Luglio-Settembre 2005 C

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23/09/05 - Bauletto Givi Maxia Monokey E52
Salve, riporto dal sito della GIVI le testuali parole che accompagnano la presentazione del bauletto Monokey:
“MONOKEY® Il sistema brevettato MONOKEY è una caratteristica distintiva della produzione GIVI, permettendo l'apertura della valigia e la sua rimozione dalla piastra di fissaggio, tramite l'utilizzo di una sola chiave. La sua SEMPLICITA', ROBUSTEZZA ed AFFIDABILITA' lo hanno reso un punto di riferimento nel panorama motociclistico”
Oggi alle ore 14 circa in Roma, il sottoscritto ha subito un furto di un bellissimo casco Schubert Concept dal costo attuale di oltre 370 Euro, messo all’interno e debitamente chiuso del “robustissimo ed affidabilissimo” bauletto in oggetto.
Scrivo queste righe, poiché da anni (e dico anni) ogni volta che cambio moto ricompro un bauletto della GiVi perché con loro mi sono sempre trovato benissimo, la qualità era veramente ottima… purtroppo devo dire “era”.
Infatti appena acquistato (a Marzo di quest’anno) un nuovo bauletto per utilizzarlo sul mio Burgman650 (con cui partecipo alle iniziative del club www.burgman650.it di cui sono un felice membro), ho notato subito:
- la strana rumorosità dello stesso sulle buche nonostante avesse solo pochi giorni di vita
- la difficoltà di apertura della chiave, diversa come ‘feeling’ dalla serratura che equipaggiava il mio maxia 52 di 3 anni fa e che risultava molto più solida
- l’economicità complessiva delle plastiche, immediatamente notata e come le finiture (quelle in argento per intenderci, avendo io il modello tutto nero in plastica) siano incollate appena intorno al bordo
Sino ad oggi però ho pensato che fosse solo questione di estetica, ma che la qualità GiVi ci fosse sempre, invece dopo il furto da me subito (e altre al mio bauletto è stato forzato guarda caso un altro Maxia e52 di una moto parcheggiata 50 mt prima della mia) mi sono accorto con stupore che un prodotto che costa oltre 250 euro, abbia una chiusura fatta con 2 (dico 2) dentini di plastica di 8 cm che si sovrappongono!
E’ veramente deprimente!
La chiusura con chiave è messa lì in bella mostra per far credere a noi acquirenti (marketing) che ALMENO gli eventuali ladri debbano “spadinare” la serratura.... macchè!! Infatti ho verificato come per forzarlo basti infilare un cacciavite piatto sopra la placca che và ad agganciarsi sul bauletto e fare leva...  infatti per forzarlo non hanno nemmeno intaccato la plastica del bauletto, c'è solo uno piccolo sgraffietto!!! Immagino quindi quanta resistenza ha opposto allo scasso!!!!!
Mi dispiace di verificare che la rincorsa al guadagno porti una casa Italiana, che risultava essere un punto di riferimento nel mercato degli accessori da anni come la GiVi ad economicizzare proprio sulle serrature e sul metodo di aggancio della stessa.
Non si può vendere un prodotto che si chiude con 2 denti di plastica!!!!!!!!!!!
Cosa dovrei lasciarci dentro? Allora visto che non posso affidarci nulla alla sua custodia mi bastava un infinitamente più economico e semplice portapacchi o un ragno non trovate?
Saluti tristi Adriano Kapelj, Roma
GIVI ci comunica di avere già risposto privatamente al lettore.

 

15/09/05 - Aggiornamento Yamaha Majesty 400 '04
Salve a tutti,
Ho già scritto in passato a proposito dei difetti del mio mezzo ritirato il 28 luglio 2004. Non starò qui a ripetere quanto già scritto il 3 febbraio 2005 (vedi e.mail), ma voglio semplicemente aggiungere come la vicenda si è evoluta.
