Anno
2001
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05/12/01
- Domanda
inoltrata a Suzuki Italia:
DOMANDA:
Buongiorno scooteristi! Tra
poco vi aggiornero' sul mio
scooter Epicuro 125 ma prima vorrei sottoporvi
un quesito, sperando in una vostra soluzione.
Le gomme montate sul mio scooter sono di pessima
qualità, tanto che in piega leggera
sull'asciutto ondeggia sia anteriormente che
posteriormente. Mi decido dopo 3000 km a cambiarle
ma... per l'anteriore non c'è problema
in quanto le misure 120-80 12' vengono fornite
da molti (io vorrei montare le Michelin Bopper)
mentre il posteriore 130-80 12' non si trova
se non con la marca Pirelli sl 36 (gomma da
masticare a quanto dicono!!). Inquietante
poi l'indice di carico: sul mio libretto è
di 59 avanti e 69 dietro... nessuna marca
ha tali indici, sono tutti inferiori! Io ho
trovato lo scooter con le gomme IRC. Chi ha
uno scooter Epicuro DEVE montare quelle; o
è tutto relativo e si possono montare
gomme di misura e indici diversi?
Ciao a tutti e alla prossima. FEDE. FEDE.
RISPOSTA ufficio omologazione
Suzuki Italia:
Ci si deve sempre attenere alle indicazioni
del libretto. Non si possono montare gomme
di misura e indici diversi da quelli indicati
dalla casa. Grazie
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21/11/01
- Domanda
inoltrata a Yamaha Belgarda:
DOMANDA:
Mi chiamo Giorgio
ed ho acquistato uno Yamaha Majesty 150 ad
aprile 2001. Già dopo 150km c.a. avvertivo
un fastidioso "tok-tok" al canotto del manubrio
quando prendevo piccole buche o dissesti del
terreno... recatomi dal concessionario mi
hanno risolto il problema serrandolo meglio...
ma dopo pochi chilometri ero daccapo... al
tagliando dei 1000 km ho ri-sottolineato il
problema che alla ri-consegna era sparito...
ma dopo pochi chilometri... rieccolo!!!! (il
"tok-tok") aiuto!
Qualcuno può darmi qualche suggerimento?
grazie e ciao.
RISPOSTA:
Nonstante i solleciti l'importatore italiano
Yamaha Belgarda, purtroppo, non risponde...
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06/11/01
- Cerchiamo di riassumere
'brevemente' le disavventure vissute dal nostro
lettore dettagliatamente ricostruite in numerose
mail recapitate a CyberScooter e alla Piaggio...
Nel maggio 1999 acquisto di secondamano
uno scooter Piaggio Hexagon
GT 250 presso un'officina Honda autorizzata.
Noto subito che il tachimetro non funziona.
Pazienza, mi dicono dove l'ho acquistato. Tanto
è in garanzia! Mi reco in un concessionario
Piaggio per sistemare il guasto. Mi fissano
un appuntamento dopo tre settimane circa.
Nel frattempo mi adopero per far spedire a casa
la Piaggio Card.
Ritiro il mezzo con la riparazione avvenuta
dietro un esborso di 103.660 Lire. Faccio presente
che il mezzo è in garanzia, ma mi rispondono
che questa non è una riparazione in garanzia
perché il pezzo è soggetto ad
usura. Me ne vado via con le pive nel sacco.
Al tagliando dei 9mila Km., noto che nelle 163.560
lire richiestemi e regolarmente versate è
presente una voce (lavaggio moto) non richiesta
e comunque non obbligatoria ai fini del tagliando.
Al tagliando dei 12mila Km., esborso 189.460
lire. Noto dal dettaglio della fattura che mi
viene sostituito in garanzia il componente "gr.
ralle sterzo".
Il mattino successivo mentre sono in marcia
mi accorgo di un rumore tanto scoppiettante
quanto assordante provenire dal motore. Mi fermo,
noto che dal serbatoio dell'olio fuoriesce un
fiume di olio. Chiamo il concessionario e mi
portano all'officina assieme al mezzo. Fortunatamente
era "solo" saltato il tappino del serbatoio
dell'olio. Ritiro il mezzo con le scuse del
concessionario.
