Anno 2001




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05/12/01 - Domanda inoltrata a Suzuki Italia:
DOMANDA:
Buongiorno scooteristi! Tra poco vi aggiornero' sul mio scooter Epicuro 125 ma prima vorrei sottoporvi un quesito, sperando in una vostra soluzione.
Le gomme montate sul mio scooter sono di pessima qualità, tanto che in piega leggera sull'asciutto ondeggia sia anteriormente che posteriormente. Mi decido dopo 3000 km a cambiarle ma... per l'anteriore non c'è problema in quanto le misure 120-80 12' vengono fornite da molti (io vorrei montare le Michelin Bopper) mentre il posteriore 130-80 12' non si trova se non con la marca Pirelli sl 36 (gomma da masticare a quanto dicono!!). Inquietante poi l'indice di carico: sul mio libretto è di 59 avanti e 69 dietro... nessuna marca ha tali indici, sono tutti inferiori! Io ho trovato lo scooter con le gomme IRC. Chi ha uno scooter Epicuro DEVE montare quelle; o è tutto relativo e si possono montare gomme di misura e indici diversi?
Ciao a tutti e alla prossima. FEDE. FEDE.

RISPOSTA ufficio omologazione Suzuki Italia:
Ci si deve sempre attenere alle indicazioni del libretto. Non si possono montare gomme di misura e indici diversi da quelli indicati dalla casa. Grazie

21/11/01 - Domanda inoltrata a Yamaha Belgarda:

DOMANDA:
Mi chiamo Giorgio ed ho acquistato uno Yamaha Majesty 150 ad aprile 2001. Già dopo 150km c.a. avvertivo un fastidioso "tok-tok" al canotto del manubrio quando prendevo piccole buche o dissesti del terreno... recatomi dal concessionario mi hanno risolto il problema serrandolo meglio... ma dopo pochi chilometri ero daccapo... al tagliando dei 1000 km ho ri-sottolineato il problema che alla ri-consegna era sparito... ma dopo pochi chilometri... rieccolo!!!! (il "tok-tok") aiuto!
Qualcuno può darmi qualche suggerimento? grazie e ciao.

RISPOSTA:
Nonstante i solleciti l'importatore italiano Yamaha Belgarda, purtroppo, non risponde...

06/11/01 - Cerchiamo di riassumere 'brevemente' le disavventure vissute dal nostro lettore dettagliatamente ricostruite in numerose mail recapitate a CyberScooter e alla Piaggio...

Nel maggio 1999 acquisto di secondamano uno scooter Piaggio Hexagon GT 250 presso un'officina Honda autorizzata. Noto subito che il tachimetro non funziona. Pazienza, mi dicono dove l'ho acquistato. Tanto è in garanzia! Mi reco in un concessionario Piaggio per sistemare il guasto. Mi fissano un appuntamento dopo tre settimane circa.
Nel frattempo mi adopero per far spedire a casa la Piaggio Card.
Ritiro il mezzo con la riparazione avvenuta dietro un esborso di 103.660 Lire. Faccio presente che il mezzo è in garanzia, ma mi rispondono che questa non è una riparazione in garanzia perché il pezzo è soggetto ad usura. Me ne vado via con le pive nel sacco.

Al tagliando dei 9mila Km., noto che nelle 163.560 lire richiestemi e regolarmente versate è presente una voce (lavaggio moto) non richiesta e comunque non obbligatoria ai fini del tagliando.
Al tagliando dei 12mila Km., esborso 189.460 lire. Noto dal dettaglio della fattura che mi viene sostituito in garanzia il componente "gr. ralle sterzo".
Il mattino successivo mentre sono in marcia mi accorgo di un rumore tanto scoppiettante quanto assordante provenire dal motore. Mi fermo, noto che dal serbatoio dell'olio fuoriesce un fiume di olio. Chiamo il concessionario e mi portano all'officina assieme al mezzo. Fortunatamente era "solo" saltato il tappino del serbatoio dell'olio. Ritiro il mezzo con le scuse del concessionario.
Nel frattempo sto ancora aspettando che mi arrivi la nuova Piaggio Card, al servizio assistenza clienti mi dicono che bisogna aspettare ancora due mesi.