Sono ritornato presso le officine di assistenza della Cruciani almeno un'altra decina di volte perché il fastidioso scoppiettio e irregolarità di marcia ai bassi regimi non è mai stato risolto. Praticamente me le sono girate tutte, queste officine. Finalmente, dopo una serie di fax feroci inviati alla Yamaha Italia, mi mettono in contatto con un ispettore Yamaha (che tra l'altro so che questo forum lo legge e quindi si ricorderà di me) e ci vediamo presso una delle officine Cruciani per almeno tre volte. La prima volta interviene sull'elettronica del mezzo, la seconda volta facciamo un lungo giro per Roma e la terza volta dispone la sostituzione della marmitta e di una valvola di scarico. Interventi utili, senza dubbio, ma che non risolvono il problema dello scoppiettio. Anzi, dopo l'ultima visita in concessionaria compare un ulteriore rumore metallico contemporaneamente all'accellerazione, dopo un rilascio.
Tra l'altro, arrivato ai 10.000 km circa, chiedo il preventivo per il tagliando e mi sparano 200 euro!!!, che mi sembrano un'enormità in relazione alle operazioni indicate dalla Yamaha sul libretto di manutenzione.
Arrivano le ferie e me ne vado al paesello con lo scooter, decidendo di far controllare il mezzo da altri, visti i risultati ottenuti dalla grande Cruciani di Roma. Telefono alla concessionaria Yamaha di Avellino, prenoto il tagliando e espongo il problema dello scoppiettio. Lascio il mezzo e dopo qualche ora mi telefona il responsabile dicendo che il gruppo frizione non era stato ancora sostituito e in quello montato era stato fatto un intervento "artigianale" da qualcuno, segando a mano il gruppo. Gli faccio presente che la Cruciani mi aveva già fatto "l'aggiornamento", come da loro stessi dichiarato, secondo le direttive della casa. Comunque l'officina di Avellino chiede l'autorizzazione alla Yamaha per la sostituzione della frizione che viene effettuata dopo qualche giorno (e il rumore metallico scompare), insieme al tagliando per il quale pago 70 euro!!!!!!!!. Ma dico io, a Roma non se ne potevano accorgere prima che la frizione era ancora quella originale, per giunta "accroccata" a mano?
Non credo ci siano commenti da fare. Dico solo che se alla rete di assistenza della Cruciani di Roma perdevano cinque minuti di tempo in più per analizzare il mio mezzo forse mi risparmiavano i pellegrinaggi durati un anno.
Tra l'altro nella piccola concessionaria di Avellino mi hanno restituito il mezzo lavato e lucido come se fosse nuovo, cosa che a Roma non si sognano neppure lontanamente di fare, anche se da 70 a 200 euro di lavaggi ne passano parecchi.
Ora il mezzo un po’ è migliorato, anche se lo scoppiettio e l'irregolarità ai bassi regimi rimane. Ma mi hanno spiegato che su questo non si può fare nulla. E me lo tengo così, aspettando la fine della garanzia, visto che ho come la sensazione che dopo la scadenza dovrò pagare per risolvere completamente l'anomalia.
Ho anche minacciato di denunciare la Yamaha per truffa. Credo che facendo causa potrei ottenere anche la sostituzione del mezzo. Ma non l'ho fatto perché sinceramente sono stufo di sentir parlare di Yamaha e di Cruciani e poi perché significherebbe buttare via altri soldi.
Sicuramente non comprerò più mezzi Yamaha, tantomeno dalla Cruciani dove non mi vedranno mai più, neppure per i tagliandi.
Saluti a tutti. Ciro Mandarino

08/09/05 - Honda Foresight 250... e i km vanno come il pane.
A fronte dei miei 13800 km in un anno e mezzo, e dopo aver visitato praticamente tutto o quasi il nord, sempre con la mia compagna dietro, posso solo dire che sono non contento...di più!!!
Nessun guasto, consumo d'olio veramente irrisorio (100 cc.per 6500 km.), e un tagliando fatto dalla concessionaria Speedymoto di Bollate come al solito veloce, efficace e a ottimo prezzo, tenendo conto della mole di lavoro (comprendeva anche il pneumatico nuovo e la cinghia sostituita per scrupolo a 12000 km).
