Anno 2003
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23/12/03
- 1.000
Km e poi? – garanzia ufficiale Honda
• DOMANDA:
Gentili Signori,
Questa lettera ha il solo scopo di informare chi
come me è già proprietario di un motociclo
Honda e gli eventuali futuri acquirenti circa le
difficoltà che si possono incontrare nel
gestire i rapporti con la Casa Costruttrice nel
caso in cui, come nella mia esperienza, si presentano
problemi con prodotti coperti da garanzia (e le
inevitabili spese alle quali si va in contro).
Da poco più di un mese sono proprietario di uno
scooter Honda SH 150. Il mezzo è praticamente nuovo
(ho appena fatto il primo tagliando) si è prodotta
“l’inspiegabile” (ad avviso dei Vostri
tecnici) rottura dell'ammortizzatore posteriore destro.
Come tutti sanno Roma, la città in cui vivo, è
costellata di "sanpietrini" (conoscete le terribili
pietruzze scure, tipo mosaico, che lastricano le strade
della capitale?) ma se ho scelto un prodotto Honda l’ho
fatto perché sono (o meglio ero) convinto che i
Vostri motoveicoli fossero affidabili e ben collaudati!!!
L’inconveniente è avvenuto nei pressi della
mia abitazione ed è per questo motivo che ho preferito
non ricorrere all’assistenza stradale che la Vostra
Casa fornisce gratuitamente; il giorno successivo però
mi sono rivolto con fiducia ad una officina autorizza
Honda e il responsabile mi ha rassicurato dicendo che
avrebbe presentato il pezzo ad un fornitore di ricambi
Honda per richiedere la sostituzione in garanzia.
Ma le cose sono andate diversamente; la garanzia è
stata rifiutata (“un ammortizzatore non può
rompersi per cause naturali” mi hanno riferito dall’officina)
e per questo motivo ho deciso di ricorrere al “contact
point” di Honda Italia richiedendo l'intervento
della casa madre.
Dopo circa due “sofferte” (girare per Roma
senza scooter è un incubo!!!) settimane di (inutile)
attesa sono stato contattato dal servizio clienti di Honda
per essere informato che dopo non meglio noti accertamenti
(fatti da chi e su cosa visto che tanto lo scooter che
l’ammortizzatore erano rimasti presso l’officina???)
la Casa Costruttrice non riteneva applicabile la garanzia
per la sostituzione del pezzo.
A questo punto, trovandomi di fronte all’ultimatum
del responsabile dell’officina ("o lo ripari
e te lo vieni a riprendere") ho ritirato il mezzo
(che non ho potuto utilizzare per circa due settimane)
accollandomi la spesa per la riparazione .
Alla luce dell’esperienza vi scrivo perché
mi sento in dovere di segnalare ad Honda Italia (ed ai
vostri lettori) di come un cliente possa correre il rischio
di trovarsi in balia di addetti disinformati o “tecnicamente
incompetenti” (come loro stessi si sono presentati
al servizio clienti) e soggetto passivo di inevitabili
“rimpalli” di responsabilità fra Casa
Costruttrice, Fornitori di ricambi e Officine. Nel mio
caso posso infatti testimoniare personalmente che in queste
settimane mi sono di volta in volta sentito proporre versioni
contrastanti (e per qualche misura irritanti):
- dall’officina, che dovevo essere io a richiedere
l’intervento di un funzionario di Honda;
- dal contact center, che l’intervento del funzionario
era a discrezione del responsabile dell’officina
(se era così perché non sono stato informato
subito mettendomi in condizione di accorciare i tempi
di riparazione???);
- ancora dal responsabile dell’officina, che anche
se lui stesso era convinto che la rottura dell’ammortizzatore
non poteva essere stata causata da una catena (o da una
“kriptonite”) non poteva contraddire quanto
sostenuto dal fornitore di ricambi Honda perché
altrimenti rischiava di dover essere lui a pagare il pezzo
di ricambio;
Aver sostenuto il costo di una riparazione (a così
poca distanza dall’acquisto di un motoveicolo nuovo)
è causa di un evidente e inevitabile personale
disappunto ma la cosa che proprio non riesco a digerire
è che a detta dell’officina, il fornitore
di ricambi (al quale erano affidate le mie sorti e che
mi pare di capire è chiamato a prendere decisioni
in nome di Honda Italia) sostiene che l’ammortizzatore
si sia rotto a seguito di una caduta o per colpa di una
catena!!!!
Al riguardo vorrei farvi notare che:
1) se prima di emettere questa sentenza costui si fosse
preoccupato di accertare non solo lo stato dell’ammortizzatore
smontato ma anche le condizioni generali dello scooter
(che come Vi possono garantire anche dall’officina
è “immacolato” e non presenta alcun
segno di forzatura o caduta) forse si sarebbe persuaso
che non ci poteva essere un incidente alla base della
rottura (la parte dell’ammortizzatore che si è
rotta fra l’altro è protetta anche dalla
molla);
2) in secondo luogo il Nostro apprezzabile fornitore di
certo non si è accorto (ne dall’officina
gli hanno fatto notare) che la rottura dell’ammortizzatore
si è prodotta (io non sono un tecnico ma spero
che mi capirete) ad una altezza da terra longitudinalmente
superiore rispetto a quella del cerchione della ruota
e per questo motivo mi chiedo (e si chiede giustamente
anche l’officina sotto casa alla quale ho chiesto
una perizia ma il cui giudizio immagino per voi sia ininfluente
in quanto non si tratta di tecnico autorizzato Honda )
come avrebbe fatto la catena ad arrivarci e a produrre
la lesione????
A questo punto vorrei sapere da Voi, visto che è
la Vostra azienda a produrre il motoveicolo per quale
motivo si è rotto l’ammortizzatore e per
quale motivo ho dovuto sostenere io il costo della riparazione?????????
La domanda è “retorica” perché
difficilmente riuscirò ad avere una risposta Da
Voi e il tono rassegnato di questa mia missiva è
conseguenza del fatto che mi sono visto costretto a riparare
lo scooter perché ne avevo un urgente bisogno,
che oramai ero stanco di aspettare che la Honda (che pretende
di fare della “qualità dei prodotti”
il suo cavallo di battaglia) si accorgesse che (almeno)
questa volta qualcosa non stava funzionando e che un suo
cliente aveva ormai tollerato fin troppo l’arroganza
e l’approssimazione di tutte le persone con le quali
aveva avuto a che fare per molti giorni.
Concludo dicendo che sono deluso non tanto o non solo
perché ho sostenuto una spesa che ritengo ingiusta
(circa 200,00 Euro che non una somma da poco ma le mie
tasche al momento non mi consentano di adire le vie legali)
ma perché tutta la fiducia che avevo riposto nel
marchio Honda non è stata ripagata e perché
l’aver dimostrato “buon senso” e la
piena disponibile (ho investito tempo ed energie) a ricercare
una soluzione ragionevole alla vicenda ha finito per aggravare
la mia situazione.
Ma del resto perché stupirsi, io sono solo un cliente
e mi accorgo che per chi deve vendere il suo prodotto
il cliente ha ragione solo quando paga e fa silenzio!!!!!
Grazie per l’attenzione. Rubens Mariani.
•
RISPOSTA di HONDA ITALIA INDUSTRIALE: Egregio Sig.
Mariani,
Relativamente a quanto sottoposto alla nostra attenzione,
ci preme precisare che la scrivente Direzione –
nel corso di un colloquio telefonico - ha avuto modo di
informarLa adeguatamente anche in merito alle condizioni
di garanzia.
L’ammortizzatore dello scooter SH150 oggetto della
presente, è stato in prima istanza visionato dal
Centro Assistenza Autorizzato Honda e successivamente
– al fine di fornire una puntuale diagnosi –
è stato sottoposto al Concessionario Honda.
Le origini del lamentato guasto sono state individuate
in cause esterne e non in difetti di fabbrica e/o costruzione
dell’ammortizzatore.
Sempre al fine di meglio chiarire, ci preme puntualizzare
che, quando si rende necessario, i Concessionari Honda,
così come anche i Centri Assistenza Autorizzata
Honda, hanno facoltà di richiedere l’intervento
dell’Ispettore Tecnico di zona.
Nel presente caso, le evidenze non hanno reso necessario
l’intervento dell’Ispettore Tecnico di zona.
Nel rimanere a disposizione per eventuali future necessità
e nel permetterci di rammentarLe che la garanzia Honda
è unicamente fornita per il tramite delle Concessionarie
e/o Centri Assistenza Autorizzata Honda e dispiaciuti
per quanto accaduto, è gradito l’incontro
per porgere distinti saluti.