Nel frattempo sto ancora aspettando che mi arrivi
la nuova Piaggio Card, al servizio assistenza
clienti mi dicono che bisogna aspettare ancora
due mesi.
Prima di partire per un breve viaggio con lo
scooter decido di fare il tagliando dei 15mila
Km, anche se ne ho percorsi a malapena 14mila.
Mi accorgo solo dopo che nella fattura di L.
606.956 (sì, è scritto correttamente:
sono seicentomila) è presente di nuovo
un'operazione non richiesta e non prevista:
il lavaggio veicolo e motore (30mila). Prima
di effettuare quest'ultimo tagliando, poco meno
di un anno dalla riparazione, si era di nuovo
rotto il tachimetro, ovviamente nella fattura
mi è stato addebitato il costo della
riparazione al tachimetro.
Un bel giorno noto una difficoltà nell'accensione
(mai prima verificatasi), si spegne subito dopo
e non si riaccende più. Vengo portato
al mio Piaggio Center con il traino fornitomi
dalla Garanzia. Spiego l'accaduto e richiedo
un intervento, ovviamente in garanzia. Il giorno
successivo mi rispondono che il motore era grippato.
La causa, mi si dice, dovrebbe essere stata
la mancanza d'olio, mancanza che deve essere
comunque segnalata dall'apposita spia dell'olio
presente sul cruscotto. Nulla di tutto questo.
Comunque, mi si dice che andavano sostituiti
numerosi pezzi del motore poiché completamente
fusi. Ovviamente in garanzia. Avrei dovuto però
aspettare un mesetto perché i pezzi sono
di produzione Honda.
Finalmente arriva il giorno in cui rientro in
possesso del mio mezzo. Nel dettaglio fattura
sono presenti molte voci non tariffate, ma noto
che mi viene addebitato anche il costo dell'olio
motore, del collaudo su strada e una manodopera
di due ore. Non capisco perché mi si
debbano addebitare tali costi e comunque ancora
nessuno è stato in grado di spiegarmi
il motivo. Faccio presente il tutto al concessionario,
ma mi rispondono che è così e
basta. Me ne vado via con la sensazione di essere
stato nuovamente truffato.
Sarei dovuto tornare mille chilometri dopo aver
fatto il rodaggio al nuovo motore, ma dopo solo
qualche settimana e nonostante la mia attenzione
a non superare i noti limiti del rodaggio, mi
si è di nuovo fermato lo scooter mentre
ero in marcia, senza particolare avvisaglia
e senza che nessuna spia mi segnalasse alcunché.
Stessa trafila. Vengo trasportato con il mezzo
al solito Concessionario, spiego l'accaduto
e il giorno successivo mi dicono che ho di nuovo
grippato. Mi dicono che durante la fase di riparazione
successiva al primo grippaggio è stato
sbagliato "qualcosa" (mi riempiono di tecnicismi
che non capisco), insomma non si capisce di
chi è la colpa (anche se per me è
chiara). Avrei dovuto ancora aspettare un mesetto
per la sostituzione dei pezzi del motore irrimediabilmente
danneggiati.
Chiamo il servizio assistenza clienti per sapere
se per caso avrei potuto ricevere la tanto agognata
Piaggio Card che aspetto da quasi due anni.
Mi dicono che non c'è nessuna mia richiesta
in tal senso nei loro archivi e che avrei dovuto
rifare da capo la richiesta! Mi danno comunque
una tempistica: entro due mesi avrei ricevuto
a casa la Piaggio Card. Inutile dire che la
sto ancora aspettando.
Veniamo al giorno in cui torno in possesso dello
scooter, convinto che questa volta non mi avrebbero
fatto pagare nulla, visto tutti i disagi che
mi sono stati arrecati, mi sbaglio: c'è
da sborsare ancora L. 62mila, mi si addebitano
i costi relativi a olio motore, materiali di
consumo, collaudo su strada e liquido raffreddamento.
Nonostante le mie rimostranze sono costretto
a pagare senza che mi sia data una spiegazione
sul motivo dell'esborso.