Prima di partire per un breve viaggio con lo scooter decido di fare il tagliando dei 15mila Km, anche se ne ho percorsi a malapena 14mila. Mi accorgo solo dopo che nella fattura di L. 606.956 (sì, è scritto correttamente: sono seicentomila) è presente di nuovo un'operazione non richiesta e non prevista: il lavaggio veicolo e motore (30mila). Prima di effettuare quest'ultimo tagliando, poco meno di un anno dalla riparazione, si era di nuovo rotto il tachimetro, ovviamente nella fattura mi è stato addebitato il costo della riparazione al tachimetro.

Un bel giorno noto una difficoltà nell'accensione (mai prima verificatasi), si spegne subito dopo e non si riaccende più. Vengo portato al mio Piaggio Center con il traino fornitomi dalla Garanzia. Spiego l'accaduto e richiedo un intervento, ovviamente in garanzia. Il giorno successivo mi rispondono che il motore era grippato. La causa, mi si dice, dovrebbe essere stata la mancanza d'olio, mancanza che deve essere comunque segnalata dall'apposita spia dell'olio presente sul cruscotto. Nulla di tutto questo. Comunque, mi si dice che andavano sostituiti numerosi pezzi del motore poiché completamente fusi. Ovviamente in garanzia. Avrei dovuto però aspettare un mesetto perché i pezzi sono di produzione Honda.
Finalmente arriva il giorno in cui rientro in possesso del mio mezzo. Nel dettaglio fattura sono presenti molte voci non tariffate, ma noto che mi viene addebitato anche il costo dell'olio motore, del collaudo su strada e una manodopera di due ore. Non capisco perché mi si debbano addebitare tali costi e comunque ancora nessuno è stato in grado di spiegarmi il motivo. Faccio presente il tutto al concessionario, ma mi rispondono che è così e basta. Me ne vado via con la sensazione di essere stato nuovamente truffato.

Sarei dovuto tornare mille chilometri dopo aver fatto il rodaggio al nuovo motore, ma dopo solo qualche settimana e nonostante la mia attenzione a non superare i noti limiti del rodaggio, mi si è di nuovo fermato lo scooter mentre ero in marcia, senza particolare avvisaglia e senza che nessuna spia mi segnalasse alcunché. Stessa trafila. Vengo trasportato con il mezzo al solito Concessionario, spiego l'accaduto e il giorno successivo mi dicono che ho di nuovo grippato. Mi dicono che durante la fase di riparazione successiva al primo grippaggio è stato sbagliato "qualcosa" (mi riempiono di tecnicismi che non capisco), insomma non si capisce di chi è la colpa (anche se per me è chiara). Avrei dovuto ancora aspettare un mesetto per la sostituzione dei pezzi del motore irrimediabilmente danneggiati.
Chiamo il servizio assistenza clienti per sapere se per caso avrei potuto ricevere la tanto agognata Piaggio Card che aspetto da quasi due anni. Mi dicono che non c'è nessuna mia richiesta in tal senso nei loro archivi e che avrei dovuto rifare da capo la richiesta! Mi danno comunque una tempistica: entro due mesi avrei ricevuto a casa la Piaggio Card. Inutile dire che la sto ancora aspettando.
Veniamo al giorno in cui torno in possesso dello scooter, convinto che questa volta non mi avrebbero fatto pagare nulla, visto tutti i disagi che mi sono stati arrecati, mi sbaglio: c'è da sborsare ancora L. 62mila, mi si addebitano i costi relativi a olio motore, materiali di consumo, collaudo su strada e liquido raffreddamento. Nonostante le mie rimostranze sono costretto a pagare senza che mi sia data una spiegazione sul motivo dell'esborso.