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18/12/03
- Anche
io sfortunato?
• DOMANDA:
Anche io come Luca ho acquistato un suzuki burgman 400
i.e. e ho riscontrato i medesimi difetti. In più
aggiungo: - nelle partenze da fermo in salita si sente
uno stock alla ruota posteriore prima della partenza;
- accensione e spegnimento molto rumorosi, si sente
un rumore metallico eccessivo.
Ho scritto alla Suzuki che, cortesemente risponde: in
base ai dati raccolti il mezzo non presenta alcun difetto
o vizio di forma e che rientra negli standard qualitativi
del modello relativo a quell'anno (devo dire molto bassi!).
sono sconcertato! Damiano
- Siena.
•
RISPOSTA di SUZUKI ITALIA: Come già evidenziato
dal Cliente, dopo approfondite verifiche sul mezzo tramite
l'assistenza del concessionario, non si è mai stata
riscontrata
alcuna difettosita conclamata. Per tale motivo è
impensabile una qulasiasi tipo di intervento.
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16/12/03
- Spegnimenti
Suzuki Burgman 400
•
DOMANDA: Egregi Signori, sono un vostro utente
e, ogni tanto mi collego al sito per prendere visione
di aggiornamenti, prove, rassegne stampa ecc., ma
soprattutto, ultimamente per verificare se ci sono
altri sfortunati possessori del maxi scooter Suzuki
Burgman 400 ie 2003.
A quasto proposito non mi sono stupito di trovare nella
rubrica "Bene&Male" un resoconto datato
10/07/2003 del signor Luca col quale lamenta innumerevoli
problemi relativamente al succitato scooter e si domanda
cosa deve fare. Anche a me la moto e' stata immatricolata/consegnata
verso la fine del mese di Gennaio 2003 e nonostante sia
stato piu' "fortunato" del signor Luca (nel
senso che non ho avuto tutti gli inconvenienti da lui
segnalati) sono, pero', incappato in un problema che ritengo
gravissimo e, soprattutto, pericolosissimo per l'icolumita'
mia, del passeggero e di terzi. Cerchero' di non dilungarmi
eccessivamente nell'esposizione di quanto accaduto dagli
800 chilometri di percorrenza in avanti.
Lo scooter ha cominciato a spengersi improvvisamente all'atto
della ripartenza/ripresa dai semafori, dagli stop, dagli
incroci, dalle soste in colonna, ecc. ecc. e questo sempre
a caldo dopo che il motore girava al minimo da qualche
secondo. Inizialmente ho attribuito la cosa al "minimo"
ritenendo dovesse essere regolato e siccome ero molto
vicino al tagliando dei 1.000/1.500 chilometri, non mi
sono preoccupato piu' di tanto certo che tutto si sarebbe
risolto per il meglio. Peccato che cosi' non sia stato!!!
Dopo il tagliando il difetto si e' acuito sempre di piu'
fino a raggiungere la frequenza di tre/quattro volte al
giorno (prima lo faceva una volta ogni tanto) con la conseguenza
che non ho piu' trasportato nessun passeggero avendo timore
di poter essere coinvolto in qualche incidente se non,
addirittura, esserne io la causa.
Ho fatto immediatamente presente la situazione al concessionario
che, molto professionalmente, si e' fatto carico del problema
segnalandolo a Suzuki Italia la quale ha inviato un ispettore
che ha preso visione dello scooter e ha suggerito al concessionario
di alzare un po' di piu' il minimo e di ritarare l'arricchimento
della benzina in maniera che fosse piu' "grassa".
Anche questo intervento non ha portato a nulla!!!
Di fronte a cio' ho contattato personalmente l'Assistenza
Clienti di Suzuki Italia che e' stata molto gentile chiedendomi
di pazientare solo qualche giorno, che erano a conoscenza
di questo difetto, almeno sui primi esemplari importati
in Italia (lo scooter viene prodotto in Giappone), e che
stavano effettuando dei tests per verificare a cosa fosse
dovuto "l'inconveniente".
Effettivamente, trascorso qualche giorno dalla chiacchierata
con Suzuki e dall'ivio di una mia mail con la quale riassumevo
l'accaduto, sono stato contattato sia da loro che dal
concessionario per confermare che avrebbero sostituito
la pompa della benzina che sembrava essere la causa dello
spengimento in quanto ogni tanto, quando il motore girava
al minimo, si incantava. Mi veniva anche ASSICURATO SIA
VERBALMENTE CHE PER ISCRITTO CHE L'INTERVENTO SAREBBE
STATO RISOLUTIVO. La sera stessa della sostituzione, mentre
mi recavo a casa, ad un semaforo, lo scooter si e' regolarmente
spento!!! (Questo accadeva un Venerdi').
Il Lunedi' successivo informavo immediatamente il concessionario
e inviavo una mail all'Assistenza Clienti di Suzuki lamentando
che, nonostante tutte le assicurazioni, la sostituzione
della pompa della benzina non era assolutamente stata
risolutiva e domandando che cosa avessero intenzione di
fare e proponendo (vista la pericolosita' del difetto
che si presenta sempre in situazioni non programmabili
e pericolose) che mi venisse data una moto di pari cilindrata
fino a quando il problema non fosse stato definitivamente
risolto, oppure, che addirittura mi venisse sostituita
con una nuova di fabbrica. La risposta di Suzuki Italia
e' stata che da quel momento in avanti avremmo comunicato
esclusivamente tramite il concessionario.
A prescindere dalla risposta che ritengo assolutamente
non appropriata (si ha quasi l'impressione che il costruttore
se ne voglia "lavare le mani" trasferendo la
"patata bollente" al concessionario che, senza
l'avallo di Suzuki NON puo' fare assolutamente nulla!!!)
mi stupisce l'atteggiamento di questa importante azienda
giapponese leader nel settore auto e moto che cosi' facendo
dimostra di non volersi fare carico della gestione dei
problemi GRAVI dei propri clienti demandando il tutto
ai concessionari.
Concludo dicendo che lo scooter continua a spengersi nelle
situazioni piu' disparate e PERICOLOSE e che, arrivati
a questo punto, mi aspetterei sul serio che Suzuki Italia
sostituisse il mio Burgman 400 ie 2003 con uno NUOVO DI
FABBRICA tanto piu' se risponde al vero che solo i primi
importati presentano questo difetto.
Un ringraziamento va, invece, al concessionario che si
e' dimostrato molto collaborativo e disponibile nei confronti
del sottoscritto facendo in modo di non lasciarlo mai
a piedi durante i vari fermi in officina.
Spero sinceramente che vogliate pubblicare quanto sopra
riportato sul vostro sito e che cio' possa dare una "mossa"
a Suzuki al fine di risolvere non solo questo problema,
ma anche quello del signor Luca e di altri clienti. Vi
ringrazio per l'attenzione. Cordialmente. Giulio
Paolo Buti.
•
RISPOSTA di SUZUKI ITALIA: Il servizio Post-vendita
di Suzuki Italia tiene a sottolineare che il problema
non si è mai manifestato quando il mezzo è
stato provato, pertanto non è stato possibile effettuare
un intervento specifico. Ciò nonostante, nell'incontro
avuto con il Sig Buti presso il Salone di Milano Suzuki
Italia ha rinnovato la completa disponibilità a
venire incontro alle esigenze del Cliente.
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04/12/03
- Malaguti
Madison 400 con problemi di gioventù.
•
DOMANDA: Purtroppo riconosco che il Madison
400 Malaguti ha una linea superiore a molte altre,
ma non è oro tutto ciò che luccica,
appena acquistato notavo che la temperatura dell'acqua
saliva oltre la linea rossa senza che ventola si
attivasse, sono riandato dal mio meccanico (associato
Malaguti) e mi ha detto che è tutto normale,
tramite un forum di motori ho scoperto che invece
i primi di produzione avevano tale problema, fatto
stà che ho dovuto io dire al mio meccanico
cosa doveva fare scoperto per caso fra l'altro!
Ma non è mica finito, dopo un periodo che
tutto andava quasi ok a circa 6000 km totale esce
un bel grande difetto la marmitta si rovina e visto
che ero in prossimità del tagliando lo riporto
dal meccanico e gli dico i vari problemucci che
aveva (sospensioni che cigolano più di un
vecchio motorino) fatto stà che sono passati
due mesi e non c'è la marmitta, Malaguti
conferma che è stata spedita, poi dice che
forse è stata persa, insomma infelicità
per un mezzo che potrebbe surclassare la concorrenza,
e poi ci chiediamo come mai la gente si fida di
più dei giapponesi! Fatto stà che
dopo questo avenimento sconsiglio a tutti di acquistare
un mezzo Malaguti! Un grazie Stefano.