Continuo ad usare lo scooter fino al momento
del tagliando/rodaggio. Porto lo scooter al
solito Piaggio Center anche per il tagliando
dei 18mila Km.. Faccio presente che lo sterzo
è sempre un po' instabile, per cui chiedo
di darci un'occhiata. Due giorni dopo mi si
presenta un conto di L. 435.640. Cosa diavolo
sarà successo stavolta? Innanzitutto
mi si fa pagare un intervento che in concomitanza
del tagliando dei 12mila km mi era stato fatto
gratuitamente in garanzia. Per la precisione
si tratta delle "ralle sterzo". Continuo a pagare
quantità spropositate di olio motore,
nonostante abbia già pagato altre due
volte una cifra del genere nel giro di 3mila
km. Inoltre mi viene sostituita la cinghia con
un esborso di L. 137.160. Non è un lavoro
previsto dalla garanzia, dopo i due grippaggi?
Pochi giorni dopo mi si ferma di nuovo il mezzo
mentre percorro la Tangenziale Ovest e per inerzia
raggingo la prima uscita. Al servizio assistenza
clienti (ormai mi conoscono), mi dicono che
possono trasportare il mezzo solamente presso
il Concessionario più vicino, distante
poche centinaia di metri. Chiedo di essere trasportato
al Piaggio Center abituale, ma mi si risponde
che non si può.
Dopo qualche giorno il nuovo concessionario
diagnostica un grippaggio del motore (il terzo
in 3000 km). Mi si comunicata la non volontá
(o la non possibilità) di ripararmi il
mezzo in garanzia, e mi si dice che devo trasportare
(a mie spese) il mezzo presso il Piaggio Center
abituale... Ma stiamo scherzando? Ora, dovrò
quindi aspettare un altro mese per tornare in
possesso del mio mezzo che ancora per poche
altre settimane potrà utilizzare la famosa
garanzia offerta da Piaggio. Come faccio a fidarmi
ancora nonostante gli innumerevoli disagi sopportati
e dopo la bellezza di L. 1.920.000 spesi per
tagliandi e rodaggi vari? Senza tenere conto
del tempo perso e dei costi fissi cui vado comunque
incontro nonostante il mezzo sia fermo (per
responsabilità altrui).
- Questa la situazione
al 28 giugno 2001, il 30 ottobre ci giunge l'ultima
mail con la conclusione. -
Dalla settimana scorsa
sono rientrato in possesso del mio scooter.
Adesso vi spiego come. Il Piaggio Center dove
è rimasto ricoverato fino alla settimana
scorsa, dopo che sono riuscito a farmi riconoscere
la riparazione in garanzia (grazie al mio avvocato...)
ha deciso di rompere i ponti con Piaggio, ad
ogni modo con me è stato fin troppo cortese,
visto che nessuna colpa dell'accaduto è
a loro direttamente imputabile. Comunque, dopo
le vacanze estive (che ho passato senza il mio
scooter), si è deciso (a mia insaputa)
che lo scooter rimanesse in questo Piaggio Center,
mentre il motore grippato sarebbe stato riparato
(ripeto, in garanzia) in un altro Piaggio Center.
Onesta soluzione. Il problema è che a
tutt'oggi nessuno è stato in grado di
spiegarmi dove è stato riparato lo scooter
e che tipo di intervento è stato fatto.
Sta di fatto che già a inizio ottobre
il mezzo era pronto presso il Piaggio Center
(anzi ex Piaggio Center), mentre nessuno era
in grado di rilasciarmi uno straccio di fattura
relativa all'intervento effettuato. Al che mi
sono di nuovo inalberato, ho chiamato almeno
dieci volte il numero verde di Piaggio senza
mai ottenere nulla. Probabilmente nell'ultima
telefonata sono stato abbastanza convincente
(sotto la minaccia di azione legale...), visto
che il giorno successivo sono stato contattato
da un responsabile che mi ha assicurato la soluzione
del "problema" entro breve. Volete sapere come
è stato risolto il problema? Il povero
(ex) Piaggio Center mi ha dovuto fare la fattura
per gli interventi che sono stati fatti altrove
da altre persone... Scandaloso!!! Ritirata la
fattura, ho assicurato lo scooter, e adesso
viaggio incrociando dita di mani e piedi...
Ditemi voi se ciò che mi è successo
è semplicemente uno spiacevole episodio
o sono stato vittima di un grave disservizio.