Continuo ad usare lo scooter fino al momento del tagliando/rodaggio. Porto lo scooter al solito Piaggio Center anche per il tagliando dei 18mila Km.. Faccio presente che lo sterzo è sempre un po' instabile, per cui chiedo di darci un'occhiata. Due giorni dopo mi si presenta un conto di L. 435.640. Cosa diavolo sarà successo stavolta? Innanzitutto mi si fa pagare un intervento che in concomitanza del tagliando dei 12mila km mi era stato fatto gratuitamente in garanzia. Per la precisione si tratta delle "ralle sterzo". Continuo a pagare quantità spropositate di olio motore, nonostante abbia già pagato altre due volte una cifra del genere nel giro di 3mila km. Inoltre mi viene sostituita la cinghia con un esborso di L. 137.160. Non è un lavoro previsto dalla garanzia, dopo i due grippaggi?
Pochi giorni dopo mi si ferma di nuovo il mezzo mentre percorro la Tangenziale Ovest e per inerzia raggingo la prima uscita. Al servizio assistenza clienti (ormai mi conoscono), mi dicono che possono trasportare il mezzo solamente presso il Concessionario più vicino, distante poche centinaia di metri. Chiedo di essere trasportato al Piaggio Center abituale, ma mi si risponde che non si può.
Dopo qualche giorno il nuovo concessionario diagnostica un grippaggio del motore (il terzo in 3000 km). Mi si comunicata la non volontá (o la non possibilità) di ripararmi il mezzo in garanzia, e mi si dice che devo trasportare (a mie spese) il mezzo presso il Piaggio Center abituale... Ma stiamo scherzando? Ora, dovrò quindi aspettare un altro mese per tornare in possesso del mio mezzo che ancora per poche altre settimane potrà utilizzare la famosa garanzia offerta da Piaggio. Come faccio a fidarmi ancora nonostante gli innumerevoli disagi sopportati e dopo la bellezza di L. 1.920.000 spesi per tagliandi e rodaggi vari? Senza tenere conto del tempo perso e dei costi fissi cui vado comunque incontro nonostante il mezzo sia fermo (per responsabilità altrui).


- Questa la situazione al 28 giugno 2001, il 30 ottobre ci giunge l'ultima mail con la conclusione. -

Dalla settimana scorsa sono rientrato in possesso del mio scooter. Adesso vi spiego come. Il Piaggio Center dove è rimasto ricoverato fino alla settimana scorsa, dopo che sono riuscito a farmi riconoscere la riparazione in garanzia (grazie al mio avvocato...) ha deciso di rompere i ponti con Piaggio, ad ogni modo con me è stato fin troppo cortese, visto che nessuna colpa dell'accaduto è a loro direttamente imputabile. Comunque, dopo le vacanze estive (che ho passato senza il mio scooter), si è deciso (a mia insaputa) che lo scooter rimanesse in questo Piaggio Center, mentre il motore grippato sarebbe stato riparato (ripeto, in garanzia) in un altro Piaggio Center. Onesta soluzione. Il problema è che a tutt'oggi nessuno è stato in grado di spiegarmi dove è stato riparato lo scooter e che tipo di intervento è stato fatto. Sta di fatto che già a inizio ottobre il mezzo era pronto presso il Piaggio Center (anzi ex Piaggio Center), mentre nessuno era in grado di rilasciarmi uno straccio di fattura relativa all'intervento effettuato. Al che mi sono di nuovo inalberato, ho chiamato almeno dieci volte il numero verde di Piaggio senza mai ottenere nulla. Probabilmente nell'ultima telefonata sono stato abbastanza convincente (sotto la minaccia di azione legale...), visto che il giorno successivo sono stato contattato da un responsabile che mi ha assicurato la soluzione del "problema" entro breve. Volete sapere come è stato risolto il problema? Il povero (ex) Piaggio Center mi ha dovuto fare la fattura per gli interventi che sono stati fatti altrove da altre persone... Scandaloso!!! Ritirata la fattura, ho assicurato lo scooter, e adesso viaggio incrociando dita di mani e piedi...
Ditemi voi se ciò che mi è successo è semplicemente uno spiacevole episodio o sono stato vittima di un grave disservizio. Non è escluso che intraprenda comunque un'azione legale per essere risarcito del danno patito.