Ultima chicca, in questo weekend ho fatto una gita sul Passo del Tonale (1882 m.s.l.m.), dove il fore si è difeso molto ma molto bene, arrampicandosi come uno stambecco in due, con un bel bagaglio, e con un consumo calcolato di circa 27-28 km/litro (473 km percorsi con 17.2 litri di verde), tenendo conto che ho fatto sia autostrada da Milano fino a Seriate, poi statale sia pianeggiante che in forte salita ovviamente per poter salire sul Passo per i restanti kilometri.
Brava Honda... adesso molti dovrebbero capire perchè dopo quasi dieci anni il foresight è ancora in produzione!!
lampeggissimi, Flavio Teodori

29/07/05 - Pià professionalitÝ per l'assistenza Piaggio!
Mi chiamo luca e vi scrivo da ferrara sono un possesore di un piaggio x9 500 evolution. Proprio ieri giovedi 21/07/05 mi sono recato nell'officina due ruote di Masini a ferrara per un problema di spie accese sul display cruscotto. in pratica rimanevano accesse due spie oil e service andavano solo resettate poiché poche centinaia di km prima avevo fatto il tagliando dei 6000 km.
Un ragazzo della suddetta officina veniva a verificare il piccolo problema e armandosi di cacciavite lungo provava ad intervenire sul pulsante posto sullo scudo anteriore. Dopo vari tentativi mi dice che il pulsante e diffetoso ed e da sostituire. Quindi non risolvo il problema e mi stupisco nel vedere che provando di ovviare al problema interviene senza allentare le viti dello scudo infilando il cacciavite in mezzo alle plastiche. Avendo già avuto esperienze precedenti notai che sicuramente un signore più esperto esegui la stessa operazione svitando le viti dello scudo anteriore. A questo punto mi domando come si fa a Dire che il pulsante non funziona senza vedere se i fili sono collegati o provare con il tester quest ultimo. Dopo aver visto che ero gia fuori garanzia mi dice che il pulsante me lo avrebbe sostituito in 2 minuti se andavo la gia con i specchietti retrovisori smontati.
A quel punto decido di andarmene e dopo essre arrivato a casa smonto tutto e provo a farlo da solo. Circa 10 minuti dopo mi accorgo che nono solo il pulsante funziona ma addirittura riesco a resettare le spie. Ringrazio gia da adesso questo concessionario e soprattutto se vogliono prendere in giro la gente che spende dei soldi e perdere dei clienti con me ci sono gia riusciti. Queste persone dovrebbero avere piu professionalita e la casa madre dovrebbe eseguire controlli accurati nei suoi concessionari se cosi si possono chiamare. Grazie comunque per il disservizio non oso immaginare su altri interventi piu complicati e costosi quale sara l operato di queste persone.E dalle piccole cose che si vede la bravura delle persone.
Grazie un saluto alla vostra rubrica. Luca Maragno

19/07/05 - Aggiornamento Caratteristiche Tecniche Honda Forza 250
Salve a tutta la redazione di Cyberscooter. Questa email è più di uno sfogo personale... mira ad informare tutti gli acquirenti (ed i potenziali) di una questione basata sulla chiarezza e sull'attendibilità. Parliamo di deficenza... deficenza nella comunicazione di una azienda che ha la presunzione di definirsi, tra le altre cose, come tale. Dopo mesi di attesa sono finalmente entrato in possesso del nuovo Honda Forza versione Ex. Bel mezzo che secondo me detta nuovi punti riferimento per la categoria. Ben rifinito, comodo, ampi vani (soprattutto nel sottosella), accortezze ed innovazioni tecnologiche che ne aumentano la qualità generale (vedi l'ottimio sistema di illuminazione, il sistema keyless, il cambio sequenziale, l'abs, gli elementi stilistici ricercati, i consumi pacati). Pazienza per il fatto che manchi il pulsante dell'hazard presente invece su tutte le foto distrubuite dalla casa alata. Ma veniamo al dunque premettendo: "tutte le case produttrici posso apportare modifiche tecniche ed estetiche senza preavviso". Questa volta non si tratta di un dispositivo dal costo irrisorio (ma dall'indubbia