Non è escluso che intraprenda comunque
un'azione legale per essere risarcito del danno
patito.
Sono gradite impressioni.
In fede, Giuseppe
Pizzella
P.S. Abbiamo deciso di
omettere i nomi dei concessionari coinvolti,
ma pensiamo che la vicenda esprima ugualmente
i comportamenti e le responsabilità delle
varie parti coinvolte.
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Domanda
inoltrata a PIAGGIO:
24/10/01
- Tutto è cominciato
quando nel 1997 ho comprato una Vespa ET4.
Bella, moderna, pagata tutta in contanti (TANTI!!),
ma...
La gomma posteriore è stata montata male
sul cerchione e ad oggi risulta irrimediabilmente
"storta" con fastidiose vibrazioni durante
l'utilizzo.
Tutto l'apparato frenate anteriore è
malfunzionante: si surriscalda subito, tende
a rimanere frenato, consuma pastiglie come
fossero bignè! (Non più di 1500/2000
km!!)
Costanti difficoltà a partire a freddo.
TUTTE LE OFFICINE MI HANNO CAMBIATO LA CANDELA:
7 CANDELE IN 4 ANNI!!!
Dopo 2800/3000 km il motore ha iniziato a
fare uno strano rumore. Dopo aver consultato
ben quattro Piaggio Service la diagnosi è
chiara: la Vespa è vicina a fondere il
motore. Perché? Perché il primo
motore montato sulle ET4 non era perfetto...
e tende a "fondere" i cuscinetti di banco
(confermato da altri possessori di ET4 e dai
meccanici).
Poi la Vespa è rimasta ferma per un annetto
abbondante per questioni personali. A febbraio
l'ho ripresa in mano. Aveva 3800 km. Il "rumorino"
continuava. Ho fatto cambiare l'olio, il filtro
dell'olio e da allora il livello dell'olio
è sempre stato vicino a al max. Parlo
con il numero verde Piaggio, spiego la situazione
chiedendo se in qualche modo mi si può
venire incontro nell'eventuale sostituzione
del motore visto che c'è un vizio nella
costruzione del motore. Risposta: "La garanzia
è scaduta, non abbiamo segnalazioni di
inconvenienti particolari su quel motore -
(però, caso strano, dal 1998 la Vespa
monta un motore diverso...) - pertanto...
Comunque la richiamerò mercoledì
mattina alle 11.30 e le dirò con più
precisione cosa possiamo fare". Da allora
SILENZIO DI TOMBA, MAI PIU'SENTITI!!! Ma
io continuo con i quotidiani rabbocchi dell'olio
e cura assoluta: voglio bene alla mia Vespa!!
Arrivata a 5028 km la Vespa "muore". Il motore
è completamente bloccato, non gira più
neanche il motorino d'avviamento. 5000 km:
sono un po'pochini!!! Preventivo di spesa...
"Almeno un milione e mezzo..."
Prendo mezzo milione vado in una concessionaria
di un'altra marca, prendo un altro scooter
che pagherò a rate.
Luca
Beducci
CONCLUSIONE:
Ancora
nessuna risposta da parte degli interessati.
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Domanda
inoltrata a PIAGGIO:
31/07/01
- Dopo una breve esperienza di Piaggio Hexagon
(la sua linea mi è subito piaciuta) con
un modello 125 2 tempi acquistato nel '97, nell'ottobre
del '99 mi sono recato presso una concessionaria
di Bergamo per l'acquisto dello stesso modello
ma 180 di cilindrata, 2 tempi catalizzato. La
concessionaria mi ha trattato molto bene con
una buona valutazione dell'usato e un finanziamento
personalizzato.
Il primo anno tutto bene.
E'un mezzo molto agile e abbastanza sicuro
anche in curva; il bagagliaio è notevole
per uno come me che non ha la macchina e deve
districarsi con la spesa, il traffico ecc. La
cosa che stupisce subito è la "cattiveria"
del motore 2 tempi. Scatto bruciante anche con
mezzi di cilindrata superiore e velocità
massima, raggiungibile in poco tempo, di 120
Km./h
Purtroppo dopo il primo anno durante un sorpasso
in coda sono cominciati i guai. Rottura dell'albero
motore e spesa di circa 1 milione!