•
RISPOSTA MALAGUTI:
Al Sig. Stefano Lepore avevamo dato noi attraverso nostra
lettera di risposta le indicazioni dell'inconveniente
della temperatura strumento e
come risolverla. La marmitta è regolarmente stata
da noi sostituita in data 12/05/2003. Per noi la cosa
è risolta anche perchè dal concessionario
non abbiamo piu ricevuto richieste.
•
COMMENTO UTENTE: Malaguti
ha risolto (dopo 2 mesi di attesa) i miei problemi, e
ha risolto anche problemi che sono sorti poco dopo al
mio motore, ora come ora sembra tutto ok grazie per avermi
ascoltato. Stefano Lepore
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26/11/03
- Un
Aprilia Scarabeo 150 sotto la tempesta
Spett.le
Cyberscooter e p.c. Aprilia spa
sono proprietario di uno Scarabeo 150 che ho acquistato
in data 5/6/02 dal precedente proprietario. Al momento
dell’acquisto la moto aveva percorso solo 2.000Km,
restando custodita in garage per oltre un anno.
Dalla documentazione consegnatami risulta effettuato un
solo tagliando in data 6/8/99, regolarmente trasmesso
al vs. ufficio competente. Alla data odierna la moto ha
percorso 7.000 Km, con due cambi di olio, al momento dell’acquisto
e nel mese di gennaio.
Vi scrivo per riferirvi quanto mi è accaduto, augurandomi
che il resoconto che segue possa eventualmente essere
utile all’Aprilia ed altri possessori di uno Scarabeo:
1. In data 16 marzo u.s. ho trovato lo Scarabeo, che avevo
parcheggiato la sera precedente nelle vicinanze della
mia abitazione, coricato sul fianco sinistro insieme ad
un altri motocicli. La tempesta di vento abbattutasi su
Firenze ne aveva provocato la caduta insieme ad altri
centinaia di motocicli in tutta la città. Non ho
avuto alcun modo di capire per quanto tempo la moto fosse
stata in quella posizione.
2. Dopo averlo rimesso in piedi ho atteso alcuni minuti
che tutta la benzina fuoriuscita defluisse dal vano motore,
togliendo anche il coperchio di ispezione centrale per
favorire l’evaporazione. Ho quindi tentato per cinque
o sei volte di avviare il motore, sperando che quello
che ritenevo essere un’ingolfamento si risolvesse.
All’ultimo tentativo ho sentito un secco rumore
metallico provenire dal motore ed ho immediatamente interrotto
l’operazione.
3. Ho portato lo Scarabeo presso il vostro centro assistenza
Centro Motors srl, di Via Baroni 10, Firenze. Il giorno
successivo mi è stato comunicato con rammarico
che la mia manovra, ad un primo esame esterno, aveva prodotto
un doppio danno al motorino di avviamento e alla ruota
libera, che andavano entrambe sostituite, con una spesa
preventivabile in circa 850 euro. Un esame più
accurato ha poi verificato che la ruota libera non era
danneggiata e che il solo motorino d’avviamento
era da sostituire. La fattura finale è risultata
di € 419. Ci tengo a sottolineare la grande professionalità
e cortesia del personale del Centro Motors i quali, nella
persona di Maurizio e del capofficina Francesco, si sono
prodigati con rara sensibilità per ottimizzare
l’intervento e contenere per quanto possibile la
spesa.
4. Sono andato a consultare il libretto di uso e manutenzione
per verificare se ci fosse qualche riferimento a circostanze
simili, eventualmente contrassegnate dal relativo avviso
di attenzione o pericolo. A pg. 32 del libretto si descrive
la procedura di avviamento con motore ingolfato, suggerendo
l’avviamento senza ulteriori avvisi. Mi è
stato spiegato che la benzina, che ha allagato l’intero
gruppo motore, filtro aria e marmitta, si è accumulata
nella camera di scoppio, impedendo la corsa del pistone,
come in una sorta di grippaggio. I miei tentivi di avviamento
hanno fatto il resto.
5. Mi proclamo un utente entusiasta dello Scarabeo e ripeto
ancora che non ho alcuna intenzione di imputare ad Aprilia
la benchè minima responsabilità per l’accaduto.
Mi chiedo comunque se non sarebbe opportuno documentare
tale situazione, comunque possibile, nel libretto stesso
per evitare un simile involontario, grave danneggiamento
del propulsore.
Ringraziandovi per l’attenzione invio cordiali saluti.
Michele Barneschi
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24/11/03
- Malaguti
Ciak 150 senza olio motore
• DOMANDA:
Dopo un anno e mezzo di continue riparazioni (2 volte
con carro attrezzi, fortunatamente durante il primo anno
e quindi gratuito; sostituzioni di batterie, motorino
d'avviamento, supporto motore, etc. etc.), sempre pagate
perchè per un motivo o per un'altro la garanzia
non copriva, si blocca la moto e, chiamato il concessionario
dove è stato acquistato nuovo nel novembre 2001,
mi viene comunicato che il motore è fuso per mancanza
di olio motore, a quanto pare il controllo è dovuto
a me, e che la riparazione non rientra in garanzia. Il
tutto per un totale di 900 EUR per provvedere alla
riparazione (spesa assurda visto il costo del nuovo di
2100 EUR). A questo punto ho la moto ferma in officina
e non so cosa fare - conviene ripararare una moto di 2000
EUR nuova per 900 EUR?? Il tutto a causa di una spia d'olio
che non esiste. Ma quanto costerà metterla? Perchè
non la prevedono per evitare le fusioni per mancanza d'olio?
Sarei contento di ricevere delle motivazioni valide o,
magari, un motore sostitutivo che non costi quanto tutto
il valore della moto (come usato me la pagano 1.100 EUR
- ovviamente integra). Cordialità Salvo
Chiaramonte.
•
RISPOSTA MALAGUTI:
Il guasto riscontrato dal Sig. Chiaramonte non ci è
mai stato segnalato, comunque approfittiamo di CyberScooter
per rispondere. Come lo stesso Sig. Chiaramonte afferma,
il motore si è fuso per mancanza di olio. Sul libretto
di uso e manutenzione, è dettagliato chiaramente
l'intervallo di tempo che intercorre tra il controllo
e la sostituzione dell'olio motore. Se ciò non
viene fatto, la riparazione risulta effettivamente molto
onerosa ed esula da difetti costruttivi, ma piuttosto
da incuria nell'utilizzo. Consigliamo di rivolgersi al
ns. concessionario al fine di verificare la disponibilità
di un motore di rotazione al ns. mag. Ricambi.
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20/11/03
- Malfunzionamenti
Peugeot Elystar 150
• DOMANDA:
Mi chiamo Lucio Zito e vivo a Roma. Ho acquistato un Peugeot
Elystar nel luglio del 2002, ma pur soddifandomi da molti
punti di vista, il mio scooter mi lascia molto perplesso
per quanto concerne i consumi, la velocita massima e qualche
difetto che nonostanti gli interventi in garanzia non
sparisce.
Pertanto sono achiedervi alcune informazioni delle cui
risposte vi ringrazio anticipatamente:
1) È possibile che un 150 con un motore innovativo
con un serbatoio di 9 litri non riesca a fare più
di 16 Km con un litro, anche se parliamo di un consumo
prettamente cittadino? (Ho letto che il 125 dell'Elystar,
in città riesce a fare 25 o 26 km con un litro);
2) È possibile che la velocità massima del
mio 150 si attesti intorno ai 110 km/ora (indicati sul
tachimetro) quando il 125 (stando a quello che ho letto)
riesce a raggiungere la stessa velocità?
3) Quando il motore è caldo, dopo un po' che sono
in giro, con i giri al minimo mi si accende la spia della
batteria. È segno che non si sta
ricaricando. Mi basta toccare l'acceleratore perché
la spia si spegna. Ma mi riaccende appena i giri scendono
al minimo. Mi sono rivolto al mio concessionario che ha
sostituito una centralina che regola il livello di carica
della batteria. Ma dopo qualche giorno dal ritiro il difetto
si è ripresentato. Ora, siccome il mio concessionario
in risposta alle mie rimostranze mi ha inviato a scrivere
una lettera a Peugeot Italia, vi chiedo come mi devo comportare
in questo frangente? Tengo a precisare che il concessionario
non si dimostrato totalmente disinteressato al problema,
ma ho l'impressione che non sappia che pesci pigliare!
Potete darmi qualche consiglio? Secondo voi il mio motorino
è difettato di fabbrica?
(La mia fonte dei dati che vi ho indicato è l'articolo
apparso su CyberScooter. Grazie
Lucio Zito.
