MARZO 2011

Comunicati stampa a cura delle Aziende di settore che collaborano con CyberScooter.




Lug-Set 2013 >>
Mag-Giu 2013 >>
Mar-Apr 2013 >>
Gen-Feb 2013 >>
Ott-Nov 2012 >>
Lug-Set 2012 >>
Mag-Giu 2012 >>
Mar-Apr 2012 >>
Gen-Feb 2012 >>
Nov-Dic 2011 >>
Set-Ott 2011 >>
Lug-Ago 2011 >>
Giugno 2011 >>
Maggio 2011 >>
Aprile 2011 >>

<< Gen-Feb 2011
<< Nov-Dic 2010
<< Set-Ott 2010
<< Lug-Ago 2010
<< Mag-Giu 2010
<< Mar-Apr 2010
<< Gen-Feb 2010
<< Dicembre 09
<< Novembre 09
<< Ottobre 09
<< Settembre 09
<< Luglio-Agosto 09
<< Giugno 09
<< Maggio 09
<< Aprile 09
<< Marzo 09
<< Febbraio 09
<< Gennaio 09
<< NovDicembre 08
<< Ottobre 08
<< Settembre 08
<< Giugno 08
<< Maggio 08
<< Aprile 08
<< Marzo 08
<< Gen/Feb 08
<< Nov/Dic 07
<< Ottobre 07
<< Settembre 07
<< Luglio/Agosto 07
<< Giugno 07
<< Maggio 07
<< Aprile 07
<< Marzo 07
<< Febbraio 07
<< Gennaio 07
<< Dicembre 06
<< Novembre 06
<< Ottobre 06
<< Settembre 06
<< Luglio-Agosto 06
<< Maggio-Giugno 06
<< Marzo-Aprile 06
<< Gennaio-Febbraio 06
<< Ottobre-Dicembre 05
<< Luglio-Settembre 05
<< Aprile-Giugno 05
<< Gennaio-Marzo 05
<< Ottobre-Dicembre 04
<< Luglio-Settembre 04
<< Aprile-Giugno 04
<< Gennaio-Marzo 04
<< Ottobre-Dicembre 03
<< Luglio-Settembre 03
<< Aprile-Giugno 03
<< Gennaio-Marzo 03



 

DEKRA: Report sulla sicurezza stradale in moto 2010
2^ PARTE - Il rischio di incidenti resta elevato
29/03/2011 - Sulle strade d’Europa, nel 2008, sono state registrate le morti di oltre 5.100 motociclisti (banca dati CARE EU-24). Ciò corrisponde a un totale di 37.230 morti nei 24 Stati presi in considerazione e si parla quindi di un 14% di tutti gli incidenti. In quasi tutti i Paesi, circa due terzi degli incidenti in moto, coinvolgono due o più automobilisti. Oltre agli errori dovuti ai motociclisti stessi, bisogna tenere in considerazione anche le condizioni meteo, le caratteristiche del fondo stradale e i problemi tecnici delle moto stesse. Tra i problemi maggiormente riscontrati spicca il malfunzionamento delle luci; essendo meno visibili rispetto alle autovetture, se i proiettori non funzionano come dovrebbero, si rischia di peggiorare ulteriormente il riconoscimento della moto.

Di primo acchito le statistiche di incidenti con moto coinvolte rispecchiano, in alcuni Paesi dell’UE, un’evoluzione positiva. Il conteggio dei morti, infatti, ha un trend decrescente già da alcuni anni (ad es. in Germania, Paesi Bassi, Austria o Regno Unito). Ma questa è solo una faccia della medaglia, poiché nella metà dei Paesi membri dell’UE, il numero di incidenti mortali è aumentato a partire dal 2001 (es. Italia, Grecia, Spagna, Finlandia e Svezia).
Laddove il numero di decessi è in calo, le cifre sono comunque ben lontane dal trend decisamente positivo degli incidenti automobilistici.
Complessivamente in Europa le moto si rivelano il mezzo più pericoloso; 5.126 motociclisti morti nel 2008 (Database CARE, EU24), considerando che i motoveicoli sono solo un 2% di tutti i mezzi presenti sulle strade, sono un numero davvero spaventoso. Facendo una proporzione si arriva alla conclusione che, in caso di incidente, il motociclista ha una probabilità 18 volte maggiore, rispetto a chi guida una macchina, di incorrervi. Purtroppo una vittima su tre ha un’età inferiore ai 25 anni, ma anche per i motociclisti adulti la percentuale di incidenti è notevolmente maggiore rispetto a chi guida un’autovettura. La maggior parte degli incidenti avvengono nei mesi caldi, che vanno da aprile/maggio fino a settembre/ottobre.

NOTEVOLE INCREMENTO DEI MOTOCICLISTI MORTI NEL SUD DELL’EUROPA
Secondo i nuovi dati CARE (EU24), nel 2008 il numero di decessi dovuti a incidenti di motociclistici è sceso da 964 a 656, cioè del 32%. Nello stesso lasso di tempo, però, il numero di morti in incidenti automobilistici si è ridotto più del 41% (da 4.023 a 2.368). Questa, ad esempio, è la situazione che si presenta in Francia: tra il 2001 ed il 2008 il numero di automobilisti morti è sceso da 5.283 a 2.205 (circa 58%), mentre, nello stesso periodo, i motociclisti morti sono passati da 1.092 a 817, cioè un decremento minimo, solo il 25%.
Nel 2008, in Francia, la percentuale di motociclisti morti sul totale di 4.275 decessi dovuti a incidenti stradali, è del 19%, contro il 13,4% nel 2001 su un totale di 8.160 morti.
Tutt’altro risultato si osserva in Italia: il numero di automobilisti deceduti tra il 2001 ed il 2008 è diminuito del 45% (da 3.847 a 2.116), mentre il numero di motociclisti morti è aumentato del 28% (da 848 a 1.086). Questo corrisponde, su un totale di 4.731 decessi, al 23%. Un aumento dei decessi dovuti all’utilizzo della moto, è stato riscontrato anche in Romania, Spagna e Grecia, sebbene nel 2008 si possa registrare, solo per gli ultimi due Paesi citati, una lieve diminuzione di fatalità. Come riportato all’interno del report annuale 2009 dell’IRTAD (International Road Traffic and Accident Database), lo stesso discorso vale anche per la Slovenia. Dal 2007 al 2008 il numero di motociclisti morti è passato da 40 a 38, contro i 19 registrati nel 2000 (l’incremento è stato quindi intorno al 100%). E’ interessante porre l’attenzione anche fuori dai confini dell’UE e analizzare i dati degli USA. Tra il 2000 ed il 2008 il numero di automobilisti deceduti è calato di circa il 30% (da 20.699 a 14.587), mentre il numero di motociclisti morti è cresciuto dell’83%, cioè da 2.897 a 5.290.