Pochi mesi più tardi lo scooter ha cominciato
a dare problemi: ad ogni accensione, anche con
il motore già caldo e con pause di poche
minuti, problemi di ingolfamento. Pulizia del
carburatore e sostituzione candela.
Ha funzionato per un po'ma ogni 10 giorni dovevo
sostituire la candela perché il motore
la bruciava!!! Nel frattempo un rumore di tintinnio
dal motore mi ha insospettito. Il meccanico
mi riferisce che sono andati i cuscinetti e
per altri eventuali danni deve smontarmi lo
scooter.
A parte i disagi per uno che possiede solo uno
scooter, la spesa potrebbe aggirarsi anche a
circa 1.200.000.
Penso che la mia disavventura possa chiaramente
stabilire definitivamente la fine (aimé)
alla parola Piaggio.
E'superficiale che dia un giudizio complessivo
su questo modello.
Fabio
Rota
N.B. Il pezzo in garanzia mi è stato
parzialmente rimborsato, ho già mandato
un'e-mail alla Piaggio. Ancora non ho avuto
risposta...
CONCLUSIONE:
Anche
in questo caso, a distanza di oltre un mese
e mezzo dalla richiesta, Piaggio non ha proferito
parola. Ci sembra uno 'strano'modo per comunicare
con gli attuali Clienti e che finisce per mettere
sull'avviso quelli potenziali. Speriamo che
Piaggio si degni di fornire qualche risposta
in futuro, per dare un segno di quanto tenga
agli utenti dei propri prodotti.
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Domanda
inoltrata a YAMAHA ITALIA:
13/07/01
- Possiedo un Yamaha Majesty 150 acquistato
nel novembre 2000. Ho notato da subito una certo
timbro sordo della rumorosità meccanica
ma, anche rassicurato dal concessionario, non
vi ho dato peso. Il rumore è però
andato aumentando, e da una decina di giorni
ho notato che, soprattutto nella ripresa dai
bassi regimi, lo scooter vibra moltissimo, addirittura
un paio di volte sono stato costretto a spegnerlo
nel timore di sfasciare tutto. Il concessionario
mi ha detto che il Majesty 150 ha un problema
"congenito" alla frizione, e che c'è
un apposito kit per risolvere il problema. È
vero? Se no, come si spiega un problema del
genere su uno scooter con 2000 km?
Edoardo
Stefano
CONCLUSIONE:
Purtroppo
a distanza di oltre un mese dalla richiesta,
e dopo un sollecito, non abbiamo ancora ricevuto
nessuna risposta dall'Ufficio Stampa Yamaha.
Potrebbe essere un consumo anomalo della cinghia
e dei rulli della trasmissione, ma in soli 2000
km ci sembra strano.
Un chiarimento dalla Casa Madre ci sembrava
doveroso...
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Domanda inoltrata
a PIAGGIO:
13/07/01
- Salve a tutta la redazione. Sono un
possessore di un Piaggio Skipper Sport
Touring 125, acquistato da 10 mesi. Tutti
i giorni sono a bordo del mio scooter
e durante la stagione calda, faccio viaggi
lunghi, anche andandoci in ferie.
Appena acquistato, ho iniziato ad accessoriarlo
con antifurto elettronico, bauletto, parabrezza,
borse laterali, ecc... Quando mi sono
deciso ad acquistare il cavalletto laterale,
mi sono recato in Concessionaria. Mi hanno
detto che non lo avevano disponibile e
che tra circa 10 giorni sarebbe arrivato.
Passati i 10 giorni, il cavalletto non
era arrivato. Aspettati altri 15 giorni
e, nel frattempo mi sono rivolto ad altri
concessionari, del cavalletto non c'era
neppure l'ombra. Dopo circa 1 mese di
attesa e stufo, ho chiamato il numero
verde Piaggio. Mi hanno detto che sarebbe
arrivato nel giro di pochi giorni. Abitando
a 8 chilometri dalla Piaggio, dopo 2 mesi
di attesa, sono andato in ditta. Mi hanno
detto che ci sarà stato un contrattempo
e che sarebbe arrivato immediatamente
il giorno successivo in concessionaria.
