fari anteriori,
e la qualità delle finiture, che faticano
a competere con quelle della concorrenza made in
Japan (che però è molto più
cara).
Spesso i nuovi iscritti del Forum mi chiedono su
cosa si potrebbe intervenire per rendere il Madison
ancora migliore di com'è: per questa e mille
altre informazioni non mi dilungo qui, ma come sempre
rimando al mio sito www.madisonmania.com;
posso però anticipare che gli impianti di
base del Madison sono già di buona qualità;
semmai suggerisco di intervenire nello sostituire
quelle dotazioni di serie di dubbia qualità
con le quali sempre più case produttrici
purtroppo equipaggiano i loro mezzi; primi fra tutti
i pneumatici Maxxis, che consiglio di sostituire
con altri più performanti e sicuri, ancor
prima di ritirare il mezzo dal concessionario (io
consiglio le Pirelli GTS o le EVO); in secondo luogo
io sostituirei le pastiglie freno originali con
altre più morbide di tipo "racing",
che consentono un rodaggio migliore dei dischi freni,
evitando il formarsi di possibili rigature sulle
loro superficie.
Possiedo un Madison K400 da circa un anno, e ritengo
che con esso la Malaguti abbia portato il Madison
alla sua espressione più elevata. Una revisione
di alcuni dettagli del telaio, la scelta di una
forcella anteriore con carico modificato e di una
coppia di sospensioni posteriori pneumatiche e regolabili
nel precarico, hanno consentito di risolvere i problemucci
di comfort denunciati a volte dalle cilindrate inferiori,
garantendo nel contempo il raggiungimento di prestazioni
sportive di tutto rispetto per un maxiscooter.
In città il K400 è un mezzo silenzioso
e insospettabilmente docile, e in autostrada le
velocità raggiungibili sono più che
sufficienti; ma è sui percorsi misti che
il Madison K400 trova la sua massima espressione:
la ciclistica e la maneggevolezza del suo propulsore
fanno la differenza rispetto a concorrenti anche
più 'dotati' dal punto di vista motoristico:
scrupolose prove comparative condotte da riviste
specializzate sul percorso misto hanno visto il
Madison prevalere anche su cilindrate superiori.
Un impianto frenante maggiorato (dischi da ben 270
mm all'anteriore e 240 mm al posteriore) e un buon
ripartitore di frenata assicurano rallentamenti
prontissimi e in tutta sicurezza, in città
come sul misto.
Il propulsore è prodotto dalla Morini
Motori, che ha acquisito il progetto originale
del motore del Suzuki Burgman 400, apportando non
poche migliorie. Permangono alcuni difettini di
questo propulsore, che forse sono più peccati
veniali che vere e proprie manchevolezze: in particolare
si nota un consumo di carburante non sempre moderato
(io registro da un minimo di 16
km/l, ad un massimo di 24
km/l), e una limitazione della coppia motrice
alle basse velocità, quest'ultima voluta
'sembra' per ottenere una bassa rumorosità
in fase di omologazione del mezzo.
Geniali invece alcuni accorgimenti, come la finestrella
trasparente per poter controllare a vista il livello
dell'olio motore, l'astina di misurazione per controllare
il livello dell'olio della trasmissione, per non
parlare del sistema di starter manuale, certamente
insolito ma utilissimo per adattare l'avviamento
a freddo del motore a tutte le stagioni senza i
difetti tipici degli starter automatici di queste
cilindrate.
In definitiva del
Madison apprezzo particolarmente la praticità
e la flessibilità di utilizzo, che mi consentono
di utilizzarlo per andare al lavoro; per fare turismo
con 'zavorrina' per partecipare ai raduni di MadisonMania;
ma anche per provare qualche emozione di guida sportiva
in tutta sicurezza, senza mai rinunciare al piacere
di cavalcare un maxiscooter di grande ricercatezza
estetica.
E' bello insomma avere un mezzo tutto "made
in Italy", che piace, e che ti fa sentire libero
di muoverti in sicurezza per raggiungere ogni tua
meta. Ciao!
Testo & foto by: Andrew
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