utilità in caso di emergenza), bensì di un dato importante e determinante nella scelta di un mezzo piuttosto che di un altro, che si è rivelato diverso una volta messe le carte in tavola: i tanto decantati 16KW si sono "trasformati" in 14,3!!! Ciò lascia molto perplessi, a me come chi sta aspettando ancora la consegna del Forza... figuriamoci a chi sta decidendo per l'acquisto! Voglio dire, una cosa del genere va al di là della "modifica senza preavviso"... quì si entra nel merito di presa in giro dell'acquirente che, se avesse saputo fin dall'inizio di un propulsore così poco prestante (uno dei più bassi della categoria), si sarebbe potuto comportare diversamente scegliendo un altro modello!! Ora bisogna vedere se i valori di potenza sono serviti come specchietti per le allodole o se effettivamente ci sono stati problemi... ne dubito!!! Stiamo parlando della Honda e non di un'azienda produttrice di tappi di sughero!! Voglio ben sperare che alla Honda siano ben organizzati e che non lascino nulla al caso! Di certo c'è che le soluzioni tecnologiche volte a garantire la sicurezza sono importanti... non sono rimasto deluso da questo, anzi! La questione è la "presa in giro", una questione di principio perchè si tratta di paghare una cosa per un altra, nel caso specifico per un motore DIVERSO da quello PUBBLICIZZATO.... fino ad ora!! Già, perchè SOLO oggi (30 giugno) sono stati modificati i relativi dati (ma solo su Hondaitalia.com... non sugli altri siti dei paesi facenti parte dell'Europa)!!. La Honda può ancora salvare la sua immagine... L'ideale sarebbe effettuare una campagna di richiamo presso le officine autorizzate in modo che possano fare un intervento che modifichi la mappatura della centralina (sto facendo un esempio) in modo da restituirci ciò che abbiamo pagato!! In caso contrario, beh... Honda dovrebbere prendere esempio da case veramente serie che pensano ai clienti anche dopo che ha sborsato i soldi e non a farsi scudo di "problemi di omologazione" o "errori di stampa"!!
Distinti saluti. Giacomo Canestrale
RISPOSTA di HONDA ITALIA:
Roma, 29 giugno 2005 - Honda Italia Industriale comunica di aver ricevuto, dalla Honda Motor Company Ltd., alcuni aggiornamenti d'omologazione relativi a numerosi modelli della gamma Honda distribuita in Italia nel 2005. Insieme ad altre indicazioni di mero spessore informativo, segnaliamo come siano stati aggiornati dalla Casa Madre anche i dati relativi a cilindrata effettiva, alesaggio, potenza massima e coppia massima del propulsore che equipaggia l'Honda Forza 250 (versioni X ed EX), alimentato ad iniezione elettronica (PGM-FI).
Tutte le versioni distribuite in Italia ed Europa dispongono così di una cilindrata effettiva di 250cm3, di un alesaggio di 72,8 mm, di una potenza massima di 14,3 kW a 7500 giri/min e di una coppia massima di 21,1 Nm a 5500 giri/min. La Honda Motor ci ha comunicato che queste modifiche al propulsore si sono rese necessarie per contenere al massimo consumi ed emissioni, in base alle severe normative in tema di inquinamento (Euro-2) in vigore nel vecchio continente.
E' stata parimenti ampliata la gamma degli accessori originali disponibili a richiesta per il Forza, che oggi comprende il parabrezza rialzato, l'antifurto elettronico (integrato con la Smart Card), il kit audio, deflettori per le gambe, bauletto coordinato da 45lt (con borsa interna in nylon), antifurto meccanico ad "U" ed il kit manopole riscaldate.
La trasparenza - passata, presente e futura - nei confronti della clientela fa parte della ns. filosofia aziendale: Honda Italia desidera quindi esprimere le proprie scuse agli appassionati per le inesatte indicazioni, fino ad oggi segnalate, riguardanti questo maxiscooter. Intende confermare nel contempo le eccellenti doti di qualità, comfort, prestazioni Hi-Tech ed elevato livello tecnologico proprie dell'Honda Forza 250 - già diventato il riferimento della categoria.