TREND POSITIVO IN GERMANIA
Dettaglio della situazione in Germania: secondo il Report ufficiale dell’Ufficio Federale di Statistica, nel 2008 sono stati registrati 413.524 incidenti a persone, dei quali 30.640 solo di motociclisti. In Germania 4.477 persone hanno perso la vita e di queste 656 guidavano una moto.
Un’ulteriore analisi ha mostrato che di questi 656, 596 erano di sesso maschile (=91%) e 60 di sesso femminile (=9%).
Lo stesso rapporto si può notare anche tra feriti gravi (8.396 maschi contro 1.106 femmine) e feriti lievi (17.450 maschi contro 3.018 femmine). 491 motociclisti sono morti su strade extraurbane mentre 145 sono morti all’interno di città/paesi.
Il numero di persone coinvolte in incidenti e che hanno riportato infortuni è di 616.741 nel 2008, di cui 30.419 motociclisti. Confrontando questi dati con quelli del 2007, il numero di motociclisti infortunati è sceso del 12% e quello dei decessi del 19%. Dalle ultime analisi del BASt (Bundesanstalt für Straßenwesen), il trend positivo tra 2007 e 2008 non viene però registrato tra il 2008 ed il 2009. Bisogna comunque considerare che i valori dipendono fortemente dalle condizioni meteorologiche: negli anni con un’estate lunga e asciutta si presentano più alti rispetto agli anni con l’estate piovosa. Giocano un ruolo molto importante anche le condizioni meteo durante i fine settimana “lunghi” con diversi giorni di vacanza.
Per meglio comprendere il rischio di incorrere in un incidente e ottenere confronti comparabili, si può rapportare il numero di sinistri al numero di veicoli appartenenti a un determinato gruppo.
Dai report annuali risulta quindi che in Germania si registrano 859 infortuni di motociclisti (dei quali 18 mortali) ogni 100.000 moto contro 582 automobilisti feriti ogni 100.000 auto (dei quali 7 mortali). Ancora più drastica è la distinzione che si ottiene rapportando i dati al numero di chilometri percorsi. In tal caso, ogni miliardo di chilometri percorsi, il numero di motociclisti feriti è di 2.760 contro “soli” 599 automobilisti. Per ogni miliardo di chilometri sono morti 59 motociclisti contro “soli” 6 automobilisti. In Francia questo confronto è ancora più drastico. Secondo l’“Observatoire National Interministériel de la Sécurité Routière”, nel 2008, sulle strade francesi, sono morti 143 motociclisti e “solo” 6 automobilisti ogni miliardo di chilometri.
Risulta così evidente, che la probabilità di un motociclista di morire in un incidente in Francia è 24 volte superiore rispetto a un automobilista. Molto interessanti sono i dati pubblicati dall’ufficio di Stato di Baden-Württemberg relativi agli incidenti sulle strade del Paese: ogni 290.000 km percorsi, un motociclista va incontro a un incidente con pesanti danni a persone e/o cose. Per gli automobilisti ciò avviene ogni 2,6 milioni di chilometri.

CORRISPONDENZA TRA ELEVATO NUMERODI INCIDENTI ED ETA' MEDIA DI UN GRUPPO dI GUIDATORI
Tra i motociclisti coinvolti in incidenti con danni alle persone (in totale 30.419 persone), in Germania (nel 2008), la suddivisione per categoria di cilindrata presentava, per veicoli oltre i 500 cm³ di cilindrata, un totale di 7.661 persone, oltre i 750 cm³ 9.245 persone e 7.677 persone con moto tra 81 e 125 cm3. In quest’ultimo gruppo, meno potenti, e che sono state oggetto di incidente, la maggior parte riguardava giovani sotto i 18 anni di età (2.668), mentre per le moto più potenti, oltre i 500 cm3, l’età è tra i 35 e i 55 anni.
Il maggior numero di morti, dovuto a un incidente stradale, riguarda motociclisti con età compresa tra 21 e 25 anni (96 morti su un totale di 656) e tra 40 e 50 anni (175 morti). Nel gruppo dei feriti gravi prevale il gruppo di età tra 40 e 50 anni (2.480 feriti gravi su un totale di 9.502). Tra i feriti lievi, invece, la maggior parte sono ragazzi tra 15 e 18 anni (2.564 feriti lievi su un totale di 20.468) e nella fascia d’età tra 40 e 50 anni (5.040 feriti lievi). Si può dunque affermare che tra i 25 e i 55 anni si riscontra un comportamento di guida meno corretto.
Al primo posto si trova l’eccessiva velocità, seguita da un’inadeguata distanza di sicurezza e da sorpassi pericolosi . Per fare un paragone con le autovetture, il numero maggiore di morti, feriti gravi e lievi riguarda la fascia d’età compresa tra 18 e 30 anni (se si considera anche un tipo di guida scorretto il gruppo d’età varia tra 25 e 45 anni tutti i giorni dell’anno). La frequenza degli incidenti in moto, invece, è in stretta dipendenza dai fattori stagionali.
Brutte condizioni sia del fondo stradale che del meteo, soprattutto nel periodo invernale, disincentivano i motociclisti a uscire; cosa che invece non succede durante il periodo estivo. Nei mesi tra aprile e settembre del 2008, circa il 50% degli automobilisti sono rimasti coinvolti in un incidente, percentuale cmotociclisti sale invece al 76%.

GLI AUTOMOBILISTI SONO LA CAUSA PRINCIPAlE DI INCIDENTI MOTOCIClISTICI CON IL COINVOlGIMENTO DI DUE O PIU' PERSONE
Non importa di quale Paese europeo si stia parlando: quasi due terzi degli incidenti in moto con il coinvolgimento di due o più persone non sono da imputare al motociclista stesso. Un’auto che vuole svoltare non presta attenzione a un motociclista o ne valuta erroneamente la velocità: queste sono spesso le principali cause per cui si hanno incidenti in moto con macchine che vogliono svoltare. Infatti la maggior parte di questi incidenti avvengono in prossimità di incroci, nei pressi di strade trasversali, svincoli o quando un’automobile effettua la retromarcia.
Questa casistica si rispecchia di nuovo nei dati rilevati in Germania. Nel 2008 il 27% dei motociclisti infortunati e il 31% di quelli morti, hanno subito danni senza che vi fossero presenti pedoni o macchine. L’80% delle volte in cui una moto si scontrava con persone o cose, queste riguardavano sempre uno scontro con un’autovettura. In 15.817 incidenti di questo tipo, 1.606 erano occupanti di una macchina mentre 16.548 si trovavano su una moto. Il 91% delle vittime di incidenti erano quindi motociclisti e loro passeggeri, ma il 72% di tali incidenti sono stati causati dagli automobilisti.

