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Suzuki div. Motocicli sceglie Mondial Assistance
23/12/05 - A partire
dal 1° dicembre 2005, anche la divisione Motocicli
di Suzuki Italia si avvale della collaborazione di Mondial
Assistance, marchio leader internazionale per i servizi
di assistenza ed assicurazione.
L’accordo prevede che tutti i motoveicoli ed i ciclomotori
di nuova immatricolazione beneficino dell’assistenza
stradale per 12 mesi dalla data di prima immatricolazione
in caso di depannage, guasto, incidente o foratura del/dei
pneumatici su tutto il territorio italiano, all’interno
dei confini dell’Unione Europea, di San Marino,
di Città del Vaticano e in territorio svizzero.
Un numero verde dedicato, 800-459711 (per chiamate dall’estero
02/26609669), è sempre a disposizione dei clienti.
La partnership con Mondial Assistance rappresenta per
Suzuki Italia una perfetta sinergia tra il settore motoristico
e quello assicurativo in un’ottica di fidelizzazione
dei clienti volta a garantire dei servizi sempre più
completi.
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AXO E BILLIONAIRE INSIEME PER UNA NOTTE!!!
22/12/05 - Moto, champagne,
glamour e ospiti speciali: un cocktail unico per una notte
da sogno nella magica cornice del nuovo Billionaire di
Cortina d’Ampezzo!!!!
Il 27 Dicembre AXO festeggerà l’arrivo del
2006 con un party esclusivo dedicato a tutti gli appassionati
del mondo delle due ruote.
Parteciperà all’evento la stella tutta italiana
del motociclismo mondiale, Ivan Lazzarini, campione Supermotard.
Special guest in consolle Tommy Vee del Grande Fratello
e Mauro Ferrucci che fino alle primi luci dell’alba
suoneranno la colonna sonora di una notte indimenticabile!
Musica, divertimento e una full immersion nel mondo dei
motori, AXO sarà la protagonista assoluta di questa
magica notte… per festeggiare i successi ottenuti
in pista e brindare ai prossimi traguardi!
Tutto questo si somma alla garanzia del club più
esclusivo al mondo e al parterre ricco di personaggi famosi
e VIP, che fanno sempre da contorno a tutti gli appuntamenti
del Billionaire, a partire dalla Costa Smeralda per le
notti estive, fino alla nuova magica località invernale.
Axo & Billionaire: divertimento garantito!
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VALENTINO VINCE CON STILE E ARRIVA IL 4Î CASCO D'ORO
19/12/05 - All’interno
della tradizionale manifestazione dei “Caschi d’Oro”,
organizzata come ogni anno a conclusione della stagione
motociclistica con il patrocinio di Motosprint, una delle
più autorevoli riviste del settore delle 2 ruote,
Valentino Rossi è riuscito ancora una volta a battere
tutti i record guadagnandosi per la 4° volta consecutiva
un premio fuori dal comune.
Infatti, a sole poche settimane dal rinnovo del contratto
che, dal lontano 1996 lo lega ad AGV, l’Azienda
alessandrina leader nella produzione e commercializzazione
di caschi per uso sportivo, ha voluto premiare uno dei
suoi campioni più autorevoli con un casco d’oro
massiccio del peso di circa 6,5 Kg. Un gioiello realizzato
con oltre 300 ore di lavoro a Valenza Po, una delle capitali
dell’oro a livello mondiale, da Pallavidini Preziosi.
Il casco, di dimensioni naturali e dotato degli stessi
interni e visiera normalmente utilizzati nelle competizioni
sportive, ha un design inspirato al Ti-Tech “Il
Laureato”, uno dei modelli semplicemente più
stravaganti indossati da Valentino nel corso del campionato
mondiale appena concluso: un vero e proprio tocco di glamour
nel mondo delle 2 ruote!
Realizzato interamente a mano da maestri orafi e tagliatori
di pietre preziose di fama internazionale, il Casco d’Oro
2005 è impreziosito da inserti in pietre dure preziose
come malachite, corallo, cogolong, madreperla e lapislazzuli,
incastonate con pazienza sulla scocca utilizzando la stessa
antica tecnica degli ebanisti. Risultato di tanto lavoro
è un gioiello unico al mondo, un’opera d’arte
pensata per celebrare i successi di un campione fuori
dal comune!
Tante scommesse, tanti titoli nel corso degli anni, tante
competizioni, ma sempre la stessa cosa in testa: un casco
AGV e tanta voglia di vincere. SEMPRE!
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LA FIERA DELLE IDEE INNOVATIVE
14/12/05 - Delle
moltissime novità del Bike Expo 2006 va assolutamente
segnalata l’iniziativa “Disegnato in Italia”,
spazio espositivo che accoglierà moto, accessori,
abbigliamento, idee, prototipi, progetti… Un grande
omaggio al made in Italy più creativo, quello che
il mondo ci invidia.
Sempre a Padova si parlerà in modo approfondito
ed originale di abbigliamento, argomento che sarà
presentato ai visitatori come mai si è fatto in
precedenza in una manifestazione europea.
E se non vi basta, ancora il BIKE EXPO 2006 è stato
scelto da molte aziende come vetrina nella quale presentare
in anteprima le nuove linee di prodotto primavera-estate.
“DISEGNATO IN ITALIA” rappresenta l’ennesima
“zampata” messa a segno (dove è meglio
non dirlo) dagli organizzatori del Bike Expo, dimostrando
grande vitalità e capacità di farsi spazio
con idee innovative.
L’edizione 2006 del Bike Expo aggiunge infatti un
ingrediente vincente, che farà parlare stampa e
tv: il Made in Italy delle due ruote.
Pensate ad un padiglione, allestito da un pool di architetti,
completamente dedicato al design applicato al mondo delle
due ruote. Una rassegna unica nel suo genere, che raccoglierà
il meglio della creatività che le nostre aziende
hanno saputo esprimere negli ultimi tempi.
Anche L’argomento abbigliamento verrà trattato
in modo assolutamente originale, utilizzando un grande
palco collegato ad una passerella.
Sabato 21 gennaio, un talk-show con ospiti importanti
farà il punto sulla sicurezza raccontandone l’evoluzione
(in pista, in fuoristrada e on the road) attraverso l’utilizzo
di materiali, invenzioni ed applicazioni tecniche.