Sono gradite impressioni.

In fede, Giuseppe Pizzella

P.S. Abbiamo deciso di omettere i nomi dei concessionari coinvolti, ma pensiamo che la vicenda esprima ugualmente i comportamenti e le responsabilità delle varie parti coinvolte.

Domanda inoltrata a PIAGGIO:

24/10/01 - Tutto è cominciato quando nel 1997 ho comprato una Vespa ET4. Bella, moderna, pagata tutta in contanti (TANTI!!), ma...
La gomma posteriore è stata montata male sul cerchione e ad oggi risulta irrimediabilmente "storta" con fastidiose vibrazioni durante l'utilizzo.
Tutto l'apparato frenate anteriore è malfunzionante: si surriscalda subito, tende a rimanere frenato, consuma pastiglie come fossero bignè! (Non più di 1500/2000 km!!)
Costanti difficoltà a partire a freddo. TUTTE LE OFFICINE MI HANNO CAMBIATO LA CANDELA: 7 CANDELE IN 4 ANNI!!!
Dopo 2800/3000 km il motore ha iniziato a fare uno strano rumore. Dopo aver consultato ben quattro Piaggio Service la diagnosi è chiara: la Vespa è vicina a fondere il motore. Perché? Perché il primo motore montato sulle ET4 non era perfetto... e tende a "fondere" i cuscinetti di banco (confermato da altri possessori di ET4 e dai meccanici).
Poi la Vespa è rimasta ferma per un annetto abbondante per questioni personali. A febbraio l'ho ripresa in mano. Aveva 3800 km. Il "rumorino" continuava. Ho fatto cambiare l'olio, il filtro dell'olio e da allora il livello dell'olio è sempre stato vicino a al max. Parlo con il numero verde Piaggio, spiego la situazione chiedendo se in qualche modo mi si può venire incontro nell'eventuale sostituzione del motore visto che c'è un vizio nella costruzione del motore. Risposta: "La garanzia è scaduta, non abbiamo segnalazioni di inconvenienti particolari su quel motore - (però, caso strano, dal 1998 la Vespa monta un motore diverso...) - pertanto... Comunque la richiamerò mercoledì mattina alle 11.30 e le dirò con più precisione cosa possiamo fare". Da allora SILENZIO DI TOMBA, MAI PIU'SENTITI!!! Ma io continuo con i quotidiani rabbocchi dell'olio e cura assoluta: voglio bene alla mia Vespa!!
Arrivata a 5028 km la Vespa "muore". Il motore è completamente bloccato, non gira più neanche il motorino d'avviamento. 5000 km: sono un po'pochini!!! Preventivo di spesa... "Almeno un milione e mezzo..."
Prendo mezzo milione vado in una concessionaria di un'altra marca, prendo un altro scooter che pagherò a rate.
Luca Beducci

CONCLUSIONE:
Ancora nessuna risposta da parte degli interessati.