Il Forza 250 (4.790 Euro f.c.) é infatti equipaggiato con un motore monocilindrico 4T con alimentazione ad iniezione elettronica PGM-FI, telecomando per l'accensione senza chiave (Smart Key), sistema di frenata combinata CBS e vano sottosella da 62 litri. La versione EX (5.690 Euro f.c.), oltre alle dotazioni già presenti sulla versione X, dispone di serie del sistema ABS e del cambio elettronico sequenziale (manuale ed automatico).
Ricordiamo inoltre come da anni Honda Italia offra agli appassionati un'area dedicata sul proprio sito www.hondaitalia.com, ove ogni cliente può verificare direttamente eventuali campagne d'aggiornamento e/o richiami effettuati sul proprio esemplare di moto e/o scooter, semplicemente digitando il numero di telaio completo.
REPLICA di Giacomo Canestrale:
21/07/05 - In merito al vostro annuncio del 29 Giugno 2005, che di fatto rettifica una precedente informazione (inesatta) riguardante la potenza specifica e le caratteristiche tecniche del propulsore che equipaggia le versioni "X" e "EX" del Forza, vorrei precisare quanto segue. Fino alla data su indicata gli acquirenti (s'intendono acquisti e prenotazioni realizzati fino a quel momento) hanno valutato la scelta del mezzo sulla base di informazioni da Voi diramate, che non corrispondevano però a dati reali, tra cui il dato relativo alla potenza del propulsore che indubbiamente "pesa" nella scelta di un prodotto (stiamo parlando del 13% in meno su un 250).
A monte resta il fatto che tutte le case produttrici possono variare, senza preavviso, le caratteristiche dei propri prodotti.
Detto ciò quindi vado a definire che proprio quest'ultima caratteristica tecnica è l'oggetto della discussione che ha causato una delusione particolarmente sentita tra gli acquirenti. Di certo non per i contenuti che offre il mezzo, le soluzioni tecnologiche che lo equipaggiano o l'elevato livello qualitativo... qui non si sta mettendo in discussione tutto ciò.
La questione è: per chi ha scelto l'innovativo mezzo in data antecedente al Vostro comunicato ufficiale, a differenza dei nuovi potenziali clienti, non ha potuto valutare l'acquisto sulla base di dati certi. Chi ad oggi decide di scegliere il Forza nelle sue versioni, è quindi a conoscenza di informazioni che concedono al compratore la possibilità di valutare l'acquisto sulla base di dati veritieri, grazie anche alla trasparenza che da sempre caratterizza la Honda nei confronti della propria clientela in quanto "forma mentis" aziendale (lo testimonia anche l'eccellente servizio clienti).
Ed è proprio sulla base di questa Trasparenza, da voi sempre adottata, che si chiede un risarcimento per tutti coloro che, fiduciosi dell'azienda alla quale si sono rivolti, con il loro acquisto/prenotazione antecedente al 29 Giugno 2005 , sono venuti in possesso di un mezzo diverso da quello pubblicizzato. A maggior ragione si fa questa richiesta dal momento che, non appena Vi siete accorti della diversità tra prodotto pubblicizzato e distribuito, è stato realizzato un nuovo comunicato, a garanzia dei Vostri clienti futuri e in nome della Vostra Trasparenza ed Immagine Societaria.
Distinti saluti. Giacomo Canestrale

 

12/07/05 - I miei primi 25.000 km con Piaggio X9 500
Premetto che ho già scritto alla redazione di cyberscooter durante i miei primi Km con X9 lamentando parecchi difetti (prova del 23/06/04).
Ora ritorno con alcuni ulteriori problemi. Sarò molto breve e non vi tedierò con date, lunghe giornate dal meccanico, telefonate e E-mail in ogni parte del mondo.