Seguirà la parte “ludica”, rappresentata
dalla presentazione delle collezioni in passerella
(abbigliamento tecnico, turistico e modaiolo) che proseguiranno
per l’intera giornata.
Questa volta il Bike Expo è davvero imperdibile!
ORARIO DI APERTURA PER IL PUBBLICO: orario continuato
dalle 9.00 alle 20.00
PREZZO BIGLIETTO: 12,00 Euro, ridotto 8,00 Euro.
Tutte le informazioni su Bike Expo Show sono reperibili
su internet visitando i siti www.bike-expo.it e www.padovafiere.it
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Shopping Day SPARCO
09/12/05 - Nelle giornate
10/11 e 17/18 Dicembre 2005, la show room di SPARCO sarà
aperta al pubblico per offrire un vasto assortimento di
prodotti SPARCO a prezzi imbattibili e irripetibili.
Nell'immagine allegata troverete tutte le informazioni
necessarie per raggiungerci. Ovviamente le porte sono
aperte a tutti, un’occasione per coinvolgere parenti
e amici, un’occasione per acquistare un regalo di
Natale a prezzi da stock.
Accorrete numerosi.
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NUOVO HONDA PS125i-150i
01/12/05 - E' destinato
a far parlare molto di sé nel prossimo futuro il
nuovo PS, lo scooter 125/150cc che Honda presenta in anteprima
mondiale al padiglione 21 del MotorShow di Bologna, e
che si caratterizza per il design sportiveggiante - sottolineato
dal motore alimentato ad iniezione elettronica PGM-FI
(Euro-3) con pedana piatta e ruote da 13 pollici con freno
a disco anteriore. Anche le colorazioni scelte sono brillanti
e giovanili - tanto che ne saranno disponibili addirittura
versioni con colori differenziati fra la carenatura e
l'interno dello scudo anteriore. Questo nuovo scooter
europeo (PS = Paneuropean Scooter), sviluppato fra il
Centro R&D di Roma e lo stabilimento Honda Italia
di Atessa (ove verrà prodotto), rappresenta il
nuovo riferimento nel segmento destinato agli scooter
targati di piccola cilindrata, grazie alle proprie caratteristiche
innovative, sottolineate da una resa dinamica esaltante.
Nella prossima primavera, quando sarà disponibile
sul mercato, sposterà ulteriormente in avanti il
riferimento della categoria, affiancandosi in gamma al
best-seller SH125i/150i, al maxiscooter Pantheon 125/150
ed al raffinato @125/150, per completare una gamma fatta
di scooter a ruote alte, maxi, eleganti e sportiveggianti
con pedana piatta che unicamente Honda Italia può
offrire al proprio cliente.
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POLINI MOTORI E TEAM FORTUNA HONDA DI FAUSTO GRESINI:
NEL 2006 DI NUOVO INSIEME
01/12/05 - Il salone
di Milano è stata anche l’occasione per la
Polini Motori di rinnovare il proprio accordo per il 2006
con il Team Fortuna Honda di Fausto Gresini. Ecco la partnership
che caratterizzerà la presenza Polini-Motori nel
Campionato del Mondo 2006 della "Moto GP".
“Siamo felicissimi di aver raggiunto quest’accordo
anche per la stagione 2006” - hanno voluto sottolineare
sia Saimon Polini, responsabile marketing della Polini
Motori e Fausto Gresini - “Nel 2005 siamo entrati
in punta di piedi con la squadra di Fausto, trovando però
subito delle sinergie che ci hanno dato delle grosse soddisfazioni
in quanto abbiamo lanciato sul mercato anche una serie
di minimoto replica che ha avuto un ottimo riscontro.
Il 2005 è stato inoltre un anno fantastico per
i risultati ottenuti da Marco Melandri. Sinceramente non
ci aspettavamo che Marco potesse ottenere così
tanto, conquistando il titolo di vice campione della MotoGP
e vincendo consecutivamente due Gran Premi. Compagno di
squadra di Melandri nel 2006 sarà il giovane spagnolo
Toni Elias. Elias è un altro pilota a noi molto
caro; ha infatti iniziato a correre con la nostre minimoto
e successivamente con gli scooter preparati con i prodotti
Polini destinati alle competizioni in pista. Con due giovani
piloti come Melandri ed Elias, Fausto e il supporto della
Honda siamo certi di aver fatto un’ottima scelta
per continuare a essere presenti nella MotoGP” –
ha concluso Saimon Polini -
L’accordo tra la Polini Motori e il team Fortuna
Honda di Fausto Gresini, conferma l'impegno della Polini
ai massimi livelli nel mondo delle competizioni. Dopo
aver già conquistato tre titoli iridati nella 125
cc. uno nella 500 cc. e nella MotoGP, la Polini Motori
ha scelto di continuare con il team Honda vice campione
del mondo 2005 con l'obiettivo di altre importanti novità
produttive per il futuro. La Polini Motori continua a
credere nello sport e a trasferire questa esperienza nella
sua produzione di prodotti per le competizioni in pista.
Nel 2006 la Polini Motori darà infatti nuovamente
vita, in collaborazione con Peugeot Motorcycles, alla
Polini Italian Cup; campionato in pista per scooter, minimotard
e minicross 110 4T. Melandri e Elias dovrebbero essere
presenti a una delle cinque gare di questa manifestazione.
Ora è però lecito sognare qualcosa di più
degli splendidi risultati del 2005. Alla Polini Motori
lo sanno bene perchè con Fausto Gresini dal 1990
tutto è sempre possibile.
Polini Motori S.p.A.
Ufficio Stampa
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Suzuki nuovo Burgman 400
29/11/05 - Libertà
di vivere la vita
Il nuovo Burgman 400 è lo scooter per chi apprezza
le cose migliori della vita. Se guidi Burgman, tutti sapranno
che sei estimatore di forme e di prestazioni e che il
tuo stile di vita richiede una mobilità ai massimi
livelli. Proprio perché la vita moderna è
ricca di possibilità, il Burgman 400 è stato
appositamente studiato per sfruttarle al meglio. La sua
ineguagliabile combinazione di stile, praticità,
comfort e prestazioni, danno la libertà di scoprire
e provare tutto ciò che la vita offre.