Domanda inoltrata a PIAGGIO:
31/07/01 - Dopo una breve esperienza di Piaggio Hexagon (la sua linea mi è subito piaciuta) con un modello 125 2 tempi acquistato nel '97, nell'ottobre del '99 mi sono recato presso una concessionaria di Bergamo per l'acquisto dello stesso modello ma 180 di cilindrata, 2 tempi catalizzato. La concessionaria mi ha trattato molto bene con una buona valutazione dell'usato e un finanziamento personalizzato.
Il primo anno tutto bene.
E'un mezzo molto agile e abbastanza sicuro anche in curva; il bagagliaio è notevole per uno come me che non ha la macchina e deve districarsi con la spesa, il traffico ecc. La cosa che stupisce subito è la "cattiveria" del motore 2 tempi. Scatto bruciante anche con mezzi di cilindrata superiore e velocità massima, raggiungibile in poco tempo, di 120 Km./h
Purtroppo dopo il primo anno durante un sorpasso in coda sono cominciati i guai. Rottura dell'albero motore e spesa di circa 1 milione!
Pochi mesi più tardi lo scooter ha cominciato a dare problemi: ad ogni accensione, anche con il motore già caldo e con pause di poche minuti, problemi di ingolfamento. Pulizia del carburatore e sostituzione candela.
Ha funzionato per un po'ma ogni 10 giorni dovevo sostituire la candela perché il motore la bruciava!!! Nel frattempo un rumore di tintinnio dal motore mi ha insospettito. Il meccanico mi riferisce che sono andati i cuscinetti e per altri eventuali danni deve smontarmi lo scooter.
A parte i disagi per uno che possiede solo uno scooter, la spesa potrebbe aggirarsi anche a circa 1.200.000.
Penso che la mia disavventura possa chiaramente stabilire definitivamente la fine (aimé) alla parola Piaggio.
E'superficiale che dia un giudizio complessivo su questo modello.
Fabio Rota
N.B. Il pezzo in garanzia mi è stato parzialmente rimborsato, ho già mandato un'e-mail alla Piaggio. Ancora non ho avuto risposta...

CONCLUSIONE:
Anche in questo caso, a distanza di oltre un mese e mezzo dalla richiesta, Piaggio non ha proferito parola. Ci sembra uno 'strano'modo per comunicare con gli attuali Clienti e che finisce per mettere sull'avviso quelli potenziali. Speriamo che Piaggio si degni di fornire qualche risposta in futuro, per dare un segno di quanto tenga agli utenti dei propri prodotti.

Domanda inoltrata a YAMAHA ITALIA:
13/07/01 - Possiedo un Yamaha Majesty 150 acquistato nel novembre 2000. Ho notato da subito una certo timbro sordo della rumorosità meccanica ma, anche rassicurato dal concessionario, non vi ho dato peso. Il rumore è però andato aumentando, e da una decina di giorni ho notato che, soprattutto nella ripresa dai bassi regimi, lo scooter vibra moltissimo, addirittura un paio di volte sono stato costretto a spegnerlo nel timore di sfasciare tutto. Il concessionario mi ha detto che il Majesty 150 ha un problema "congenito" alla frizione, e che c'è un apposito kit per risolvere il problema. È vero? Se no, come si spiega un problema del genere su uno scooter con 2000 km?
Edoardo Stefano

CONCLUSIONE:
Purtroppo a distanza di oltre un mese dalla richiesta, e dopo un sollecito, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dall'Ufficio Stampa Yamaha.
Potrebbe essere un consumo anomalo della cinghia e dei rulli della trasmissione, ma in soli 2000 km ci sembra strano.
Un chiarimento dalla Casa Madre ci sembrava doveroso...

Domanda inoltrata a PIAGGIO:
13/07/01 - Salve a tutta la redazione. Sono un possessore di un Piaggio Skipper Sport Touring 125, acquistato da 10 mesi. Tutti i giorni sono a bordo del mio scooter e durante la stagione calda, faccio viaggi lunghi, anche andandoci in ferie.
Appena acquistato, ho iniziato ad accessoriarlo con antifurto elettronico, bauletto, parabrezza, borse laterali, ecc... Quando mi sono deciso ad acquistare il cavalletto laterale, mi sono recato in Concessionaria. Mi hanno detto che non lo avevano disponibile e che tra circa 10 giorni sarebbe arrivato. Passati i 10 giorni, il cavalletto non era arrivato. Aspettati altri 15 giorni e, nel frattempo mi sono rivolto ad altri concessionari, del cavalletto non c'era neppure l'ombra. Dopo circa 1 mese di attesa e stufo, ho chiamato il numero verde Piaggio. Mi hanno detto che sarebbe arrivato nel giro di pochi giorni. Abitando a 8 chilometri dalla Piaggio, dopo 2 mesi di attesa, sono andato in ditta. Mi hanno detto che ci sarà stato un contrattempo e che sarebbe arrivato immediatamente il giorno successivo in concessionaria.
Oggi, a 10 mesi dall'acquisto del veicolo, non sono ancora riuscito ad avere questo cavalletto laterale. E'possibile che la Piaggio sia così disorganizzata nei ricambi? Il cavalletto laterale è molto utile soprattutto nelle soste brevi e io ritengo che sia fondamentale. Spero che, grazie al Vs. aiuto, riuscirò ad averne uno!
Grazie Yuri, PISA