•
RISPOSTA: Ciao Lucio,
purtroppo non abbiamo mai ricevuto risposta da Peugeot,
e quindi pubblichiamo la tua lettera senza replica. Dall'esperienza
del nostro test non possiamo che confermare quanto scritto
nell'articolo pubblicato. Quanto alla spia dell'alternatore,
crediamo che sia normale che si accenda con il motore
al minimo, visto che a quel regime non provvede alla ricarica
della batteria.
Saluti scooteristi, CyberScooter.
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11/11/03
- Slittamenti
frizione
per Piaggio Beverly 500
•
DOMANDA: Salve, ho scoperto solo da alcuni
giorni il vostro sito che ho subito trovato molto
interessante e ben fatto. Vorrei raccontarvi brevemente
quanto mi è successo, nella speranza che
la cosa sia di aiuto a quanti hanno il mio stesso
problema e nel frattempo per sollecitare dalla Piaggio
una qualche considerazione sul suo livello di qualità.
Dico sul livello di qualità perchè
penso che la qualità di un'azienda debba
essere misurata non solo sulla bontà o meno
dei suoi prodotti ma anche su una serie di cose
diverse, quali assistenza, disponibilità
di ricambi e soprattutto dialogo con il cliente.
Lo spunto per scrivervi mi è stato suggerito
dalla lettera di Marco del 16/06/03 da voi pubblicata
e alla quale la Piaggio ha risposto in modo tale
da far pensare a due possibili cose:
1. o chi ha dato la risposta non ha neanche capito
di cosa parlava la domanda
2. o la Piaggio vuole nascondere le cose per evitare
una brutta figura e magari per intervenire il meno
possibile risparmiando così dei soldi in
interventi eseguiti in garanzia.
Mi spiego: La lettera della Piaggio riguarda un
intervento che sul mio mezzo è già
stato eseguito e che non ha nulla a che vedere con
i saltellammenti di cui parla il lettore. Quelli
dipendono esclusivamente dalla frizione e penso
proprio che siano un difetto generale del modello.
Verso la fine di febbraio 2003 ritiro dalla concessionaria
Prete Moto di Casale Monferrato un nuovo Beverly
500. Premetto che ho acquistato questo mezzo perchè
presentava alcune caratteristiche decisamente interessanti
quali ruote abbastanza alte, peso contenuto, buona
maneggevolezza e soprattutto ottime prestazioni.
Dopo qualche centinaio di chilometri percorsi in
maniera, devo dire, esemplare (a parte l'aver dovuto
verificare e serrare tutti i fissaggi della
carrozzeria dopo aver perso due viti che non risultavano
ben serrate) comincia ad insorgere uno strano
problema. Nell'uso cittadino, dopo aver effettuato
quattro o cinque soste al semaforo, la frizione
comincia a comportarsi in modo discontinuo e al
momento di ripartire salta in modo esagerato, tanto
che l'accelerazione deve avvenire in modo estremamente
leggero perchè altrimenti diventa difficile
ripartire a causa delle vibrazioni trasmesse alla
ruota. Ovviamente dopo aver percorso alcuni Km la
cosa scompare per ripresentarsi puntualmente al
prossimo giro in città. Segnalo la cosa alla
concessionaria Prete Moto che dopo alcuni giorni
mi comunica di aver ricevuto dalla Piaggio l'indicazione
di pulire accuratamente la campana della frizione
in quanto sembra chiaro che il problema è
dovuto alla frizione stessa (tutto questo è
successo nella seconda metà di marzo). Eseguita
la manutenzione ricomincio ad utilizzare il mezzo
e, dopo circa 1000 Km (seconda metà di
aprile) il problema si ripresenta. Risegnalo
la cosa alla concessionaria che a questo punto chiede
un intervento della Piaggio. Mi viene detto che
si sta aspettando la visita di un tecnico Piaggio
per valutare il problema. La visita del fantomatico
tecnico resta sempre attesa ed il problema continua
a persistere così come le mie visite settimanali
alla concessionaria per avere notizie. Il 6
luglio, con ca. 8000 Km, al ritorno da una gita
domenicale, ho la malaugurata idea di percorrere
un tratto di autostrada e finisco in una coda di
ca 15 Km. Inutile dire che il ritmo di marcia fa
emergere drasticamente il problematrasformando il
ritorno in un vero supplizio. Il giorno successivo, 7
luglio, ritorno dal concessionario, e questa
volta sono veramente alterato e non disposto a sentirmi
dare risposte inconcludenti. Il personale della
concessionaria, peraltro estremamente disponibile,
richiama l'assistenza Piaggio sotto i miei occhi
ed il suggerimento di qualche mente geniale
è nuovamente di pulire la frizione. La concessionaria,
dopo aver segnalato che la cosa è già
stata fatta senza nessun risultato chiede un intervento
di sostituzione in garanzia del gruppo frizione.
Lascio lo scooter in officina e dopo un paio di
giorni mi viene comunicato che la Piaggio ha autorizzato
la sostituzione in garanzia e che il pezzo dovrebbe
arrivare in un paio di giorni. Il 16 luglio ripasso
e mi viene detto che il pezzo non è ancora
arrivato, e che dalla Piaggio non si riescono ad
avere informazioni precise, decido quindi di riportarmi
a casa il mezzo in attesa di notizie. Il 23 luglio
preoccupato per l'apatia dimostrata da Piaggio e
per l'imminenza delle ferie che sicuramente finirà
per far slittare tutto a settembre ritorno dal concessionario
e gli comunico in maniera brusca che ho dato mandato
al mio legale di avviare un'azione contro la casa
costruttrice e che darò risalto alla cosa
facendo pubblicare la vicenda da qualche rivista
specializzata. A questo punto, dopo una serie
di telefonate tra la concessionaria e la Piaggio,
e non so quanti scaricabarile, mi viene assicurato
che la frizione sarà spedita immediatamente.
In effetti il 25 luglio il pezzo viene consegnato
e finalmente, la mattina del 26, viene installato
sul mio Beverly.
Premesso che il materiale d'attrito della frizione risulta,
a vista, molto diverso dal precedente, spero che
la sostituzione sortisca il suo effetto e che i
problemi siano finalmente finiti. In ogni caso,
gradirei sapere dalla Piaggio se considera una cosa
normale quanto è successo visto che secondo
me non lo è assolutamente. Ritengo che un
cliente che ha speso da un paio di mesi qualche
migliaio di euro per acquistare un mezzo abbia il
sacrosanto diritto di utilizzarlo e di vedersi risolti
in tempi ragionevoli i problemi. E meno male che
la casa madre è solo a Pontedera, se fosse
stata in Giappone o negli U.S.A. cosa avrei dovuto
fare? forse comprarmi un mezzo sostitutivo? Scusate
la lunghezza ma è uno sfogo che mi sono dovuto
concedere. Grazie e saluti a tutti. Carlo.
•
RISPOSTA PIAGGIO:
"Il Sig. Carmine, responsabile della concessionaria
Prete Moto ci ha segnalato di aver sostituito, a
proprie spese, la frizione del Beverly 500 in questione,
in quanto a 6.000 Piaggio non riconosce più
la garanzia su questo particolare. Il Cliente a
distanza di un mese dall'intervento si è
dimostrato soddisfatto".
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06/11/03
- Soddisfazione
per l'assistenza di un casco Airoh
• Di
recente acquisto del casco modulare Mathisse della Airoh,
ho avuto il dispiacere nel notare che la visiera si appannava
sempre. L'unico rimedio era di girare con la visiera mezza
aperta, ma quando piove haimè. Ho scritto alla
Airoh per sapere solamente delle informazioni su dei loro
prodotti tipo visiere antifog, mentone del casco con presa
d'aria insomma tutto quello che mi sarebbe stato utile.
Dopo una settimana mi è arrivato a casa una busta
proveniente dalla Airoh, con dentro una confezione di
visiera antifog.
Che dire... sono rimasto senza parole. Grazie Airoh. Marco
& Lara
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04/11/03
- Molla
di contrasto per Piaggio Superexagon 180
• DOMANDA:
Buongiorno, mi chiamo Moreno
Fecchio, abito a Ferrara e, nel Novembre 2001, ho
comprato uno scooter Piaggio Superexagon 180 4tempi.
Fino all'inzio di Luglio di qust'anno, tutto ok, poi,
presumo per usura, devo sostituire la molla di contrasto
(penso del variatore). Il magazzino dell'officina autorizzata,
(e concessionaria Piaggio) ne è sprovvisto, quindi
la ordina. Passano i giorni e tutto tace, poi per mio
interessamento, vengo a sapere che il ricambio non è
disponibile in tutta l'Emilia Romagna. Telefono alla Piaggio
in sede a Pontedera, una prima volta, una seconda, forse
anche una terza poi... Mi sono cadute le p....., scusate,
le braccia.