Difetti:
CAVALLETTO 1: Il cavalletto centrale funziona quando gli pare sostituito centralina, interventi vari, ecc. Soluzione non uso più il cavalletto idraulicamente ma lo tiro su a braccia e piedi, se non ché la leva per tirare giù il cavalletto si e rotta saldate provvisoriamente due mesi per la sostituzione tre settimane per rompersi di nuovo, il meccanico ha risolto con una bella staffa di rinforzo
CAVALLETTO 2: due mesi fa parcheggio con il cavalletto laterale, fondo è connesso e per sicurezza metto la moto sul cavalletto centrale riparto frettolosamente e mi dimentico il cavalletto laterale abbassato, succede a volte e per questo è stato pensato un sistema di sicurezza per evitare le la moto si accenda e che si cada rovinosamente. E secondo voi cosa è successo? La moto è partita lo stesso, un mese di braccio rotto e qualche euro che avrei speso volentieri in un bel viaggio.
CAVALLETTO 3: “Tutto riparato e perfettamente funzionante” è la risposta del meccanico che si intascato i soldini. Bene, il risultato è che la spia del cavalletto rimane accesa e la moto parte a cavalletto laterale abbassato, a volte si spegne quando lo tiro su e altre volte capita spesso, che quando sono in autostrada e stò sorpassando un ben autoarticolato la moto, simpaticamente, muore e non da più segni di vita.
INTERFONO: La radio, cuffie interfono le ho usate due volte e sostituite tre, ore le tengo incelofanate in un cassetto. Non ho provato sinceramente la soluzione di un lettore che spiegava di saldare una resistenza credo per cambiare l’impedenza o similare.
QUADRO STRUMENTI: Devo ringraziare il lettore di Cyberscooter (Tecnica 11/03/2005) risolto con led ad alta luminosità. …se era per la piaggio
MOTORE1: Anche io come Fabio (Bene&male 28/06/2005) ho riscontrato dei problemi su buchi improvvisi di erogazione ma non ho più voglia di andare dal meccanico e il problema visto tutto il resto mi appare irrilevante.
MOTORE 2: Le valvole, non so se dipenda dall’inefficienza del meccanico ma mi sono rotto di portale periodicamente a registare e non gratis, così mi tengo il mio bel roboante trattore, che tra parentesi fa molto tamarro e in autostrada si scansano tutti quando passo.
… gli altri sono difettucci che non vale la pena di elencare anche perché ho dette che sarei stato breve per quanto possibile.
Se potesse servire, anche perchè ho ricevuto parecchie E-mail al riguardo, per cambiare da MIGLIA a KM il contachilometri premere contemporaneamente i due tasti sinistri del computer di bordo e girare la chiave di accensione. Magicamente il computer passa da MIGLIA a KM e viceversa. Non è farina del mio sacco, ma la gentile consulenza di un amico di cyberscooter che ha risposto ha un mio problema, mi scuso, ma non ricordo più il suo nome, so solo che ha passato parecchie notti a “smanettare” il suo scooter.
Grazie a tutti e spero che i miei problemi possano aiutare anche a chi progetta un mezzo di trasporto nel rispetto della sicurezza e dell’incolumità di tutti, motociclisti e non.
Paolo Crema

07/07/05 - FAR - Quando il cliente conta.
Spett.le redazione di CyberScooter,
innanzi tutto volevo fare i complimenti per il lavoro che quotidianamente svolgete con serietà e competenza.
Vi scrivo per segnalare la correttezza e la professionalità della FAR SpA, azienda italiana che produce retrovisori per moto e scooter.
A gennaio avevo acquistato, per sostituirli a quelli originali, una coppia di retrovisori cromati per il mio scooter (Honda SilverWing). Dopo pochi mesi noto la comparsa di macchie di ruggine che finiscono poi per ricoprire completamente gli "steli" degli specchietti.
Segnalo via e-mail il problema alla FAR che oltre a rispondere immediatamente (sorpresi e scusandosi per l'accaduto), mi offrono la sostituzione degli specchietti che avviene nello stretto tempo necessario allo scambio dei relativi pacchi postali.
Desidero ringraziare la FAR SpA ed in particolare la gentilissima signora Giovanna e il sig. Leonardo per la disponibilità e la professionalità dimostrata. Brava FAR.