CONCLUSIONE:
Purtroppo a distanza di quasi due mesi dalla richiesta, e dopo alcuni solleciti, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dalla Piaggio, il nostro lettore però non è più in attesa del cavalletto perché ormai ha ordinato un altro scooter.

Domanda inoltrata a SUZUKI Italia:
16/01/01 - Sono da tempo un maxiscooterista, con un Kymco 150 prima ed ora, dal 4/10/00 sono passato ad un Suzuki Burgman 400. Dopo 15 giorni dall'utilizzo di quest'ultimo ho avuto un problema al cerchio posteriore: la sede dove si attacca il mille righe si e'staccata dal restante cerchio in lega. Il concessionario Moto Service di Roncaglia di Padova mi dice che devo aspettare un mese... Mi metto con pazienza, ma sono passati due mesi e malgrado io abbia chiesto e sollecitato dappertutto, non so neanche addirittura il motivo di questa lunga attesa. In questi giorni mi hanno proposto di terminare questa onta da me subita mettendo il cerchio di un Burgman incidentato. Ho mandato diverse e-mail alla Suzuki, ma niente. Da voi chiedo se possibile un consiglio. grazie.
Il mio nome è Savioli Luca
Risposta Suzuki:
17
.01.01 - Nonostante il nostro obiettivo sia garantire la soddisfazione dei nostri clienti, talvolta capita, per situazioni imprevedibili, di non riuscire nel nostro intento. Purtroppo quello in esame Ŕ uno di questi casi a cui riusciremo porre rimedio la prossima settimana con la sostituzione del nuovo componente.
Suzuki Italia S.p.a. Servizio Assistenza Clienti.

Conclusione:
27.01.01 - Cari amici, sono Luca da Padova e voglio ringraziarvi infinitamente perché grazie a voi ora ho risolto il problema del cerchio sul mio Suzuki. Al concessionario sono diventati addirittura più gentili!!