Mi dicono che la molla, DOVREBBE essere disponibile verso
il 15 SETTEMBRE!!!!!! Alternative? Girare in bici, che
è quello che sto facendo mio malgrado.Tutta estate
a piedi, è una gioia! Mi sono saltate tutte le
gite al mare, in montagna,ecc.ecc. Possibile che un ricambio
così comune non sia disponibile? E pensare che
lo stesso viene montato anche su altri modelli di scooter.
Possibile che non ci siano alternative, se non quella
di aspettare 2 mesi e mezzo? E pensare che lo scooter
è ancora in garanzia!
Quindi, signori potenziali acquirenti di prodotti Piaggio,
meditate, meditate, meditate! Io sono a piedi, proprio
nel periodo lungamente agognato per scorazzare col mio
scooter e il mio costante pensiero, è quello di
gridare ad alta voce il mio rammarico per questo disservizio
e desidero farlo sapere a più persone possibili.
Vi ringrazio anticipatamente, per un vostro eventuale
interessamento.
•
RISPOSTA PIAGGIO:
"Il ricambio è stato inviato a fine Luglio.
Per ovviare al problema, la Direzione Ricambi ha inviato
tutto il complessivo della frizione anziché i soli
particolari difettosi".
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29/10/03
- Spegnimenti
Suzuki Burgman 150
• DOMANDA:
Ciao, mi chiamo Margiotti Andrea ed è quasi un
anno che ho acquistato un Suzuki Burgman 150, all'inizio
ero fiero del mio acquisto ma piano piano me ne sono pentito
amaramente, vi chiarisco innanzitutto per sapere se mi
potete dare qualche consiglio. Proverò a spiegarvi
cosa ho passato con il mio scooter:
Per i primi mesi è andato tutto bene apparte per
il fatto che lo scooter è molto rumoroso, non il
motore ma sembrerebbe un rumore di plastiche, chiaramente
l'ho riportato al concessionario e mi hanno detto che
è normale visto che prticamente è un pezzo
di oplastica con due ruote, ma di questo non me ne sono
preoccupato, ho comprato un casco integrale è il
rumore ora non lo sento più.
Il problemo più grave si è presentato in
determinate condizioni climatiche, ovvero con temperatura
alta e umidità o pioggia, praticamente in queste
condizioni lo scooter in un primo tempo ha un'erogazione
non fluida e poi una volta rilasciato il gas e riaperto
si ingolfa e si spegne, all'inizio pensavo fosse colpa
della benzina, ma dopo settimane e decine di pieni il
problema continuava, sono riuscito ad arrivare al primo
tagliando (1000 km) e ho esposto il mio problema all'officina
autorizzata Suzuki, dopo una settimana dove tra l'altro
mi hanno sostituito gli ammortizzatori posteriori (in
garanzia), mi hanno detto che hanno risolto il problema
dello spegnimento e che tra l'altro c'era una circolare
della Suzuki che spiegava come sistemarlo. Questa circolare
diceva che bastava cambiare la pipetta della candela per
non avere più il problema, il capo officina mi
assicurato di aver visto con i propri occhi le scariche
della vecchia pipetta sulla testata. A questo punto io
ero la persona più felice di questo mondo, avevo
lo scooter senza problemi, prendo lo scooter e la prima
cosa che noto è che lo scooter va veramente bene,
fluidità, ergazione etc. etc., ovviamente non mi
faccio scappare la prima occasione di pioggia battente
e lo provo per molte ore, risulta stupefacente, non si
è mai spento e andava che era una bellezza, questa
felicità è durata un paio di mesi fino a
quando qualche giorno fa, sotto una pioggiarella stupida
stupida nel giro di 3 km mi si è spento ben 3 volte
e da allora sono caduto nello sconforto.
Vi informo che conosco molte persone che hanno il mio
stesso scooter e a tutti fa lo stesso difetto, e a ognuno
hanno cercato di rimediare in modo diverso, l'ultima che
ho sentito è stata la sostituzione della bobbina
e del filo, ad altri hanno cambiato il collettore, a me
la pipetta della candela a un altro il carburatore...
non so più cosa pensare, tra l'altro qualche giorno
fa ho pensato di rivolgermi ad un avvocato almeno per
sentire in che modo dove comportarmi, perchè vedete,
il mio scooter è un 150 e come tale è abilitato
alla percorrenza di autostrade e raccordi, quindi se mi
succede lo spegnimento mentre mi trovo sulla terza corsia
di un autostrada cosa gli racconto alla macchina che è
dietro di me??? e se mi si ferma nel bel mezzo di un incrocio???
potete darmi un consiglio?, voi sapete niente a riguardo?
Grazie per l'attenzione e la pazienza, buon lavoro. Andrea
Margiotti.
•
RISPOSTA di SUZUKI ITALIA: alla cortese attenzione
Sig. Andrea Margiotti. La problematica da lei lamentata
certamente deve essere verificata nelle condizioni climatiche
in cui si verifica riteniamo che il controllo dell'impianto
elettrico cablaggio
con verifica delle masse sia necessario quindi la invitiamo
a recarsi presso
la Concessionaria di riferimento Papa Moto dove troverà
il supporto necessario.
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23/10/03
- Piaggio
a Bari: cambio olio a 3000 o 6000 km?
• DOMANDA:
Salve scrivo questa lettera per denunciare una situazione
insostenible a causa di un accordo tra le officine Piaggio
di Bari. La Piaggio a 3000 km. prevede un tagliando per
il controllo livello olio ed eventuale rabbocco (cosi
è scritto sul libretto), ebbene... a Bari nessuna
officina ti mette il maledetto timbro se non paghi 45
euro perché, dicono loro, cambiano sempre l'olio
ed il filtro... ma chi ti lo chiede di farlo????? Morale
della favola; se vuoi la garanzia devi pagare una tassa
di 45 euro ai Concessionari Piaggio che dicono che l'olio
va cambiato ogni 3000 km. quando invece sul libretto si
dice ogni 6000. Aiutatemi a risolvere questa questione
vi prego, Fabio.
•
RISPOSTA PIAGGIO:
"Per il caso specifico, la posizione di Piaggio conferma
quanto riportato nel programma di manutenzione programmata,
inserito nel libretto uso e manutenzione: per i tagliandi
intermedi, quindi 3000km 9000Km 15000km ecc ecc, è
previsto il solo controllo del livello e l'eventuale rabbocco.
Avendo i riferimenti dell'officina, approfondiremmo volentieri
la cosa".
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07/10/03
- Complimenti
a Yamaha per il Versity 300
Ciao a tutti sono Federico a proposito
della prova
del mio Versity inserita sul Vs sito volevo comunicarvi
che ho appena usufruito di un buono sconto del valore
di 500 euro inviatomi dalla Yamaha da spendere in prodotti
Yamaha e Bye.
Questo perchè quando a marzo ho acquistato il Versity
il suo prezzo di listino era di 4990 euro mentre ora è
di 4490 euro.
Cmq visto che il concessionario già a marzo mi
ha applicato un "mega sconto" di 300 euro +
un tagliando gratis la libidine è stata doppia.
La Yamaha è stata davvero gentilissima. Complimenti,
Federico.
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29/07/03
- Un
Suzuki Burgman 400 difficile da risvegliare
• DOMANDA:
Spero che voi riusciate ad aiutarmi.... Il mio Suzuki
Burgman 400 anno 2000 dopo 2/3 giorni che non lo adopero
non parte piu' a causa di un problema elettrico non meglio
definito... Vorrei sapere se conoscete il problema ma
sopratutto se c'è rimedio (la batteria di 8 ah
è nuova, il cavo di massa è doppiato come
da consigli ricevuti). In inverno, visto che non lo uso,
tolgo la batteria direttamente e la ricarico dopo 2 mesi
e questo mi sembra normale, ma non sembra normale che
si debba ricaricare la batteria o staccare i cavi, se
lo scooter rimane inattivo per qualche giorno o una settimana.
Il concessionario sostiene che bisogna avere la batteria
in perfetta efficenza e attenersi a quanto sopra, non
è un impegno da poco ma sopratutto non stà
nè in cielo nè in terrra che si debbano
fare tutte ste procedure. Per cercare di rimediare, il
mio elettrauto, mi ha consigliato di tenere in carica
l'accumulatore con un caricabatteria automatico da 500
m/h in modo che mantenga il livello di carica ottimale
staccandosi automaticamente non appena lo raggiunge. Stò
testando il sistema da poco e non sò se funziona
ma il mio obbiettivo è quello di non fare più
cose empiriche per avviare il Burghy altrimenti lo cambio.