Precursore di stile
Il nuovo Burgman 400 accresce lo standard in termini di
qualità nel design dei maxi-scooter. Il suo aspetto
dinamico unisce il sofisticato stile della tradizione
Burgman con il talento di fama mondiale di Suzuki nel
creare moto sportive all’avanguardia. La personalità
sportiva del nuovo scooter Suzuki si evince sin dal primo
sguardo. I nuovi fari gemellati e distanziati gli conferiscono
un aspetto chiaramente definito e dinamico. Le doppie
prese d’aria poste distanziate ai lati dello scudo
anteriore evidenziano ulteriormente la vivacità
delle prestazioni di Burgman. Ma le migliorie non sono
limitate solamente all’anteriore: la nuova linea
curva coniuga lineamenti sportivi con la fanaleria posteriore
che si allunga fino ad avvolgere i lati. Il look sofisticato
del Burgman è ulteriormente accresciuto da importanti
dettagli, quali ad esempio il sistema di scarico a sezione
ovale dotato di uno splendente scudo termico. Nuovo Burgman
400: attento alle nuove tendenze, padrone della strada
e sofisticato.
Prestazioni raffinate
Realizzato al fine di ottenere brillanti prestazioni,
il nuovo Burgman 400 è equipaggiato da un motore
ad iniezione, monocilindrico, a quattro tempi, completamente
rinnovato. La cilindrata è stata aumentata a 400
cc, allungando la corsa del pistone, in questo modo la
coppia erogata è incrementata a tutti i regimi.
Un’altra miglioria è nella testa cilindro
a doppio albero a camme (DOHC), che permette un posizionamento
ottimale delle valvole di aspirazione e di scarico, per
una migliore efficienza meccanica ed una migliore combustione.
I benefici si riscontrano nell’accelerazione: fluida
ed immediata. Grazie al capace serbatoio da 14 litri,
con un pieno di carburante possono essere percorse lunghe
distanze.
“Andare via puliti”
Il nuovo motore del Burgman 400 non è solo fluido,
potente e silenzioso, ma è anche pulito. Le sue
caratteristiche rispettano l’ambiente e sono conformi
con la rigida normativa Euro 3 per le emissioni. Le tecnologie
chiave includono l’aggiornamento del sistema di
iniezione in cui un nuovo corpo farfallato con doppia
valvola, promuove l’efficienza di combustione in
modo da garantire un’alta economia di consumi. Il
sistema è provvisto di una sonda lamba (sensore
ossigeno) ed una marmitta catalitica. La sonda lambda
permette un controllo più preciso del rapporto
aria-benzina, massimizzando l’efficacia del processo
di purificazione catalitica.
Superba maneggevolezza
Un telaio rigido e leggero è la chiave per un’eccezionale
maneggevolezza. Per questo il telaio del nuovo Burgman
400 è costituito da tubi di largo diametro a parete
sottile che coniugano un basso peso con un'alta resistenza
alla flessione. Per una guida sicura e rilassante, il
telaio è completato da una forcella telescopica
con una generosa escursione di 110 mm e da mono-ammortizzatore
posteriore con dispositivo di regolazione del precarico.
La ruota anteriore è passata dal diametro di 13
a 14 pollici per incrementare ulteriormente la stabilità
ed aiutare il pilota a sfruttare l’angolo d’inclinazione
massimo, portato a 43 gradi. I benefici complessivi si
rispecchiano certamente nella manovrabilità e maneggevolezza
complessiva della moto.
Doppio freno a disco
Il nuovo Burgman 400 è dotato di un potente sistema
frenante che non sfigurerebbe neanche su una moto sportiva.
La ruota anteriore è equipaggiata con una coppia
di dischi freno da 260 mm. Confrontati con un impianto
a disco singolo, la coppia di dischi fornisce una maggiore
superficie d’attrito e di conseguenza una maggiore
potenza frenante. La ruota posteriore monta un disco freno
da 210 mm. Per praticità e tranquillità
di parcheggio, nella parte anteriore è collocata
una leva di facile utilizzo che può essere usata
per attivare un freno di stazionamento che agisce sul
freno posteriore.
C’è spazio per tutto
Sviluppato per un comfort ed una comodità ineguagliabile,
il Burgman 400 dimostra che una due ruote, se è
progettata in modo intelligente può offrire uno
spazio abbondante per il bagaglio. Sotto la sella è
presente un ampio vano bagaglio da 62 litri, in grado
di contenere due caschi integrali, mentre vicino al principale
vano sottosella c’è uno scomparto più
piccolo che è ideale per piccoli oggetti personali.
L’intera zona sottosella è dotata di una
luce di cortesia con interruttore. Lo scudo anteriore
davanti al guidatore contiene tre vani portaoggetti con
chiusure, il più grande dei quali ha la capacità
di 10 litri. Tale vano è dotato anche di una presa
di corrente da 12 V che può essere usata per caricare
telefoni cellulari e altri accessori mentre lo scooter
è in movimento.
Una guida comoda
Per garantire maggiore comfort e sicurezza, la doppia
sella alta 710 mm è dotata di uno schienale per
il pilota ed uno per il passeggero. Lo schienale del pilota
è regolabile su cinque posizioni con incrementi
di 10 mm, azionabili attraverso una leva. Inoltre le pedane
sono state sagomate in modo da permettere un facile ed
immediato appoggio a terra dei piedi, utilissimo nel traffico
cittadino fatto di numerosi stop and go. Infine, un’efficace
protezione dal vento è garantita da un ampio parabrezza
con sistema di areazione alla sua base, che crea un leggero
flusso d’aria verso il pilota.
Sicurezza
Sempre al fine di garantire il massimo della sicurezza
attiva e passiva, l'interruttore di accensione è
provvisto di una protezione a comando magnetico a prova
di falsificazione che incorpora l’avanzato sistema
Immobilizer sviluppato da Suzuki (SAIS). Il sistema SAIS
utilizza segnali radio che comunicano con un microchip
inserito nella chiave del proprietario. Tale sistema non
permette al motore di partire se il microchip nella chiave
non ha inviato il corretto predeterminato codice identificativo.
Ulteriore protezione è garantita dalla possibilità
di passare una catena con lucchetto attraverso la carrozzeria,
intorno al telaio e da assicurare ad un oggetto fisso.
Chiaro e semplice
Il cruscotto del nuovo Burgman 400 è estremamente
completo e facile da leggere. Oltre al tachimetro ed al
contachilometri, è incluso il doppio contachilometri
parziale, l’orologio, gli indicatori della temperatura
ambientale, del consumo medio di carburante, del livello
di carburante e della temperatura del fluido di raffreddamento.