TIPOLOGIE RAPPRESENTATIVE DI INCIDENTI IN MOTO IN EUROPA
Uno sguardo attuale e generico su come avvengono gli incidenti sulle strade d’Europa (EU-14), ha fatto sì che la Commissione europea conducesse un progetto di ricerca integrato chiamato TRACE (Traffic Accident Causation in Europe). Dalle statistiche è emerso che il 17% dei morti sulle strade europee a causa di un incidente sono conducenti (e loro passeggeri) di veicoli a due ruote (chiamati Powered Two-Wheelers (PTW)). Il gruppo più numeroso è costituito da motociclisti con il 12,2%. Un gruppo più ridotto pari al 4,8% è invece costituito da chi guida i ciclomotori. Con ricerche più approfondite dei singoli casi di incidente in Paesi come Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Grecia, Repubblica Ceca e Germania, possono essere identificati quattro macro scenari rappresentativi che li comprendono. Questi racchiudono circa il 50% di tutti gli incidenti in moto che hanno provocato morti o gravi lesioni.

GUIDARE SICURI CON MOTO SICURE
In tutta Europa le statistiche dimostrano che una gran parte degli incidenti in moto sono causati da errori umani. A questi si aggiungono fattori di rischio come le condizioni del fondo stradale, le condizioni meteorologiche, ostacoli e altro ancora. Tutto ciò va ad aggiungersi alle possibili difettologie tecniche che riguardano una percentuale da non sottovalutare. Questo è ciò che è risultato dalle analisi condotte da DEKRA. È stato poi dimostrato che il 23,6% delle moto analizzate tra il 2002 e il 2009 dopo un incidente mostravano dei problemi tecnici e che il 33,9% di tali difetti dimostrava essere la causa principale del sinistro. Per questa ragione, un controllo periodico alla propria moto può davvero scongiurare pericolosi incidenti.
Un documento dell’associazione dei produttori europei di moto, l’ACEM, mostra che in molti Paesi le revisioni vengono eseguite regolarmente; ad esempio in Germania, Danimarca, Austria, Spagna o nel Regno Unito. Si è però molto lontani dall’avere controlli periodici in tutti i Paesi europei. Tuttavia attualmente la Commissione europea sta discutendo la possibilità di allargare la direttiva 2009/40/CE per adeguare le disposizioni di legge dei Paesi membri riguardo i controlli tecnici delle moto e di tutti gli altri veicoli con eventuali rimorchi. Questo tema viene attualmente discusso in Francia, poiché il numero di motociclisti morti registrati nel 2009 è aumentato rispetto agli anni precedenti.
Bisogna comunque considerare che i motociclisti ne erano responsabili nel 38% dei casi. Grazie anche ai suggerimenti di DEKRA France, le ricerche effettuate per migliorare gli aspetti tecnici delle moto ha di fatto permesso un notevole miglioramento della sicurezza di questi veicoli, così come è stato con l’introduzione degli obblighi di revisione per automobili e veicoli commerciali.

I PROBLEMI TECNICI A LUCI E PNEUMATICI SI RIVELANO LE DIFETTOLOGIE PIU' FREQUENTI
Nel complesso si può affermare che nel 2008, molte ricerche effettuate in Germania hanno evidenziato delle buone condizioni tecniche delle moto. I numeri, infatti, sottolineano questa situazione: il 72,5% delle 1,5 milioni di moto analizzate, non presenta problemi; il 18,7% mostra problemi di lieve entità, mentre l’8,8% risulta affetto da problemi più rilevanti. Le moto analizzate da DEKRA avevano una vita media di 12 anni, mentre la distanza media percorsa si aggirava sui 3.000 Km.
Risultato evidente: nel lasso di tempo in cui la moto è stata utilizzata molto (età del veicolo intorno ai 20 anni), la percentuale di problemi tecnici della moto aumenta considerevolmente. Le moto con più di 20 anni generalmente vengono curate di più e il numero di chilometri percorsi tende a limitarsi. Per quel che riguarda i problemi dei componenti, quelli alle luci ricoprono un 30% della lista di tutti i possibili malfunzionamenti. Per una moto su cinque che presenta delle anomalie, è stato sostituito il gruppo assi/ruote/cerchi/sospensioni; per il 12% sono stati cambiati anche telaio e impianto frenante. Tra le varie ricerche condotte da DEKRA, è risultato che i componenti maggiormente richiesti sono i cerchi, le catene di trasmissione, le pastiglie dei freni e i catarifrangenti posteriori. Questi componenti possono essere raggruppati nelle categorie ruote/pneumatici, elementi di trazione, freni e dispositivi di illuminazione.
Nel gruppo pneumatici prevalgono con il 25% gli pneumatici usurati; solo un 12% delle moto che avevano dei problemi avevano il profilo delle gomme entro i limiti previsti dalla legge.Anche gli pneumatici datati ricoprivano una percentuale relativamente elevata, circa il 10%.
Per gli elementi di trasmissione in più del 68% dei casi si manifestavano dei problemi con la catena. Nel 30% dei casi la tensione della catena era troppo lasca, nel 17% dei casi era il componente stesso a presentarsi in gravi condizioni. Entrambi rappresentano un importante fattore di rischio per la sicurezza. Se la tensione della catena non è sufficiente, questa potrebbe saltare via e andare a incastrarsi nella ruota bloccandola all’improvviso e lo stesso può accadere anche con una catena usurata con elevata probabilità di rottura.
All’interno del gruppo freni il problema maggiormente riscontrato con oltre il 25% del totale è quello delle pastiglie dei freni. A seguire con il 13% si trovano le leve di comando dei freni e quasi sullo stesso piano le condizioni del liquido dell’impianto e i dischi.
Relativamente ai dispositivi di illuminazione il problema maggiore è stato riscontrato nel 19% dalle cattive condizioni dei catarifrangenti.
Molto interessante è anche il tema del Tuning, che viene spesso identificato come modifica fuori legge. Se però si guarda la lista delle modifiche più in voga, nei primi posti non si trovano gli elementi costruttivi per aumentare il rendimento della moto. Si può invece affermare che le modifiche riguardano per lo più aspetti estetici. Vengono eliminati, per esempio, i parafanghi e i catarifrangenti che vi sono montati; questo va però a scapito della sicurezza del motociclista. Il secondo punto critico è rappresentato dall’organo di sterzo al quale viene aggiunto di frequente un ammortizzatore senza le dovute verifiche, e del quale spesso il proprietario del veicolo non si cura; purtroppo sono parecchi i casi in cui il manubrio non consente un angolo sufficiente, riducendo le capacità di manovra del veicolo e comportando gravi rischi per la sicurezza. Fondamentalmente ogni modifica apportata agli elementi costruttivi, potrebbe influire negativamente sul comportamento di guida, a maggior ragione se tali modifiche vengono effettuate su più elementi che sommano così tra loro i rischi. In altri Paesi europei i risultati dei test sulle revisioni periodiche delle moto sono spesso condizionati o per nulla accessibili. In Italia, ad esempio, il dettaglio delle verifiche non viene registrato. Tuttavia i risultati sono tutto sommato confrontabili con quelli della Germania. Questo viene evidenziato anche dalle ricerche effettuate in Slovenia. Il 3,5% delle moto è stato sottoposto nel 2008 a svariati controlli presso la DEKRA slovena, a seguito di consistenti problemi che rendevano tali veicoli i più pericolosi per il traffico. I problemi più rilevanti sono stati riscontrati con l’illuminazione, mentre le carenze più evidenti sono state riscontrate negli pneumatici.