Grazie per la risposta che spero sia risolutiva.
Matteo Pellizzon
•
RISPOSTA SUZUKI ITALIA:
Alla cortese attenzione Sig. Matteo Pellizzon. Dalla descrizione
fatta riteniamo opportuna una verifica sulla ricarica
ed eventuali dispersioni
dell'impianto. Pertanto la invitiamo a rivolgersi presso
nostra assistenza a lei piu vicina.
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22/07/03
- Soddisfatto
con un Suzuki Burgman 400
•
Volevo portare il mio contributo a tutti i frequentatori
del vostro ottimo sito rispondendo al signor Luca di Rimini
(vedi intervento 10/07/03).
Come lui ho il Burgman 400 dal 2 aprile di quest'anno,
e come lui ho posseduto un Foresight 250 del quale ero
molto soddisfatto.
L'ho cambiato solo per avere un po' più di motore
dato che lo uso spesso in due. Le mie considerazioni sono:
- La trasmissione per ora non mi ha dato nessun tipo di
problema
- Freno posteriore perfetto (la frenata in generale è
nella norma, il Foresight col doppio disco forse frena
un po' meglio ma pesa anche 30/40Kg in meno)
- al minimo nessun problema
- le plastiche cruscotto effettivamente scricchiolano
ma solo nelle asperità più pronunciate
- vibrazioni assenti (perlomeno nella norma, ma mai fastidiose)
- Consumo davvero ottimo (andando a spasso ho fatto più
volte 30(trenta) Km/Litro
- fluidità di marcia ottima sia in città
che fuori (lo uso spesso nelle stradine tortuose dell'appennino
e mi è sembrato perfetto)
Io ho fatto solo 1100 Km e per ora ne sono pienamente
soddisfatto come lo ero del Foresight.
Certo in curva non è un fulmine (passo lungo),
il motore è molto regolare anche se non vivacissimo,
è un po' pesante, però in due non sente
il peso del passeggero e non lo sente neanche il pilota,
ha un sacco di spazio per caricare nel vano sottosella
e nello scudo anteriore.
Spero di essere stato di aiuto a tutti gli scooteristi,
ancora tanti complimenti.
Salutoni Moreno
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17/07/03
- Problemi
elettrici per Yamaha Majesty 125/150
• DOMANDA:
Haloa gente, volevo informarvi di una cosa riguardante
la Yamaha, e che, almeno dalle mie parti (Padova), non
c'è stata una corretta informazione.
Su alcuni modelli del Majesty cc 125-150 serie 2002 (mod.
con freno a disco posteriore), può capirare sporadicamente
che ad un certo punto, sia da fermi o in velocità
(cosa che mi è successo in super-strada) la strumentazione
impazzisce: la lancetta della benzina va su è giu,
e la velocità skizza a zero e poi al top (come
una ferrari in accelerazione)... il problema sembra essere
la batteria, perchè da li in poi lo scooter non
si accende neanche a pagarlo oro, la batteria e a zero
e ricaricandola sembra sistemarsi (sempre che non succeda
come a me che ho dovuto sostituirla e non costa due lire
ops euro). Ho scoperto invece, dopo avermi fatto sotto
una pioggerellina maledetta circa 7km nel deserto di una
zona industriale a piedi con lo scooter prima di arrivare
alla concessionaria Yamaha, che la suddetta azienda ha
diramato una circolare per sostituire un componente che
regola la tensione del circuito elettrico che può
"bruciare" la batteria e far impazzire la strumentazione.
Quindi il consiglio, prima di fare la mia stessa fine...
è di chiamare il Vs. concessionario e chiedere
se il vostro scooter rientra nel cambio, che, ripeto e
gratuito e ve lo fanno in un'ora e mezza. Se si sapeva...
una letterina cara Yamaha non sarebbe stata una cattiva
idea.
Al di là di questo "inconveniente" se
mi posso permettere a tutti i possessori di questo onesto
e ottimo scooter, a parte il grande ribasso di prezzo,
è quello di cambiare subito il variatore con un
Multivar Malossi, e sostituire il gruppo termico, due
pezzi poco prezzo (circa 220 euro), velocità +
5km/h, ma una ripresa da 250cc quello che mancava a questo
scooter.
Cia a tutti Luca.
•
RISPOSTA: purtroppo
nessuna risposta è pervenuta da parte dell'importatore
italiano.
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10/07/03
- Sfortunato
con un Suzuki Burgman 400?
• DOMANDA:
Sono un Vostro affezionato "utente" e seguo
Cyberscooter praticamente fin dalla nascita, ritenendolo
uno dei siti più completi nel settore.
Non più giovanissimo (ho 46 anni) dopo più
di trent'anni di motociclette, mi sono avvicinato al mondo
degli scooter nel 1997, più per necessità
pratica che per passione, partendo con un Piaggio Sfera,
seguito da un'Honda Bali per passare, successivamente,
a mezzi più adeguati, usando io lo scooter tutto
l'anno: dapprima un'Honda Foresight (che mi rimarrà
sempre nel cuore... 37.000 km percorsi in diciotto mesi)
quindi con tre Yamaha Majesty nel 2000 - 2001 e 2002 (ottimi
ed affidabili mezzi, ma non perfetti).
All'inizio di quest'anno, invogliato dalla pubblicità,
da conoscenti e, soprattutto, dal locale concessionario
Suzuki, decido di acquistare il tanto decantato Burgman
modello 2003 ad iniezione elettronica: dapprima mi orizzonto
sulla cilindrata più bassa, poi, visti i problemi
nella consegna del 250c.c., opto per il 400.
Lo scooter mi viene consegnato a fine gennaio (credo che
sia stato in assoluto il primo di Rimini, la mia città)
in una bella colorazione argentea.
Purtroppo il mio entusiasmo si smorza fin dai primi giorni
d'uso, in quanto, al di là di pregi che il mezzo
sicuramente possiede e che sono stati evidenziati dal
Vostro tester Villa nella prova (troppo breve!) su strada
pubblicata su Cyberscooter il 21 marzo u.s. e sui quali
in buona parte concordo (eccetto per la buona protezione
dall'aria), debbo constatare che il mio mezzo:
- ha una trasmissione molto rumorosa, addirittura assordante
da freddo (capisco che il vero limite degli scooter sia
proprio la trasmissione, ma tutto ha un limite);
- ha il freno posteriore che sibila e stride (problema
sorto dopo i primi 500 km.)
- al minimo, da fermo, si sente uno strano ticchettio,
come se ci fossero le valvole da registrare (individuato
dall'assistenza come "presenza" del lavorio
degli iniettori!);
- ha le plastiche del cruscotto che, anche se sembrano
all'apparenza ben assemblate, scricchiolano, vibrano e
sbattono tremendamente in presenza della minima asperità
del terreno (problema non risolto nonostante sia intervenuto
con spray al silicone, gommapiuma e supportini vari in
gomma);
- ha forti vibrazioni procedendo costantemente a bassa
velocità (50 - 60 kmh)
- ha un consumo che mi sembra eccessivo (15 - 17 km/litro
ad andatura tranquilla)
- ha un evidente irregolarità di funzionamento
a caldo, durante la marcia a bassa andatura (strappa procedendo
ad un filo di gas costante) ed a media andatura (aprendo
il comando dell'acceleratore a 60 - 80 kmh ha un vuoto
prima di riprendere normalmente... alla faccia della fluidità
di marcia che dovrebbe dare l'iniezione!)
Al tagliando dei 1.000 km (ora ne ho 1.500) facevo presente
il tutto al Concessionario, il quale - stupito - asseriva
che il mio scooter era il primo consegnato e, pertanto,
su quel modello, non avevano esperienza: tuttavia sono
intervenuti sui problemi segnalati, ma lo scooter mi veniva
riconsegnato tal quale.
Forse sono stato sfortunato e sicuramente non pretendo
chissà cosa, ma alla luce degli oltre 6.700 Euro
spesi, ritengo che la sbandierata qualità Suzuki
lasci a desiderare.
Cordialità, Luca
•
RISPOSTA SUZUKI ITALIA:
Alla cortese attenzione Sig. luca. Ringraziandola delle
segnalazioni fatteci provvederemo interpellare la concessionaria
per approfondimenti.
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08/07/03
- Problemi
vari con Piaggio X9 500
• DOMANDA:
Spett.le Rivista, vorrei portare a conoscenza dei lettori
una amara scoperta fatta a mie spese.
Avendo comprato un Piaggio X9 500cc (marzo 2002 cat) pieno
di problemi: forcella, fari, frecce, computer, frizione
ruota, (tutti sostuiti), cavalletto marmitta invece no.