L’ordinato design a quattro quadranti permette al
pilota di consultare le informazioni con un semplice e
rapido sguardo.
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Vespa gigante in Galleria a Milano
25/11/05 - Dal 14 novembre
al 22 novembre 2005, in occasione della mostra La
Motocicletta Italiana ospitata nelle sale della
Fondazione Mazzotta, nel cuore di Milano, all'interno
della galleria Vittorio Emanuele II, Ë stata esposta al
pubblico la Vespa Gigante,
un pezzo unico della collezione del Museo Storico Piaggio.
Realizzata nel 1977, in occasione della presentazione
di Vespa PX, il modello gigante
fu poi restaurato e modificato per essere utilizzato per
il lancio della sportivissima Vespa T5 negli anni ottanta.
La ìVesponaî Ë realizzata in vetroresina con parti del
motore ricostruite in legno e alluminio e accessori in
plastica. Ha un'altezza di 2,50 m., lunghezza di 4,20
m. e larghezza di 1,40 m. Ospitata stabilmente nel Museo
Storico Piaggio a Pontedera, la ìVesponaî ha una illustre
progenitrice in un modello, analogamente ìoversizeî, che
Piaggio realizzô nel lontano 1949 in occasione della Fiera
del Motociclo di Milano. Il modello riprodotto era, in
quella occasione, la mitica Vespa 125 che, di lÏ a poco,
sarebbe stata resa immortale nella sua eleganza dal film
Vacanze Romane, diretto da William Wyler e interpretato
da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Proprio al centro della
galleria, nell'area dell'Ottagono,
al di sotto della cupola in vetro e ferro che, per la
sua tecnica moderna e per la sua originalit‡, Ë da mettere
in relazione con simili strutture create nell'Ottocento
a Londra e Parigi, la Vespa Gigante promuove la mostra
La Motocicletta Italiana. Una
esposizione che, fino al 12 marzo 2006, negli spazi della
Fondazione Antonio Mazzotta, in Foro Bonaparte 50, Ë dedicata
alla moto italiana vista non come ìoggettoî ma come ìfenomenoî
in tutte le sue implicazioni tecniche, artistiche storiche
e sportive. La mostra raccoglie 35 moto tra le piš rappresentative
della produzione italiana di ogni tempo, circa 20 opere
d'arte, 50 manifesti storici, foto e documenti originali.
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Yamaha all¨EICMA 2005
22/11/05 - Una
partecipazione speciale per il 50° Anniversario
Novità nella sede - il Polo Fieristico di Milano
di recentissima realizzazione - novità negli spazi
espositivi, adesso anche all’aperto. Non poteva
esserci occasione migliore per festeggiare i 50 anni di
Yamaha che partecipa in grande stile all’EICMA 2005
al Padiglione 6, stand D 35.
Un’area di 1.550 metri quadri, con 100 modelli a
rappresentare la nuova gamma e 10 straordinarie moto storiche
a raccontare una storia ininterrotta di successi; un’inedita
area test di 3.000 metri quadri per guidare in anteprima
mondiale la nuovissima MT-03 o partecipare alle lezioni
di guida per gli scooter da 50 cc, e in più incontri
con i piloti, attività promozionali, sfi late-evento
per presentare la collezione di abbigliamento e
accessori Yamaha 2006.
Un modo per ringraziare il proprio pubblico che ha premiato
con dati di vendita lusinghieri l’impegno di Yamaha
nella realizzazione di modelli dalla personalità
unica, secondo i principi dell’”Art of Engineering”,
l’arte della progettazione a cui si ispira anche
la suggestiva immagine dello stand.
E anche un benvenuto al nuovo Presidente Shigeo Hayakawa,
appena giunto in Italia dal Brasile, e il miglior augurio
per Yoshihiko Takahashi, destinato alla prestigiosa carica
di vicepresidente di Yamaha Motor Europe, nella sede di
Amsterdam.
Yamaha Motor. 50 anni di successi
Vincente fin dall’esordio, Yamaha da mezzo secolo
trionfa sui circuiti di tutto il mondo, e non solo. Le
esperienze raccolte nelle competizioni si sono trasmesse
alla produzione di serie di moto e scooter dal carisma
inimitabile. E la storia si rinnova nella gamma 2006.
Il primo luglio 1955 Genichi Kawakami fonda Yamaha Motor
Company.
Passa soltanto una settimana e la Ya-1, prima moto prodotta
dal marchio e nota anche come Aka-tombo (libellula rossa
in giapponese) per la sua agilità, vince la storica
competizione in salita sul Monte Fuji.
Dopo nove anni Yamaha conquista il primo alloro mondiale
nella 250, con la RD56 di Phil Read (un modello presente
nella sezione storica dello stand Yamaha).
Da quel momento è una catena ininterrotta di trionfi
, in pista e su strada. Il laboratorio tecnologico delle
gare internazionali è una sorgente continua di
spunti ed esperienze che permettono a Yamaha di progettare
e costruire modelli entusiasmanti, vere e proprie leggende
su due ruote che nel corso del tempo entrano nella storia
del motociclismo.
Solo per ricordare gli esempi più recenti, l’impressionante
e muscolosa V-Max, che diventa rapidamente un oggetto
di culto; XT, la madre di tutte le monocilindriche da
off-road che ora si è anche evoluta nella versione
Supermotard XT660X; YZF-R1, in grado di spostare sempre
in avanti il limite delle supersportive. Ma anche BW’s,
il modello che ha inventato il concetto stesso di scooter
moderno, o T-Max, una nuova categoria di veicoli su due
ruote.
Dalla storica vittoria del Monte Fuji alle spettacolari
affermazioni di Valentino Rossi, l’attitudine vincente
di Yamaha ha continuato a crescere nel tempo. Come continua
l’abitudine di ideare e realizzare moto e scooter
che coinvolgono profondamente i sensi di chi li guida,
secondo la fi losofi a “Art of Engineering”
che teorizza l’integrazione perfetta tra uomo e
macchina.
Le innovazioni estetiche e funzionali introdotte nella
gamma 2006 dimostrano che Yamaha trova la sua fonte principale
d’ispirazione nel futuro, per garantire ai propri
clienti emozioni sempre nuove.