PROBLEMI TECNICI COME CAUSA DI INCIDENTI IN MOTO
I risultati delle principali ricerche sulle moto condotte da DEKRA si rispecchiano fondamentalmente nelle analisi per definire le dinamiche degli incidenti.
Questi comprendono anche i risultati di ricerche eseguite sui controlli della polizia negli anni tra il 2002 ed il 2009, basati sui problemi che sono stati rilevati. L’analisi è stata effettuata su un totale di 610 moto, selezionate in base a parametri specifici (controlli su problemi sospetti). Per 334 veicoli sul totale, i sospetti erano effettivamente fondati. Per 254 moto il gruppo ottico non era a norma; seguono gli allestimenti e le aggialle dotazioni di serie (235 moto), il sistema di scarico (179 moto), le luci di arresto e gli indicatori di direzione (147 moto), i freni (113 moto), il profilo degli pneumatici (93 moto) così come cerchioni e pneumatici (85 moto). Tra il 2002 e il 2009 sono state analizzate da DEKRA 700 moto, a seguito di incidente. Di queste, 165 (cioè il 23,6%) presentavano dei problemi; 56 di queste 165 moto (cioè il 33,9%) presentavano difetti che potevano essere causa dell’incidente. Di nuovo, 56 moto sulle 165 di prima, avevano un battistrada poco profondo; 34 mostravano problemi alle ruote (nello specifico agli pneumatici); 27 presentavano la pressione delle gomme troppo bassa; 25 le pastiglie dei freni usurate; 24 avevano il gruppo propulsore in cattive condizioni; per 16 si evidenziavano problemi ai gruppi ottici.
L’insieme dei difetti tecnici più rilevanti (parliamo quindi della pressione, dell’illuminazione e della profondità del profilo gomma) copre quasi il 30% dei casi, quindi tre singoli problemi che con fatica possono essere riconosciuti e percepiti dal motociclista, ma che ne possono seriamente compromettere la sicurezza.
In totale i problemi tecnici che causano incidenti e che non vengono presi in considerazione riguardano telaio, freni, motore/trasmissione, gruppi ottici, sospensioni e pneumatici.
Gli esempi di incidenti riportati nelle pagine seguenti mostrano quanto possa essere fatale trascurare determinati problemi della propria motocicletta.
Continua...

www.dekra.it
Puoi caricare il Rapporto Completo dal sito Dekra: LINK>>

YAMAHA OPEN WEEK-END 2011
23/03/2011 - Sabato 26 e domenica 27 marzo arriva il primo appuntamento Yamaha Open Week-end del 2011, un imperdibile finesettimana durante il quale tutti gli amanti delle due ruote avranno la possibilità di scoprire vicino a casa propria, dal Concessionario Ufficiale Yamaha di fiducia, l’emozione di toccare con mano “la manopola” di un sogno targato tre diapason.

Tutti gli appassionati che nei due giorni testeranno uno scooter Yamaha presso un Concessionario o uno Scooter Store Ufficiale, avranno la possibilità di scoprire immediatamente se hanno avuto la fortuna di vincerlo! Grazie infatti ad uno speciale sistema “istant win” telematico, consultabile in tempo reale grazie ad un PC collegato in rete presente in ogni concessionario, terminata la prova su strada sarà possibile scoprire immediatamente se si apparterrà ai fortunati vincitori di un esemplare nuovo dello stesso modello testato solo pochi minuti prima.
Protagoniste di Yamaha Open Week-End 2011 saranno le portabandiera della vasta gamma scooter 2011 di Iwata: da non perdere Yamaha TECH MAX (anche in versione ABS), edizione “de luxe” del best seller dell’ultimo decennio Yamaha TMAX, come anche X-City e X-Max presenti nelle cilindrate 125cc e 250cc (e ABS per X-Max).
Nel corso del week-end targato Yamaha le Concessionarie e gli Scooter Store Ufficiali consultabili al sito web www.yamaha-motor.it resteranno sempre aperte con orario continuato per concedere a più gente possibile la possibilità di realizzare il sogno…

PIAGGIO MP3 YOURBAN “OFFICIAL MOTORCYCLE” DELLA XVII MARATONA DI ROMA
23/03/2011 - Mp3 Yourban, la più avanzata evoluzione del rivoluzionario scooter Piaggio a tre ruote, al fianco dei corridori nella Maratona della Capitale.

Piaggio Mp3 Yourban è stato protagonista sulle strade della Capitale, insieme alle migliaia di appassionati che la scorsa domenica 20 marzo hanno affrontato la più celebre maratona italiana. Mp3 Yourban era infatti “Official Motorcycle” della 17ª edizione della Maratona di Roma e ha accompagnato tutti i partecipanti lungo l’affascinante percorso per le vie della Città Eterna, nello straordinario circuito destinato a partire e arrivare da via dei Fori Imperiali.
Con Mp3 Yourban la gamma degli scooter Piaggio a tre ruote si arricchisce di un modello totalmente nuovo – dal design giovane e sportivo, caratterizzato da una linea slanciata e leggera – che unisce agli impareggiabili livelli di stabilità e sicurezza di Mp3 il vantaggio di un’impostazione ciclistica studiata per esaltarne le doti di maneggevolezza e agilità.
Proposto nelle cilindrate 125 e 300 cc, entrambe a iniezione elettronica, Mp3 Yourban offre dotazioni e finiture al top della categoria e si rivolge sia al giovane manager che utilizza lo scooter negli spostamenti casa-lavoro, sia al pubblico femminile in cerca di un mezzo sicuro, agile e divertente.
Proprio in virtù delle sue eccellenti qualità dinamiche e per la sua straordinaria agilità e facilità di guida, Piaggio Mp3 Yourban è stato scelto per accompagnare le migliaia di atleti che affrontato i classici 42,195 chilometri del percorso di gara della Maratona.
Gli Mp3 Yourban, vera bandiera tecnologica del marchio Piaggio, hanno seguito la gara competitiva, ma hanno aperto anche la “Roma Fun - La Stracittadina”, corsa non competitiva di 4 km aperta a tutti.

Suzuki Italia apre una sottoscrizione a favore del Giappone
22/03/2011 - Suzuki Motor Corporation esprime la propria costernazione per i tragici eventi che hanno recentemente colpito il popolo giapponese.
Pur non avendo subito danni diretti alle proprie strutture produttive, grande è il coinvolgimento e totale la partecipazione al dolore di chi sta tanto soffrendo.