Ovviamente non ho elencato tutto ma solo il grosso, ma
il bello viene leggendo cosa comprende la garanzia (che
dovrebbe essere biennale) ma soprattutto quello che esclude!
La marmitta per esempio, il cavalletto, la sella, senza
considerare che dopo un anno resta coperto solo il motore
si e no... Vi pare serio? Io sono indignato!!! Meditate...
Distinti saluti Luigi
Cassinio.
•
RISPOSTA: purtroppo
nessuna risposta è pervenuta da parte da Piaggio.
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03/07/03
- Spegnimenti
Suzuki Burgman 150
• DOMANDA:
Un carissimo saluto alla redazione di CyberScooter, mi
chiamo Simone Sauda e vi scrivo da Roma, oggetto della
mia lettera è un burgman 150 acquistato a giugno
del 2002, all'inizio mi ritenevo molto soddisfatto della
mia scelta ma avevo parlato troppo presto.
Vi premetto che la moto è regolarmente tagliandata
in un'officina autorizzata Suzuki.
prima di Natale la moto mi si spegne improvvisamente in
mezzo alla strada (fortunatamente non si è spenta
sul raccordo anulare) chiamo quindi la Europe Assistance
e viene portata da Papa Moto
in via Appia. dopo c.ca una settimana mi chiamano dicendo
che la moto è pronta, ma sicuramente pronta a spegnersi
nuovamente infatti dopo 20 minuti da esattamente lo stesso
difetto...per riportarla in assistenza ho sostituito c.ca
6 fusibili che puntualmente mi bruciava. Quindi mi sono
recato da Cruciani Moto in
via Trionfale ed anche lì una settimana di attesa
e... voilà la moto era pronta... difetto riscontrato:
Nessuno!!!!!!!!!! ma fortunatamente
non mi ha dato più problemi fino a due giorni fà
quando ho notato che la ventola di raffreddamento non
partiva più. Tutto questo vale a dire che l'assistenza
se la terrà per un'altra settimana con grandi disagi
per il sottoscritto che, facendo il libero professionista,
con la moto ci lavora. Ed ora la domanda che vorrei che
faceste da parte mia alla suzuki: "quando la garanzia
sarà finita dovrò iniziare a mantenere gli
impiegati delle loro officine con i soldi delle riparazioni
o mi conviene vendere la moto e passare ad un'alra marca?"
p.s. la moto ha solamente
3.000km...figuriamoci dopo!!!
Vi ringrazio anticipatamente dell'aiuto Simone
Sauda.
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RISPOSTA di SUZUKI ITALIA: alla cortese attenzione
Sig. Simone Sarda. Ci scusiamo per i disservizi creatisi
riteniamo che il problema sia risolvibile in regime di
garanzia e certamente si dovrà, se ad oggi non
è ancora risolto, portare il mezzo in
assistenza magari in sede di tagliando per le opportune
verifiche.
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01/07/03
- Delusione
Yamaha Majesty 250
DOMANDA:
Ciao sono Massimo e digito da Francavilla al Mare (CH).
Vengo al dunque. Possiedo un Yamaha Majesty 250 DX del
1999, avendo percorso solo 15000 Km (in quattro anni),
sono rimasto molto deluso, fra l'altro rimanendo a piedi,
dal problema avuto qualche sera fà. Mi sono rivolto
ad un officina autorizzata Yamaha che ha diagnosticato
la rottura del regolatore di tensione preventivanto un
costo di 150 euro circa. Ma la cosa strana e che ci vogliono
circa 15 gg. per avere il pezzo. Massimo
•
RISPOSTA: purtroppo
nessuna risposta è pervenuta da parte dell'importatore
italiano.
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19/06/03
- Frizione
del Piaggio Beverly 500
DOMANDA:
Buon giorno, sono un'assiduo visitatore del vostro
sito, mi chiamo Marco ho 26 anni e da gennaio 2003
sono un felice possessore di un piaggio Beverly
500. Ogni giorno faccio una visitina sul vostro
sito per scoprire gustose e succulenti novità
sul mondo degli scooter e non, da cui ne deduco
che da parecchi anni siete i miei più fidati
informatori sul campo. Possessore già alla
tenera età di 14 anni di una vespa pk 50
s, con la quale ho passato svariate avventure, desideravo
da tempo passare ad un mezzo più prestante
tipo naked da 600cc. in su, ma, poichè sono
un comodista mi sono ripiegato alla ricerca di uno
scooter che avesse le prestazioni e la guidabilità
di una moto con le comodità di uno scooter.
L'unica scelta disponibile sul mercato era il Beverly
500 colore nero, con cui ho trascorso 1500 km. (causa
poco tempo in questo periodo), costato euro 5.700,00
comprensivo di optional originali quali: paravento,
bauletto, allarme elettronico, casco integrale e
n. 2 tagliandi gratuiti (effettuato solo quello
dei 1.000 km. per adesso) timbrato nel tagliando
di manutenzione ma non fatturato (i materiali di
consumo: olio motore, olio mozzo, rulli ecc. a pagamento).
Mi chiedevo se ho fatto un buon affare, ed in caso
di mezzo difettoso di fabbrica posso avere delle
grane per la sostituzione del mezzo in quanto posso
dimostrare l'avvenuto tagliando solo tramite timbro
apposto sul libretto dei tagliandi e non tramite
fattura o ricevuta? Sapete dirmi qualcosa in più
sui numerosi Beverly 500 portati in questi giorni
ai centri di assistenza Piaggio, per il cambio della
frizione? Risultata a detta di molti possessori
del mezzo difettosa, in quanto a circa 3.000 km.
comincia a saltare in accelerazione producendo un
rimbalzamento della ruota posteriore perdendo questultima
aderenza. Grazie e buon lavoro. Marco
•
RISPOSTA CyberScooter:
Ciao Marco,
Grazie per i complimenti e per le visite, speriamo
di continuare a non deluderti!
Pensiamo che a far fede per la garanzia sia il timbro
e non la fattura, mentre non abbiamo avuto nessun
altra segnalazione sulle presunte sostituzioni delle
frizioni.
•
RISPOSTA Piaggio: CLICCA
QUI
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05/06/03
- Difetti
Kymco People 250?
DOMANDA:
Premetto che sono un motociclista attivo da quando ho
preso il mio primo due ruote (una Vespa special 4 marce).
Da circa 10 anni a questa parte ho sempre avuto enduro
(Honda XLR500, Yamaha XT600 ed infine l'ottima Honda Dominator
650) ed ora, per motivi vari (sostanzialmente i 50.000
Km del Dominator e figlia in arrivo) sono costretto a
comprare un scooter. Ho scelto il People 250 per la sua
linea un po' diversa dallo standard e per le ruote alte.
Per quanto riguarda la linea e gli accessori sono molto
contento; un po' perplesso per quanto riguarda il resto.
La prima impressione di guida è sicuramente ottima.
L'impostazione è motociclistica e le ruote alte
trasmettono un senso di maggior equilibrio e morbidezza
nelle manovre. Anche nelle curve strette a circa (fino
agli 80 - 90 Km/h) la sensazione è piacevole in
quanto il mezzo segue bene la curva senza la tendenza
ad allargarla come capita in altri scooters. La frenata
è molto buona anche se necessita imprimere un po'
di energia sulle leve.
Ho riscontrato però due grossi difetti e mi piacerebbe
sapere quanto sono dovuti alla struttura del People o
se sono difetti riscontrabili più o meno in tutti
gli scooter.
PRIMO DIFETTO: E' quello sul quale potrei anche soprassedere
soprattutto considerando che arrivo da un Enduro. Il People
ammortizza le asperità delle strade cittadine in
modo insufficiente. Il tutto è peggiorato dalla
sensazione che il mezzo si "scompoga" durante
i sobbalzi. Sembra cioè che si alleggerisca e ondeggi
qua e la. Tenendo una sola mano sul manubrio quando lo
scooter passa sopra alle asperità, il mezzo diventa
poi ulteriormente instabile e ti viene subito da mettere
l'altra mano sullo sterzo. Per fare un confronto ho provato
il Leonardo 250 di mio fratello e, considerato che ha
le ruote piccole, mi sembra più stabile e morbido
del People
SECONDO DIFETTO: E' quello che m preoccupa di più.
dopo i 100 Km/h comincia a dare la sensazione di ondeggiamento.
La sensazione si trasforma in reale percezione di ondeggiamento
aumentando la velocità o prendendo avvallamentio
ricevendo raffiche di vento. Penso che tutti i motociclisti
con esperienza abbiano provato questa "ebrezza".