Per questo guarda con particolare interesse non a quelli
appena trascorsi, ma ai prossimi cinquant’anni.
Mercato Italia: Yamaha accelera anche
nel 2005
In un mercato sostanzialmente stagnante, Yamaha si distingue
anche nella stagione 2005, consolidando lo straordinario
exploit del 2004. L’aumento delle vendite globali
e l’incremento della quota di mercato, particolarmente
sensibile nelle moto, rifl ettono l’accoglienza
entusiastica riservata dal pubblico a modelli dalla
personalità spiccata.
I numeri parlano chiaro. Di fronte a un mercato che se
non frena bruscamente almeno decelera (-1,2 % rispetto
al periodo corrispondente – gennaio/ottobre 2004
-) la casa di Iwata cresce dell’1,3%. Nel mondo
degli scooter si registra la buona tenuta del già
leggendario TMAX, e l’esplosiva performance della
novità XMAX 250 che in soli quattro mesi è
giunto al traguardo di ben 4.029 unità.
The “Art of engineering”
La progettazione non è fatta solo di calcoli e
misure. Yamaha ha un ingrediente speciale, la passione,
per costruire moto che coinvolgono tutti i sensi di chi
le guida e regalano emozioni irripetibili. La fi losofi
a ”Art of Engineering” applicata alla produzione
motociclistica ha realizzato anche per il 2006 modelli
dalla personalità spiccata, con una ricerca esasperata
delle prestazioni, nel caso delle supersportive, o di
un design rivoluzionario e coinvolgente, per moto di grande
carattere come MT-03.
FJR1300A/ FJR1300AS
La sport tourer che ha aggiunto la dimensione del divertimento
alla capacità di divorare chilometri su chilometri,
si presenta in due versioni. Per FJR1300A si tratta di
un restyling totale, con l’adozione di una carenatura
dal nuovo disegno che incrementa gli standard di comfort
e protezione. FJR1300AS offre invece la novità
assoluta del cambio a gestione elettronica (Yamaha Chip
Controlled Shift), un sistema sofisticato etecnologicamente
avanzato dove il pilota non deve usare la frizione, ma
può inserire le marce con un comando al manubrio
o a pedale. Entrambi i modelli sono equipaggiati di serie
con ABS e CBS (Combination Brake System), il sistema di
frenata combinata che rende ancora più sicura,
piacevole e appagante la guida di un modello che conferma
la leadership nel proprio segmento.
XMAX125
Dopo il successo del modello da 250 cc, la famiglia XMAX
cresce, con la nascita dell’agilissimo XMAX125.
Lo scooter, sportivo ed elegante, è spinto da un
brillante propulsore da 14 CV, che garantisce una velocità
massima di 110 km/h ed è compatibile con le normative
Euro3. La ciclistica è perfetta per le insidie
del traffico cittadino, ma anche per le evasioni del week-end.
XMAX125 viaggia stabile e sicuro sulle ruote “alte”
(15” davanti e 14” dietro), frena con la decisione
dei due freni a disco anteriore e posteriore, è
reattivo e preciso nelle traiettorie in curva grazie al
telaio ultrarigido. Il design è inconfondibilmente
Yamaha, e associa al “family feeling” da maxiscooter
una buona protezione aerodinamica, e un’attenzione
particolare per la funzionalità: il vano sottosella
è il più capiente della categoria e contiene
due caschi integrali.
TMAX Black-Max
Era già un oggetto del desiderio, ma nella sua
versione “dark” TMAX è davvero irresistibile.
Elegantissimo nella livrea nera opaca, si distingue per
la presenza di accenti cromatici discreti e raffi nati,
come il rosso delle pinze dei freni a disco o la colorazione
rossa e nera della sella. Nuovo anche il raffi nato pannello
della strumentazione, con i due quadranti circolari e
l’ampio display LCD. I cerchi neri con la lavorazione
sul canale sono l’ultimo tocco di un look unico,
e sotto una veste d’eccezione pulsa il propulsore
da 500 cc a quattro tempi con iniezione elettronica, un
punto di riferimento per la categoria con i suoi 44 CV.
La ciclistica non è da meno, con la rigidità
del telaio a diamante in cui è alloggiato il
motore e l’efficacia di un sistema di sospensioni
di vertice.
Miti in mostra
Il successo è una piacevole abitudine per Yamaha.
Allo scopo di condividere con il proprio pubblico la memoria
di una serie di affermazioni storiche, la casa di Iwata
ha deciso di allestire, all’interno del proprio
stand, un’esclusiva mostra retrospettiva di modelli
mitici che hanno trionfato sui circuiti di tutto il mondo,
e non solo.
La mostra è un’occasione unica per vedere
da vicino moto rarissime, provenienti in gran parte dal
Communication Plaza di Iwata, il tempio esclusivo dedicato
alla casa dei tre diapason.
www.yamaha-motor.it
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L¨ON. SILVIO BERLUSCONI HA FESTEGGIATO CON MALAGUTI IL
SUO 75Î ANNIVERSARIO E HA INAUGURATO UN MUSEO DI MODELLI
STORICI
16/11/05 - Milan, 15
Novembre 2005. L’on. Silvio Berlusconi, in occasione
di Eicma 2005, ha inaugurato con il Cav. Learco, Presidente
dell’omonima azienda, il museo di modelli storici,
allestito con 15 modelli completamente resturati in occasione
del 75° Anniversario dalla fondazione.
Al taglio del nastro, avvenuto presso lo Stand Malaguti
verso mezzogiorno, era presente anche il Presidente della
Regione, On. Roberto Formigoni.
“La nostra storia è una bella storia italiana”,
ha dichiarato il Cav.Learco, “una storia fatta di
passione per le due ruote, di creatività e ricerca
tecnologica. Il connubio tra innovazione e rispetto per
la tradizione testimonia ogni giorno sulle strade la nostra
forza, la forza del made in Italy”. L’On.
Berlusconi e il Cav. Learco hanno scambiato qualche commento
a proposito dell’importanza del made in Italy, e
della necessità di mantenere vive e radicate tradizioni
così importanti e vitali per il nostro Paese, quale
è la Malaguti Moto.
Nella foto, l’On Silvio Berlusconi con, sulla destra,
il Cav. Learco Malaguti
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GILERA RUNNER 200 VXR
15/11/05 - Gilera
Runner completamente rinnovato nel 2005 per riaffermare
il suo primato di scooter sportivo, arriva ora nella sua
versione più potente, la VXR 200.