Oggi, a 10 mesi dall'acquisto del veicolo,
non sono ancora riuscito ad avere questo
cavalletto laterale. E'possibile che la
Piaggio sia così disorganizzata
nei ricambi? Il cavalletto laterale è
molto utile soprattutto nelle soste brevi
e io ritengo che sia fondamentale. Spero
che, grazie al Vs. aiuto, riuscirò
ad averne uno!
Grazie Yuri,
PISA
CONCLUSIONE:
Purtroppo
a distanza di quasi due mesi dalla richiesta,
e dopo alcuni solleciti, non abbiamo ancora
ricevuto nessuna risposta dalla Piaggio,
il nostro lettore però non è
più in attesa del cavalletto perché
ormai ha ordinato un altro scooter.
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Domanda inoltrata a
SUZUKI Italia:
16/01/01
- Sono da tempo un maxiscooterista,
con un Kymco 150 prima ed ora, dal 4/10/00
sono passato ad un Suzuki Burgman 400.
Dopo 15 giorni dall'utilizzo di quest'ultimo
ho avuto un problema al cerchio posteriore:
la sede dove si attacca il mille righe
si e'staccata dal restante cerchio in
lega. Il concessionario Moto Service
di Roncaglia di Padova mi dice che devo
aspettare un mese... Mi metto con pazienza,
ma sono passati due mesi e malgrado
io abbia chiesto e sollecitato dappertutto,
non so neanche addirittura il motivo
di questa lunga attesa. In questi giorni
mi hanno proposto di terminare questa
onta da me subita mettendo il cerchio
di un Burgman incidentato. Ho mandato
diverse e-mail alla Suzuki, ma niente.
Da voi chiedo se possibile un consiglio.
grazie.
Il mio nome è Savioli
Luca
Risposta Suzuki:
17.01.01
- Nonostante il nostro obiettivo sia
garantire la soddisfazione dei nostri
clienti, talvolta capita, per situazioni
imprevedibili, di non riuscire nel nostro
intento. Purtroppo quello in esame Ŕ
uno di questi casi a cui riusciremo
porre rimedio la prossima settimana
con la sostituzione del nuovo componente.
Suzuki Italia S.p.a. Servizio Assistenza
Clienti.
Conclusione:
27.01.01
- Cari amici, sono Luca da Padova e
voglio ringraziarvi infinitamente perché
grazie a voi ora ho risolto il problema
del cerchio sul mio Suzuki. Al concessionario
sono diventati addirittura più
gentili!!
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Piaggio SuperHexagon 180 4V: una prova
d'acquisto mancato con un epilogo inaspettato
28/05/00 - Prologo
Vorrei portare a conoscenza di tutti
Voi cosa succede quando si decide di
acquistare un veicolo della Piaggio.
Martedì 14 marzo 2000, ore 18:00
circa, mi reco presso l'autosalone TUTTAUTO
di Torvaianica (RM) per acquistare uno
scooter visto che quello che attualmente
utilizzo per spostarmi (circa 50 Km
al giorno in media) stava dando i primi
segnali di cedimento.
Mi viene proposto l'acquisto di uno
scooter Piaggio SuperHexagon 180 4V
con annessi optional. Faccio presente
al venditore che il mezzo mi serve con
una certa urgenza e chiedo dei tempi
certi di consegna. Questi chiama la
concessionaria Piaggio di Ostia Lido
(RM) FREEMOTOR, che gli da come termine
massimo il 10 Aprile 2000. Chiedo al
venditore di farsi ulteriormente confermare
questa data, conferma che la FREEMOTOR
non esita a dare, tanto che lo stesso
lo scrive sul contratto: consegna entro
max il 10 Aprile 2000. Dopo tutte queste
assicurazioni accetto di acquistare
il mezzo, ribadendo, anche a costo di
essere ripetitivo e noioso, la certezza
dei tempi di consegna. Il venditore
di TUTTAUTO, che gode della mia massima
stima e fiducia, ripete ancora una volta
ciò che FREEMOTOR gli aveva appena
detto: entro max il 10 Aprile 2000.
Passano i giorni e si arriva, senza
avere alcuna notizia del mezzo, al fatidico
10 aprile 2000.
Il venditore di TUTTAUTO non sapeva
come dirmi che il mezzo ancora non gli
era stato consegnato dalla FREEMOTOR.