Per sostenere le attività di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite
Suzuki Italia ha aperto una sottoscrizione.
Tutti coloro che fanno parte del mondo Suzuki (concessionari, officine, fornitori e loro dipendenti, dipendenti di Suzuki Italia S.p.A., ect) e tutti coloro che comunque desiderano farlo, possono dare il loro contributo versando sul seguente conto corrente:
UNICREDIT
IBAN IT 10 J 02008 01177 000101344037

Intestato a Suzuki Italia S.p.A. – donazione Giappone
Il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa giapponese. Vi terremo informati sull’andamento della raccolta.
Ringraziamo anticipatamente chi vorrà partecipare.
SUZUKI ITALIA SpA

COSMOPROF WORLDWIDE BOLOGNA E PEUGEOT SCOOTERS: LA BELLEZZA VIAGGIA SU DUE RUOTE
18/03/2011 - Peugeot Scooters, sempre più sinonimo di tendenza e glamour, sarà partner privilegiato del mondo della bellezza grazie alla collaborazione con Cosmoprof Worldwide Bologna, manifestazione leader mondiale nel settore beauty. In tale occasione, Peugeot Scooters fornirà un importante supporto alla più importante vetrina internazionale dedicata all’industria della cosmesi, mettendo a disposizione dell'organizzazione 5 scooter per il servizio di courtesy ufficiale.

Lo scooter è l’espressione della propria identità e del proprio stile di vita: da sempre associato al concetto di libertà. Questo è anche il mood della “Beauty Generation”: uno stile inconfondibile in grado di sottolineare la propria personalità, nella scelta di un cosmetico come di uno scooter da pilotare.
Dal lavoro al tempo libero, dai percorsi in tangenziale alle gite fuori-porta, nella gamma Peugeot ognuno potrà trovare lo scooter più adatto alle proprie esigenze ed al proprio modo di essere. Originali, performanti, confortevoli e curati nei dettagli, gli scooters Peugeot combinano il crescente bisogno di mobilità urbana e la voglia di emozione nel rispetto dell'ambiente.
E per il pubblico femminile, a cui si rivolge principalmente l’universo di Cosmoprof, Peugeot Scooters presenta il nuovo “Tweet”, un veicolo a ruote alte, leggero, elegante ed eclettico dedicato a tutte coloro che cercano maneggevolezza e facilità di guida.
Dal 18 al 21 marzo le strade del centro di Bologna vedranno sfrecciare un simpatico corteo di scooter, molto glamour, personalizzato con i loghi di Cosmoprof e Beauty Generation.
A bordo degli scooter, un gruppo di splendidi ragazzi porteranno la bellezza in giro per la città. Una sorta di pubblicità su due ruote, per mostrare al grande pubblico cittadino cosa succede a Cosmoprof Worldwide Bologna.
www.peugeotmoto.it

17 MARZO 2011: NOLAN, ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI
17/03/2011 - 150 anni di Unità d’Italia significano cultura, senso di appartenenza e spirito patriottico, ma rappresentano anche anni e anni di impegno per promuovere e difendere la qualità del Made In Italy.

All’indirizzo www.nolan.it, il Gruppo Nolan celebra l’Unità d’Italia mischiando cultura e ironia. Alberto Vergani, presidente del Gruppo augura Buon Compleanno Italia e ringrazia tutti i dipendenti e le persone che hanno lavorato in Nolan contribuendo a diffondere il vero Made In Italy. Dal 1972 il Gruppo Nolan è l’azienda di caschi che produce interamente all’interno degli stabilimenti di Brembate di Sopra. 39 anni di incessante lavoro per promuovere la sicurezza e le superiori qualità del vero Made in Italy.
In fondo Nolan è un po’ “l’elmo di Scipio”.

Piaggio e Vespa alla mostra "Fare gli Italiani"
16/03/2011 - La Vespa è a tal punto entrata a far parte del nostro immaginario collettivo da essere scelta tra gli oggetti di culto degli Italiani e meritarsi un posto di rilievo nel contesto della mostra “Fare gli Italiani. 150 anni di storia nazionale”, un'esposizione che si inserisce nell'ambito del progetto “Esperienza Italia”: nove mesi di eventi con cui Torino, la prima capitale dell'Italia unita, festeggia il 150° anniversario dell'unità nazionale.

“Fare gli italiani” sarà ospitata dal 17 marzo al 20 novembre 2011 nei suggestivi ambienti delle Officine Grandi Riparazioni di Torino, per raccontare i 150 anni dell'Italia unita in un grande allestimento di oltre 10.000 mq.
Da più di sessant'anni Vespa è protagonista della storia della mobilità e del costume in Italia e nel mondo; un esempio unico di immortalità nella storia del design industriale, tanto da sconfinare dall'ambito di semplice prodotto per la mobilità e diventare un'icona della storia del costume.
Nell' “Isola dei consumi” saranno esposti due tra i modelli più rappresentativi della storia di Vespa: la prima Vespa 98, del 1946, e la Vespa 150 GS del 1959.
Nella sezione “Stazione Futura”, invece, il futuro della mobilità urbana secondo Piaggio è rappresentato da due prototipi: Piaggio USB (Urban Sport Bike), un concept che rappresenta la sintesi e al tempo stesso la possibile evoluzione del concetto di scooter, e Piaggio NT3, un veicolo a quattro ruote e tre posti senza precedenti sul mercato, che si ispira alle caratteristiche di fondo della mitica Ape Piaggio, pensato per soddisfare i bisogni di mobilità delle aree a più alto tasso di sviluppo e più densamente popolate del pianeta.
Dal 22 marzo al 12 aprile un'intera sezione sarà dedicata alla mostra “La Vespa e il Cinema”, da poco conclusasi al Museo Piaggio di Pontedera, che attraverso un vasto patrimonio iconografico e documentale di oltre 200 immagini di film “cult” (manifesti, locandine, foto di scena e di attori su Vespa) racconta il fortunato connubio tra la settima arte e lo scooter più famoso del mondo.
Lungo il percorso postazioni multimediali propongono le sequenze più significative di un centinaio di film che fanno di Vespa la protagonista. I visitatori potranno poi vedere da vicino alcuni modelli di Vespa realmente utilizzati durante le riprese, come la Vespa Alpha protagonista del film Dick Smart - Agente 2007, la Vespa 150 GS guidata da Sting in Quadrophenia, la Vespa di Nanni Moretti in Caro Diario, quella di Marcello Mastroianni ne La Dolce Vita, quella di Jude Law in Alfie e, naturalmente, la mitica Vespa di Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane.

Una nuova Honda con finanziamento senza interessi? Sino a fine aprile si può!
15/03/2011 - Fino al 30 aprile 2011 acquistare un nuovo scooter Honda sarà non solo più semplice ma anche incredibilmente conveniente grazie alla formula di finanziamento senza interessi studiata in collaborazione con Agos Ducato.