Motore 200cc, 4 tempi, 4 valvole, raffreddato a liquido.
19 cavalli di potenza ingabbiati da una ciclistica che
ha fatto di Runner l’anello di congiunzione tra
lo scooter e la moto.
Gilera Runner, fedele alla sua formula assolutamente innovativa
nata nel 1997, unisce tutta la praticità dello
scooter con il piacere di guida di una vera moto. Nuove
le linee e la ciclistica. Con l’arrivo del 200cc,
il nuovo Runner estende la sua gamma a due diversi modelli
targati – 200 VXR, 125 VX – con brillanti
motorizzazioni raffreddate a liquido, al top delle rispettive
categorie.
Estetica racing, tre cilindrate e quattro brillanti motorizzazioni,
tutte raffreddate a liquido, una ciclistica caratterizzata
da leggerezza e rigidità superiori, impianto frenante
al top della categoria sono le caratteristiche che rendono
unico il nuovo Gilera Runner e ne fanno lo scooter sportivo
per eccellenza.
Runner, con il lancio del modello 200 VXR a EICMA 2005,
si presenta in due diverse versioni: Runner 200 VXR, Runner
125 VX, spinte da tecnologiche motorizzazioni raffreddate
a liquido, rispettivamente 200cc e 125cc 4 tempi.
Il successo
Gilera Runner nasce nel 1997 per rivoluzionare il mondo
degli scooter. Dimensioni importanti, carenatura integrale,
soluzioni tecniche mutuate direttamente dal mondo della
moto sportiva, Runner unisce da sempre la semplicità
d’uso dello scooter con le sensazioni di guida della
moto.
Dopo 330.000 esemplari venduti nelle diverse versioni
a due e quattro tempi che si sono succedute negli anni,
Gilera Runner si rinnova completamente. E’ un veicolo
del tutto nuovo che del suo predecessore mantiene la filosofia
progettuale e la destinazione d’uso e strizza l’occhio
a giovani e giovanissimi che cercano, anche in uno scooter,
tutta la sportività e la gioia di guida e di possesso
della moto.La linea
Runner, si ripropone come il rappresentante del filone
sportivo nel mondo scooter, mantenendo la grinta del progetto
originario e declinandola oggi secondo le tendenze stilistiche
più attuali.
L’estetica del nuovo Gilera Runner interpreta al
meglio il concetto di “scooter con la moto dentro”.
La dinamicità dei volumi è sottolineata
dalla loro distribuzione che riprende le tendenze in atto
nel mondo delle moto sportive. In Gilera Runner a un anteriore
molto “caricato” si contrappone una parte
posteriore molto snella, a enfatizzare una postura di
guida decisamente sportiva e una capacità superiore
di controllo nella guida. La parte anteriore conferisce
forza al veicolo mentre la coda ne esalta la dinamicità.
Nella vista laterale Runner è caratterizzato da
linee tese che tracciano i volumi nella loro scomposizione
alternando parti verniciate a elementi tecnici. Sella
e retroscudo, nel loro colore e nei materiali che le costituiscono,
racchiudono idealmente la culla che ospita il pilota e
si contrappongono ad un contorno fatto di superfici tese
e lucenti.
Gli occhi del veicolo, rappresentati dai fari anteriori,
reinterpretano lo stilema del “faro Runner”,
rispettandone il concetto e la forma. Le due parabole
sono racchiuse sotto un’unica superficie trasparente,
che segue superiormente la presenza del logo Gilera e
inferiormente la “bocca” del veicolo. Lo stesso
vale per il gruppo ottico posteriore, che porta allo scoperto
elementi circolari che nelle precedenti versioni erano
nascosti.
Un elemento chiave nella lettura formale di Runner è
rappresentato dall’elemento laterale trattato alluminio
che sottolinea la rigidità del veicolo e, incastonato
nelle plastiche, assume idealmente un ruolo strutturale
di vero e proprio elemento del telaio.
Anche il nuovo design della strumentazione mista analogico/digitale
ben rappresenta l’anima sportiva di Runner: raccolta
in un cruscotto retroilluminato in rosso comprende contagiri
analogico e display LCD che include le funzioni di tachimetro,
contachilometri totale e parziale, livello benzina, temperatura
radiatore e orologio. La serie di spie comprende: riserva
benzina, indicatori di direzione in funzione, abbaglianti,
livello olio motore.
La ciclistica
Sotto le forme importanti e sportive del nuovo progetto
di Gilera Runner si nasconde un’evoluzione tecnologica
del telaio che va oltre i livelli attualmente applicati
agli scooter sportivi.
Il telaio a doppia culla è realizzato in tubi di
acciaio altoresistenziale con rinforzi in lamiera stampata,
seguendo uno schema costruttivo completamente nuovo alla
ricerca della massima rigidità torsionale e della
più elevata capacità di assorbimento delle
sollecitazioni. Su strada ne risulta un comportamento
dinamico rigoroso e una completa sfruttabilità
della potenza espressa dal propulsore.
Il disegno del telaio di Runner influenza decisamente
l’estetica generale del veicolo con il tunnel centrale
che, sin dal primo progetto del 1997, è una delle
caratteristiche di Runner e il segno di un progetto che
mira, senza alcun compromesso, all’eccellenza in
termini di prestazioni. Questa particolare conformazione
del telaio regala al pilota un feeling col veicolo del
tutto sconosciuto agli scooter tradizionali permettendo
di “sentire” anche con le gambe il comportamento
della ciclistica.
Il nuovo progetto del telaio ha consentito di abbassare
il baricentro – anche il serbatoio è alloggiato
sotto il tunnel centrale – e centralizzare le masse
per ottenere massima maneggevolezza e, contemporaneamente,
precisione e stabilità nella guida.
Anche il reparto sospensioni segue la filosofia progettuale
di Runner indirizzata all’eccellenza delle prestazioni.
Le versioni 200 e 125 sono equipaggiate con una “steli
tradizionali” da ben 35 mm. Al posteriore il gruppo
si compone di un doppio ammortizzatore idraulico.
Su tutte le versioni di Gilera Runner crescono le dimensioni
delle ruote.