Piaggio SuperHexagon 180 4V: una prova d'acquisto mancato con un epilogo inaspettato
28/05/00 - Prologo
Vorrei portare a conoscenza di tutti Voi cosa succede quando si decide di acquistare un veicolo della Piaggio.
Martedì 14 marzo 2000, ore 18:00 circa, mi reco presso l'autosalone TUTTAUTO di Torvaianica (RM) per acquistare uno scooter visto che quello che attualmente utilizzo per spostarmi (circa 50 Km al giorno in media) stava dando i primi segnali di cedimento.
Mi viene proposto l'acquisto di uno scooter Piaggio SuperHexagon 180 4V con annessi optional. Faccio presente al venditore che il mezzo mi serve con una certa urgenza e chiedo dei tempi certi di consegna. Questi chiama la concessionaria Piaggio di Ostia Lido (RM) FREEMOTOR, che gli da come termine massimo il 10 Aprile 2000. Chiedo al venditore di farsi ulteriormente confermare questa data, conferma che la FREEMOTOR non esita a dare, tanto che lo stesso lo scrive sul contratto: consegna entro max il 10 Aprile 2000. Dopo tutte queste assicurazioni accetto di acquistare il mezzo, ribadendo, anche a costo di essere ripetitivo e noioso, la certezza dei tempi di consegna. Il venditore di TUTTAUTO, che gode della mia massima stima e fiducia, ripete ancora una volta ciò che FREEMOTOR gli aveva appena detto: entro max il 10 Aprile 2000.
Passano i giorni e si arriva, senza avere alcuna notizia del mezzo, al fatidico 10 aprile 2000.
Il venditore di TUTTAUTO non sapeva come dirmi che il mezzo ancora non gli era stato consegnato dalla FREEMOTOR. Chiedo spiegazioni. Mi ripete ciò che alla concessionaria Piaggio gli hanno risposto: "ci sarà un poco di ritardo, prevediamo di consegnarlo entro fine Giugno".
Piccolo ritardo lo chiamano loro? Lo chiamerei piuttosto raggiro. Per avere il contratto danno delle date più o meno credibili e poi una volta 'incastrati' i clienti si possono permettere di prenderli per i fondelli come vogliono? Stiamo scherzando o cosa? Si tratta di un mezzo di produzione italiana e trovo assurdo attendere tutto questo tempo. Ci sono marchi stranieri che fanno pronta consegna (PEUGEOT) o con tempi accettabili (YAMAHA, KYMCO, HONDA solo per citarne alcuni) per altro verificati con conoscenze personali che hanno acquistato questi altri modelli, il tempo di attesa medio è stato di 15 giorni !
Ma torniamo a noi.
In data 2 Maggio 2000 alle ore 12:30 circa, chiamo il servizio clienti Piaggio. Mi risponde Andrea. Verifica l'ordine del mezzo e gli risulta che il mio ordine è stato passato in data di Febbraio 2000 (come può essere ciò?), fatto notare la discrepanza delle date, il Sig. Alessandro, per altro molto paziente e cortese, si fa carico di chiamare la FREEMOTOR di Ostia Lido per chiedere spiegazioni. Incredibile gli confermano la data. Ho ordinato un mezzo per mezzo del pensiero, col subconscio, quando ancora non credevo di doverlo acquistare. Ma cosa ci fanno con i contratti questi, ci giocano a carte e poi inoltrano gli ordini come capita a tutto danno del consumatore? Bah!
Comunque il Sig. Alessandro inoltra un sollecito al distributore Piaggio di Roma, e mi consiglia di richiamare il servizio clienti se dopo passati circa sette giorni non avessi avuto notizie positive. Ovviamente nessuna notizia fino alla data del 10 Maggio 2000 ore 13:30, giorno in cui chiamo di nuovo il servizio clienti Piaggio. Mi risponde il Sig. Luca (questa moda poi di non dare i cognomi me la dovranno spiegare prima o poi). Controlla anche lui la situazione. Dopo che ha controllato mi dice che l'ordine a mio nome risulta effettuato in data 15 Marzo 2000 (ma prima non risultava in data 2 Maggio 2000? Boh!), immaginate la mia reazione. Gli faccio fare un terzo sollecito, si un terzo, in quanto due giorni prima avevo richiamato per avere notizie e avevo fatto fare un secondo sollecito e purtroppo non ricordo il nome della signora che mi rispose. Faccio mettere nelle note la mia intenzione di recedere dal contratto se trascorsi sette giorni non avessi avuto notizie certe e non la solita presa in giro "attenda, purtroppo abbiamo moltissime richieste".
Ovviamente se ne sono fregati altamente!
A questo punto chiamo la Piaggio di Roma. Siamo intanto arrivati al 16 Maggio 2000 (62 giorni dopo la firma del contratto). Alle ore 18:15 circa mi risponde il Sig. Amici (finalmente un cognome) che, molto cordialmente, ascolta i miei problemi e mi ripete quello che speravo non sentire "non riusciamo a stare dietro alle richieste" e mi consiglia di richiamare in data 18 Maggio 2000 per parlare con un suo collega, tale Sig. Colella, che cura la zona di FREEMOTOR.
Gioved“ 18 Maggio 2000 ore 16:30 circa. Mi risponde il Sig. Colella. Educatamente ma senza mezzi termini mi dice che lui non può risolvere il mio problema e che solo FREEMOTOR di Ostia Lido sa quando il mio scooter arriverà. Ma vi sembra a voi questa una risposta?
Adesso basta sono veramente amareggiato per tutta questa situazione che si è venuta a creare.
Sono stanco di essere paziente e di attendere.
Non me ne frega assolutamente nulla che la Piaggio non riesce a stare dietro alle richieste.
Ho ordinato un mezzo 64 giorni fa ed ancora non se ne sa nulla. E' pazzesco!
Continuo a circolare, credetemi, per necessità, con un mezzo che non offre più quelle garanzie di affidabilità e sicurezza di un tempo. Se mi dovesse succedere qualcosa chi paga? Io il mezzo l'ho ordinato per tempo ed è la Piaggio che non sta rispettando i termini del contratto che per altro erano molto chiari.
Ma sopratutto sto pagando il garage da due mesi per un Hexagon che NON C'E' ! Chi mi rimborsa di ciò? Vorrà dire che se mai ci sarà un lieto fine di tutta questa vicenda, la Piaggio riceverà i miei soldi con lo stesso ritardo con cui mi ha consegnato lo scooter.
Dopo tutto questo posso solamente arrivare ad una conclusione, che alla Piaggio della soddisfazione dei suoi clienti non gliene importa proprio un bel niente. E dal canto mio riceverà sempre un pubblicità negativa.
Per quanto potrò sconsiglierò a chiunque acquistare Piaggio!