Chiedo spiegazioni. Mi ripete ciò
che alla concessionaria Piaggio gli
hanno risposto: "ci sarà
un poco di ritardo, prevediamo di consegnarlo
entro fine Giugno".
Piccolo ritardo lo chiamano loro? Lo
chiamerei piuttosto raggiro. Per avere
il contratto danno delle date più
o meno credibili e poi una volta 'incastrati'
i clienti si possono permettere di prenderli
per i fondelli come vogliono? Stiamo
scherzando o cosa? Si tratta di un mezzo
di produzione italiana e trovo assurdo
attendere tutto questo tempo. Ci sono
marchi stranieri che fanno pronta consegna
(PEUGEOT) o con tempi accettabili (YAMAHA,
KYMCO, HONDA solo per citarne alcuni)
per altro verificati con conoscenze
personali che hanno acquistato questi
altri modelli, il tempo di attesa medio
è stato di 15 giorni !
Ma torniamo a noi.
In data 2 Maggio 2000 alle ore 12:30
circa, chiamo il servizio clienti Piaggio.
Mi risponde Andrea. Verifica l'ordine
del mezzo e gli risulta che il mio ordine
è stato passato in data di Febbraio
2000 (come può essere ciò?),
fatto notare la discrepanza delle date,
il Sig. Alessandro, per altro molto
paziente e cortese, si fa carico di
chiamare la FREEMOTOR di Ostia Lido
per chiedere spiegazioni. Incredibile
gli confermano la data. Ho ordinato
un mezzo per mezzo del pensiero, col
subconscio, quando ancora non credevo
di doverlo acquistare. Ma cosa ci fanno
con i contratti questi, ci giocano a
carte e poi inoltrano gli ordini come
capita a tutto danno del consumatore?
Bah!
Comunque il Sig. Alessandro inoltra
un sollecito al distributore Piaggio
di Roma, e mi consiglia di richiamare
il servizio clienti se dopo passati
circa sette giorni non avessi avuto
notizie positive. Ovviamente nessuna
notizia fino alla data del 10 Maggio
2000 ore 13:30, giorno in cui chiamo
di nuovo il servizio clienti Piaggio.
Mi risponde il Sig. Luca (questa moda
poi di non dare i cognomi me la dovranno
spiegare prima o poi). Controlla anche
lui la situazione. Dopo che ha controllato
mi dice che l'ordine a mio nome risulta
effettuato in data 15 Marzo 2000 (ma
prima non risultava in data 2 Maggio
2000? Boh!), immaginate la mia reazione.
Gli faccio fare un terzo sollecito,
si un terzo, in quanto due giorni prima
avevo richiamato per avere notizie e
avevo fatto fare un secondo sollecito
e purtroppo non ricordo il nome della
signora che mi rispose. Faccio mettere
nelle note la mia intenzione di recedere
dal contratto se trascorsi sette giorni
non avessi avuto notizie certe e non
la solita presa in giro "attenda,
purtroppo abbiamo moltissime richieste".
Ovviamente se ne sono fregati altamente!
A questo punto chiamo la Piaggio di
Roma. Siamo intanto arrivati al 16 Maggio
2000 (62 giorni dopo la firma del contratto).
Alle ore 18:15 circa mi risponde il
Sig. Amici (finalmente un cognome) che,
molto cordialmente, ascolta i miei problemi
e mi ripete quello che speravo non sentire
"non riusciamo a stare dietro alle
richieste" e mi consiglia di richiamare
in data 18 Maggio 2000 per parlare con
un suo collega, tale Sig. Colella, che
cura la zona di FREEMOTOR.
Gioved“ 18 Maggio 2000 ore 16:30
circa. Mi risponde il Sig. Colella.
Educatamente ma senza mezzi termini
mi dice che lui non può risolvere
il mio problema e che solo FREEMOTOR
di Ostia Lido sa quando il mio scooter
arriverà. Ma vi sembra a voi
questa una risposta?
Adesso basta sono veramente amareggiato
per tutta questa situazione che si è
venuta a creare.
Sono stanco di essere paziente e di
attendere.
Non me ne frega assolutamente nulla
che la Piaggio non riesce a stare dietro
alle richieste.