L’importo finanziabile va da 1.000 a 5.000 Euro e si può scegliere per una dilazione di 12, 18 o 24 mesi. Il TAN è dello 0% e il TAEG massimo è del 3,02%, determinato dalle sole spese di incasso rata e di rendicontazione e dalle imposte di bollo.
Vale la pena ricordare le numerose novità della gamma Honda 2011. Al rinnovato best-seller italiano SH300i si aggiunge quest’anno il maxiscooter di lusso SW-T600.
Il vantaggioso finanziamento senza interessi è ovviamente esteso a tutta la gamma, composta come sempre da tanti modelli e tante versioni capaci di soddisfare i gusti di qualsiasi motociclista e scooterista. Le condizioni contrattuali e i fogli Informativi sono disponibili presso le Concessionarie che aderiscono all'iniziativa.

PEUGEOT: le promozioni del Leone
11/03/2011 - Il 2011 si annuncia un anno di grandi opportunità per Peugeot Scooters che a febbraio, ha ulteriormente incrementato la sua penetrazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Per essere ancora più incisiva, Peugeot lancia una nuova promozione per i mesi di marzo ed aprile che le consentiranno di essere ancora più competitiva su due prodotti di punta della gamma: Geopolis 300 e LXR che verranno proposti ad un prezzo veramente interessante:
GEOPOLIS 300 sarà acquistabile a € 3.490,00 vale a dire con un contributo pari a € 660,00 sul prezzo di listino al pubblico
Per quanto riguarda la gamma LXR invece, Peugeot propone un contributo di € 200,00 sul prezzo di listino al pubblico e bauletto 35 l. e parabrezza compresi nel prezzo, il cliente potrà quindi disporre di un veicolio completamente accessoriato all’interessantissimo prezzo di € 2.550,00 per LXR 125 cc. E € 2.790,00 per LXR 200 cc.
Insomma una primavera ricca di proposte che siamo certi il pubblico apprezzerà.
Il Leone è tornato a ruggire con tutta la sua forza.
www.peugeotmotocycles.it

SYM - BATTE FORTE IL CUORE - SUPER OFFERTE DI PRIMAVERA
10/03/2011 - PROMOZIONE SYM SU TUTTI I VEICOLI IN PRONTA CONSEGNA FINO AL 31 MARZO 2011. (Messa in strada esclusa)

SYMPHONY 125cc Euro 1.610,00 anziché Euro 1.800,00
SYMPHONY 151cc Euro 1.710,00 anziché Euro 1.900,00
HD EVO 125cc Euro 2.450,00 anziché Euro 2.700,00
HD EVO 200cc Euro 2.650,00 anziché Euro 2.900,00
VS 125cc Euro 1.910,00 anziché Euro 2.150,00
VS 150cc Euro 2.010,00 anziché Euro 2.250,00
JET4 125cc Euro 1.560,00 anziché Euro 1.700,00

Malossi Meeting & Test di Adria: test in pista e spettacolo fuori
09/03/2011 - Report Meeting & Test Adria, 5 e 6 marzo 2011
Adria (RO) – Una due giorni di sole e temperatura ideale ha fatto da cornice alle numerose attività del Meetings & test, il weekend di presentazione dei Trofei Malossi, che ha richiamato soprattutto domenica piloti e campioni degli anni passati ma anche un nutrito numero di appassionati delle due ruote arrivati in scooter fin dalla prima mattina. Oltre alle attività nel paddock e sull'area esterna dove si sono svolte dimostrazioni di accelerazione, è stato come sempre il tracciato di 2,7 km dell'International Raceway di Adria il protagonista, dimostrandosi subito in condizioni ideali, soprattutto per i numerosi T-Max che si sono alternati nei test, e che hanno anche stabilito il record ufficioso del tracciato di categoria.

Nei 21 turni giornalieri in pista in cui Cesare Fusto e Luigi Pannone si sono giocati il miglior tempo in 1'32"4 si sono dati appuntamento non solo le migliori guide dello scorso anno, richiamate ad Adria anche in occasione della premiazione dei Trofei 2010, ma anche alcuni debuttanti nelle varie categorie, che hanno approfittato del weekend di tempo migliore rispetto alle allarmistiche previsioni per provare gli assetti in vista della nuova stagione, che vedrà tra l'altro diverse gare in autodromi. Nuovi piloti ma anche graditi ritorni come il campione 2008 della T-Max Cup Cesare Fusto, subito tra i più veloci insieme al suo avversario di categoria Pannone.
Uno dei momenti chiave di ogni edizione del Meeting & Test è la premiazione dei piloti vincitori e dei migliori preparatori dei Trofei Malossi della stagione passata, ben 8 premiazioni che hanno visto alternarsi sul palco i campioni 2010 dei Trofei ScooterMatic e SuperScooter Nazionale e Italia, TMax Cup, Malossi Day Cup.
Quest'anno aumentano le categorie: oltre alla ScooterMatic e StockBike, la Malossi Day Cup riguarderà anche la T-Max Cup. Aumenta anche il numero di prove, che salgono a 3, per decretare i campioni 2011 di questo trofeo internazionale: si correrà a Vallelunga, Adria e a settembre nel mitico Hungaroring, alle porte di Budapest.
Come succede da due stagioni, un assaggio delle emozioni del Meeting & Test e di tutte le gare dei Trofei Malossi sono disponibili online sul canale MalossiSpaYT di Youtube praticamente in tempo reale, mentre i servizi completi delle diverse categorie sono online dal martedì successivo alla gara.
Tutte le novità, i calendari, le immagini, i video, le news e gli articoli sono anche pubblicate in tempo reale nei due canali di comunicazione ufficiali: il sito trofei.malossi.com e il gruppo ufficiale di facebook "Race Service Malossi", ( oltre 700 iscritti), quest'ultimo diventato lo strumento più immediato per dialogare tra i protagonisti dei Trofei Malossi e il crescente numero di appassionati.
Giunto alla decima edizione il Meeting & Test Malossi, anche quest’anno è diviso in tre appuntamenti - dopo il primo a Favara (AG) che ha visto in pista più di 30 piloti scooter siciliani, e quello odierno di Adria, si svolgerà a Sarno il Meeting & Test per il Centro-Sud il 20 marzo prossimo. La stagione agonistica inizierà invece il 2 e 3 aprile a Varano de' Melegari, Parma, in occasione della prima prova dei Trofei Nazionali e Nord Malossi. Il calendario completo è visibile sul sito trofei.malossi.com.

GRUPPO PIAGGIO: in crescita nel comparto dello scooter
08/03/2011 - Eccellente la performance nello scooter: 37,8% la quota di febbraio,
in crescita di 3,2 punti rispetto allo stesso mese del 2010. Lo scooter Piaggio Liberty 125 è il top seller assoluto del mercato due ruote.