Epilogo
Salve a tutti amici di Cyberscooter e grazie mille alla redazione per avere, almeno Voi, risposto alla mia lettera e vorrei anche scusarmi se non ho risposto subito, ma volevo attendere un poco per vedere chi, tra tutti i destinatari, mi avesse risposto: nessuno.
Neanche la Piaggio alla quale la lamentela era indirizzata.
Comunque, mosso da una irrefrenabile curiosità di sapere come fare per avere questo ambitissimo scooter, il giorno dopo la lettera, mi sono recato presso diversi concessionari Piaggio per sentire che tempi di consegna si prevedevano per il SuperHexagon GTX180: dalle tre alle otto settimane. Sempre troppo vago, pensai.
Fino a quando mi sono imbattuto, per caso, in un altro concessionario Piaggio ST. PETER MOTO di Roma che, incredibile, aveva il mezzo in pronta consegna e del colore a me gradito.
Non ci ho pensato neanche un momento: l'ho acquistato.
Ebbene sì, nonostante le infuocate affermazioni che ho fatto sulla casa madre ho comunque acquistato Piaggio, poiché ritengo che l'organizzazione vendite e/o distributiva sul territorio non debba intaccare la validità del mezzo ed ho voluto comunque, e solamente, premiare lo sforzo e l'ingegno dei tecnici Piaggio che hanno permesso la costruzione di un mezzo, a mio giudizio, molto valido. Staremo a vedere come si comporterà su strada.
Ma le peripezie non finiscono qui. Infatti, per risparmiare un pochino questa volta, decido di approfittare del contributo comunale, poco più di un milione di lire, e la pronta consegna si trasforma in una consegna differita di circa 10 giorni. Non è possibile! Pensate, il Comune di Roma (così mi riferisce il concessionario) si prende circa dieci giorni per il disbrigo della pratica e per dare quindi il nulla osta al suo contributo, e senza questo la concessionaria non può fatturarmi e quindi immatricolare il motoveicolo. Mi sembra un po' eccessivo. Però, come si dice, a caval donato ...... Sono quindi, ancora, in trepidante attesa di questo scooter. Tenace eh?
A questo punto mi sembra doveroso esprimere un ringraziamento particolare al venditore di TUTTAUTO di Torvaianica (RM) il quale ha dimostrato vera professionalità in tutta questa vicenda, rafforzando il rapporto di stima e fiducia che era già in essere.
Vorrei anche scusarmi con chi, in un modo o nell'altro, si sia sentito offeso e/o leso nella propria professionalità dal mio precedente scritto, per altro redatto in uno stato d'animo piuttosto alterato e vorrei comunque invitarlo a calarsi, per soli cinque minuti, nei miei panni. Gli assicuro che non è stato per nulla piacevole.
Spero di riscrivere per farVi pubblicare una positiva prova del SuperHexagon GTX180.
Un cordiale saluto alla redazione di Cyberscooter ed a tutti i lettori.

Massimiliano Zijno

 
 
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