Ho ordinato un mezzo 64 giorni fa ed
ancora non se ne sa nulla. E' pazzesco!
Continuo a circolare, credetemi, per
necessità, con un mezzo che non
offre più quelle garanzie di
affidabilità e sicurezza di un
tempo. Se mi dovesse succedere qualcosa
chi paga? Io il mezzo l'ho ordinato
per tempo ed è la Piaggio che
non sta rispettando i termini del contratto
che per altro erano molto chiari.
Ma sopratutto sto pagando il garage
da due mesi per un Hexagon che NON C'E'
! Chi mi rimborsa di ciò? Vorrà
dire che se mai ci sarà un lieto
fine di tutta questa vicenda, la Piaggio
riceverà i miei soldi con lo
stesso ritardo con cui mi ha consegnato
lo scooter.
Dopo tutto questo posso solamente arrivare
ad una conclusione, che alla Piaggio
della soddisfazione dei suoi clienti
non gliene importa proprio un bel niente.
E dal canto mio riceverà sempre
un pubblicità negativa.
Per quanto potrò sconsiglierò
a chiunque acquistare Piaggio!
Epilogo
Salve a tutti amici
di Cyberscooter e grazie mille alla
redazione per avere, almeno Voi, risposto
alla mia lettera e vorrei anche scusarmi
se non ho risposto subito, ma volevo
attendere un poco per vedere chi, tra
tutti i destinatari, mi avesse risposto:
nessuno.
Neanche la Piaggio alla quale la lamentela
era indirizzata.
Comunque, mosso da una irrefrenabile
curiosità di sapere come fare
per avere questo ambitissimo scooter,
il giorno dopo la lettera, mi sono recato
presso diversi concessionari Piaggio
per sentire che tempi di consegna si
prevedevano per il SuperHexagon GTX180:
dalle tre alle otto settimane. Sempre
troppo vago, pensai.
Fino a quando mi sono imbattuto, per
caso, in un altro concessionario Piaggio
ST. PETER MOTO di Roma che, incredibile,
aveva il mezzo in pronta consegna e
del colore a me gradito.
Non ci ho pensato neanche un momento:
l'ho acquistato.
Ebbene sì, nonostante le infuocate
affermazioni che ho fatto sulla casa
madre ho comunque acquistato Piaggio,
poiché ritengo che l'organizzazione
vendite e/o distributiva sul territorio
non debba intaccare la validità
del mezzo ed ho voluto comunque, e solamente,
premiare lo sforzo e l'ingegno dei tecnici
Piaggio che hanno permesso la costruzione
di un mezzo, a mio giudizio, molto valido.
Staremo a vedere come si comporterà
su strada.
Ma le peripezie non finiscono qui. Infatti,
per risparmiare un pochino questa volta,
decido di approfittare del contributo
comunale, poco più di un milione
di lire, e la pronta consegna si trasforma
in una consegna differita di circa 10
giorni. Non è possibile! Pensate,
il Comune di Roma (così mi riferisce
il concessionario) si prende circa dieci
giorni per il disbrigo della pratica
e per dare quindi il nulla osta al suo
contributo, e senza questo la concessionaria
non può fatturarmi e quindi immatricolare
il motoveicolo. Mi sembra un po' eccessivo.
Però, come si dice, a caval donato
...... Sono quindi, ancora, in trepidante
attesa di questo scooter. Tenace eh?
A questo punto mi sembra doveroso esprimere
un ringraziamento particolare al venditore
di TUTTAUTO di Torvaianica (RM) il quale
ha dimostrato vera professionalità
in tutta questa vicenda, rafforzando
il rapporto di stima e fiducia che era
già in essere.
Vorrei anche scusarmi con chi, in un
modo o nell'altro, si sia sentito offeso
e/o leso nella propria professionalità
dal mio precedente scritto, per altro
redatto in uno stato d'animo piuttosto
alterato e vorrei comunque invitarlo
a calarsi, per soli cinque minuti, nei
miei panni. Gli assicuro che non è
stato per nulla piacevole.
Spero di riscrivere per farVi pubblicare
una positiva prova del SuperHexagon
GTX180.
Un cordiale saluto alla redazione di
Cyberscooter ed a tutti i lettori.
Massimiliano
Zijno
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