Sulla base dei dati diffusi oggi da Confindustria Ancma, la crescita del Gruppo Piaggio è legata in particolare all’eccellente andamento nel comparto dello scooter: in particolare, nello scooter over 50cc il Gruppo ha conseguito una quota decisamente superiore al febbraio dello scorso anno, raggiungendo il 34,7% rispetto al 28,6% di un anno fa.
Lo scooter a ruote alte Piaggio Liberty 125 è risultato il modello più venduto in assoluto sul mercato italiano a febbraio, superando il Piaggio Beverly 300 che aveva occupato la prima posizione del mercato negli ultimi mesi.

12 città e 12 week-end: tornano le prove su strada di “Honda in the city”
03/03/2011 - Per salire in sella alla Honda che hai sempre sognato e per provare tutto il divertimento e la versatilità della gamma di moto e scooter più completa del panorama italiano, “Honda in the city” è un occasione da non perdere. Anzi, le occasioni sono ben 12! Da marzo a giugno, in 12 città e per 12 week-end, Honda è nelle piazze italiane per offrire agli appassionati la possibilità di entrare nel mondo della tecnologia e delle prestazioni a due ruote.

Per tutti gli appassionati, Honda ha pensato ad un vero villaggio della moto: esposizione, personale esperto per fornire informazioni tecniche e commerciali, apripista dalla grande esperienza per saggiare su un piacevole percorso stradale le qualità di guida delle moto e degli scooter del più grande Costruttore del mondo.
La prima tappa è a Genova, già il prossimo week-end! Sabato 5 e domenica 6 marzo infatti l’appuntamento è in p.le J.F. Kennedy n°1. L'occasione è da non perdere perché motociclisti e scooteristi dovranno solo ricordare di portare con sé la loro patente in corso di validità e il loro casco omologato, al resto penserà Honda!
Dopo Genova sarà la volta di Padova, il 26 e 27 marzo e poi “Honda in the city” proseguirà ad aprile a Livorno, Ravenna, Salerno e Napoli, per spostarsi, a maggio, a Monza, Firenze, Torino e Rimini. Infine, ultimi due appuntamenti a giugno, nelle piazze e sulle strade di Mestre e Piacenza.
Il sito ufficiale www.hondaitalia.com sarà costantemente aggiornato con il calendario e gli indirizzi esatti per trovare le piazze italiane "targate" Honda!

DEKRA: serata parlamentare dedicata alla sicurezza stradale
01/03/2011 - DEKRA, leader europeo nell’ambito dei i servizi per i settori automotive e industriale, ha organizzato di recente una serata parlamentare che si è tenuta a Roma, in occasione della quale la filiera dell’industria automotive ha illustrato lo stato dell’arte della sicurezza stradale delle due ruote in Italia e nel resto d’Europa ad una platea di rappresentanti delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione.