I nuovi cerchi, realizzati in lega leggera per la massima
rigidità e leggerezza e dal design inedito e sportivo
a sei razze, sono da ben 14” all’anteriore
e da 13” al posteriore (erano entrambi da 12”
sulle versioni precedenti) e accolgono pneumatici da 120/70
all’anteriore e, addirittura, da 140/70 dietro.
Misure da vera moto sportiva per garantire una stabilità
di assoluta eccellenza e angoli di piega sconosciuti al
mondo scooter. E sempre nella assoluta padronanza e di
controllo del veicolo.
Nella guida sportiva di Runner l’impianto frenante
assume un ruolo centrale.
Staccate da brivido e spazi di arresto contenuti, nell’ottica
della massima sicurezza sulla strada, sono garantiti dall’impianto
a doppio disco (240 mm davanti e 220 mm dietro). Su tutta
la famiglia del nuovo Runner la pinza anteriore ha il
doppio pistoncino flottante mentre la pinza posteriore
si avvale di un pistoncino singolo.
I motori
Il nuovo supersportivo Gilera si presenta in due diversi
modelli – Runner 200 VXR, Runner 125 VX –
con brillanti e tecnologiche motorizzazioni raffreddate
a liquido.
In tutte le cilindrate i motori di Runner sono al top
delle performance e fanno del nuovo Gilera un vero “bruciasemafori”.
Il nuovissimo Runner 200 VXR, equipaggiato dal potente
e tecnologico 200 cc, 4T, raffreddato a liquido, con distribuzione
a 4 valvole, si rivolge ad una clientela prevalentemente
maschile che, anche in uno scooter, è fortemente
orientata alla ricerca di sportività e piacere
di guida. Con 19 cavalli di potenza all’albero motore
e una coppia di 17 Nm, Runner 200 VXR offre forti emozioni
nella guida sportiva e consente, grazie anche all’accesso
ad autostrade e tangenziali, una soluzione brillante ai
problemi di mobilità in ambito metropolitano. Il
tutto nel pieno rispetto dell’ambiente.
La versione “media” di Gilera Runner è
spinta da un brillante 125 cc, 4T, 4 valvole, raffreddato
a liquido della famiglia Leader, capace di sviluppare
ben 15 Cv. Guidabile con la semplice patente auto, Runner
125 regala prestazioni brillanti, soprattutto in termini
di accelerazione e progressione trovandosi così
perfettamente a suo agio nell’ambiente urbano e
metropolitano fatto di frequenti “stop and go”.
Accessori e colori
La funzionalità e la sicurezza di Runner possono
essere ancora accresciute dalla ricca gamma di accessori
che consentono anche una vera personalizzazione del nuovo
supersportivo Gilera:
- Parabrezza alto con paramani
- Bauletto posteriore da 28 litri
- Allarme elettronico
- Antifurto meccanico
- Cavalletto laterale (già di serie sul 125)
- Casco integrale dedicato.
Su Runner 200 VXR e 125 VX è di serie l’antifurto
elettronico Immobilizer.
Alle forme di Runner, fortemente improntate alla dinamicità,
corrisponde un coerente lavoro svolto sulla gamma colori.
Nei due modelli 200 VXR, 125 VX, le linee vivaci di Gilera
Runner, che ben si adattano alle tonalità più
classiche della sportività motoristica, sono offerte
nelle tinte pastello Rosso Fire e Nero Carbon e nella
colorazione metallizzata Grigio Stone.
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VESPA GT-60 e VESPA LX-60
15/11/05 - Due
straordinarie “showbikes”, due esemplari unici
da esposizione realizzati per festeggiare in anteprima
a EICMA 2005 i 60 anni di Vespa.
Per celebrare il mito assoluto del mondo due ruote, Vespa
LX-60 e Vespa GT-60 recuperano e reinterpretano gli elementi
più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60
nella loro forma e nella loro funzione.
Vespa, un capolavoro nato nel 1946.
E’ un prodotto inedito ed innovativo al quale viene
abbinato un nome che diventerà, in pochi anni,
il simbolo dell’Europa che si ricostruisce. Nel
corso dei decenni Vespa sarà via via icona della
cultura giovanile, mezzo di emancipazione per le donne
fino a diventare un emblema dell’eleganza e del
design italiani in tutto il mondo.
Vespa nasce grazie al genio tecnico derivato da un settore
industriale diverso e distante come l’aeronautica,
in cui la componente estetica è imprescindibilmente
legata alla funzione.
Nel corso degli anni, le evoluzioni sia stilistiche, sia
tecniche, hanno lasciato invariati gli stilemi e i presupposti
meccanico-funzionali originali. Dopo 60 anni, Vespa continua
a essere un prodotto innovativo e un esempio assoluto
di design industriale per concetto, forma e tecnologia
produttiva.
Grazie alla forza del concetto, all’espressività
delle forme, e a un successo mondiale ineguagliato, col
passare dei decenni il prodotto Vespa si è trasformato
in un mito citato in innumerevoli film, fotografie, campagne
pubblicitarie, esposizioni di design e arte.
Alla vigilia del 60° anniversario che ricorrerà
nel 2006, Piaggio festeggia Vespa presentando nella vetrina
del Salone di Milano due prototipi: Vespa
GT-60 e Vespa LX-60.
Attraverso una sapiente operazione di recupero e di reinterpretazione
degli elementi caratteristici del passato, attinti soprattutto
dagli anni ‘50 e ‘60, nella loro forma e nella
loro funzione, si riscopre il sapore romantico ed evocativo
che solo un oggetto senza tempo come Vespa può
permettersi.
Vespa GT-60 e Vespa LX-60 rappresentano
un tributo a questo prodotto-mito, risultato della creatività
e della cultura industriale italiana.
Vespa GT-60
Sviluppata sul modello Vespa GTS 250, GT-60 vuole essere
un tributo alla capostipite di tutti gli scooter, la Vespa
nata nel 1946.
Ultima tappa del percorso evolutivo di Vespa, GTS 250
i.e. – 140° modello nella storia di Vespa –
ha costituito un’eccellente base per sviluppare
questo esercizio di stile. L’elemento di continuità
su cui si basa la forza della Vespa, il suo corpo metallico
in acciaio, non è stato toccato. Gli interventi
hanno riguardato invece tutti quei particolari che nel
corso del tempo hanno subito le modifiche maggiori, per
adeguarsi all’evoluzione delle tecnologie e alle
tendenze stilistiche delle varie epoche.