Cordiali saliti, Massimo Fusco

 

05/07/05 - Gilera Nexus 500 Bene o Male: mah???
Gentile redazione,
mi chiamo Francesco e vi scrivo da Genova. “Purtroppo” abbiamo già avuto modo di confrontarci sul prodotto di cui all’oggetto in quanto, a seguito di un banale incidente, mi sono trovato a dover affrontare e risolvere praticamente in autonomia, completamente abbandonato dal “Servizio Clienti” Piaggio, svariate problematiche tecniche e di consegna pezzi di ricambio. Sono stato uno dei primi “fortunati???” acquirenti di uno dei primi modelli messi in commercio dalla Gilera del Nexus 500 e dopo appena tre mesi di utilizzo ho subito un blocco forzato della durata di ca. 3 mesi in quanto x cause ancora inspiegabili, la catena di produzione non è stata in grado di evadere un ordine di un pezzo di ricambio banalissimo ma essenziale x la circolazione del mezzo: la sella.
Oggi, leggendo alcuni commenti inerenti sia al Malaguti Spider Max che al Beverly 500, ho pensato di aggiornarvi sulla situazione attuale e sull’ultima disavventura (tra le tante già affrontate) accadutami??
Gli specchietti del Nexus sono sicuramente molto accattivanti dal punto di vista estetico ma in quanto a funzionalità invece un po’ scomodi (le vibrazioni infatti non consentono una visione esatta bensì danno ampio spazio ad una libera interpretazione del traffico che ti succede), piccoli, difficilmente regolabili e soprattutto MOLTO fragili. Ovviamente con il passare del tempo e l’inevitabile esposizione ai raggi solari il fragile supporto che li ancora al cupolino si indebolisce ed un giorno della scorsa settimana, mentre stavo percorrendo la strada tra il mio ufficio e casa, ad un certo punto lo specchietto è inspiegabilmente e letteralmente caduto. Mi sono allora recato presso il concessionario, con il quale ormai ho instaurato un rapporto quasi di amicizia in quanto mi hanno seguito in tutte le disavventure accadutemi, ed ho richiesto la sostituzione in garanzia. La risposta del servizio clienti Piaggio è stata quanto mai celere: siamo spiacenti ma purtroppo non è possibile far fronte richiesta del cliente.
A questo punto l’unica soluzione è stato acquistarne uno nuovo alla modica cifra di 100 ? + IVA in quanto la Piaggio non prevede una sostituzione parziale di un pezzo dello specchietto e lo considera come un pezzo unico. Ad essere sincero ed in qualità di Italiano convinto, sono molto dispiaciuto che un’azienda italiana non sia in grado di immettere sul mercato un prodotto realmente competitivo capace di far fronte alla concorrenza made in Japan in quanto considero il telaio del Nexus il migliore attualmente sul mercato ma purtroppo sotto troppi punti di vista carente quali materiali utilizzati (molto scadenti), assemblaggio approssimativo (tutte le plastiche vibrano in maniera insopportabile, quando una semplice guarnizione in neoprene potrebbe facilmente ridurle al minimo accettabile).
Tre settimane fa ho provato il Kymko 500, che non ha nulla a che vedere con la fascia di cui stiamo parlando in quanto è un GT e non uno sportivo, ma che, costando neanche 5.000 ? (1.600 in meno del Nexus), ha adottato finiture ed accorgimenti di gran lunga superiori.
E con ciò chiudo questa mia piccola crociata contro l’approssimazione con la quale la Piaggio, a mio avviso, ha lanciato un prodotto sul mercato che forse avrebbe veramente potuto farsi portavoce del made in italy nel mondo nella categoria dei maxiscooter sportivi, contrapponendosi alla dominazione ormai incontrastata delle case jap. Certamente il mio prossimo mezzo sarà un Yamaha T-max che indubbiamente prevede un esborso maggiore al momento dell’acquisto, ma facilmente ammortizzabile nel tempo in quanto gli interventi di manutenzione necessari si rendono meno frequenti.
Ringraziandovi per la vs disponibilità vi invio i mie saluti più cordiali, Francesco Errico

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