Io personalmente l'ho provata tante volte ma per motivi
diversi: moto incidentate o sovraccariche. Cominci a percepire
un leggero ondeggiamento a destra e sinistra poi, se persisti
con la velocità, l'ondeggiamento comincia ad aumentare
sempre di più senza che tu possa correggere in
alcun modo il movimento se non diminuire piano piano la
velocità. Mi ricordo di una volta con la Yamaha
XT 600 che, caricata come un somaro, davanti e dietro,
ai 120 Km/h ha cominciato ad ondeggiare a destra e sinistra
senza che potessi più fermarla: Ondeggiavo per
tutta la corsia come una sinusoide in aumento regolare
con tutte le vetture che si spostavano e suonavano (brutto
ricordo).
Terrei molto ad avere una vostra impressione e sporattutto
che queste impressioni di guida invitassero altri peopolisti
(250) a dire la loro.
Grazie a tutti Corrado
•
RISPOSTA: Desideriamo
innanzitutto ringraziare il Sig.Corrado per la preferenza
accordataci acquistando un veicolo Kymco e per le segnalazioni
rivolte al nostro nuovo modello People 250, segnalazioni
che ci offrono un’opportunità di riflessione
sui punti in questione.
1. Il People 250 dispone di evolute sospensioni idrauliche
di ultima generazione, gli ammortizzatori posteriori sono
regolabili nel precarico, tuttavia a causa del particolare
sistema di sospensione gli scooter hanno limiti intrinseci
nell’assorbire le irregolarità di strade
mal pavimentate. Il migliore degli ammortizzatori non
può stravolgere i limiti fisici di questo tipo
di veicoli. Inoltre il sig. Corrado arriva da precedenti
esperienze su moto specificatamente realizzate per un
uso fuoristradistico e quindi appositamente studiate per
tratti stradali accidentati o sconnessi.
2. Il People 250 è fornito di parabrezza originale
di serie il cui utilizzo impone una particolare cautela
nella guida: la velocità va moderata, come riportato
testualmente nel libretto di uso e manutenzione “Kymco
consiglia di non sorpassare la velocità di 100km/h
con il parabrezza installato sul veicolo”.
Il manubrio va tenuto sotto costante controllo mantenendo
efficacemente la presa di entrambe le mani;
Aumentare la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono
in quanto la scia turbolente di aria può provocare
instabilità;
Kymco riporta testualmente sul parabrezza montato di serie:
“ATTENZIONE il parabrezza modifica la dinamica e
la stabilità del veicolo. Guidare con particolare
cautela in presenza di vento e tenere sempre il manubrio
con due mani”.
KYMCO sta lavorando per migliorare questi inconvenienti,
comuni a molti scooter che utilizzano accessori quali
parabrezza e bauletto.
Invitiamo il Signor Corrado a rivolgersi all’officina
autorizzata dove ha acquistato il People 250, per tutti
i controlli del caso sul suo veicolo.
Sperando che le considerazioni sopra riportate siano state
d’aiuto al Sig. Corrado, cogliamo l’occasione
per porgere i nostri più cordiali saluti.
Uffico Stampa Kymco
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04/03/03
- Professionalità
ditta Airoh Elmets.
Da molti anni vado in moto,e quindi
è da molto che uso il casco. Qualche anni fa, su
consiglio di un amico, ho acquistato un casco AIROH.
Talmente soddisfacente è stata la mia scelta, che
per i successivi acquisti, mi sono sempre orientato verso
la suddetta casa produttrice.
Ho avuto conferma di ciò anche la settimana scorsa.
Il mio casco apribile Airoh mod.PR2000, aveva problemi
di chiusura/apertura, dovuti sicuramente a tutte le intemperie
e sballottamenti che ha ricevuto. Ho scritto alla casa
produttrice per avere
delucidazioni in merito, su cosa fare e su chi contattare
per poterlo "tagliandare" e riportare al suo
originale splendore. La loro celere risposta è
sta quella di inviare loro il casco, perchè avrebbero
eseguito loro stessi, e a loro spese tale "tagliando".
Infatti mi è stato consegnato stamattina, lucido....ma
soprattutto perfettamente funzionante.
Posso quindi definirmi pienamente soddisfatto dell'efficienza
e della serietà della AIROH Elmets, e permettermi
di consigliarla ad altri.
Grazie, Emanuele
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23/01/03
- Informazioni
sul cruscotto di Aprilia Atlantic 500:
Salve gentile redazione,
porto a vostra conoscienza un difetto riscontrato sul
mio Aprilia Atlantic 500. Dal momento dell'acqusto si
è fatto subito notare il difetto di malfunzionamento
della lancetta della temperatura. Impazzisce, và
a fondoscala e talvolta si blocca. Ho chiesto alla Assistenza
Aprilia di mia fiducia dove ho acqustato il mezzo e mi
ha consegnato a distanza di un mese circa un fax inviato
a loro dalla Aprilia. Invio a voi per conoscienza e informare
tutti quelli che hanno il mio stesso problema che non
sono riuscito a risolvere.
Un saluto da Saetta
"CRUSCOTTO ATLANTIC 500
Di seguito riportiamo alcuni chiarimenti ed approfondimenti
riguardo ad alcune funzioni del cruscotto dello scooter
Atlantic 500.
Il cruscotto in questione è di tipo interamente
elettronico, e la sua realizzazione si avvale delle più
sofisticate tecniche costruttive derivate dal settore
automobbilistico.
I due microprocessori prsenti nella scheda, dialogano
tra loro, ed elaboranoin continuotutta la serie di segnali
che provengono dai vari sensori: in caso di segnali non
corretti o disturbati, essi attivano delle procedure automatiche
di reset per recuperare i segnali corretti.
- Il cruscotto comanda gli
indicatori di direzione d ha incorporato un circuito per
la protezione contro gli sbalzi di corrente (in caso di
un cortocircuito di uno dei portalampade degli indicatori,
per esempio in seguito ad una caduta ( RICCA GRATTATA),
non si brucia alcun fusibile, o non si verifica alcun
sovraccarico dei fili).
- Il software del cruscotto
è predisposto per alcune funzioni/optionals come
ABS ed Immobilizer, anche se non ancora commercializzati/disponibili
(si vedeno le icone).
Non è però possibile implementare nuove
funzioni in un cruscotto già assemblato, in quanto
il software è inserito nei microprocessori interni
prima che questi siano fisicamente saldati sulla scheda:
quindi il cruscotto non può supportare optionals
che sono o saranno sviluppati dopo la costruzione del
veicolo.
- La funzione SERVICE indica
quanti Km mancano all'effettuazione del successivo intervento
di manutenzione programmata. E' bene ricordare, e sottolineare
questo aspetto al cliente durante la consegna del veicolo
nuovo, che LA MANUTENZIONE DEL VEICOLO DEVE, IN OGNI CASO,
ESSERE EFFETTUATA ALLE SCADENZE CHILOMETRICHE PREVISTE
NEL LIBRETTO USO E MANUTENZIONE, E NON CONFIDARE SULLA
INDICAZIONE SERVICE CHE APPARE SUL CRUSCOTTO, PENA LA
DECADENZA DELLA GARANZIA.
- Il cruscotto indica la
temperatura dell'aria esterna quando questa è compresa
in un intervallo tra i -10 e +50° C.
Se la temperatura esterna scende al di sotto dei +3°C,
si attiva la funzione ICE che lampeggia per 10 secondi
e compie tre sequenze; se la temperatura permane al di
sotto dei +3°C, la funzione ICE viene ripetuta per
tre volte ogni 5 minuti. Se l'indicatore non ritorna a
quella precedentemente visualizzata, è necessario
riselezzionarla manualmente.
- Gli indicatori (lancette)
della temperatura liquido di rafreddamento e livello del
carburante possono portarsi fuori scala o avere un comportamento
anomalo quando si verificano particolari situazioni esterne
(disturbi radio, trasmettitori cellulari, ecc.): molto
spesso la logica del cruscotto riesce da sola a recuperare
il segnale corretto, ma non è escluso che si debba
commutare la chiave da ON a OFF qualche volta per riportare
il sistema alla condizione di zero.
- Attualmente non sono disponibili
optionals come ABS ed antifurto immobilizer, anche se
il cruscotto è predispostoper la loro installazione.
- Non è stato previsto
l'impiego di antifurti di tipo elettronico, in quanto
il cruscotto è sensibile alle perturbazioni di
tipo elettronico; dato che il cruscotto comanda anche
l'intermittenza degli indicatori di direzione (non si
sente alcun click quando vengono attivati) non è
possibile installare alcun cicalino che ne indichi in
modo sonoro il funzionamento.
APRILIA SPA"
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