Il gruppo ottico anteriore nasce, sul primo prototipo
del 1946, integrato nel parafango, per approdare al manubrio
nella metà degli anni ‘50. Su Vespa GT-60
il riposizionamento del fanale sul parafango vuole essere
un esplicito richiamo alle origini. Il trattamento delle
superfici del particolare, le sue proporzioni si armonizzano
con le forme moderne di Vespa GTS.
La stessa operazione è stata compiuta sul manubrio
che, fin dal primo prototipo Vespa, si caratterizza per
la semplicità del tubo metallico a vista. Una scelta
tecnica di chiara derivazione motociclistica e ciclistica,
che segna le prime serie di Vespa. Il manubrio a vista
che compare invece su GT-60 strizza l’occhio all’odierno
mondo moto.
Il tachimetro/contachilometri si compone di uno strumento
analogico circolare, con una grafica moderatamente retrò,
ma integrato da un attualissimo display per tutte le informazioni
relative alla marcia e da moderni blocchetti elettrici.
Anche la sella è stata oggetto di una decisa rivisitazione.
Vespa nasce come veicolo monoposto che all’occorrenza
poteva essere trasformato in biposto, e questo ha costituito
un fortissimo elemento di caratterizzazione per tutte
le prime generazioni di Vespa. Su GT-60 la sella torna
ad essere scomposta in due porzioni distinte: quella per
il guidatore e quella per il passeggero. Il suo rivestimento
in pelle con raffinate cuciture a vista sottolinea la
cura per il dettaglio e la maestria dei nostri artigiani
pellai in questo tipo di realizzazioni.
Anche la scelta del colore per la verniciatura del veicolo
è stata influenzata dalla storia unica di Vespa:
così come i primi prototipi della Vespa erano colorati
con un grigio di derivazione aeronautica, anche GT-60
si veste di grigio: una tonalità moderna con una
metallizzazione particolare e una cangianza calda, capace
di valorizzare forme e proporzioni del corpo in acciaio.
Vespa LX-60
Sviluppata sulla base del modello Vespa LX del 2005, la
LX-60 è stata concepita come un tributo alla generazione
Vespa degli anni ‘60.
Un decennio entrato nel mito, culla di rivoluzioni sociali
e culturali che hanno plasmato la società nella
quale oggi ci muoviamo. Un decennio segnato anche dall’esplosione
dei giovani come soggetto sociale e in cui Vespa fu il
simbolo della conquistata mobilità individuale
che è il segno della libertà.
Come su Vespa GT-60, anche in questo caso gli interventi
hanno riguardato esclusivamente le parti accessorie al
corpo metallico, recententissimamente rinnovato sulla
serie LX.
Il gruppo ottico rimane nella posizione originale, solidale
al manubrio, come sugli scooter degli anni a cui Vespa
LX-60 si ispira, ma in una versione più snella
e minimale, per evidenziare il manubrio a vista e alleggerire
tutta la parte anteriore del veicolo.
La strumentazione è composta da un elemento analogico
racchiuso in una cornice cromata mentre la grafica, totalmente
inedita, riprende quelle in voga negli anni ‘60.
Il manubrio in vista è costituito da un tubo cromato
che si integra con nuove manopole rivestite da fine pellame,
lo stesso utilizzato per il rivestimento della sella.
Questa, come sui primi modelli, mantiene la separazione
fra la porzione riservata per il guidatore e quella per
il passeggero.
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ANTEPRIMA ASSOLUTA: MALAGUTI FESTEGGIA I 75 ANNI CON L¨ESPOSIZIONE A EICMA 2005 DEL PRIMO MUSEO DI MODELLI STORICI APERTO AL PUBBLICO
08/11/05 - San Lazzaro di Savena (Bologna) • Durante il prossimo Salone Internazionale del Motociclo, a Milano dal 15 al 20 Novembre 2005, Malaguti Moto, importante azienda motociclistica italiana che compie 75 anni, aprir‡ al pubblico in anteprima assoluta il suo museo di modelli storici.
L¨occasione Ë assolutamente unica: infatti il museo vanta una serie di modelli che hanno fatto la storia del motociclismo italiano, e che finora non erano disponibili alla visita del pubblico.
Tra tutti i modelli completamente restaurati (in totale una quindicina) verr‡ esposto il Mosquito, datato anni Cinquanta, la prima forma di motorizzazione della bicicletta: subito dopo la guerra, molte persone ricordano, parcheggiate dietro le porte delle case, delle biciclette con un piccolo kit di motorizzazione, che sarebbe poi diventato l¨anima portante del Mosquito.
In rappresentanza degli anni ÿ60 ci sar‡ Scooteretto, il primo modello Malaguti dotato di una piccola carena anteriore e posteriore, che permetteva di viaggiare senza sporcarsi di olio e di schizzi.
Non da ultimo il Fifty, mitico tubone che ha spopolato nel cuore di migliaia di appassionati negli anni Ottanta e che ancora oggi rimane nell¨immaginario collettivo.
Una volta terminato il Salone, il museo verr‡ trasferito nella sua sede originaria a Bologna.
Malaguti attende numerose le donne, che hanno sempre dimostrato un interesse notevole per gli scooter, soprattutto nella giornata di venerdÏ 18, giorno in cui il Salone offrir‡ loro un ingresso gratuito.
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NOVITA MONDIALE: KYMCO People S 250
02/11/05 - Al Salone
di Milano nuovissima proposta KYMCO, affianca e completa
l’attuale gamma People S 125/200 nell’importantissimo
segmento dei ruota alta di media cilindrata. People S
250 è un veicolo completamente nuovo, basato su
un robustissimo telaio in tubi di acciaio con rinforzo
a “tunnel piatto” e contraddistinto da pneumatici
da 16” dall’ampia sezione. L’estetica
completamente nuova è di chiara impostazione high-tech
pur mantenendo un chiaro family feeling con l’attuale
gamma People S. Il nuovo motore da 250cc porta ad un maggiore
spettro di utilizzo del veicolo permettendo di districarsi
facilmente non solo in città ma anche su autostrade
o superstrade, la sicurezza è garantita da un generoso
impianto frenante con doppio disco anteriore e singolo
disco posteriore. La praticità e’ garantita
da un ampio vano sottosella nel quale è possibile
stivare un casco jet e dal pratico parabrezza di serie.
Consegna prevista a partire dall’estate 2006, prezzi
da definire. |
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