Per la prima volta in Italia un vero e proprio tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza stradale, dove costruttori di veicoli, fornitori di sistemi per la sicurezza, produttori di pneumatici e componentistica, associazioni di categoria e fornitori di servizi, ciascuno per il proprio ambito di competenza, si sono confrontati con l’obiettivo di indicare soluzioni concrete per ridurre gli incidenti sulle nostre strade.
Hanno partecipato Piaggio in rappresentanza dei costruttori, Bosch per i fornitori di sistemi per la sicurezza, Metzeler Moto come produttore di pneumatici, Confindustria ANCMA in qualità di Associazione Nazionale Ciclo Motocicli e Accessori che ha patrocinato l’evento, e DEKRA come ente di controllo e di revisione dei veicoli. Tra i rappresentanti delle Istituzioni era presente la IX Commissione Trasporti, tra i quali il Presidente, l’On. Mario Valducci, il Vice Presidente, l’On. Silvia Velo, il Segretario, l’On. Carlo Monai e l’On. Francesco Pionati, per citarne alcuni. Anche il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha partecipato all’evento, nella persona dell’Arch. Maurizio Girolamo Vitelli, Direttore Generale della Motorizzazione Civile.
Voluta da DEKRA, che da anni organizza eventi simili a livello internazionale, la serata italiana, moderata dal giornalista e editorialista Andrea Silvuni, ha permesso ad un gruppo di aziende, impegnate su diversi fronti per lo stesso obiettivo, di dare il loro contributo per la sicurezza stradale. L’incontro, infatti, ha permesso di creare un quadro sinottico e porre le premesse per intensificare lo scambio di informazioni tra grandi player, il mondo politico e la pubblica amministrazione.
Ha introdotto i lavori Pier Francesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria ANCMA, che in conclusione ha anche formulato gli auspici per una maggiore collaborazione tra gli addetti ai lavori e le Istituzioni, finalizzata a massimizzare l’interscambio delle informazioni sullo stato dell’arte di ciascun attore operante nell’ambito della sicurezza veicolare.
DEKRA
Marco Mauri, Amministratore Delegato di DEKRA Italia Holding, illustrando alcuni importanti dati tratti dal Rapporto Sicurezza Stradale DEKRA 2010 dedicato alle moto, ha sottolineato che a differenza di quanto sta avvenendo per i conducenti degli altri veicoli sulle strade europee, gli utenti delle due ruote coinvolti e morti in incidenti stradali sono in aumento, tanto che dal 1997 al 2006 si è verificato un aumento delle vittime del 13% (fonte Care). Tra le cause, nell’88% dei casi (fonte Acem) l’errore umano è sempre il fattore di rischio più rilevante nel traffico stradale, con comportamenti che vanno dall’eccesso di velocità alla mancata distanza di sicurezza, dalla distrazione ad errori nei sorpassi e nelle curve e all’inesperienza. Tra le altre cause sono da considerare anche le condizioni del fondo stradale e quindi delle infrastrutture, le condizioni del tempo e il comportamento dei conducenti di altri veicoli; inoltre i problemi tecnici al veicolo, che nell’8% degli incidenti che coinvolgono i motociclisti sono spesso causa o concausa del sinistro, per difetti nei gruppi ottici, nel gruppo delle ruote, negli elementi di trasmissione e nel gruppo freni.
Tra le soluzioni possibili per migliorare la sicurezza per questa tipologia di utenti della strada, Mauri ha suggerito l’introduzione di corsi di guida periodici sia per principianti che per motociclisti esperti, l’uso di abbigliamento di protezione, investimenti tecnologici per lo sviluppo e l’introduzione di componenti di sicurezza attiva e passiva, l’ottimizzazione delle infrastrutture stradali e la buona manutenzione del veicolo. A tal riguardo, considerato che i difetti ai veicoli aumentano al crescere dell’età, ha proposto la revisione periodica annuale per i veicoli con oltre 10 anni, con sgravi sulla tassa di possesso.
Metzeler
Piero Misani, Direttore Ricerca e Sviluppo di Metzeler Moto, prendendo spunto dai dati del Rapporto Sicurezza Stradale DEKRA dedicato alle moto, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli pneumatici ai fini della sicurezza di tutti i veicoli e in particolare delle due ruote. Fenomeni come l’usura, la pressione insufficiente, il battistrada consumato possono essere determinanti nella stabilità della moto, perché possono rallentare i tempi e allungare gli spazi di frenata. Partendo dal dato che il 50% delle moto analizzate da DEKRA dopo un incidente stradale evidenziava problemi proprio agli pneumatici come possibile causa di incidente e che il 40% dei controlli su strada evidenzia un’azione frenante insufficiente, migliorabile con i pneumatici adeguati, ha illustrato l’impegno di Metzeler nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di prodotti e soluzioni in grado di offrire più stabilità e più sicurezza attiva ai veicoli partendo proprio dallo pneumatico. Misani ha posto l’attenzione su un dato allarmante per la sicurezza delle moto e dei veicoli in generale, dovuto all’invasione di pneumatici non omologati. Secondo una stima Metzeler, circa 1,6 milioni di pneumatici non sono omologati e pertanto sono a rischio per la sicurezza stradale. Per questo motivo, la proposta di Metzeler è che in fase di revisione o di controlli stradali si ponga particolare attenzione all’omologazione, controllando che sia conforme alle leggi europee (ECE), che gli pneumatici montati sul veicolo corrispondano a quanto riportato sul libretto di circolazione e che lo stato dello pneumatico sia nei limiti della norma. Inoltre, Metzeler ha uno pneumatico scooter dedicato alle condizioni invernali che offre maggiore sicurezza sull’asfalto bagnato e freddo che apre un nuovo discorso di comunicazione su questo tema.
Bosch
Thomas Opferkuch, Innovation Manager di Robert Bosch S.p.A., ha parlato di sicurezza attiva e dell’importanza di rendere obbligatoria l’adozione di serie dell’ABS sui motoveicoli. Questo dispositivo può avere un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti sui motocicli, perché evita il bloccaggio delle ruote, mantiene la stabilità del veicolo e riduce lo spazio di frenata. Come accaduto con l’ESP per le automobili, per le moto l’ABS fa la differenza: senza tale dispositivo un motociclista medio, ad una velocità di 100 km/h ha uno spazio di frenata di 58,5 m mentre con l’ABS la frenata si conclude 9 m prima, cioè a 49,5 m.
Numerose ricerche condotte a livello europeo ed internazionale supportano questa tesi. In particolare, secondo lo studio Bosch condotto nel 2007, con l’adozione di serie dell’ABS potrebbero essere evitati nella sola Germania circa 14.000 incidenti all’anno che coinvolgono motociclisti. Lo studio Bosch basato sull’analisi di 228 incidenti tra il 2001 e il 2004 evidenzia che nel 60% dei casi l’ABS avrebbe avuto un ruolo determinante; nel dettaglio, dimostra che nel 26% dei casi avrebbe contribuito a prevenire l’incidente mentre nel 31% dei casi avrebbe consentito di ridurre la velocità e quindi la gravità dell’impatto.
Nonostante sia stato introdotto da oltre 20 anni, la penetrazione di questo dispositivo sulle moto sta avvenendo molto lentamente. Bosch ha recentemente sviluppato un ABS di nuova generazione per motoveicoli (Motorcycle ABS 9M), il più compatto e leggero al mondo, che può essere montato su tutti i veicoli a due ruote, compresi i piccoli motocicli e gli scooter.
Piaggio
Fabio Daddi per Piaggio & C. S.p.A. ha parlato di mobilità urbana sostenibile, di sicurezza attiva, passiva e preventiva. Nel dettaglio ha illustrato le soluzioni di Piaggio per i sistemi di sicurezza attiva, come il sistema di controllo elettronico APRC (Aprilia Performance Ride Control), che permette di controllare la trazione ed evita l’impennamento della ruota anteriore, di ABS a due canali e dell’architettura della sospensione anteriore montato sul nuovo MP3, che è uno dei sistemi di sicurezza attiva più innovativi nel campo dei motocicli.
Per quel che riguarda la sicurezza passiva ha illustrato i contenuti del Progetto SIM (Safety In Motion) al quale Piaggio ha partecipato insieme a DEKRA e a Dainese, realizzando su un prototipo di MP3 un sistema combinato di airbag a bordo veicolo e una giacca con paraschiena gonfiabile senza fili. Infine, per la sicurezza preventiva ha parlato dell’importanza di introdurre sistemi di comunicazione tra motoveicoli e automobili e sistemi informativi di bordo per motocicli, sottolineando che lo sviluppo di interfacce uomo-veicolo avrà un ruolo fondamentale per il miglioramento della sicurezza del motociclista. Alcune tra le misure di sicurezza sopra citate sono già state implementate sull’MP3 di ultima generazione.
Molto è stato fatto per la sicurezza e molto resta ancora da fare. Il Gruppo Piaggio suggerisce l’adozione di dispositivi e prodotti innovativi, attraverso il coinvolgimento delle migliori competenze interdisciplinari e con l’impegno delle Istituzioni nell’aumentare il livello di formazione e di educazione stradale delle future generazioni di utenti della strada.
ANCMA
Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria ANCMA ha parlato di sicurezza latente per le due ruote, per il fatto stesso che la moto sta in equilibrio da sé solo se è in movimento. Lo sanno bene i Costruttori di veicoli e di accessori, tutti impegnati sul fronte della sicurezza e i cui risultati sono già evidenti.
Rimane ancora molto da fare, soprattutto nell’ambito delle infrastrutture, che dovrebbero essere più adeguate al traffico veicolare in genere e non solo per i motociclisti. Quindi ha sottolineato l’importanza di adottare delle misure di prevenzione nei confronti di tutti gli utenti della strada e in particolare studiare interventi specifici per gli utenti della mobilità urbana, per i quali le due ruote rappresentano il mezzo di trasporto più pratico e veloce per recarsi al lavoro.
Per questa ragione ha invitato gli addetti ai lavori e le Istituzioni a tener conto proprio della mobilità urbana nelle statistiche sulle quali si basano le proposte di prevenzione, istituendo, ad esempio, corsi di formazione con tecniche di guida per l’utente delle due ruote di piccola cilindrata. Adottare misure uniformi per tutto il mondo delle due ruote significherebbe provocare un danno notevole, dal momento che da un lato il motociclista di mezzi di grosse cilindrate, diversamente dall’utente della mobilità urbana, è consapevole della guida e dei pericoli; dall’altro l’utente della mobilità urbana non ha la necessità di indossare abbigliamento protettivo del calibro di quelli utilizzati dai motociclisti di veicoli di grosse cilindrate.
La proposta di ANCMA, pertanto, è di introdurre soluzioni ed interventi commisurati al tipo di moto e al tipo di utente.
www.dekra.it

COPYRIGHT CyberScooter, tutti i diritti riservati, per informazioni e contatti clicca QUI>>>